Secondo la legge italiana non è necessario che il Presidente del Consiglio sia un parlamentare, come non è nemmeno prescritto che sia un rappresentante della coalizione che ha vinto le elezioni.
In Italia si vota per formare un Parlamento, non per eleggere il Presidente del Consiglio.
Poi il Presidente della Repubblica assegna un mandato "esplorativo" ad una personalità che lui ritiene degna e con possibilità di riuscita, sondandone il gradimento presso le forze politiche con un giro di consultazioni tra i rappresentanti dei Partiti e gli ex Presidenti della Repubblica.
Il Presidente incaricato propone una lista di ministri e la sottopone alla fiducia delle Camere. Se non la ottiene, si ripete la procedura.
Questa è la legge. Ogni altra cosa sono chiacchiere.
Nè Berlusconi nè Rutelli per il fatto di essere stati designati leader delle loro coalizioni erano per questo candidati automaticamente alla carica di Presidente del Consiglio.
E' chiaro che un personaggio di primo piano della coalizione che ha vinto le elezioni dovrebbe avere maggiori probabilità di ottenere la fiducia del Parlamento, ma la valutazione della sua capacità di svolgere efficacemente il suo ruolo spetta unicamente al Presidente della Repubblica.
Se ad esempio il leader dei vincitori fosse stato Bossi, (o se preferite per par condicio Bertinotti), il Presidente avrebbe potuto reputarlo non idoneo alla carica cui la sua coalizione l'aveva candidato.
Il tuo vicino di casa, se ha l'età legale e i requisiti morali e penali a posto, cosa che l'Onorevole Berlusconi non tanto...
, potrebbe essere la persona giusta.
Almeno, questo è quello che ho sempre saputo io. Se ci sono state variazioni col maggioritario imperfetto, qualcuno me lo spieghi.
Se non sbaglio nemmeno il Papa deve per forza essere un prete o un cardinale...
O no?
