Discriminazione di genere: un problema anche maschile

Prendo spunto da un OT che si è creato nel thread su Weinstein per sottoporvi la questione delle disparità di genere a danno degli uomini.

ATTENZIONE: questo thread non ha l'intenzione di incolpare il genere femminile ma solo di evidenziare come la nostra società abbia prodotto discriminazioni anche per il genere maschile.

Le disuguaglianze di genere negli anni hanno assunto sempre più importanza, il dibattito pubblico e politico è focalizzato tuttavia solo sulle problematiche del genere femminile, mentre quelle maschili sono del tutto ignorate.

- 90%+ dei morti sul lavoro sono uomini
- La grande maggioranza dei senza fissa dimora sono uomini
- La grande maggioranza dei suicidi sono uomini
- Il dramma dei padri separati ridotti in povertà
- Il maggior valore dato alla vita delle donne (prima donne e bambini)
- In ambito giudiziario le pene sono in media superiori se sei uomo (link)
- I casi di violenza domestica sono circa al 50 e 50, eppure si parla solo della violenza sulle donne e si tende spesso a giustificare la violenza sugli uomini (probabilmente se lo meritava) (link1) e (link2)

In generale, la nostra società impone all'uomo un ruolo da cui non è facile svincolarsi. Così come le donne soffrono dello stereotipo del dover essere buone madri/angeli del focolare, gli uomini hanno tutt'oggi la pressione di dover essere l'uomo forte che si fa carico della famiglia. Se da un lato è vero che esiste una disparità a livello retributivo e occupazionale, non si può ignorare il fatto che per un uomo essere disoccupato è molto più grave che per una donna. Un uomo disoccupato è un fallito ed è destinato alla rovina se non riceve aiuti esterni o da parte della famiglia, ad oggi uomini mantenuti dalla propria compagna sono una rarità e sono comunque soggetti all'onta sociale di essere dei falliti. E questo spiega come mai i senza tetto siano quasi sempre uomini o la netta prevalenza nel tasso di suicidi.

Altro aspetto è la sacrificabilità dell'uomo, qualcuno mi spieghi perché nel 2017 si è costretti a dare precedenza alle donne in situazioni di emergenza. E' un retaggio passato di stampo cavalleresco assolutamente fuori dal tempo. Eppure non viene mai messo in discussione.

In generale l'uomo è inoltre soggetto di maggior disprezzo sociale e sospetto. Si pensi agli immigrati, l'odio è sempre rivolto verso il genere maschile. Se ci fate caso, il problema nasce perché ad arrivare sono maschi (giovani e palestratiiii!!!11) mentre donne e bambini non danno così fastidio.

Il femminismo in tutto ciò va a vantaggio anche delle tematiche maschili per certi versi, tuttavia è troppo concentrato a risolvere le proprie questioni per essere davvero incisivo e paritario. Inoltre produce ingiustizie come le quote rosa che di paritario non hanno un bel nulla.

Quindi la soluzione quale potrebbe essere?

L'unico modo a mio avviso è battersi contro il sessismo da una posizione neutra, abbandonando termini come femminismo/maschilismo e cercando di smetterla di ragionare per stereotipi e giudicare le persone in quanto tali. Questo vale sia per il genere, l'orientamento sessuale, e tutti i motivi di stigma sociale.

/discuss
Ripeto quanto avevo risposto nell'ot:

In questo caso concordo con shpongle che siano piu un derivato delle politiche del lavoro piuttosto che una vera e propria discriminazione in atto.

In piu distinguerei le quote rosa che sebbene siano una misura opinabile dal punto di vista prettamente meritocratico, sono nell'ambito di una sensibilizzazione del problema delle donne che sul mondo del lavoro (ad alti livelli) sono sempre un po ostracizzate e vanno nella direzione di far prendere coscienza alle donne del proprio status sociale e ridifinire nelal società l'ideale comune di famiglia che è a tutt'oggi retaggio del patriarcalismo.


E' sicuramente ingiusto che la violenza nei confronti degli uomini passi troppo facilmente sotto silenzio, ed è opportuno che se ne parli di più e che sia un argomento portato all'attenzione, in modo che non soffra di sindrome del ridicolo. E' anche disonesto intellettualmente sostenere che ci sia totale simmetria però, vuoi per tipologia di assalto, vuoi per gravità e conseguenze delle violenze subite.

Per il resto, quoto Shpongle.
E anche per numero...


Vabbeh ma quando leggo ste cose mi passa la voglia anche di discutere. Perche` basta leggere su wikipedia per capire che sono cavolate:

https://en.wikipedia.org/wiki/Domestic_violence_against_men#Criticism

Alla fine questa e` la tipica tattica, del produrre cosi` tanta merda che nessuno ha la voglia di mettercisi dietro.

Spero che non sia necessario spiegare il motivo.

Così anche per gran parte degli altri esempi.




Siete davvero sicuri che le morti sul lavoro siano solo una questione di diritti dei lavoratori? Quando le statistiche riguardano praticamente solo un genere qualche domanda me la porrei. La risposta sembra semplice, ossia gli uomini svolgono i lavori più pericolosi ed usuranti e quindi sono più soggetti ad incidenti. La domanda successiva è: perchè gli uomini svolgono questi lavori? Agli uomini piace fare questi lavori o forse vi sono in un certo senso costretti?

Ho fatto altri esempi dove sono chiare le discriminazioni in quanto maschi:

- pene mediamente più severe in ambito giudiziario
- assegnazione dei figli
- antecedenza in caso di emergenza



Rapporto Istat 2006 su "La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia". Indagine condotta su un campione di 25.000 donne di età tra 16-70 anni. Dalle proiezioni effettuate sul totale della popolazione femminile è emerso che 6,7 milioni di donne sarebbero state vittima di violenza fisica o sessuale, almeno una volta nella vita, 7 milioni violenza psicologica, 2 milioni hanno subìto stalking. (Cliccare per andare al rapporto ISTAT)

Indagine per la violenza contro gli uomini realizzata con le stesse metodiche impiegate dall'Istat nel 2006 per la violenza contro le donne. L'indagine è stata condotta su un campione di 1.058 uomini di età compresa tra 18 e 70 anni . Dalle proiezioni effettuate sul totale della popolazione maschile è emerso che almeno 5 milioni di uomini sarebbero stati vittima di violenza fisica (almeno una volta nella vita), 3.8 milioni sarebbero stati vittima di violenza sessuale, poco più di 6 milioni vittima di violenza psicologica, 2.5 milioni di atti persecutori.


Ora, anche prendendo con le pinze questi dati, è innegabile che l'attenzione mediatica e politica sia a senso unico ed è pensiero comune che la violenza domestica sia esclusivamente prerogativa maschile.



Spiegami pure, mi interessa.
Ma veramente qualcuno pensa che gli uomini subiscano discriminazioni in quanto uomini?
Bho davvero, io non saprei neanche da dove iniziare


Ehm sì?


No, buttano giù dalle gru solo gli uomini.
E gli danno l'equipaggiamento difettoso per farli morire


Ok ora dimmi quanto di quelle violenze sugli uomini sono fatte da donne su uomini e quante da uomini su uomini?


si, vivono in media 5 anni meno delle donne







checkmate
Credo che le morti sul lavoro maschile derivino anche dai tipi di lavoro per cui gli uomini vengono scelti per questioni fisiche, alcuni dei queli anche parecchio pericolosi.



Eh vabbè ma quegli anni in più che vivono le donne sono tutti anni di merda pieni di acciacchi.
Live fast die male.


Al di la del fatto che sicuramente il dato 50 e 50 sono pisciati fuori dal vaso, quantomeno per violenze fisiche, a me sorge spontanea una domanda alla tua domanda: e quindi?

Violenza uomo su uomo ha meno importanza?

Poi kar ha elencato X punti e fondamentalmente vi siete flashati su uno massimo 2.
Auto-discriminazione


Questa comunque e' una cosa molto nostrana.
Io all'estero ho visto piu' di una volta pubblicita' di numeri "contro la violenza domestica" che indicavano esplicitamente vittime sia maschili che femminili. In Italia, non ne ho mai visti.