Cosa stai leggendo adesso? (Part 2)

E’ che è la tipica lettura adolescenziale, quando non te ne frega nulla della letteratura ma ti piglia il tema e la libertà, pensi che ci sia un futuro che per quanto brutto lasci aperto uno spazio di libertà ecc… Non a caso era il libro degli internettari anni novanta, incluso me :bua:
A leggerlo oggi che hai boring dystopia coi netcolossi monopolisti che controllano tutto il traffico e via discorrendo probabilmente leggendolo uno commenterebbe con un laconico “cazzo dici fra, guarda com’è il mondo”.

Confermo l’ho riletto anni fa dopo averlo letto da ragazzo e mi ha colpito la mole di nozioni storia presenti sembrano piu libri in uno…uno dei migliori libri letti in vita mia.

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tra le 3 cose, sicuramente lo stile…

Eh lì si va a gusti :asd: per me McCarthy è un maestro nella descrizione di luoghi, emozioni e personaggi, il tutto con uno stile secchissimo che non mette in bocca niente al lettore e, anzi, lascia a lui il compito di colorare quello che sta leggendo

Per dire, da Blood Meridian, guarda tutti quegli andandand che a prima vista magari fanno storcere il naso e che invece sono fondamentali per far vivere davanti a te l’immagine che McCarthy sta descrivendo (prima l’albero isolato, poi il pellegrino solitario, poi la compagnia di lesser auxilaries intorno):

It was a lone tree burning on the desert. A heraldic tree that the passing storm had left afire. The solitary pilgrim drawn up before it had traveled far to be here and he knelt in the hot sand and held his numbed hands out while all about in that circle attended companies of lesser auxiliaries routed forth into the inordinate day, small owls that crouched silently and stood from foot to foot and tarantulas and solpugas and vinegarroons and the vicious mygale spiders and beaded lizards with mouths black as a chowdog’s, deadly to man, and the little desert basilisks that jet blood from their eyes and the small sandvipers like seemly gods, silent and the same, in Jeda, in Babylon. A constellation of ignited eyes that edged the ring of light all bound in a precarious truce before this torch whose brightness had set back the stars in their sockets.

O da Passenger, del 2022, scritto a ottanta cazzo di anni, un punto ogni tre-quattro parole come uno schiaffo in faccia:

There were people who escaped Hiroshima and rushed to Nagasaki to see that their loved ones were safe. Arriving just in time to be incinerated. He went there after the war with a team of scientists. My father. He said that everything was rusty. Everything looked covered with rust. There were burnt-out shells of trolleycars standing in the streets. The glass melted out of the sashes and pooled on the bricks. Seated on the blackened springs the charred skeletons of the passengers with their clothes and hair gone and their bones hung with blackened strips of flesh. Their eyes boiled from their sockets. Lips and noses burned away. Sitting in their seats laughing. The living walked about but there was no place to go. They waded by the thousands into the river and died there. They were like insects in that no one direction was preferable to another. Burning people crawled among the corpses like some horror in a vast crematorium. They simply thought that the world had ended.

ma se io leggo questi pezzi, mi viene voglia di leggere il libro :asd:
Quindi non so… magari passenger, che è più attuale

Settimana prossima sono in ferie e mi sono preso la trilogia della frontiera, vediamo se riesco a darci un bel colpo.
É il primo che leggo di McCarthy

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Eh era quella l’intenzione :asd: Passenger a me è piaciuto molto, molto molto, non è una lettura leggera (ma questo lo sai già) ma io me lo sono goduto tanto. Provalo e alla peggio potrai dire che ci hai riprovato :sisi:

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ora sto leggendo carta da camino ovvero " Cervello . Manuale dell’utente. Guida semplificata alla macchina più complessa del mondo" di Magrini;

Volevo qualcosa di leggero dopo aver letto “La famiglia Karnosky” che stra consiglio anche se io non sono un gran fan dei romanzi\saghe familiari.

Consiglio anche molto “Le ceneri di Angela”, letto a Giugno, che è un’auto biografia dell’infanzia infelice in Irlanda dell’autore Frank McCourt

Poi ho letto tra giugno e Luglio “Un anno sull’altipiano” di Emilio Lussu.
Ganzo che questo inizialmente era stato preso come un “diario” e poi invece è stato considerato un romanzo storico.
Fa comunque molto riflettere sulla pomposità, idiozia, sconcerto del comando italiano nella WWI.
ps: Emilio Lussu - Wikipedia è stato tra l’altro un personaggino interessante

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Se sei curioso di leggere anche un romanzo/diario simile dal punto di vista austriaco, c’è Fritz Weber con Tappe della Disfatta. Tra l’altro combattono anche sulla stessa zona del fronte (Lussu sull’altopiano di Asiago, Weber su quello di Vezzena) anche se in periodi diversi.

https://www.ibs.it/tappe-della-disfatta-libro-fritz-weber/e/9788842533245

Lussu era un super chad, è uno di quelli ai quali i liberali attuali si riferiscono per dire “va che fighi che siamo noi liberali”, peccano che non ne portano manco i peli del culo.

Fico, me lo segno, tra l’altro il nome mi suona ma non so perché (inb4 perché è famosissimo e sei tu Attela ad essere un troglodita)

M’ha fatto click il cervello, mi suona perché è quello da cui hanno tratto Uomini contro

Io intanto dopo un annetto e mezzo da Infinite Jest ho avuto di nuovo voglia di Foster Wallace e mi sto leggendo Consider the Lobster. Mi piace! Tra l’altro contiene un suo articolo sull’umorismo di Kafka che mi è sembrato molto sul pezzo e che mi ha fatto venire in mente che l’ultimo Kafka che ho letto risale al tempo del liceo e che forse sarebbe meglio riprenderlo in mano :asd:

EDIT: questo l’articolo: https://harpers.org/wp-content/uploads/HarpersMagazine-1998-07-0059612.pdf

Consider the lobster l’ho trovato terribile ma l’ho letto talmente tanti tempo fa che non mi ricordo più.

Di Wallace leggiti una cosa divertente che non farò mai più.

Divertentissimo.

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Q dei wu ming, mi sta piacendo sto a metà

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Capolavoro assoluto per me.

L’ho finito e con la sopresa di nessuno l’ho trovato una vera monnezza. Ha tutte le stupidità del pensiero anglo, tipo che il mondo è psicologico. Pare una di quelle serie americane dove la svolta la fa la forma mentis del protagonista. In pratica ci sta sta tizia che ha una vita ottima, ha schivato il matrimonio due giorni prima della cerimonia, non ha figli, non lavora, la madre è morta e s’è levata dal cazzo e via dicendo, praticamente sta vivendo il sogno però si sente non realizzata ed è depressa e decide di uccidersi (ok è anche inglese e vive in Inghilterra che in effetti è brutto ma non mi pare una valida ragione per uccidersi), quando fa il pieno di pillole finisce in un posto magico che è sta biblioteca in cui ogni libro è una vita diversa a seconda delle decisioni che hai preso nei vari momenti della tua esistenza perché yadda yadda gli universi paralleli, la fisica quantistica interpretata a cazzo ecc… (ed è un libro di tre anni fa eh, non degli anni 70).

Quindi il sottotesto è che dipende da te quello che succede, tipo in una vita vince la medaglia d’oro alle olimpiadi perché ha scelto di vincerla, è notorio infatti che tutto il resto delle persone tranne una (quella che vince l’oro alle olimpiadi) non la vince perché ha scelto di non vincerla ( :sbonk: ). E insomma prova tante vite, la campionessa, la rock star, la madre di famiglia ecc… però alla fine torna alla sua perché la vita non si deve capire, si deve vivere. Ora che ha capito questa cosa fondamentale la sua vita cambia e diventa bella.

Certo, potevano scriverla in qualsiasi posto questa cacata di libro e invece…

Attela mamma mia ci ero quasi cascato, che burlone che sei :rotfl:

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Vez ok che so tutto, ma non è che so tutto tutto

Ho capito ma tiri fuori sempre libri tipo Elegia per un cane incontrato al tramonto sul lungomare di Piotr Gozdyewskey e poi mi vuoi far credere che non conoscevi Un anno sull’altipiano!

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