Di sessismo ingenuo e/o consapevole

Non ho letto tutto tuttissimo perché ho passato la giornata in ospedale dopo 2 giorni bloccato a letto, e approposito, non sarò super attivo quindi state buoni che c'è praticamente solo elindur per un po'
Se è questo quel che hai detto bene, in bocca al lupo per il tuo percorso, io ci ho messo anni a realizzare un tot di cose, e ancora oggi son convinto di avere altre porte da aprire, altre cose da capire.


È entrambe, se c’è un’enorme sproporzione in sfavore delle donne hai anche un nesso causale con il genere.


lmfao, la negazione assoluta della storia culturale


Sì, ma sto atteggiamento perché robe per cui temere te ne succedono. Se volete Ve ne elenco qualcuna di quelle che mi sono successe personalmente:

- a 17 anni uno in treno in piedi davanti alla porta di uscita si è preso il cazzo e si è messo a smanacciarlo davanti a me. Edit: eravamo soli e mi fissava mentre lo faceva. Dettaglio non da tralasciare u
- fischi mentre cammini, mentre corri
- uno mi ha inseguito a passo d'uomo in macchina
- uno che mi urla dalla macchina "chissà cosa c'hai in mezzo a quelle gambe"
- metro a Roma verso le 21:30 di domenica sera, mi siedo all'estremo dei 4 posti e c'era un sessantenne all'estremo opposto che si allunga e mi appoggia la mano sulla spalla. Allontano la schiena e si allunga di nuovo. Al che prendo e me ne vado.
- metro a Roma. Ero seduta e uno in piedi davanti a me, aveva il cazzo ad altezza della mia faccia e vedo che ha un'erezione. A 5 cm dalla mia faccia. E lo muoveva anche di proposito. La metro piena.
- la gente che ti accarezza le mani sui mezzi (Roma e a Milano pure mi è successo).
Tralascio tutte le mani morte
Cioè io boh


*

Gli uomini sono visti come potenzialmente pericolosi perché lo sono.
Il fatto è che se sei un uomo manco te ne accorgi di queste cose, a meno di farci l'occhio, e di solito l'occhio ce lo fai ascoltando le donne intorno a te. Molti però vanno col riflesso del ginocchio e partono subito sulla difensiva prendendola sul personale.
E ho almeno altri 4 racconti da mie amiche a cui sono successe cose simili, per fortuna non peggiori.


E' anche che il maschilismo ti dice che sono pericolosi in quanto uomini, perché questa è la loro natura, e quindi ce-devi-stà (e però poi sono solo alcuni ad essere davvero pericolosi) e il tentativo di agire su questa pericolosità viene trasformato in un attacco alla mascolinità, e causa reazioni aggressive.

Il femminismo ti dice che sono pericolosi perché sono stati educati ad esserlo dall'ambiente patriarcale in cui sono cresciuti, e possono uscire da questi schemi.
Tutte le ragazze che ho frequentato e mia sorella mi han raccontato storie simili comunque.


Nel dubbio puoi chiedere alle amiche su whatsapp.
ho chiesto alle mie amiche su whatsapp e mi hanno chiesto chi cazzo fossi e di smettere di cercarle


prova con telegram


Beh no, io mano morte e cazzi in faccia a sorpresa direi che non ne ho mai messi. Come più volte sono stato sfottuto soffro di reverse bias e mi trovo a “disagio” a rimanere da solo con una ragazza che non sia una mia stretta conoscente, o di notte se cammino per strada e vedo in lontananza una ragazza cambio marciapiede per non preoccuparla, cose cosi.

Anche mia moglie me ne ha raccontate parecchie, non saprei nemmeno quale condizionamento mentale ti possa portare a naturalizzare comportamenti di questo tipo? Istruzione? Estrazione sociale? Non lo so, mi sembra un po’ sempliciotta come risposta.


Fai di tutto per evitarlo vedo.



*

Io vivo nel centro storico di Pavia: un mediamente ricco borgo fatto di viuzze strette, palazzi storici uno attaccato all’altro e relativamente poco popolato se si escludono le vie principali della movida serale degli universitari.

Questo significa che, al netto di quelle due o tre arterie principali, i vicoli del centro sono mediamente deserti: ben curati, ma silenziosi e poco affollati.

Ebbene io sono anni e anni che giornalmente percorro queste vie centrali, evitando il contatto visivo con le ragazze che incrocio, possibilmente cambiando lato da metri e metri di distanza per creare uno spazio di safeness affinché la controparte non si senta minacciata.

Per non parlare di quando supero da dietro una ragazza/donna che sta camminando nella mia stessa direzione ma il mio passo è quasi sempre più veloce (sono 192 e ben piazzato atleticamente).

Ecco...io la paura di queste persone, nonostante io sia un adulto, curato e ben vestito, generalmente un tipo che ispira fiducia, la sento da km di distanza. Io faccio solo quello che posso per minimizzare la loro preoccupazione/ansia in queste situazioni.

Mi chiedo che diavolo debbano subire regolarmente dal maschio medio per essere così spaventate...


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Ma è questione che se ne sentono cosi tante che uno è anche un po’ in imbarazzo.
Clienti vabbè no, ma lavoro spesso con modelle e modelline, me ne han raccontate tante ed a Milano un lavoro su tre ti devi difendere dal fotografo che ci prova in modo spudorato, o vai ad un lavoro pagato e ti ritrovi da sola con qualcuno che cerca di metterti in situazioni molto spiacevoli, ti sistemano i vestiti addosso e nel frattempo allungano le mani, è abbastanza una merda in generale. Per me in quel caso NON ESISTE che io sia da solo con una modella senza almeno altre due ragazze, e senza uno spogliatoio separato etc etc.
Ed infatti quelle poche con cui ho lavorato cosi tanto da parlare di cose anche fuori dal lavoro mi han tutte detto che rispetto ad altre situazioni sono sempre tranquille a lavorare con noi e che si trovano benissimo etc.


Vedi video sopra.


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per altro a chi nega il problema suggerisco un esercizio che funzionicchia

chiedete alle vostre madri se sono mai state molestate da giovani, se hanno mai loro chiesto favori in cambio di qualcosa o altro, potrebbe aprirvisi un mondo, che alla fine sono tuttetroie ma la mamma no dai.

Sì, nel caso voleste saperlo mia madre da ragazza è stata molestata più volte, ad esempio a un certo punto per l'assegnazione di un appartamento a equo canone l'impiegato provò a chiederle in cambio del sesso (no, non abbiamo avuto la casa )


è educazione basata su assunti culturali che sono stati menzionati nelle ultime pagine (l'uomo overpowering), l'ho vissuto con l'educazione di mia sorella.

I miei sono sempre stati full-hippie e hanno cresciuto me come un selvaggio ultra indipendente già da molto molto piccolo. Mia sorella invece ha subito una educazione che è stata completamente l'opposto, tanto che lasciò basito pure me.
Fortunatamente mia madre ha fatto di tutto per educarla all'anti-gender-role e al "concetto" di indipendenza, ma chi ha instillato per la maggior parte le ansie a mia sorella è stata proprio lei, che ha sempre imposto di sapere come è visto un uomo agli occhi di una donna.

"Ritorna tardi che non si sa mai"
"State sempre in gruppo"
"Sto più tranquilla se so siete accompagnate da un uomo"

Mio padre poi però ha lottato ed entrambi hanno capito che era giusto lasciare che mia sorella facesse cose vedesse gente, ma comunque rispetto a me è molto più ansiosa ed in generale è già cinicizzata verso i maschi.

Grazie a Dio, mia sorella ha la fortuna di essere nata in e di assorbire con successo una cultura della donna indipendente e forte molto più sonora. Di certo crea conflitto con le colonne portanti educative che ha parzialmente ricevuto ma il cambio generazionale serve anche a questo
Si spera che le sue figlie domani crescano già con l'idea a monte che le donne possono insaccarsi gli uomini come vogliono

Ah no, veniamo fottuti prima dal gw