la malattia è pesantemente invalidante e ai limiti del suicidio "solo" nelle fasi maniacali e depressive, per il resto si fa una vita normale (pur nella costante "nostalgia" della fase maniacale, la quale essendo l'opposto della depressione ti da delle spinte di positività emotiva che poi rimpiangi per tutta la vita e pure nella costante paura di ricadere in depressione, le quali due cose (fase maniacale e depressione) sono inevitabili ma non preventivabili fin quando esse si manifestano chiaramente).
comunque non è che io non abbia mai lavorato in vita mia eh, ora ho 30 anni quasi, ma ho cominciato quando ne avevo 20. prima come cuoco, poi come commesso libraio e poi come rappresentante di libri. il fatto è che come cuoco scazzavo più o meno nel giro di 3/6 mesi, e mi cercavo un altro lavoro. poi ho fatto il commesso ma scazzavo con la titolare, e poi ho fatto il rappresentante per 4 anni, ma ho cominciato a scazzare dopo circa 5/8 mesi. solo che come lavoratore autonomo potevo gestirmi come meglio credevo e quindi se certe mattine avevo le palle in giostra semplicemente facevo altro (sorvolo su quello che facevo perchè è materia di "confessioni a persone random" ). tutto questo trasuderebbe di patologia lontano un km, senonchè, ora che sono in cura e sostanzialmente stabile, prendo 'sto cazzo di lavoro e dopo una settimana mi trovo a scazzare nuovamente (anche se, devo dire, con modalità emotivamente molto differenti dagli scazzi che ho avuto in passato).
diciamo che sono a bordo vasca, non mi ricordo più come si nuota e ho paura di buttarmi... tutto qui, molto isi.
"molto" isi
Sul discorso malattia ripeto è piuttosto incoerente la cosa: cioè hai una malattia che ti può portare al suicidio a meno di non essere curato da psicofarmaci, imprevedibile e non ti può dare l'invalidità? Cioè quindi tu assumeresti (e daresti la patente) ad uno che domattina non prende le pillole o ci ha bevuto sopra e l'indomani questo guida e lo metti in fabbrica davanti ad una pressa? Tra l'altro sto leggendo in rete e molte persone l'hanno fatta la domanda di invalidità quindi boh.
Comunque: il lavoratore autonomo in teoria è uno che sgobba molto di più di uno a contratto eh.
A leggere le esperienze lavorative e il fatto che non sei riuscito a tenerti un lavoro per più di un anno, beh è fortemente penalizzante, in genere l'esperienza di almeno un paio d'anni è indice di affidabilità di un dipendente. Poi boh, ripeto la vita è la tua, ma se pensi che esista un lavoro in cui non ti scazzi mai e vai tutte le mattine contento, e soprattutto ti paghi, beh auguri.
(Fermo restando che le carte in regola per poterti costruire una vita appagante ce le hai tutte: l'inglese un pò lo sai, sai cucinare, sei giovane: praticamente se apri un ristorante o vai come chef ti prenderebbero ovunque, certo a te non te ne frega etc.etc.etc.)
Comunque: il lavoratore autonomo in teoria è uno che sgobba molto di più di uno a contratto eh.
A leggere le esperienze lavorative e il fatto che non sei riuscito a tenerti un lavoro per più di un anno, beh è fortemente penalizzante, in genere l'esperienza di almeno un paio d'anni è indice di affidabilità di un dipendente. Poi boh, ripeto la vita è la tua, ma se pensi che esista un lavoro in cui non ti scazzi mai e vai tutte le mattine contento, e soprattutto ti paghi, beh auguri.
(Fermo restando che le carte in regola per poterti costruire una vita appagante ce le hai tutte: l'inglese un pò lo sai, sai cucinare, sei giovane: praticamente se apri un ristorante o vai come chef ti prenderebbero ovunque, certo a te non te ne frega etc.etc.etc.)
beh per uno che prende psicofarmaci nulla impedisce ad altri cento di imbenzinarsi pesantemente con il solo alcool, venduto tra l' altro senza bisogno di ricetta e di visita psichiatrica, per cui non vedo sta gran differenza, senza contare che la maggior aprte degli p.f. agisce in background, senza un effetto preciso immediatamente identificabile, tipo l' ebbrezza e l' euforia che può dare una ciucca, per dire... certo chi fa uso di psicofarmaci farebbe bene a evitare l' alcol, ma anche chi non ne fa uso, se poi si deve mettere alla guida o manovrare una pressa o un carrello...
non è che se salto le pillole un giorno allora mi sparo eh i farmaci che prendo hanno un'emivita molto lunga, prima di smaltirli del tutto ce ne vuole.
cmq poni dei quesiti a cui francamente io non ho una risposta. e cmq i farmaci che prendo non mi tolgono la capacità di guidare, semmai me la restituiscono.
per l'invalidità, ripeto, ne parlerò molto approfonditamente mercoledì con la dottoressa, ma a quanto ho capito il suo orientamento è quello di farmi camminare con le mie gambe
L'uno non esclude l'altro e lo sai bene. Inoltre: se ti beccano che hai bevuto oggi come oggi ti giochi la patente, quindi a prescindere.
E dico questo perchè mia madre quando perse mio padre prese per un brevissimo periodo degli antidepressivi, grazie ai quali fece un frontale contro un lampione da cui uscì viva per miracolo. Inoltre l'hai detto anche tu "senza un effetto preciso immediatamente identificabile" quindi nel dubbio la macchina non te la faccio prendere.
ma ho scritto che ho fatto il rappresentante per 4 anni forse dovevo specificare PER LA STESSA AZIENDA
Eh se non lo scrivi, nel contesto sembrava che l'avessi fatto in aziende diverse
nel dubbio nessuno dovrebbe guidare
prendo sti farmaci da due anni e non ho mai avuto problemi a causa di essi. semmai i problemi li avrei a non prenderli
Eh cerca di capire se invece non sia un volersi autopararsi il culo, un consulto eventuale da un altro medico non guasterebbe. Dopo che hanno beccato tutti quei falsi invalidi oggi i medici ci pensano sessanta volte prima di fare un certificato (che poi se non erro andrebbe comunque validato dall'ASL e commissione apposita), molto meno sbattimento dirti arrangiati e via.
Inoltre sei sotto farmaci quindi altro che arrangiati con le tue gambe, mi pare un discorso del cazzo, se per stare bene hai bisogno di farmaci non stai fingendo e stai chiedendo una cosa che è tuo diritto avere, non "è meglio per te non averla", quello devi essere tu a deciderlo. Spiegale il discorso categorie protette.
(e comunque, a conoscere certe persone sul posto di lavoro, c'è solo da ringraziare di non svolgere servizi essenziali per il pubblico, almeno nel mio caso cioè ricordo a tutti che prima lavoravo in un posto dal quale tutti avete attinto per nutrirvi, almeno una volta in vita. e lì non era certo il peggio. quelli che hanno lasciato la pasta delle mozzarelle dietro e sotto ai quadri elettrici perchè a nascondere si fa più in fretta che pulire e raccogliere, non erano malati, non bevevano, avevano pure una famiglia e dei figli... ma lo stesso hanno dovuto fermare il reparto una giornata, spostare TUTTO, ed eliminare i VERMI e il marciume che si erano formati nei mesi, a 35° con l' umidità al 90% e più. ovviamente internos, niente asl, meglio non disturbarla ora al massimo si rischia qualche pneumatico un pò unto di sudore )
ma perchè tutto fra parentesi
Ripeto, dal mio punto di vista chi soffre di problemi di depressione la macchina non dovrebbe prenderla fino a quando non viene diagnosticata l'eventuale guarigione. TU li prendi costantemente i farmaci, altri potrebbero non prenderli e poi trovarmeli dall'altro lato della strada, no grazie.
a parte che semmai dovrebbe essere lei a spiegarlo a me cmq:
da: http://www.categorieprotette.it/index.php/normativa/3-notmativa-1#lavoratori%20interessati
LAVORATORI INTERESSATI - Invalidi civili: persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali o portatori di handicap intellettivo, con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
io non riesco a fare una telefonata... non ho una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, o almeno credo...
eh, e quindi io non dovrei avere la patente perchè c'è uno che fa il fenomeno e pensa di poter fare a meno dei farmaci?
nel senso che l' effetto preciso non c'è una volta a regime, e non ci sarà mai, nè presto nè tardi. servono a stabilizzare, non a sballare. ovviamente dosati giusti. e usati correttamente. non sono fatti per inabilitare, anzi, per (teoricamente) riabilitare, come ha detto anche ftw/ftl/atl è per questo che si insinuano "sottopelle", e rimangono là. non voglio entrare nel merito ma tu stesso scrivi "per un brevissimo periodo"... calcolando che l' emivita è lunghissima, e che solo per andare a regime possono volerci anche un paio di mesi (di solito 2/3 settimane ma dipende dal dosaggio e composizione e altro...), usarli per pochissimo tempo rischia di far insorgere effetti paradossi, molto comuni quando si alterano gli equilibri chimici del cervello... allora sì che diventano cattivi e pericolosi.
uno schizotipico, per dire, col litio riprende contatto con la realtà. prima non poteva guidare, col litio, a parte il cazzo molle, sì.
ma poi hai visto chi c'è a comandare l' italia? ecco, cerco di dare una dimensione a tutto anche tenedo in conto... tutto...
questo per differenziarli da sostanze che invece un effetto ce l' hanno (l' alcool, le droghe... perdio persino la digestione può provocare una sonnolenza a volte molto pesante)
uno schizotipico, per dire, col litio riprende contatto con la realtà. prima non poteva guidare, col litio, a parte il cazzo molle, sì.
ma poi hai visto chi c'è a comandare l' italia? ecco, cerco di dare una dimensione a tutto anche tenedo in conto... tutto...
questo per differenziarli da sostanze che invece un effetto ce l' hanno (l' alcool, le droghe... perdio persino la digestione può provocare una sonnolenza a volte molto pesante)
comunque credo che la faccenda categorie protette assumerà contorni più precisi qualora io non riesca a tenermi svariati eventuali lavori futuri. cioè, se riesco a farmi assumere ma poi non riesco a lavorare e questo accade più volte sarà palese che io abbia delle carenze psichiche di qualche genere che mi impediscono un normale approccio al mondo del lavoro...
ah sì, il maledetto quote. vabbè si capisce.
io però la patente la toglierei a prescindere se ti chiami lapo o corona, per dire. molto più grave che cercare di curarsi, e inoltre avremmo anche gli estremi per motivare questa scelta
io però la patente la toglierei a prescindere se ti chiami lapo o corona, per dire. molto più grave che cercare di curarsi, e inoltre avremmo anche gli estremi per motivare questa scelta
you have my interest
come hai fatto a scoprirmi
ma vai di assistenzialismo e bon. tanto uno più o uno meno
io sono per il parlar chiaro e che venga riconosciuta a te questa cosa, con la sua gravità, beninteso. cioè non che ti presenti quando vuoi e fai quello che vuoi. però in alcuni casi, chessò assenze prolungate, malattie che potrebbero sembrare sospette, comportamenti, risposte, umore ballerino... saresti giustificato e non visto come uno "strano", "pazzoide", o "schizzato"...
dove lavoro ogni tanto io c'è gente che è esentata dal prendere decisioni, fare le cose, rendersi utile, dare un apporto costante all' azienda. però non fanno parte di una categoria protetta. non dallo stato e non per questi motivi, perlomeno. si tratta della schiera, lunghissima, dei poltronari raccomandati e incapaci, per i quali hanno cucito ad hoc delle mansioni che, appunto, non servono, perchè era l' unico modo per poter giustificare il loro lauto stipendio, ma vi assicuro che ci siano o non ci siano, non cambia nulla. di fatto, quando le cose non vanno bene, chiamano sempre uno di noi, chissà perchè
(ovviamente adesso le cose sono cambiate e ognuno si prende la propria responsabilità, a costo di fissare, con aria interrogativa, un macchinario per tutte le otto ore. prima o poi, chi prende più soldi, farà qualcosa.)