Cosa stai leggendo adesso? (Part 2)

Chakra è il mio animale-guida

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Bellissimo il pippone morale quando va alla fiera del Maine. :asd:

Ormai leggo solo roba tecnica… so che e’ negativo ma non leggo altri libri da anni. Solo io? :look:

Sì, e anche gli altri due o tre saggi successivi, ma ora mi sono inchiavardato sulla recensione del dizionario americano e… ecco :asd: non è proprio la mia tazza di caffè

Avete libri seri su empatia/concetto di male etc.? Da un punto di vista psicologico, filosofico, sociale, antropologico, quello che volete. Perché ho appena finito la scienza del male di Baron-Cohen e voglio appendermi. Datato, approssimativo e sovrapprezzato

Umm, La banalità del male? Uomini comuni di Browning?

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La Shoah è sicuramente un caso egregio però mi piacerebbe anche qualcosa che tratta l’argomento in un senso più ampio

Beh, entrambi i libri prendono come casistica la Shoah, però sono delle disamine su cosa sia il male in generale.

Altrimenti “The Psychopath Test” di Ronson, in pratica dimostra come il 90% di chi ha posizione sociali alte o ruoli di grossa responsabilità sia spesso psicopatico, parla anch’esso del “male” a livello astratto.

“La letteratura e il male” di Bataille parla del concetto di male facendo molti paragoni con libri famosi.

“Cold Intimacies: The Making of Emotional Capitalism” della Illouz non parla proprio di male, però secondo me è tangente come argomento, parla di come il capitalismo abbia favorito l’essere anaffettivi, che credo sia abbastanza vicino come concetto.

Oppure i libri di Bell Hooks, tipo tutti. (sono più su empatia, riavvicinarsi all’amore scardinando le dinamiche di genere etc)

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Eh ma c’è poco di portata maggiore della Shoah per quanto riguarda il male. I suggerimenti di chakra sono ottimi

Ritorno al futuro

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Mi son dimenticato di citarne un altro.

Che penso sia ESATTAMENTE ciò che cerchi, è un libro molto denso nei concetti, non so se esista in Italiano, si chiama The Cultural Politics of Emotion, di Sara Ahmed.

Essenzialmente è un tentativo MOLTO ambizioso di analizzare le emozioni dal punto di vista semiotico ed epistemologico, è un libro che può dare tanto ma è tosto da leggere, io non ci ho capito tutto, ma dona un punto di vista veramente unico su corpo, emozioni e spazi.

Ok! Penso ci siamo! Grazie!

Ho finito il mattonaccio sugli scacchi sovietici 1917-1991 di cui parlavo sul thread degli scacchi, interessantissimo anche se pecca nel non essere in grado di collegare il declino dello strapotere dell’URSS dagli anni '70 in avanti con, suppongo, i cambiamenti storici e politici nella stessa Unione Sovietica. O comunque l’autore (che è scacchista e giornalista, ma non storico) non si avventura in questo territorio e si limita a registrare gli eventi.

E poi ho finito anche Consider the Lobster. Mi sono fatto l’idea che DFW fosse una persona molto intelligente, acuta, divertente e dotata di grande sensibilità e introspezione (v. il saggio sugli oscar del porno, quello su Kafka, quello sull’11 settembre, quello sull’aragosta), minato però da un grande problema: essere americano. Il saggio sulle primarie di McCain ne è un esempio (tutta la parte sul campo di prigionia vietcong è… stucchevole per un europeo, cioè una roba proprio difficilmente comprensibile, dato che DFW sembra sinceramente sbaolrdito e ammirato dal fatto che McCain abbia rifiutato la liberazione per via di un codice d’onore dei prigionieri, ma si dimentichi completamente, be’, che McCain è stato catturato perché stava compiendo un attacco aereo su Hanoi), ma anche quello su Dostoevskij è pieno di osservazioni bislacche, tipo che Dostoevskij può essere straniante da leggere per un lettore contemporaneo perché i rapporti tra le persone, anche tra marito e moglie, sono sempre molto formali e perché anche i personaggi più in basso nella scala sociale hanno la servitù. Boh? :dunnasd:

Comunque più avanti leggerò altro, tipo Una cosa divertente, come diceva Borzo, o Hideous men

Una cosa divertente l’ho letto tanti anni fa e fa abbastanza ghignare, però mi ha anche infastidito perché è un libro groomer, tipo è scritto per dare di gomitino al lettore. Dietro agli aneddoti e alle considerazioni c’è sempre lo stesso messaggio "guarda questa gentucula, mica come me e te (lettore) che siamo invece intelligenti :ginocc ginocc: "

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lo leggi in boh 1 ora al massimo :asd:

io in genere tra mattoni vari inframezzo roba corta per tirare il fiato

comunque a volte DFW è talmente intelligente che fa venire il mal di testa (inb4 perchè sei stupido :dentone: )

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I figli di dune, mah diventa sempre più debole non mi sta entusiasmando.

Però in quel caso ridicolizza proprio gli americani. Alla fine ne esce un reportage caricaturale.

Solo gli americani che non sono suoi lettori.

Sto leggendo “l’Ombra del Vento” di Zafón

(La sombra del viento) è un romanzo del 2001 dell’autore spagnolo Carlos Ruiz Zafón)

L’ho comprato perchè me l’ha consigliato una figa che mi pasturava. Volevo mollarlo dopo poche pagine ma piano piano mi sta prendendo. lettura da ombrellone

Comunque dovremmo fare una specie di Excel che mano a mano si riempe dei libri letti da NGI con anche il counter di lettura e minicommenti etc etc. Uno specchietto che è più comodo da spulciare rispetto ad un thread

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