Era:caso Weinstein è: 50 shades of possibilismo

Uno stupro e via.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/11/24/news/mantova_favori_sessuali_in_cambio_fondi_indagato_sindaco-181986822/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1


Manca di capire perché questo sia importante. "La gente resta negli ambienti e cerca di non essere conflittuale specie se debole."

Questo è vero a prescindere che si crei una situazione reiterata o no. A parte che se Lihid dice "no vale solo nel caso di una situazione reiterata": la situazione reiterata ha una prima volta, quindi come mai le vittime di bullismo non reagiscono la prima volta e invece quei meccanismi di difesa psicologici scattano anche la prima volta? Come sa la tizia che alla prima volta ne seguiranno altre?

Se fosse come dice Lihid il bullismo manco esisterebbe. Quindi boh sono già in partenza cavilli allucinanti solo per rivendicare il diritto dei maschi di mettere il pisello dove gli pare.

Comunque una situazione in cui, come dice Hyoga, la tizia giovane in discoteca non vuole andare fino in fondo e il tizio ci va, è stupro, la tizia processa psicologicamente lo stupro come può. E ci sta perfettamente la possibilità che finisca per ridere e scherzare come forma di difesa, allo stesso identico modo descritto da Iroel, per le stesse identiche ragioni. Lo stupro è un trauma e richiede anni per essere processato, per Lihid e altri dovrebbero fare il calcolo della logic&reason nel giro di minuti, in quei minuti una donna probabilmente è dissociata per bloccare tutto in una situazione di grave danno psichico (e ridere e scherzare sono automatismi).

Uscendo dal discorso generale, che deve rimanere, d'altra parte come Hyoga ha fatto notare sta notizia nel merito era anche totalmente diversa da come l'ha presentata pff (praticamente la sua diffusione in piccolo della fake news). Cioè si va avanti a 1) resettare il thread, 2) portare esempi che sistematicamente si rivelano significativi di un cazzo di niente.


stavo ripensando a questa domanda, in effetti una soluzione potrebbe essere un processo privato a porte chiuse, senza che dalla stampa trapeli anche la sola accusa.

Una dichiarazione aperta su un social pubblico come ha fatto la tizia, senza una quasi possibilità di replica (per quanto uno possa replicare viene cmq marchiato), può solo danneggiare la controparte, in caso di innocenza si intende.

Per cercare di capirei meglio, prova ad infilarti per un secondo nei panni dell'accusato, sapendoti ovviamente innocente; una che magari hai conosciuto e con cui magari hai avuto un trascorso per un breve periodo ti accusa di stupro, perché magari le hai fatto un torto, oppure perché pagata da qualcuno per farlo (non credo sia fantascienza).

Lei ovviamente ti accusa pubblicamente, per cui chuck su tutti i giornali, chuck rischia il posto di lavoro, e tutto quello che ne consegue insomma, il peggio che può capitarti.

Cosa puoi fare? anche se ti difendi in tribunale e ne esci pulito ti rimane il marchietto che è poi difficile togliere.



spero di essermi spiegato bene
C'è comunque libertà di parola, se le accuse sui social o altrove fuori dalle camere chiuse giudiziali sono false, ha senso avere il risarcimento dei danni.

Che poi oggi ti possono smerdare se scrivono a caso che picchi i gattini, direi che è divagare dal punto.

Ripeto: per quale motivo oggettivo una tizia che ha davvero subito un sopruso e trova il coraggio di denunciarlo dovrebbe fare tutto a porte chiuse? Se sa di denunciare un ambiente in cui vige una cultura dello stupro, fa un servizio alla società con il suo coraggio.

Domanda fatta credo 3 volte nelle ultime 2 pagine, zero risposte.


perché se poni la domanda in questi termini dai per certo la colpevolezza dell'accusato, sapendolo a priori giudichi la sua rivelazione giusta.

Questo però lo sappiamo a posteriori e se c'è un processo che stabilisce chi ha fatto cosa, non prima.


No, è il contrario. Se a posteriori scopri che la rivelazione fosse giusta, allora ha fatto bene a denunciare pubblicamente.

Il punto è che dal fatto che non si possa sapere non segue che non debba dirlo: immagina di spiegare a lei, che sa che è vero, perché non dovrebbe dirlo.
Oppure te la faccio ancora più semplice. Lei lo dice pubblicamente, quando non si può sapere. Tu dici che fa male. Dopo due anni ci sono prove schiaccianti, era tutto vero. Allora come glielo spieghi il perché non avrebbe dovuto dirlo? Era vero.

Non ho bisogno di assumere che sia vero a priori. Tengo da conto entrambi i casi, ma è sufficiente la possibilità di uno dei due per sconfessare l'idea che non debba dirlo. Non è che lo assumo, lo tengo da conto tra le possibilità.

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Questo è quello che cercavo di dire io ieri e onestamente credo che i processi privati siano la migliore opzione...of course se vieni condannato è giusto che finisci in prima pagina.

E se invece fosse stato tutto falso, come glielo spieghi al tizio di turno che ha perso lavoro, soldi e amici per nulla ? e se la persona che lo ha accusato non può economicamente risarcirlo ? ti ritrovi una persona che ha perso la sua identità nel contesto sociale in cui viveva per niente.


Tramite il garantismo, il risarcimento dei danni etc.

Il punto rimane: non esiste calunnia ove non esiste dichiarare il falso, quindi non puoi impedire di parlare.

Comunque tu stai solo portando metà del problema, io entrambe.

E' inutile che sposti il discorso sull'altro aspetto che ho già chiarito, io ho fatto una domanda e continuo a non ricevere risposta.


certo che ti sei spiegato bene.
Però io tendo di più ad immedesimarmi con una persona che è stata violentata, lo esterna al mondo e nessuno ci crede.
Cioè praticamente la prassi fino a qualche decennio fa.

Possiamo fare qualcosa per evitare questo? si. E' quello che stiamo già facendo e che può portare ad effetti collaterali come quello che tu hai descritto

Quindi se prendiamo il tuo caso che è una conseguenza, notiamo che stiamo parlando di persone stronze. Sta tutto la il punto, se metti delle persone in una condizione per cui potrebbero approfittarsene, stai sicuro che arriverà qualche stronzo a farlo.

Possiamo evitare che nel mondo ci siano persone stronze? no.



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perché io posso gridare al mondo di aver subito violenze anche dopo che c'è stata la condanna dell'accusato, e allora si in quel caso non ci sono santi che tengono e la mia accusa non può essere campata per aria.

Oltretutto qui c'è di mezzo, visti gli anni passati, la prescrizione, e mi è oscuro cosa possa accadere.


Che domanda ?

Comunque il garantismo non esiste dal momento che perdi il lavoro etc...e il risarcimento non sempre può essere possibile(pensa se lei non ha lavoro o la differenza sociale/economica fra te e lei era tanta)


Lei può dirlo dopo, ma non significa che debba dirlo dopo.

Io chiedo perché debba.


Ctrl-f: domanda.

E' in questa pagina ok non leggerle tutte, ma almeno quella corrente.



Se questo è un serio problema si possono istituire misure in cui copra lo Stato o altri enti negli organi di garanzia.

Ma voi non proponete questo, proponete di tappare la bocca, quindi non prendete sul serio il problema.
State ragionando guardando il problema dal lato sbagliato, secondo me.

Quello che dice Shpongle è che non puoi obbligare una persona a non dire la propria verità solo perché c'è qualcuno che non dice il vero.

Perché se ragionassimo tutti con questo concetto in testa non potrebbero neanche esistere le testimonianze ai processi, pensateci bene.
Sì non è questione di se parteggio per le donne stuprate o per gli uomini accusati del falso, è una pura questione di logica.

Bhe esattamente come io non posso dire tutto quello che mi pare (es: hate speech) fai solamento che sti processi devono essere a porte chiuse fino a quando il tizio non viene condannato/assolto.
Se poi una persona parla comunque, dovrebbe venire condannata, indipendentemente se è vero o falso, perchè doveva aspettare la fine del processo



Se come dite voi, non puoi impendirlo o pare brutto perseguire chi lo fa, allora tu stato devi tutelare la persona che viene accusata innocentemente e ciò significa:
1) soldi, dove lei non può
2) leggi anti-discriminatorie che ti tutelano sul posto di lavoro e altrove

Fino a quando non viene condannato, devi essere trattato da innocente e non devi subire manco un'euro di perdita.

Che poi chiariamoci so benissimo che stiamo parlando di un 5-10% delle accuse di stupro(anche se ci sono numerose ricerche, ognuna dice dati differenti sulle false accuse), ma anche fosse solo 1 caso, è giusto che ci siano delle tutele da entrambe le parti.
Ammazzano un mio amico, io assisto a tutto, poi vado al processo. L'unica prova è la mia testimonianza, non ce ne sono altre.

ad un certo punto uno mi dice che la mia testimonianza non vale un cazzo perché un tizio una volta in un processo di 5 anni fa non ha detto la verità.