Discriminazione di genere: un problema anche maschile



Ad esempio ad alcune donne l'idea di essere madri e donne mentre l'uomo fa l'uomo e porta il pane a casa piace, il ruolo di subordinate che la società gli ha assegnato lo rivestono consapevolmente e senza costrizioni.

La stessa cosa vale per molto uomini che sono contenti del proprio ruolo "forte", tuttavia, mentre alle donne è ormai stata concessa l'emancipazione, a livello sociale l'uomo "debole" è tuttora mal visto. I casi di uomini mantenuti dalle proprie compagne sono rarissimi.

Invece rivendicare la debolezza è un diritto, gli uomini storicamente sono educati alla forza e a non mostrare debolezza "gli uomini non piangono" "comportati da uomo" sono un esempio di concetti che vengono inculcati fin da piccoli. Questo porta ad alcuni degli squilibri che ho elencato nel primo post: il maggior numeri di suicidi si può spiegare in questo modo, gli uomini sono meno propensi ad esternare le proprie emozioni ed a chiedere aiuto proprio perché gli viene insegnato a non farlo.
Però ti schieri contro il femminismo, che porta avanti questa battaglia, come ti è già stato detto.
Como se spieca?

Veramente è un discorso che fatico a capire (o meglio, posso immaginare motivazioni per cui sussista, ma non sono granché edificanti).
Posso anche capire che la tua posizione non sia completamente sovrapponibile a quella femminista - ma anche ponendo questo, sarebbe comunque "dalla tua parte".
E invece no. Contrapposizione.


Beh no c'è anche il contrario di cercatori di fortuna che si sposano le riccone o, soprattutto adesso complice la crisi, molti uomini che stanno a casa mentre la donna lavora
http://donna.nanopress.it/amore/donna-in-carriera-e-se-luomo-fa-il-casalingo/P69071/
http://www.uominicasalinghi.it/rassegna-stampa/lavoro-da-uomo-ecco-mestieri-maschili-che-ormai-fanno-le-donne/
E comunque rimangono un po valutazioni a muzzo queste piu frutto delle nostre percezioni imho..




Si ma allora non è rivendicare la debolezza (che poi mi immagino uno che manifesta in piazza per ottenere lo status di debole ) ma è evidenziare le disparità affinchè sia raggiunta l'uguaglianza di genere. Il che potrebbe starci, ripeto, laddove ci sia motivo (per esempio la legge del divorzio e mantenimento pre modifica che era fortemente a svantaggio dell'uomo*) ma di certo non lo fai perchè i suicidi sono in maggior parte uomini. Perchè quello dei suicidi è una dato incompleto perchè, come avevo già scritto, non tiene conto della componente e del motivo di quei suicidi. Il fatto che la maggioranza siano uomini è solo incidentale. (Che sarebbe un po come dire che l'uomo ha uno svantaggio nel guidare perchè i morti nella strade italiane sono piu uomini... che è vero sono piu uomini, ma ci sono tanti elementi che portano a quel dato -numero di guidatori uomini in percentuale, stile di guida spesso piu aggressivo degli uomini etc.-)


* i criteri sul mantenimento (pre modifica) erano fortemente sbilanciati in favore della donna, per un errore di compensazione dovuto al fatto che la donna fino a pochi anni fa non lavorava (proprio anche perchè discriminata e considerata inadeguata al lavoro) e non aveva fonti di sostentamento adeguate per il mantenimento dei figli. Infatti adesso tali criteri stanno lentamente cambiando ma mutano anche in funzione di quanto si riduce nella società la percezione di inferiorità femminile.
appoggio quà un link che ha già messo diogene in politica perché in fondo è sort of related

https://www.facebook.com/Bluelake/posts/10214903816327557
Ma solo se sono over 40?


PEr un attimo al posto di bluelake nel link avevo letto bukkake


Anche io ma ho deciso di non dirlo.

Wtf did they do to our brains.


Il mio pensiero, che si potrebbe definire anti-sessista, è di derivazione femminista. Per cui riconosco che il femminismo porti avanti anche certe battaglie degli uomini ma solo in via incidentale, restando focalizzato prevalentemente sulla questione femminile, sminuendo di base quella maschile.

Ti invito a leggere questo breve articolo che spiega bene perchè il femminismo non è un movimento egalitario:

https://arrampicatoreasociale.wordpress.com/2017/10/22/perche-il-femminismo-non-persegue-luguaglianza-tra-i-generi-e-non-puo-farlo/



Esistono uomini mantenuti da donne ma direi che si può tranquillamente affermare che siano una rarità, senza bisogno di snocciolare dei dati.

Sul discorso suicidi, l'educazione sessista non spiega da sola questi numeri ma è un punto di partenza interessante. Come il fatto che i centri anti violenza e di supporto psicologico siano in larga parte destinati alle persone considerate più deboli (donne e bambini). Ora, sarà anche incidentale, ma non credi che sarebbe il caso di fare sensibilizzazione anche su questi temi? Se il dato fosse il contrario, ossia 80% sucidi femminili, non credi ci sarebbe (giustamente) in atto una campagna di sensibilizzazione?




Perché c'è un muro che divide le donne. Da una parte c'è chi ha studiato Foucault all'università e ha fatto l'esperienza lesbo in erasmus per ridefinire la propria identità sessuale e dall'altro le cameriere e le casalinghe che all'università non sono potute andare e non si sono potute permettere un anno da turista del mercato globale. Le prime pensano che le seconde non facciano abbastanza per promuovere le istanze femministe e le seconde che le prime capirebbero la vita se smettessero di succhiare cazzi e si mettessero invece a lavare i piatti.

Alla fine la condizione di subalternità della donna sta nel fatto che non è stato riconosciuto il valore al ruolo che hanno ricoperto nella società più che nel fatto che sia intrappolata nel ruolo. Crescere i figli, assistere i malati, curare la casa non è meno importante che fare il commercialista o l'avvocato, ma sono cose che si fanno gratis o a pochissimo prezzo, il che rende la tua posizione inferiore. Unisci questo al fatto che quella posizione è prettamente femminile e abbiamo il problema "femminile". "Emancipazione femminile" significa non essere più relegati in quella posizione, quando parlo di femminismo come prodotto nel mondo contemporaneo riconosco semplicemente il fatto che per una donna, non essere relegata in quel ruolo significa semplicemente avere abbastanza soldi per far fare a qualcun altro quelle cose, avere una colf, una badante, una serva (cioè un'altra donna ma più povera, poi speraci che possiate fare squadra insieme...) e poter fare l'avvocato o il commercialista. La strada invece secondo me è restituire a quei ruoli il proprio valore, in modo che li possano svolgere sia donne che uomini senza essere subalterni ad altri uomini e donne.


Si ma il punto di partenza, se tiene conto di un solo parametro, alla fine cela il bias di voler pressuporre una discriminazione maschile.
Esiste le campagna di sensibilizzazione o supporto psicologico per suicidi e "aspiranti suicidi" (perdona il termine un po infelice), non vedo perchè fare in questo caso una distinzione tra uomini e donne se non per legittimare l'esistenza dell'idea che l'uomo, in quanto tale, sia piu propenso al suicidio.



Eppure le campagne di violenza domestica (che non riguarda il genere ma il possesso) sono volte a sensibilizzare solo la violenza sulle donne. Nonostante i dati, anche nei casi più gravi di omicidio, non si avvicinino lontanamente all'80%.

Non vorrai mica dire che le campagne di sensibilizzazione sulla violenza domestica legittimi l'idea che l'uomo sia più violento?

Un po' ti invidio questa tuo sapere immediatemente dividere il mondo in buoni e cattivi tramite odio di classe. Vivere senza mai il dubbio di non sapere qualcosa. Come un economista.




Si ma il fatto che siano maschi è marginale se il dato è preso a se stante. Sarebbe come se dicessimo che siccome ci sono più suicidi di persone bionde, allora bisogna sensibilizzare le persone sul problema del suicidio dei biondi.

Gli elementi di cui si deve tener conto in questi casi per inquadrare meglio un fenomeno devono essere piu specifici e interconnessi tra loro (ad esempio nel caso dei suicidi oltre al sesso serve inquadrare fasce di età, motivi -economici, affettivi- status quo, condizione psicologica etc) altrimenti con un solo dato la valutazione è estemporanea e porta a conclusioni fuorvianti.

Edit.dinenticato... per la violenza domestica i dati parlano di un terzo quella perpretata dalle donne.
In ogni caso qui (http://www.pensierocritico.eu/manipolazioni-statistiche.html) c'è un'ottima analisi che si... tiene conto di quanto i mass media amplifichino la percezione di violenza solo sulle donne ma contemporaneamente individua il problema in altri aspetti e non collegandolo ad un numero (quello di violenza sulle donne) che porterebbe comunque a pensare che sia solo un reato verso le donne. A riprova del fatto appunto che con un solo elemento è errato creare un pattern

magari


ma da chi??


da mio nonno forse


Ho linkato nelle pagine precedenti quell'articolo.

Quindi concordi che il tema della violenza domestica andrebbe affrontato nel suo insieme?

Faccio notare inoltre come la quasi totalità dei centri anti violenza sia dedicato alle donne, prova a googlare "centro antiviolenza".



"Non ci sono più gli uomini di una volta" in tono nostalgico mai sentito?

O la critica agli uomini moderni smidollati, depilati che usano cremine peggio delle donne?

Anche questa è discriminazione.


Beh 1 no e 2 sei serio? Lol.


ma cos'e'?


Ma certo che concordo però il passaggio logico che suggerisce quell'articolo è che malgrado la proporzione sia di 2/3 per le violenze che commette l'uomo, sullo stesso piano viene messo quel 1/3 commesso da donne. E infatti sottolinea che le cause di quel tipo di violenza sono altre e non di genere.

Allo stesso modo nei tuoi esempi precedenti sui casi in cui l'uomo appare svantaggiato rispetto alla donna, ti ho già scritto di come le cause siano altre e appunto non di genere.
Se poi il discorso verte sulla percezione che abbiamo dovuta al modo di evidenziare certi episodi di cronaca da parte dei giornali mi trovi pure d'accordo in certi casi ma anche qui la causa non è la donna o l'uomo ma la vendita della notizia.