Era:caso Weinstein è: 50 shades of possibilismo



Comprendo il tuo discorso, ma il punto è un altro: in ambito giuridico come si può comprovare in maniera oggettiva ed empirica l'avvenuta violenza ai danni di un soggetto a distanza di mesi/anni?
Siamo tutti d'accordo, credo, che la sola testimonianza/denuncia della presunta vittima non sia sufficiente a incriminare un presunto molestatore/violentatore.


Ma questa e' a mio parere la domanda sbagliata.
Non devi cambiare le leggi, devi cambiare la societa'.

Aiuterebbe affinche' le donne si sentano libere di poter denunciare subito se la gente non si mettesse a darle delle troie, delle criminali etc prima, durante e dopo che vengono accertati i fatti. Perche' se trovo le iene una maniera sguaiata di farsi mobjustice, trovo altrettanto controproducente la massa di beoti che passa il tempo a cercare di smontare le accuse, minimizzare, attaccarsi a qualsiasi caso che non risulti con una condanna piena, etc, sostanzialmente facendo la stessa cosa al contrario.
Tra l'altro facendolo passare come una razionale e logica discussione sulle finezze del problema in questione, senza che ovviamente ci sia manco la piu' vaga hint che questo sia il caso.
E cazzo, hai perfettamente ragione. Scrivendo di fretta tenendo a mente il caso presente vengono fuori dei mostri, grazie per avermelo fatto notare.
In caso di violenza (magari prolungata) in famiglia a mio modo di vedere non ci dovrebbe essere un limite, né 6 mesi né 6 anni né alcunché d'altro, non saprei la legge cosa dica in proposito.

Sul paragone tra delitto contro la persona e quello contro il patrimonio invece non sono ancora d'accordo con te: più aspetti più i ricordi si fanno meno dettagliati (non necessariamente i tuoi, ma quelli di eventuali testimoni) e non è detto che ci siano tracce inequivocabili di una relazione: gli sms potrebbero essere stati cancellati, idem email o chat varie, eventuali ricevute di alberghi o ristoranti perdute… Clinton e la Lewinski furono fregati perché sul vestito di lei c'era uno schizzo di sbobba presidenziale, in assenza di quello cosa sarebbe successo?


Interessante che tu abbia capito l'esatto opposto di quello che ho scritto.


Gia', l'innocenza dell'accusato.
Invece (lasciando perdere il caso in questione ora a bocce ferme) per quanto riguarda la donna che accusa si parte sempre dal presupposto che in fondo ci stava, che vuole avere soldi, che si e' vergognata e ora rosica. Basta vedere i post qui dentro.

Insomma, si, la presunzione d'innocenza.



Le vittime potranno sentirsi libere di denunciare nel momento in cui si permetterà alla giustizia di fare il proprio corso, nelle opportune sedi e senza alcuna pubblicità.
Al massimo si può dare risalto all'esito di una sentenza solo quando, una volta accertate in via definitiva le responsabilità ed eliminate alla radice qualsiasi possibilità di dibattimento da parte del popolo, diventi fonte di diritto.

Saprai meglio di me che l'opinione pubblica cambia con la stessa frequenza con cui ci cambiamo le mutande.
Nelle fasi iniziali della vicenda, a parte qualche misogino irriducibile, il popolo era schierato contro il regista perché si (probabilmente la sua colpa era di essere ricco, famoso e di successo).
Ora che le cose sono andata in maniera del tutto diversa da quanto previsto la macchina del fango si rivoltata contro le accusatrici e probabilmente avrà cementato nell'immaginario collettivo che chi denuncia una molestia nel mondo dello spettacolo (ma non solo) è, nel migliore dei casi, una mitomane.
Comunque cavoli se e' deprimente leggere i post qui dentro.


Mi sa che non sai bene a cosa va incontro una donna che denuncia abusi sessuali, se sostieni sinceramente che quando queste accuse diventano pubbliche e' l'accusato che se la passa peggio.
C'era un servizio di Last week tonight qualche tempo fa, e per vedere la situazione in Italia basta andare su twitter quando accadono queste cose.

Si va dalle troie, alle stronze, alle criminali, minacce di stupri, di morte, etc.

Basta vedere che nella versione gia' ripulitissima qui dentro (perche' altrimenti ti nuclearizzano l'account) ad un'accusa di strupro parte in automatico il "sara' la tizia che rosica perche 'non ha fatto carriera/vuole soldi etc". Basta leggersi questo thread dall'inizio, ovviamente con gli opportuni antidepressivi gia' nel sangue.


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in effetti dev'essere stata veramente dura andare alle iene a raccontare panzane in naziovisione, io non ce la farei.
BTW sul sexual harassment John Oliver ha fatto un episodio anche la settimana scorsa





Tra l'altro spiega bene la storia di Anita Hill, che e' molto in topic nelle ultime pagine.


Mi sembra l'atteggiamento giusto per dimostrare di avere una visione logica e razionale del problema e discuterne seriamente.


nello specifico caso in questione è la visione reale


Io ho impiegato 150 post per dire che va dato credito ad ogni denuncia ma che trovavo pessimo il clima mediatico da caccia alle streghe. 50 poi li ho impiegati per ripetere continuamente che non stavo difendendo weinstein e anzi per me lui era feccia.
Poi visto che non ne uscivo tra semplificazioni e accuse alle mie posizioni, ho quittato da mesi dal thread ed in effetti il mio qi e tornato a livello normale e sono anche domagrito 5 kg.
Funziona! Provateci e se in una settimana non siete soddisfatti dei risultati joyrex vi rimborsa!


Si certo, meno del 10% degli stupri viene denunciato, i casi in cui viene fuori che le accuse sono false sono sostanzialmente trascurabili, pero' concentriamoci su quel singolo caso possibilmente per sempre, mi sembra l'aspetto fondamentale della discussione su cui focalizzarsi ed e' una scelta fatta razionalmente e logicamente avendo ben presente il problema.


No probabilmente mi sono espresso male, sostengo semplicemente che, visto che la gente di base è una merda e pur di sfogare la frustrazione e la voglia di rivalsa sociale che la permea, a salvaguardia di entrambe le controparti, non si debba dare risalto a livello mediatico all'intera vicenda, al massimo dopo l'emissione dalla sentenza definitiva.


Beh, penso che dipenda dalla situazione. Avere un dibattito aperto e razionale quando ci sono fatti di cronaca puo' servire a progredire come societa'. Se ne discuti 15 anni dopo a processo finito... non ne discuti.

Il problema e' che ci sono i tizi che invocano la logic and reason, poi pero' gli fai notare che dicono cose illogiche e riesci a mandarli in enrage spesso nel giro di 3 post.
Come fare? Beh, per cose come twitter bisognerebbe che iniziassero a nuclearizzare velocemente gli account della gente, invece bisogna lasciargli fare uheuhehe (cit.). Qui dentro e' giusto giusto un po' piu' vivibile eh, e comunque solo per gli uomini visto che le donne che postavano qui dentro sono state fatte scappare una a una, tirando fuori delle cose che se vengono dette specularmente alle stesse persone gli fanno aprire thread su forum feedback per whinare sui gomitini che gli dicono cose che non gli piacciono e rendono l'ambiente ostile.


Pjem, comprendo perfettamente la tua posizione e non mi sento di darti del tutto torto anzi, però la legge deve (dovrebbe) tutelare la rispettabilità ed il buon nome degli imputati fino alla sentenza, proprio perché, per un motivo o per l'altro, un processo che sulla carta appare già deciso può prendere una piega estremamente diversa.
Hai voglia poi a riabilitare il nome di chi è stato ingiustamente accusato di un crimine tanto odioso (che per carità saranno veramente una percentuale minuscola sul totale), l'etichetta ti rimane addosso per sempre e c'è gente che si è suicidata per cose del genere.


Questo e' vero per QUALSIASI reato.
Come mai e' importante solo qui? Perche' servono regole particolari per tutelare gli accusati solo ed esclusivamente per questo crimine?
Cioe' secondo me quando la conclusione e' "ci vogliono leggi per tutelare gli uomini" si capisce veramente quanto siamo messi male.