balle, il mio nick rulla e io pure
balle, il mio nick rulla e io pure
ti hanno lobotomizzato senza dirti niente
stai attento, se ti accorgi di pisciare incontrollatamente dai un'occhiata se hai buchi in testa
lol, ma non è che mi hanno lobotomizzato, semplicemente prendendo stabilizzanti dell'umore è normale essere più piatto di prima. ma era prima che non stavo bene, adesso sono una persona normalissima
in questo istante mi sto ascoltando questa
e sono gasatissimo
in questo istante mi sto ascoltando questa
e sono gasatissimo
lo so tranquillo, stavo solo scherzando
ho un'amica (quasi) nella tua stessa situazione, come ti avevo detto, e da quando prende quel che le ha dato lo psichiatra è molto più calma e serena (e lei era anche un caso diverso in quanto aveva ADHD a complicare il tutto).
il rock fa bene alle persone
ho bisogno di lavorare porco cazzo, e mi tocca stare in vacanza ancora un mese almeno....
Io sono in vacanza da quando sono nato
non facevi il mandriano o macellaio?
uilli porcaputtana!
il mandriano, ma e' un hobby!
ma hai un reddito
è molto diverso
mesi passati come uno zombie e bastava ridurre i farmaci 
adesso spero che me li riducano ancora, perchè così forse posso ritornare alla vita nel vero senso pieno della parola.....
adesso spero che me li riducano ancora, perchè così forse posso ritornare alla vita nel vero senso pieno della parola.....
"Voglio 90 sogni
Io sono un drogato di cibo. Lo sono sempre stato, fin dall’infanzia mi hanno iniettato questa dipendenza psicologica e fisica che poi ho più o meno coscientemente coltivato anche in età più matura.
Ora vedo le cose diversamente e spero di riuscire a fare leva su questo piccolo sasso per levarmi questo PESO di dosso. Senza rimpiazzare il cibo con altre droghe, il primo passo è disintossicarsi del superfluo e mantenere il giusto. Perché il cibo è una droga subdola, dato che ne hai bisogno per vivere come dell’aria che respiri. Quando vado in ansia, non devo mangiare, ma RESPIRARE a fondo e ricordarmi cosa ho imparato oggi. Combattendo psicologicamente una dipendenza che è soprattutto psicologica. Non correre a mangiare ma aspettare che il momento passi, e se il momento diventa periodo, che il periodo passi, portando pazienza ed avendo FIDUCIA in me stesso e in quello che ho imparato oggi, ovvero che sono un drogato di cibo e devo avere cura di me stesso in quanto tale se voglio stare bene un domani e tornare a sorridere alla vita e al mondo.
E non è retorica, è proprio così. Il cibo può essere medicina e non droga, e devo imparare a mangiare le medicine giuste anche se sono un po’ amare e all’apparenza non mi danno quello che mi serve.
Ho sempre associato inconsciamente il cibo alla felicità, ora questo non mi riesce più. Ho smesso di farmi le canne e non bevo, riuscirò a disintossicarmi anche di questo e potrò mai mangiare felice di farlo senza patemi, conscio che il mio corpo lo comando io?
Oggi ho solo bevuto un caffè con un cucchiaino di zucchero, ed è stata una mattinata lunga da passare… probabilmente quando lavorerò sarà più semplice, ma ora devo concentrarmi e passare questi primi giorni in modo stoico e deciso, forte della volontà di avere quello che mi spetta di diritto, e cioè la felicità del corpo.
Quella sensazione che non mi ricordo più cos’è di essere a mio agio ovunque e con chiunque perché sono a mio agio con tutto me stesso.
Quella “leggerezza” che significa normalità, e soprattutto sensazioni e pensieri normali, reazioni normali, sogni e aspirazioni normali. Voglio 90 sogni, non 127 perversioni. Sì, perché la mente va dove il corpo la porta."
Io sono un drogato di cibo. Lo sono sempre stato, fin dall’infanzia mi hanno iniettato questa dipendenza psicologica e fisica che poi ho più o meno coscientemente coltivato anche in età più matura.
Ora vedo le cose diversamente e spero di riuscire a fare leva su questo piccolo sasso per levarmi questo PESO di dosso. Senza rimpiazzare il cibo con altre droghe, il primo passo è disintossicarsi del superfluo e mantenere il giusto. Perché il cibo è una droga subdola, dato che ne hai bisogno per vivere come dell’aria che respiri. Quando vado in ansia, non devo mangiare, ma RESPIRARE a fondo e ricordarmi cosa ho imparato oggi. Combattendo psicologicamente una dipendenza che è soprattutto psicologica. Non correre a mangiare ma aspettare che il momento passi, e se il momento diventa periodo, che il periodo passi, portando pazienza ed avendo FIDUCIA in me stesso e in quello che ho imparato oggi, ovvero che sono un drogato di cibo e devo avere cura di me stesso in quanto tale se voglio stare bene un domani e tornare a sorridere alla vita e al mondo.
E non è retorica, è proprio così. Il cibo può essere medicina e non droga, e devo imparare a mangiare le medicine giuste anche se sono un po’ amare e all’apparenza non mi danno quello che mi serve.
Ho sempre associato inconsciamente il cibo alla felicità, ora questo non mi riesce più. Ho smesso di farmi le canne e non bevo, riuscirò a disintossicarmi anche di questo e potrò mai mangiare felice di farlo senza patemi, conscio che il mio corpo lo comando io?
Oggi ho solo bevuto un caffè con un cucchiaino di zucchero, ed è stata una mattinata lunga da passare… probabilmente quando lavorerò sarà più semplice, ma ora devo concentrarmi e passare questi primi giorni in modo stoico e deciso, forte della volontà di avere quello che mi spetta di diritto, e cioè la felicità del corpo.
Quella sensazione che non mi ricordo più cos’è di essere a mio agio ovunque e con chiunque perché sono a mio agio con tutto me stesso.
Quella “leggerezza” che significa normalità, e soprattutto sensazioni e pensieri normali, reazioni normali, sogni e aspirazioni normali. Voglio 90 sogni, non 127 perversioni. Sì, perché la mente va dove il corpo la porta."
Maro face, sei come mr burns, fai prima ad elencare le patologie che non ha che quelle che ha
alla fine son solo un ciccione bipolare 
e oserei dire quasi ciccione perchè bipolare
adesso comunque, una volta trovato lavoro , il problema sarà decidere se andare a vivere per conto mio o tornare definitivamente dai miei. il fatto è che sono un pigro abissale e non c'ho voglia di farmi i lavori in casa, nemmeno stendere i panni o vuotare la lavastoviglie. sceglierò l'indipendenza o la comodità?
, il problema sarà decidere se andare a vivere per conto mio o tornare definitivamente dai miei. il fatto è che sono un pigro abissale e non c'ho voglia di farmi i lavori in casa, nemmeno stendere i panni o vuotare la lavastoviglie. sceglierò l'indipendenza o la comodità?
guarda.. penso che sarà più la fatica che farai a trovare casa con date caratteristiche che non quella di fare i lavori di casa
e poi lo sforzo penso sia pienamente ripagato dalle soddisfazioni che ti può dare avere una casa tutta tua: uno spazio personale, dove puoi farci uno studio o un angolo palestra.. ma può servire anche per fare nuove conoscenze
se sei in dubbio affita e vai tranquillo!
e poi lo sforzo penso sia pienamente ripagato dalle soddisfazioni che ti può dare avere una casa tutta tua: uno spazio personale, dove puoi farci uno studio o un angolo palestra.. ma può servire anche per fare nuove conoscenze
se sei in dubbio affita e vai tranquillo!
Direi che prima va trovato un lavoro stabile e retribuito decentemente
quoto cavallaudo e aggiorno dicendo che ho quasi deciso di tornare dai miei in pianta stabile. l'indipendenza non mi interessa, non mi piace stare da solo, sono abituato a una famiglia di 6 persone
cmq la casa ce l'ho già ed è già arredata e con TUTTO dentro. dovrei solo portarmi i vestiti e il pc. solo che, ripeto, immolate un TOT di soldi per avere un buco dove dormirci e basta non mi interessa, preferisco la vita in comune con i miei familiari
cmq la casa ce l'ho già ed è già arredata e con TUTTO dentro. dovrei solo portarmi i vestiti e il pc. solo che, ripeto, immolate un TOT di soldi per avere un buco dove dormirci e basta non mi interessa, preferisco la vita in comune con i miei familiari
certo, pure quello che ho scritto io aveva le dovute premesse già anticipate da te
se hai già uan casa diventa tutto più semplice.. e se un giorno cambierai idea:
per ora ti auguro "solo" rullaggio estremo