il problema nasce dal fatto che il bipolare "tipico" durante le fasi "normali" è perfettamente in grado di fare tutto, questo almeno stando alla mia psichiatra, mentre per le fasi maniacalie depressive ha diritto alla mutua. da ciò due considerazioni: la prima è che ottenere una invalidità di qualunque tipo e livello non è corretto nei confronti di chi invalido lo è davvero e in modo permanente; la seconda è che non è educativo per il bipolare "tipico" che gli venga riconosciuta una invalidità se non è davvero invalido. ad ogni modo mercoledì o giovedì vedrò la psichiatra e le parlerò in modo approfondito delle mie difficoltà, e cercherò di capire meglio l'aspetto invalidità per come si potrebbe, qualora si potesse, applicare al mio caso. a dire il vero un discorso di questo tipo era già stato fatto a suo tempo, quando proprio non ne avevo per lavorare, e quello che mi era stato detto è innanzitutto che con l'invalidità non si campa, perchè se non ricordo male arriva a 270€ o giù di lì, e poi avrei delle scocciature tipo per la patente che dovrei rifare ogni uno o due anni. resta comunque il fatto che il lavoro in sè di per sè è terapeutico nei casi come il mio, per cui vale la pena di penare magari un po' per trovare il lavoro giusto ma che poi la qualità della vita ne risente in maniera molto positiva una volta che un paziente bipolare ha un'occupazione che gli dia un minimo di serenità e soprattutto che gli tenga la testa occupata invece che pensare alle solite seghe mentali tipiche di chi soffre di queste patologie...
sorry, oggi è domenica, si lavora dal lunedì al venerdì
Cioe santo zio, mi pari quelle ragazze che parlano con 1000 amici/fidanzato/compagni e compagne di corso del loro problema/i insormontabile, parlano parlano parlano analizzano ricevono consigli, ogni volta che ce da parlare con qualcuno riescono a fare spostare il discorso e fare una tavola rotonda incentrata su di loro e i loro problemi, i loro blocchi mentali... e prima manca il lavoro e poi ce ma non va bene e poi il corso e poi il corso no, meglio il lavoro e poi il corso allora torno a farlo e non lavoro... e poi continuano a non fare un cazzo concretamente, perche sotto sotto preferiscono fare il teatrino...
Basta teatrino, fa qualcosa ma falla...
Basta teatrino, fa qualcosa ma falla...
E allora non pensare al cazzo di lavoro, riposati
ma guarda che io sta settimana ho lavorato per davvero eh
semplicemente di tutto quello che devo fare UNA cosa mi manda in blocco. e il mio capo mi ha pure detto che è normale, a meno che uno non arrivi dai call center. se non ne devo parlare qui fatemelo sapere. chi te lo fa fare di rispondermi se tanto giassai il mio solito teatrino??
coi miei tempi, con le mie capacità razionali ed emotive, coi miei limiti e con le mie paure FARO' ste telefonate. non è che posso cagare il cazzo alla gente alle quattro e mezza della domenica pomeriggio eh
ma per me parlarne è riposante, mi rilassa non sai quanto!
Si ma se vedi pure ddt () ha dato segni di insofferenza, pur se infiocchettati con la sua dolcezza ed educazione da orsacchiottone fatato, qualcosa vorra dire
se il mio termine di paragone sei tu, "illuminato" è anche fin troppo poco, e togliti quell' atteggiamento ridicolo di dosso, non sei ancora stufo di farti prendere per il culo da una comunità intera?
No, non sono io, di fatto non ce un termine di paragone...
Si discute e ti ho circostanziato e motivato le mie affermazioni nei miei ultimi post in risposta ai tuoi, tu preferisci rispondere buttandola sul personale, con insulti generici per di piu senza attinenza ne motivazioni spiegate, contento te.
Si discute e ti ho circostanziato e motivato le mie affermazioni nei miei ultimi post in risposta ai tuoi, tu preferisci rispondere buttandola sul personale, con insulti generici per di piu senza attinenza ne motivazioni spiegate, contento te.
dai finitela, avete i pm
d' accordo, e d' accordo soprattutto sull' esigua entità di tale rimborso... non era però tanto per quello quanto per una tutela sul lavoro. una volta che sanno, quando ti succede un evento spiacevole, almeno sei tutelato, questo intendevo
vista la quantità impressionante di parassiti del lavoro ammessi e concessi e voluti direi che sia quantomeno dovuto, e comunque le categorie protette, per ora, non le hanno ancora tolte. ma non ho letto del tutto la riforma più bella del lavoro fatta da quando sparavano a chi cercava di "rimaneggiarla" (sempre in peggio ovviamente).
ma, guarda.... questo lo pensavo fino a qualche tempo fa. in realtà, ora che mi sono rimesso, che sappiano o meno non è un problema, anzi... più vengo trattato "da persona normale" e meglio è. altrimenti si rischia di ricadere nel circolo vizioso che parte dal presupposto che io sia un malato e che quindi ho diritto a un trattamento di favore. certo, io ho questo disturbo, ma se non sono in fase maniacale o depressiva è bene che io affronti tutte le difficoltà del caso, senza nascondermi dietro al disturbo.
non ho mai pensato di lasciare questo lavoro appena iniziato per via della malattia, bensì perchè forse non fa per me come persona.
forse sei l' unico che non si rende conto che gli attacchi personali li fai TU, ad ogni mio post, critichi tanto per, senza uno straccio di logica, cognizione, ma neanche sfruttando il fatto che prima o poi, continuando a scrivere fesserie, una la becchi.
e IO dovrei abbassarmi a discutere (discutere? per te una sequenza di insulti col tastino "generane uno nuovo" sarebbe già grasso che cola) con un elemento del genere? perchè?
non esiste, un perchè. è perfettamente inutile. in passato avevi ancora una connessione con la realtà, ormai non saprei nemmeno più definirti, e nemmeno mi interessa. non c'è un singolo motivo che mi spinga a leggere, considerare, interpretare... o peggio ancora dare peso, a ciò che scrivi, sorry. non so quale sia stato il tuo problema, cosa ti sia capitato... e nemmeno di questo, mi interessa. di fatto, di tutto ciò che può provenire da parte tua, non mi può fregare nulla, nemmeno per curiosità, nemmeno per masochismo. non riesco nemmeno a capire il senso di ciò che scrivi, lasciamo perdere le motivazioni. se tu trovi ancora soddisfacente o vedi uno scopo in quello che fai, buon per te, in me ormai non c'è nemmeno più disinteresse, vedila così. ti metto in ignore ma solo per un' esigenza pratica: è tipo quando installo i pop up blocker: i pop up peggiorano la leggibilità delle pagine, e poi sono fastidiosi, oltrechè inutili.
Commento quello che scrivi adesso o in passato... se non vuoi commenti che non siano perfettamente allineati, apriti un blog e metti i commenti moderati, purtroppo un forum e un forum... comunque meglio che mi metti in ignore se non sei capace/vuoi rispondere a tono e non sei capace/vuoi evitare di rispondere nonostante ti senta cosi tanto superiore, io continuerà a commentare ogni tanto, anche se spesso evito per non infierire e perche purtroppo reagisci sempre a cazzo cosi... ma e un limite tuo il non saper discutere in contraddittorio.
E ancora non hai motivato nulla, io ci sto a sentirmi dire che sono inutile o altro, pero se lo MOTIVI! e da li si puo discutere... cosa che non hai fatto e la discussione non ce, solo commentini avvelenati fini a se stessi...
E ancora non hai motivato nulla, io ci sto a sentirmi dire che sono inutile o altro, pero se lo MOTIVI! e da li si puo discutere... cosa che non hai fatto e la discussione non ce, solo commentini avvelenati fini a se stessi...
mh. ci sta come ragionamento. preparati allora, perchè magari sarà... "dura", cercare di mantenere costante l' impegno lavorativo quando tu stesso non lo sei (costante eh, non lavorativo ).
ma io sono incostante di mio, non c'entra la malattia. e non posso certo pretendere l'invalidità perchè alla mattina certe volte mi girano i coglioni
che pirla
non mi riferivo certo alle scostanze di quel tipo, non è che io son contento di andare a fare il sabato notte (tipo questo week end)... ma la differenza tra un "capriccio"... e quello succede quando proprio non va... penso sia chiara ad entrambi. comunque complimenti per il coraggio.
anche se... stavo pensando, molto ironicamente... ti dessero (idealmente) uno di quei posti di "consulenza", sai come avviene nella P.A., tipo 100mila per un anno di chiacchere, cose così... secondo me non avresti troppi problemi
hai mai visto uno di quelli star male, o con preoccupazioni? la qualità della vita, mutuata (anche) dal lavoro, conta, altroche...
Cavallo e Dxtr sapete come la penso quindi regolatevi di conseguenza, è un discorso che può avere i suoi lati interessanti, cercate di non fare in modo che diventi il solito teatrino noioso e dalle ovvie conseguenze.
Poi veniamo a noi: essere categoria protetta non significa pensione di invalidità significa avere delle opportunità lavorative in più, dato che anche il datore di lavoro ottiene degli sgravi oltre al fatto che in genere sono anche aziende serie. Sulla malattia, non sono dentro la materia così a fondo, ma mesi addietro ne hai parlato come fosse qualcosa di pesantemente invalidante ai limiti del suicidio, da trattare con psicofarmaci, ora non capisco come non possano darti una percentuale di invalidità da giocarti per la categoria protetta, mi pare evidente.
Sulla patente non volermene, ma io a chi fa uso di psicofarmaci non gliela darei proprio, a prescindere che ha l'invalidità o meno, ma questo è un altro discorso.
Poi sul carico dell'attività lavorativa, Cavallaudo ha capito perfettamente quello che volevo dire, ovverossia, tu sei scazzato per aver dovuto telefonare tutta la settimana? Davvero, non sai quello che ti aspetta da altre parti con altre mansioni . Ad ogni modo, se è il doverti relazionare con delle persone il tuo lato debole, allora fidati, lascia perdere l'agente immobiliare o qualsiasi cosa legata a vendite ed acquisti e cerca qualcosa che sia back office.
Altra cosa, ormai tutte le aziende quando ti prendono decidono l'eventuale assunzione l'ultimo giorno di quelli di prova, quindi fatti i tuoi conti.
Poi certo, c'è il ragionamento legittimo che fa DXTR, però mi sembra siate su due mondi differenti, il percorso che vorrebbe fare lui richiede una convinzione, costanza e determinazione che penso al momento tu non abbia manco in parte infinitesima.
Più che perderti in mille pippe mentali devi capire esattamente quello che vuoi: tra prendere coscienza del tuo posto e di un minimo di responsabilità (non pare, ma assumersene un pò aiuta e non poco, a prescindere, si chiama poi fiducia in sè stessi) , quindi andare fino in fondo sulle tue decisioni.
Perchè sinceramente qui penso che più o meno tutti abbiano fatto delle scelte, a volte dure, altre pesanti, altre sbagliate, altri ancora pagano le conseguenze di errori fatti chissà quando, ma tutti abbiamo nel nostro piccolo la nostra quantità di rospi da mandare giù, e questo non te lo dico a mò di "eh guarda gli altri ci riescono", ma per farti capire che nel momento in cui dici "eh ma non ce la faccio, il telefono è frustrante", subito dietro di te c'è quello che magari ha un carico di cazzi anche maggiore del tuo, ma ha capito che di alternative non ce ne sono poi molte.
E ripeto, se è una questione patologica (e tuttora, su quello non mi permetterei mai di disquisire)allora è un conto, e non ci trovo nulla di sbagliato (tra l'altro oggi i medici tendono a tentennare per l'invalidità visti i tempi che corrono, quindi io un giro di vite alla psichiatra io glielo darei, è chiaro che anche lei cerca la soluzione più comoda e con meno cazzi per sè stessa). Se invece sei pigro, incostante e apatico, beh in amicizia eh, ma sono cazzi tuoi e dei genitori che ti tengono in casa, visto che come ti è stato già detto oggi per un lavoro la gente si scanna.
Poi veniamo a noi: essere categoria protetta non significa pensione di invalidità significa avere delle opportunità lavorative in più, dato che anche il datore di lavoro ottiene degli sgravi oltre al fatto che in genere sono anche aziende serie. Sulla malattia, non sono dentro la materia così a fondo, ma mesi addietro ne hai parlato come fosse qualcosa di pesantemente invalidante ai limiti del suicidio, da trattare con psicofarmaci, ora non capisco come non possano darti una percentuale di invalidità da giocarti per la categoria protetta, mi pare evidente.
Sulla patente non volermene, ma io a chi fa uso di psicofarmaci non gliela darei proprio, a prescindere che ha l'invalidità o meno, ma questo è un altro discorso.
Poi sul carico dell'attività lavorativa, Cavallaudo ha capito perfettamente quello che volevo dire, ovverossia, tu sei scazzato per aver dovuto telefonare tutta la settimana? Davvero, non sai quello che ti aspetta da altre parti con altre mansioni . Ad ogni modo, se è il doverti relazionare con delle persone il tuo lato debole, allora fidati, lascia perdere l'agente immobiliare o qualsiasi cosa legata a vendite ed acquisti e cerca qualcosa che sia back office.
Altra cosa, ormai tutte le aziende quando ti prendono decidono l'eventuale assunzione l'ultimo giorno di quelli di prova, quindi fatti i tuoi conti.
Poi certo, c'è il ragionamento legittimo che fa DXTR, però mi sembra siate su due mondi differenti, il percorso che vorrebbe fare lui richiede una convinzione, costanza e determinazione che penso al momento tu non abbia manco in parte infinitesima.
Più che perderti in mille pippe mentali devi capire esattamente quello che vuoi: tra prendere coscienza del tuo posto e di un minimo di responsabilità (non pare, ma assumersene un pò aiuta e non poco, a prescindere, si chiama poi fiducia in sè stessi) , quindi andare fino in fondo sulle tue decisioni.
Perchè sinceramente qui penso che più o meno tutti abbiano fatto delle scelte, a volte dure, altre pesanti, altre sbagliate, altri ancora pagano le conseguenze di errori fatti chissà quando, ma tutti abbiamo nel nostro piccolo la nostra quantità di rospi da mandare giù, e questo non te lo dico a mò di "eh guarda gli altri ci riescono", ma per farti capire che nel momento in cui dici "eh ma non ce la faccio, il telefono è frustrante", subito dietro di te c'è quello che magari ha un carico di cazzi anche maggiore del tuo, ma ha capito che di alternative non ce ne sono poi molte.
E ripeto, se è una questione patologica (e tuttora, su quello non mi permetterei mai di disquisire)allora è un conto, e non ci trovo nulla di sbagliato (tra l'altro oggi i medici tendono a tentennare per l'invalidità visti i tempi che corrono, quindi io un giro di vite alla psichiatra io glielo darei, è chiaro che anche lei cerca la soluzione più comoda e con meno cazzi per sè stessa). Se invece sei pigro, incostante e apatico, beh in amicizia eh, ma sono cazzi tuoi e dei genitori che ti tengono in casa, visto che come ti è stato già detto oggi per un lavoro la gente si scanna.
il mio ragionamento era da prendere per la teoria che lo sottende... tutto sta a capire quale tipo di stress sia a noi più congeniale.
per il resto, penso di aver risolto brillantemente
per il resto, penso di aver risolto brillantemente
Guarda io sempre detto che ti vedrei bene in qualche cooperativa agricola biodinamica che produce vino e cereali di qualità