[Era]Affitti brevi di merda, New York sorpassa a sinistra ma Barcellona usa il DRS

Si, appunto.

Poi oh sul servito e riverito parliamone, perché qua parlano mc e mtt e l’ngi 300k RAL, quindi resort 6 stelle plus con servizio in camera di cocaina e mignotte tutta la notte, ci sta.

Se vado un paio di notti in un albergo da 70 euro a notte giusto le scolopendre nel letto saranno servite e riverite. È già grassa se ti accompagnano in camera. Manco la colazione è una cosa sicura.

L’ultima esperienza avuta in albergo a montreal ad agosto scorso non è che sia stata proprio idilliaca. Avevo una percezione di pulizia maggiore quando ho dormito con il sacco a pelo sulla panchina di legno dell’aeroporto ad halifax.

5 Likes

Per me più che altro è la comodità di avere camera rifatta, salviette nuove, tutto pulito, la sicurezza che tutto funziona tipo climatizzatore acqua calda e quant altro.

Non ho grandi pretese onestamente ma di storie da incubo airbnb ne ho sentite tante, troppe

1 Like

Ma sei stato tu a sostenere che a parità di prezzo preferisci airbnb, soprattutto per lunghe trasferte, da qui la mia curiosità.
Cosa c’entrano ora RAL ed un’esperienza sfortunata (mi auguro che sia stato un caso isolato dai :asdsad: )?

Le storie da incubo ne trovi quante ne vuoi sia di alberghi che di airbnb. :asd:

1 Like

Mah per ora storie di alberghi che non esistevano non ne ho mai sentite :asd:

1 Like

Airbnb/appartamento-booking vincono solo per una mera questione di prezzo, e perchè a differenza degli alberghi possono essere sostanzialmete “ovunque” , faccio un esempio, tot anni fa sono stato a Massa Lubrense, paesino attaccato a Sorrento, vista capri.
Spesa 700€ per 2 settimane in agosto :asd: , in un albergo a Sorrento con 700€ ad agosto ci fai penso 2-3 notti :asd:

io non sono per tagliare completamente il discorso apparatamenti dal mercato, però si può regolare meglio e soprattutto limitare soprattutto in centri densamente abitati, dove ovviamente si crea un problema abitativo con l’abuso.

1 Like

Noi, e la casa è un milione di volte più comoda per i soggiorni.

Difatti domenica andiamo a roma per un concerto martedì e ci siamo presi una casa.

Ho letto solo ora “ma Barcellona usa il drs” nel titolo. :asd:

Per esempio Airbnb c’hai molta più privacy se ti devi drogare o portare le puttane a casa

5 Likes

Io capisco che per piu’ di qualche giorno la casa e’ meglio, ho viaggiato tanto per lavoro e l’hotel mi aliena se e’ per piu’ di qualche notte.

Ma come in tante citta’ d’Europa, trovare casa a Barcellona stava diventando semplicemente impossible (l’altra meta’ del nostro ufficio e’ li, ci vado 1 volta al mese prima che arrivi il genio che mi dice che non so di cosa parlo :asd: ) e quindi ritengo giusto in qualche modo inculare un filo i turisti (che a BCN son davvero troppi) per facilitare l’acquisto di casa di chi poi in citta’ ci deve vivere tutto l’anno.

3 Likes

@Rorschach_con_la_Ɍ tutto ti devi fare insegnare eh :asd:

1 Like

Mi sembra un po’ esagerato comprare una casa solo per un concerto, ma vabbe’

2 Likes

Ma considerando che Barcellona fa un milione e mezzo di persone, 10.000 appartamenti sono davvero una differenza così sostanziale?

Cosi ad intuito mi verrebbe da dire che è più il danno da mancato introito del turismo che un risparmio per la popolazione…

Magari l’istanza è che la casa è un diritto e che l’anomalia è usare la logica del profitto per le case.

6 Likes

Barcellona é una delle città più colpite da Airbnb tanto che l’argomento è stato per anni motivo di programma politico. Durante il COVID, quando é stato possibile fare stime sulle % di immobili dedicate ad airbnb calcolando le rimozioni degli annunci, risultava essere una delle citta più colpite assieme Dublino, Londra e Milano

Si ma “città più colpite” 10.000 appartamenti in tema residenziale è poco, un 2% degli immobili residenziali, che differenza può fare?
Quando ne parlavate sembravano numeri da capogiro, boh 2%?

E ok la casa è un diritto e non ragioniamo al profitto, certo ma c’è un tema anche economico, la spagna sul turismo ci campa.

Come Venezia il sindaco in presa male, si tutto bello ma togli il turismo e quel posto in vent’anni lo trovi sul fondo della laguna, e non è un discorso di profitti, semplicemente di sostenibilità economica

Le stime dicono che siamo intorno al 60% di immobili

10000 non significa che sono il totale delle case messe a disposizione degli affitti brevi, al massimo vorrà dire che la politica stima di levarne almeno 10000 entro tot.

Per quanto riguarda Venezia il turismo non la salva dal l’affondamento, semmai affonda più velocemente per il turismo, v. il magna magna speculativo che per 20 anni so spartiti le destre (forza Italia in primis) sul mose che avrebbe dovuto tutelarla e mo con la frequenza delle mareggiate anomale non é manco così utile, la concessione alle crociere etc… Cioè é già un non-luogo destinato a morire grazie al turismo

1 Like

I tanto declamati 10’000 appartamenti si riferiscono al numero di licenze regolari rilasciate il congelamento dell’attivazione di nuove residenze implementato nel 2014 il cui valore di attribuzioni scadrà dopo il 2028, dopo il rinnovo attuato nel 2023 parrebbe, senza, auspicabilmente, la possibilità di una proroga ulteriore; diventerà scottante materiale di dibattito politico per l’amministrazione metropolitana e mi chiedo solo se alla fine verrà implementata effettivamente o meno.

Poi andrà sempre pur considerato il numero di locali di ricezione turistica irregolari e l’ammasso di crocieristi in transumanza.

ma anche fossero soltanto 10000 case che si liberano dal 2029, questo ha un effetto a cascata su diversi processi che riguardano direttamente i cittadini:

  • si abbassa il costo generale degli affitti perchè ci sta un incremento dell’offerta
  • si abbassa il costo delle case perchè i grandi gruppi immobiliari smettono di comprare case per trasformarle in airbnb e farci i fantastiliardi come adesso
2 Likes

Sempre meglio di niente eh, anche perché l’alternativa di ulteriore urbanizzazione di una città come Barcellona, già bella densamente abitata, non mi pare perseguibile, un poco perché l’urbanistica è un’arte decaduta un poco perché in genere poco apprezzata dal settore immobiliaristico nel complesso; però non sono sicuro farà grande differenza, sarà perché non credo tutti gli appartamenti citati torneranno effettivamente disponibili, sicuramente utile però a lanciare un segnale politico potente riguardo alla necessità di regolamentare più strettamente e più coordinatamente il mercato turistico online.

Magari qualcuno in Italia prenderà ispirazione prima o poi, ma sospetto piuttosto il mercato italiano cercherà magari di avvantaggiarsi delle iniziative repressive degli altri paesi, almeno per un poco.