Di sessismo ingenuo e/o consapevole




Un passo ancora più indietro, che l'uomo non può non voler scopare. Se non scopa DEVE soffrirne.


Comunque sì lo trovo aberrante, la mia tesi era solo che non è vero che non scopi perché ti friendzonano.



https://link.springer.com/article/10.1007/s11199-018-0974-9

Questo prova a fare un po' di followup proprio su cosa stanno provando a fare in Svezia.
edit: in realtà tutto il journal su cui è stato pubblicato potrebbe essere interessante, https://www.springer.com/journal/11199


A me rende sospettoso perché mi sembra sempre centrism.biz, il 50% dell'organico che costruisce i nostri droni per bombardare il medio oriente è composto da donne. Bezos donna ecc.

pienamente d'accordo, ma non è che il mondo di provincia sia meglio da questo punto di vista, anzi. nei suoi valori e standard è ancora forse più becero, ignorante, spregiudicato.

assolutamente.

ma ho un amico che per timidezza, per indole (una ingenuità e bontà di fondo non solo verso l'altro sesso, ma in generale verso gli altri) provava un debole per un paio di donne (in momenti diversi) che per timidezza non riusciva ad esprimere direttamente, ed era chiaro a tutti, le stesse in primis.

colpa sua, come dici tu? insomma. c'è a livello sociale, specie in ambiti ristretti e chiusi, la paura del fallimento di cui si parlava sopra.
ci provi, va male e lei lo racconta a tutti? l'immagine sociale che traspare di te è danneggiata.

che poi la colpa sia sua nel non aver chiuso la cosa in fretta, ci sta.

ma di nuovo, subentrano "debolezze" caratteriali che uno può lecitamente avere, anche se la società ci insegna che l'uomo non deve chiedere mai e il 2 di picche non se lo può portare.


* la pressione sociale lavora anche su questo piano.
si scopa non solo per il sacrosanto piacere di farlo, ma perchè è metro di valutazione dell'uomo. più scopa, più partner ha o ha avuto, più può banfare, e implicitamente ha valore davanti agli altri.

lo vedo ad esempio sul lavoro, dove quello che probabilmente è ancora vergine a 25 anni è visto con sospetto, con ilarità, quasi disprezzo.
è una pressione non indifferente.



Sicuramente non è IL problema, perché se costruisci una società senza bias di genere ma continui a mettere un prezzo all'empatia, l'effetto che ottieni è esattamente ciò che dici


Più che altro trovo significativo il fatto che il linguaggio possa essere un rafforzatore di pattern di pensiero, un bias di cui non hai consapevolezza. Questa è una delle cose che trovo personalmente ovvie ma senza una serie di paperz che lo dimostri, devo considerare mia opinione e basta.


sempre per restare in tema, un altro amico (ehhh l'amico, seh) ha problemi d'emotività che si traducono in "flop" frequenti.
ovvero, è un bel ragazzo, piacente. frequenta diverse ragazze, ma sessualmente è un pò inibito e spesso alla prima notte insieme ha problemi di rizzamento.

ecco, le reazioni non sono delle migliori. ogni tanto mi racconta che ridono, nei peggiori casi si incazzano con lui, e perchè, e per come, etc.

è chiaro che è un problema suo (le cui radici sono da analizzare, ma probabilmente psicosomatiche) che deve affrontare, ma come tutti i problemi personali sono alla fine cazzi suoi MA, se ne vergogna costantemente, tant'è che ne parla solo con me e un altro suo amico stretto perchè altrimenti siamo tutti consapevoli che sarebbe la sagra dello sputtanamento in tempo zero (all'inizio ci scherzavo sopra, poi ho accannato perchè ho capito che è un tema più pesante di quello che potevo pensare prima)

ovvero, è un problema (perchè faticare ad avere un rapporto non è il massimo) ingigantito dal fatto che la cosa va nascosta, perchè altrimenti la società ti fa a pezzi.

è giusto che nel 2020 un uomo debba ancora vivere con estrema vergogna un problema psico-fisico? perchè se non tira sempre sei il mezzo uomo? quindi, le pressioni sociali non toccano anche gli stessi uomini?

risultato: non se ne parla, ma c'è l'impennata di vendita di viagra che come facevano notare in un altro topic comporta un maggiore investimento di fondi e ricerca verso questo tipo di prodotti, invece verso medicine più indispensabili per la popolazione generale


Quello che non includo nel quote lo do per corretto.

Secondo me qui si raggiunge un limite epistemologico cioè la cultura patriarcale è inserita in maniera troppo capillare nella società e persino nel linguaggio ( ) per cui non puoi fare facilmente ragionamenti controfattuali tipo "se non ci fosse il patriarcato il tuo amico timido scoperebbe, perché sarebbe meno stigmatizzato". Non sono capace di rispondere qui. Può darsi. E' che molto della vita è dovuto al caso e al culo

Io taglio il nodo gordiano dicendo che il gruppo discriminato è quello femminile, e quello maschile è danneggiato di riflesso. Per quello si parla di femminismo, non di anti-sessismo (che è diventato un termine paraculo per gruppi maschilisti su facebook). O di femminicidio e non di genericidio. E' un dato empirico, le donne ce l'hanno in culo 100 volte di più, e quindi parlo di quello principalmente. Che gli uomini l'abbiano in culo è utile per proseliti, ma dipende dalla sensibilità di chi riceve il messaggio e dai suoi interessi.

Per esempio rispetto agli uomini, se ti interessa il godimento, il patriarcato è deleterio. Se ti interessa il potere, ti è favorevole. E' un dato di fatto.

Per me è deleterio perché toglie godimento, non solo erotico, ma proprio relazionale umano, impoverisce la qualità delle relazioni con l'altro sesso, mi è enormemente svantaggioso. Però per lui:

https://www.theguardian.com/technology/2016/mar/14/michael-goguen-sex-slave-allegation-sequoia-capital-silicon-valley-partner

non è così a lui il patriarcato conviene, perché trova la modella sexy indebitata con la mafia, ci mette il cash, la rende la sua schiava e le sfonda il culo. Quindi non è immediato dire agli uomini "il patriarcato non ti conviene". Alle donne è immediato dirlo, non possono obiettare.

Qui entriamo nel discorso politico secondo cui la politica non è un dibattito su diverse modalità di organizzazione, ma su conflitti (anche in senso letterale) rispetto a interessi diversi. Non siamo tutti amici.
certo, ma il patriarcato non conviene al 100% degli uomini, anzi.

capisco che non puoi dire che agli uomini il patriarcato non automaticamente sconvenga, ma di certo non vale il contrario, ovvero che convenga a tutti.
e siccome il concetto stesso alla base del patriarcato è che l'uomo comanda e provvedere in famiglia e in società, in un mondo con altissimi tassi di disoccupazione e contratti ridicoli, dove il lavoro è una turbomerda, capisci che per moltissimi uomini il patriarcato è una schiavitù sociale, non un vantaggio.

poi se mi chiedi percentuali specifiche ecco non posso darle, però di nuovo se si parla di parità di sessi è legittimo che molti uomini esternino il fatto che dal patriarcato non è tutta la popolazione maschile a mangiarci


Finché non si accorgono che poi devono fare i lavori domestici

Comunque il femminismo è sterile senza il socialismo.


il discorso è un altro a mio avviso.

se incel e femnazi (le frange più agli antipodi tra loro in questo momento, "ideologicamente" parlando) arrivassero al semplice fatto che la colpa non va cercata automaticamente nel sesso opposto, ma alla struttura sociale in cui tutti siamo ingabbiati, entrambi i "movimenti" ne gioverebbero facendo fronte unico contro il vero problema.

invece no, il messaggio da una parte è che sono tutte bottane, dall'altra che il patriarcato è un vantaggio per tutti gli uomini e quindi maschi merda, e le posizioni si arroccano sui loro poli estremi, senza dare risultati positivi apprezzabili per nessuno.

perchè tu mi porti l'esempio del turbo ricconz che paga i debiti alla figa e la sfonda, io ci vedo semplicemente un rapporto di potere, neanche di genere, perchè l'esempio che fai era applicabile anche ad un uomo ricco che paga per uno povero e può disporne più o meno come vuole.


E' che non hai notizie di donne ricche che prendono lo schiavo sessuale povero. O l'equivalente maschile delle maquilladoras in Messico che vengono uccise perché rubano il lavoro agli uomini invece di stare in cucina.

La differenza tra incel e nazifem è sia di impatto sociale, quello dei primi è più direttamente dannoso, sia di fondamento ideologico, i primi vogliono letteralmente il ROI dei pannolini per scoparsi la figlia perché di proprietà del padre, le seconde partono da un'idea sensata e la estremizzano, non è la stessa cosa.

Poi che entrambi siano recrutabili per la rivoluzione non ci piove
Si coadiuvano, alla fin fine l'ideologia di fondo rimane una ricerca di un equilibrio tra le parti, non importa quante, generato da rispetto e comprensione alla ricerca di equita'; nel socialismo dovrebbe essere imperniati concetti fondanti del femminismo, e mentre mi rendo conto non essere necessariamente vero il contrario, una societa' che tenda ed esprima questi principi contribuisce a creare i presupposti perche' logiche piu' compassionevoli prendano campo.


*

Tutti a vivere come me


Sì il femminismo se non include elementi socialisti è di dubbia consistenza.

Generalmente l'intero femminismo continentale è così, che io sappia. E' solo quello anglosassone che è riuscito a collocarsi nella sfera liberale.


Non puoi attaccare la "struttura sociale" come entità a se stante se la stessa sociale è tessuta in larga parte da uomini, che a loro volta faranno resistenza all'avanzata progressiva femminista. Vedi lind zedong che scambia gli articoli di una giornalista che dice roba decente per omog sjw rainbow bullshitto parade


per me è allucinante che uno debba morire per lavorare, ma questo spetta ad un altro thread

capisco cosa vuoi dire, ma io non penso ad esempio che tutti gli incel partano da questa premessa. ammetto di saperne abbastanza poco, ma dubito che sia applicabile a tutti gli incel il voler tenere le donne alla catena

ma ripeto, ne so poco. quello che vedo è invece che in modi diversi sono frutto di determinate meccaniche sociali da scardinare, e il possibile punto d'incontro dovrebbe essere quello


Per me incel è un movimento di psicopatici faux comunisti che vede la figa come risorsa da redistribuire.


vero, ma il punto è che molti uomini sono vittima di questa stessa struttura. pretendere di generalizzare i vantaggi del patriarcato, allo stato attuale, a TUTTA la popolazione maschile è semplicemente disonestà intellettuale a mio avviso.

ed è ovvio che se continui a generalizzare un discorso a tutto un genere (quello maschile) in cui solo una parte ne trae effettivo godimento, ed un altro invece ne è penalizzato (per i motivi esposti sopra, machismo, pressioni sociali etc.) la parte meno avvantaggiata scoppia e va full nazi incel