Discriminazione di genere: un problema anche maschile



Il problema e` il framing di questi problemi e di come ci sia un sacco che viene buttato in caciara. Insomma e` un problema di certi gruppi online quello di buttarla sempre in caciara, o di fare valanghe di testo che non sono altro che massaggiare i dati per sfinirti.

Se non e` quello e` roba tipo questa messa li` per cosa?



Che ci manca solo che avesse messo che sono fatte passare per prima e quando si va al ristorante si prendono il posto sul divanetto mentre a noi ci tocca la sedia scomoda.

Ma detto questo torniamo alla parte seria: il framing. Il framing e` che questi problemi possono essere compresi una volta incorniciati come un rapporto di forza tra uomini e donne quando, quella non e` la conflittualita` che li spiega.

Il fatto che vi fosse il diritto d'onore e` spiegabile dal punto di vista della donna come proprieta` dell'uomo.

Le morti sul lavoro no. Quello e` comprensibile solo quando lo inquadri dal punto di vista che i datori di lavoro non hanno interesse di spendere per assicurare la sicurezza dei loro dipendenti. Translare la conflittualita` sul rapporto maschio/femmina e` un modo per nascondere quelle che sono le forze in gioco dominanti.

Uguale per i padri ridotti in poverta`. Uguale per gli uomini senza fissa dimora.

Per ultima l'unica questione che puo` essere seriamente considerata e` quella della disparita` dei crimini. E li` vi sta che vi e` sia una percezione della donna come in condizione minoritaria (la donna non e` responsabile ma eterna bambina) ma anche la propensita` a considerare che le donne sono meno propense a commettere crimini violenti (che e` una delle "ragioni" addotte per dare pene piu` corte ai benestanti che ai poveri).


tl;dr e` indubbio che anche gli uomini vivono di merda, ma la conflittualita` che puo` spiegare questo non si trova nel rapporto maschio-femmina


Non ho mai detto che il problema sia il rapporto maschio-femmina, sto ragionando sul fatto che l'assunto di base del femminismo, ossia che la società patriarcale ha oppresso le donne, sia errato. La società ha oppresso e opprime entrambi i generi, con forme diverse, eppure il dibattito pubblico ha un solo indiscusso protagonista.
Il punto è che la società opprime la donna in quanto donna, ma non l'uomo in quanto uomo.
La società opprime anche l'uomo in quanto uomo, ma in maniera minore. Questo non significa che vada bene non parlarne.


Questa è la tua opinione e secondo me è errata.

La società opprime entrambi i generi dal momento che questi decidono di uscire dal ruolo che gli è stato imposto.


sono d'accordo con te, però allora mi pongo la questione: perché c'è un gruppo di uomini (sembra pure in crescita) che oppressi in quanto lavoratori/poveri/salcazzo vede il femminismo come una delle fonti o addirittura la fonte principale della sua oppressione? Non sono tutti figamai/incel/4channers ...


La donna è oppressa anche se resta nel ruolo. Poi che l'uomo ci rimetta in questa discriminazione a sfavore della donna in certi sensi e modi sì.


Perché sono due lati della stessa medaglia.

Le donne se la prendono con gli uomini per le loro sfighe, lo stesso ragionamento, al contrario, lo fanno gli uomini.

Quello di cui non si rendono conto però è che la società opprime entrambi i generi, e che la vera battaglia va fatta contro il sessismo che inquadra le persone in ruoli preimpostati.

Ti rimando a questo breve articolo sul femminismo e la teoria del patriarcato.

https://arrampicatoreasociale.wordpress.com/2017/10/22/perche-il-femminismo-non-persegue-luguaglianza-tra-i-generi-e-non-puo-farlo/


Più che in maniera minore direi in maniera differente.

@iroel

Kar non ha o comunque non voleva metterla in "maschio vs femmina", e lo ha scritto in grassetto bello grosso. Parla di società che produce discriminazioni. Che poi possa aver espresso male determinati concetti ci può stare.

Per dire, fai battute sul punto della maggiore importanza della vita delle donne ma a me pare non ci sia nulla su cui fare battute, quantomeno parlando del mondo occidentale a livello di società.
Basta vedere come vengono fatte le campagne di sensibilizzazione sui tumori.
Scrivi su google semplicemente cancer campaign e dimmi cosa viene fuori. Su google immagini tranquillo che non vedi l'uomo che sputa sangue ma il 99% della roba son fiocchi rosa, donne pelate e boobs mozzate.

E' colpa delle donne? No.
E' colpa della società maschilista? Boh, forse.
Ma non puoi neanche dirmi che il problema non esista o che sia normale parlarne praticamente zero, e che se ne parli ve ne uscite appunto minimizzando e chiudendo la questione con due battute confermando di fatto quel che dice kar. C'è oggettivamente poca propensione a parlarne.


Semplificazione della realtà, come dire che è colpa dell'euro.


Beh vabbeh ma dire che c'è un "gruppo di persone" lascia il tempo che trova.. Cioè non è un dato di cui ci si puo servire.

Poi da un lato è pure vero che esista una disparità per certi aspetti verso l'uomo però secondo me gli esempi fatti non portano a nulla...
Per esempio le morti bianche sono frutto delle politiche sul lavoro, per il divorzio è cambiata piu in favore dell'uomo la legge sul divorzio e i criteri di mantenimento (https://www.laleggepertutti.it/103881_divorzio-addio-mantenimento-della-moglie), sul discorso dei senzatetto sarebbe importante individuare anche i motivi (perchè alcuni sono in quella condizione per semplici vicende avverse e c'è persino una minoranza che lo fa per scelta. E non credo che ci siano dei senzatetto che sono tali in quanto uomini).
Per quanto riguarda invece le pene maggiori inflitte agli uomini il link parla degli usa... Bisognerebbe allargare l'analisi ad altri paesi (Ho provato a cercare nel nostro ordinamento ma non trovo info utili o statistiche se non la questione del femminicidio.)
Il resto è la cosa del retaggio cavalleresco del "prima le donne" che per me c'azzecca poco perché è come il galateo: vale finché uno lo segue...

In ogni caso però sono dell'avviso che siano tutti eventi che incidentalmente colpiscono piu gli uomini e non c'è alcuna discriminazione dal momento che la società non percepisce inferiore l'uomo in quanto genere maschile.


dillo a me che faccio l'igienista dentale


E' una conseguenza del modo in cui è stato addomesticato il femminismo, da istanza sostanzialmente egalitaria è stato ristrutturato come prodotto (chi se lo può permettere e chi no) con conseguente scontro tra donne ricche e povere e tra uomini e donne.

Il gap tra il vecchio e il nuovo femminismo è quello che separa Jean Seberg che veniva diretta da Godard e era (da bianca) uno dei leader delle Black Panther e Katy Perry la cui battaglia è non far spellare gli ermellini, e te lo dice vestita da lecca lecca. Il problema spesso ignorato è che il passaggio mica è stato voluto dalle femministe.

Oltre a questo considera pure che uno dei modi di giustificare l'oppressione è invertirne i termini (i poveri opprimono i ricchi perché sono parassiti, gli immigrati opprimono i cittadini ecc...). Non mi ricordo quale utente proprio qui su agorà si lamentava dell'ingiustizia che lui che aveva casa, residenza e cittadinanza doveva pagare le multe se non faceva il biglietto sull'autobus mentre chi non aveva né casa, né documenti, né altro poteva non pagare la multa. Richiedeva più uguaglianza, c'era da trovare un modo per far pagare le multe a chi non aveva niente. E che gli vuoi dire.
gli immigrati blablabla



Che si stia male anche da uomini io non l'ho mai negato. Ed e` una delle ragioni per cui sono di sinistra. Altrimenti sarei un conservatore o un centrista a dire che tutto va bene.

Moltissimi uomini vivono ingiustizie quotidianamente, e alcune (poche o mote) non vengono vissute dalle donne. Ma questo non minimizza ne` il loro stato di subordinazione, ne` le ingiustizie che subiscono quotidianamente.

Semplicemente porta magari a comprendere come vi sia, differenzialmente un problema.

Per esempio prendiamo il loro essere senza tetto. Il fatto che le donne non lo siano altrettanto, indiaca che vi e` un problema. Come possiamo affrontare questo problema? Sicuramente non e` rendendo piu` donne senza tetto (so che questo qui nessuno lo pensa), quindi come? Magari chiediamoci, perche` gli uomini hanno piu` probabilita` di finire senza tetto? E da li` vediamo di analizzare la situazione.

Vorrei sentire Kar, oppure te, sul perche` pensate che questo succeda.
perchè gli uomini studiano meno. guarda i voti di una terza media di maschi e femmine. quante sono le femmine che si riciclano nelle scuole professionali o tecniche ? il 3% del totale degli studenti. il 97% sono maschi che avrebbero fatto lavoro di bottega come i loro padri o nonni.
In breve. Sulle morti sul lavoro c'è poco da commentare (ma vedo che ti sei risposto da solo) perché è statisticamente improbabile che una professoressa, un magistrato o un'impiegata amministrativa possano perdere la vita facendo il proprio lavoro. Un operaio edile, un camionista o un pompiere si trovano in un altro contesto.

Per rispondere più in generale: ci sono (e c'erano molto più in passato) discriminazioni non giustificate da aspetti naturali, biologici e fisiologici nei confronti delle donne in quanto donne. Fino al 1962 le donne per esempio non potevano fare il concorso per magistratura e quindi per diversi anni banalmente c'erano solo giudici uomini. Dopo il numero è cresciuto esponenzialmente tanto che dagli anni 80 ci sono state sempre più vincitrici del concorso di stato donne e da circa 10 anni è avvenuto il sorpasso anche nei magistrati a ruolo.

Restano a mio avviso delle differenze marcate che si riflettono sulla distribuzione dei generi in certe posizioni, soprattutto apicali. Lì a mio avviso entrano in gioco i limiti comportamentali e biologici delle donne sebbene ci siano delle eccezioni (piu all'estero che da noi ). Non parlerei di vera discriminazione (in parte lo è, ma in modo indiretto) piuttosto di (non)adattabilità delle prerogative femminili in certi contesti.

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Limiti biologici delle donne? Siete seri?


L'ho scritto nel primo post:

In generale, la nostra società impone all'uomo un ruolo da cui non è facile svincolarsi. Così come le donne soffrono dello stereotipo del dover essere buone madri/angeli del focolare, gli uomini hanno tutt'oggi la pressione di dover essere l'uomo forte che si fa carico della famiglia. Se da un lato è vero che esiste una disparità a livello retributivo e occupazionale, non si può ignorare il fatto che per un uomo essere disoccupato è molto più grave che per una donna. Un uomo disoccupato è un fallito ed è destinato alla rovina se non riceve aiuti esterni o da parte della famiglia, ad oggi uomini mantenuti dalla propria compagna sono una rarità e sono comunque soggetti all'onta sociale di essere dei falliti. E questo spiega come mai i senza tetto siano quasi sempre uomini o la netta prevalenza nel tasso di suicidi.

Gli uomini dal momento che non riescono a sostenersi autonomamente sono più soggetti ad andare incontro alla rovina, saranno socialmente disprezzabili in quanto falliti e difficilmente troveranno un partner disposto al mantenimento (come è invece normale e socialmente accettato nel caso opposto).





Sulla prima parte del post: perché credi che gli uomini svolgano i lavori più pericolosi? Sono felici di farlo? Oppure vi sono in un certo senso costretti dalla società?

Il fatto che le posizioni apicali siano ricoperte in gran parte da uomini non vuol dire che gli uomini in genere siano privilegiati. E' questo il punto della questione, il femminismo parte dal presupposto dell'uomo oppressore, in cui le donne sono solo vittime e non considerano gli squilibri che affliggono gli stessi uomini. La realtà, per come la vedo io, è una società che ha prodotto squilibri per entrambi i generi, non vi è una dominazione dell'uno sull'altro: per ogni privilegio maschile / discriminazione femminile vi è una lettura speculare che ribalta i punti di vista.


Beh le donne sono in media meno forti delle controparti maschili, se non e' un limite biologico quello