Di sessismo ingenuo e/o consapevole, parte 2




Da wikipedia, che ha un riassunto abbastanza succinto:



ma pure per Shaq hanno cambiato le regole più volte




ne ho sentito più di uno dire questo, parlo di gente comune ovviamente non giornalisti o addetti ai lavori










Quali regole avrebbero potuto scrivere per impedire la #3 e la #1?
[ot]Questa in realtà non c'entra un cazzo ma fa ridere:

"Talking about Shaq and rules, he caused changes in one rule that is now popularized as “Hack -a-Shaq”. The change meant players couldn't purposely foul opposing players who didn't have the ball in their hands during the last 2 minutes of the game. Otherwise, the opposing teams would get 2 free throws and the ball"

Praticamente lo facevano gli avversari perché Shaq dominava il campo tranne quando si trovava a fare i tiri liberi, il più scarso di tutti i tempi forse [/ot]

Appunto, menzionavo anche lui. Non si può ignorare l'anatomia ecc.ecc.

Se ti capita di partecipare ad una discussione del genere, ricorda il fatto che secondo il comitato olimpico serve un paio di anni di trattamento ormonale cronico, non sono soddisfatti da una trollata di 20 minuti.
Si ma è il solito discorso, secondo voi chi fa heuheuheu atleti trans è preoccupato per un corretto svolgimento dei 400 piani?

Dai su
Vorrei dire che gli esempi sopra sono fuorvianti.
Le regole della pallacanesto sono state piu' volte modificate sia per motivi atletici che per motivi tecnici.
Tutte scelte mirate ad aumentare la competizione, non creare un ambiente piu' inclusivo.




Per quanto riguarda invece le anomalie genetiche, e' un discorso anch'esso abbastanza controverso.
Alcuni atleti sicuramente sono avvantaggiati per avere dei valori fuori gaussiana.
Ritengo quasi offensivo pero' ritenere che questa cosa si applichi alle persone transessuali o con disforia di genere.
Non si sta parlando di una persona nata molto fuori dal centro della gaussiana, ma di una persona nata con un corpo in linea con la statistica per un genere, ma non per un altro.


Per questa ragione infatti si deve vedere caso per caso e specialita'.

Negli scacchi ( https://slate.com/technology/2020/12/why-are-the-best-chess-players-men.html contiene diversi spunti sul problema di genere) il sesso assegnato alla nascita e l'eventuale eta' di transizione non hanno alcuna influenza sulle prestazioni.

Nel sollevamento pesi invece vi sono piu' variabili, e diventa ingenuo pensare di usare unicamente un indicatore invece di una serie di altri.

Questo ovviamente nel contesto attuale dove lo sport e' una competizione agonistica dove lavorano professionisti.

Altro discorso ancora per quanto riguarda gli sport di squadra dove il fisico e' una componente, ma di certo non l'unica.



Questa e' una argomentazione alle intenzioni.
Se qualcuno e' transfobico, lo si denuncia se possibile, lo si prende a sacagnate in testa, lo si bullizza, quello che vuoi.
Non si fa una scelta di campo ideologico per punire persone dannose a una societa'.


Preso atto che esistono persone chiaramente transfobiche che si oppongono ai trans per partito preso, non si deve prendere posizione su questo caso caso in chiave ideologica, specialmente se si parla di casi specifici.
Alla fine il discorso non e' molto diverso da quello si faceva su pistorius.


Dove la decisione fu poi presa piu' per fini commerciali che per altro ben sapendo che tanto non correva per delle medaglie.


Dopo di che non credo neanche che servano delle norme per bloccare/regolare/promuovere gli atleti transessuali oggi, visti i numeri esigui.
Nei casi in cui si ritiene necessario (questo credo sia letteralmente il primo in cui si parla di un atleta che concorre alla medaglia olimpica) si puo' ricorrere a fare una analisi specifica basata su dei fatti e sul contesto.
Senza per questo fare processi a intere categorie (che siano le donne che si sentono discriminate, o i trans che si sentono esclusi), ma limitandosi al contesto, alla disciplina e agli attori del caso.
Ma per quello chiedo quale sia il ruolo dello sport.
Se dev'essere la quintessenza della competizione, la simulazione della legge della giungla in ambito controllato, beh allora speriamo vengano fuori più Micheal Phelps e che il centro della gaussiana si sposti sempre più avanti. L'iperbole è vedere gli space marine - umani impossibilmente performanti - in qualsiasi sport.

Personalmente preferisco sia un'attività di coesione sociale, che implicitamente abbia anche carattere inclusivo.


Beh a chi fa sport tange e non è per forza di cose transfobico.
Si potrebbe eliminare allora la differenza di genere negli sport e fare competizioni uniche? Sarebbe interessante.
E' stato già tentato nel tennis:

https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_dei_sessi_(tennis)

Più di recente ho letto di una pugile che ha apertamente sfidato i colleghi maschi, ma non credo se ne farà niente.
https://www.theguardian.com/film/2021/may/12/laverne-cox-promising-young-woman-trans-italy-male-voice-dub







Cioè ma lo sapevate che in Italia siamo a maggioranza bianca?
In realtà è opinabile anche questo, fino a un po' di decenni fa negli usa eravamo considerati neri, o comunque non bianchi


Guarda che anche adesso se vai negli USA ti etichettano come diversamente bianco, cioè "latinos"

Se parli di Tatyana Dvazhdova è un caso a mio avviso un pò pompato e credo sia l'esempio più sbagliato nel campo del combattimento in generale per poter dire se una donna può battere l'uomo in una competizione.

Ho visto qualche suo incontro e beh i suoi avversari avevano palesemente diversi kg in meno di lei e nettamente con meno esperienza.

Oltretutto gli incontri che ha fatto non sono proprio da definirsi competitivi dato che per quelli che ho visto io sono tutti incontri fatti in una palestra e stop, roba che si fa normalmente quando ci si allena tra varie palestre.

Ne metto uno dove è abbastanza facile capire anche per chi non ha il mio occhio, che l'avversario è scoppiato dopo il primo round.


In sintesi sono fermamente convinto che in una competizione con regole, parità di peso ed un esperienza di combattimento grosso modo bilanciata, una pugile non potrebbe mai battere un pugile uomo che si traduce in "una donna non potrebbe mai vincere un titolo maschile".


https://sputniknews.com/russia/202003061078493111-girl-power-russian-female-boxer-said-she-pretended-to-be-a-man-to-compete-with-male-fighters/

non lo so, non sono un esperto di boxe (summon tuco) ma c'ha braccia e spalle che tanti uomini che conosco me compreso se le sognano
[OT]

latinos ci può anche stare visto che sì, storicamente definirci "latini" non è che sia di per sè errato, anzi forse lo siamo più noi di spagnoli e sudamericani.
ci chiamavano guinea con ovvi intenti, white nigger etc. qui un pezzo interessante:

https://www.nytimes.com/interactive/2019/10/12/opinion/columbus-day-italian-american-racism.html

poi magicamente, guarda un pò, per vari motivi le cose sono un pò cambiate. poi per gli italiani più che razziale la questione era religiosa (strascichi ancora europei del cinquecentesco conflitto cattolici-protestanti), tant'è che i bianchissimi, rossissimi e anglofoni irlandesi in quanto poveri e cattolici erano trattati più o meno come gli italiani, e non a caso nelle grandi città in cui queste due comunità si concentravano maggiormente (new york su tutte) c'erano spesso scambi tra le due, che tendevano (nonostante ampie differenze linguistiche e culturali) a mescolarsi.
quella della razza è, come sempre in questi casi, diventata un mero pretesto per discriminare.

sarebbe sempre utile ricordare ai nostri politici e leghisti vari l'epopea degli italiani negli stati uniti. o che siamo sempre a sud di qualcuno, come il supernazi burzum ama ricordare in merito a salvini.

poi direi basta che siamo in super ot
[/OT]
Comunque noi non siamo latinos, e' un termine che si usa solo per i subamericani


stfu mozzanigga