Secondo me su sta cosa ha ragione xanth, l’intero costrutto di questi personaggi si basa su un immagine che deve restare pulita
Vendono aria fritta, vendono un roleplay, non c’è un prodotto che ha valore quindi è anche “normale” che poi basti pochissimo per farli finire nel tritacarne.
Poi lui dice che è giusto così e mi sta pure convincendo a dirla tutta
questo signore come altri prima di lui, ci vende se stesso come prodotto, se il prodotto sei te e quello che rappresenti allora il minimo che devi aspettarti è che i tuoi comportamenti, anche qualora non costituiscano reato di per se, possano essere ragione della fine della tua carriera, perché a conti fatti se il prodotto sei te allora tutto quello che fai è rilevante a definire il prodotto.
Per carità è vero, il fatto è che come hai detto tu non stiamo istruendo un caso né stiamo commentando un processo, stiamo strettamente nei termini del tribunale dell’opinione pubblica e dell’opinione personale
Se domani venisse fuori che per lo statuto del Nebraska il grooming non è perseguibile se la vittima non denuncia o salcazzo, e la vittima non denuncia, io posso benissimo dire “ok è uno stronzo perché ci ha provato lo stesso”. Ci sta anche che per qualche roba del genere nel caso in cui Disrespect l’avesse fatto veramente il fatto non diventerà mai né un caso né un processo.
A me non sorprende perché di streamer pedogroomer ne beccano uno al giorno, per il resto Disrespect scapperà coi soldi, vivrà la sua vita da privato cittadino e mi resterà solo il piacere derivante dalla morte del suo personaggio che ha reso il mondo peggiore
ma certo, ed infatti è quello che IO PERSONALMENTE ipotizzo sia successo con twitch: niente di illegale, twitch lo silura senza base legale, lui fa causa, nessuno vuole andarci perché da na parte finivano a rimetterci più soldi e dall’altra usciva che c’aveva provato con una 17enne, accordo dove twitch paga tutto il dovuto e nda for everybody.
Boh minchia ma dovrà esistere un contrappeso, è già un lusso che a certi personaggi venga permesso di scappare nell’oblio coi soldi che hanno preso ai bambini spettatori, che comunque nel grande ordine delle cose si traduce semplicemente nel non potere fare più soldi in quello stesso modo, non è neanche una vera punizione
a me sembra palese sia andata così infatti non ha mai negato il sexting con minori e ha usato il legalese
cioè se domani uno su ngi mi dice che mando i pm alle bambine per adescarle mica rispondo “io e cirus ci siamo sentiti e siamo giunti al comune accordo per cui nulla di illegale è stato fatto e cirus mi ha dato 50 euro per il disturbo”, se mi danno del pedo la prima cosa che faccio è mandare una PEC
Aspetto il documentario su Netflix. Ne ho avuta abbastanza della controversia prima che seguivamo molto per lavoro (VALORANT), quindi adesso mi guarderò quelle compilation dei fail degli streamers un po’più spesso e mi aggiornerò da lì e da Reddit
Io ho collaborato per diversi anni con una persona che a un certo punto venne accusata pubblicamente di aver condotto una lunga serie di truffe. Il suo nome venne pubblicato su un sacco di articoli online insieme a svariate “prove” portate a supporto della contraffazione dei prodotti che aveva venduto. Alla fine il soggetto dichiarò pubblicamente di non essersi mai accorto che i prodotti che aveva venduto erano contraffatti, che si, può essere, del resto ho una certa età e non ci vedo più bene, cmq mi offro di rimborsare tutti etc.
A stargli addosso erano DECINE di persone imbufalite che hanno riempito internet con le loro tesi ben documentate, raccontando come secondo loro era avvenuta la truffa etc.
Nessuno ha sporto denuncia, che io sappia.
La cosa è letteralmente finita nel nulla, forse per via dei rimborsi, forse per le difficoltà di portare avanti un’azione legale internazionale, non ho idea di cosa sia successo, ma so che è finito tutto nel nulla.
Diverse persone sono venute da me in privato o pubblicamente a chiedermi dichiarazioni - che non ho rilasciato - o di prendere le distanze dal mio collaboratore. Alla fine ho dovuto fare un comunicato stampa nel quale sostanzialmente dicevo “non ne so nulla, non mi chiedete un cazzo, io non c’entro niente, cmq nel dubbio, non collaboro più con lui e tolgo la sua roba dai miei libri”.
Funziona così eh. Piaccia o meno.
Ora magari tizio era colpevole, magari no. Magari sto streamer è colpevole, magari no. Magari non è nemmeno reato, ma essendo accusato di un comportamento (giustamente) recepito come odioso, forse la strada migliore non era dire: non ho fatto nulla di ILLEGALE, ma essere più mordente e dire “non ho fatto ste cose! cazzo volete? vi denuncio tutti se dite il contrario”.
