Cosa stai leggendo adesso? (Part 2)

onestamente ho i miei dubbi però qualsiasi cosa mi va bene
io posto poco perché è un periodo del cazzo in cui non sto leggendo quasi niente, però vi leggo sempre e segno in infinite liste di “da leggere”

fra 2 giorni scendo per le ferie in Sicilia e ho una mezza intenzione di comprarmi in libreria “Vi avverto che vivo per l’ultima volta. Noi e Anna Achmatova” di Paolo Nori che amo come scrive.

E poi pesco dal mio scaffale dei libri ancora da leggere, ma non so bene cosa.

L’avevo letto una ventina d’anni fa, è un testo di impatto ma me l’avevano ridimensionato un po’ degli amici più dentro di me nella materia. Già allora dicevano che era invecchiato male, ma vatti a ricordare ora il perché e com’era stata quella discussione. Amnesia in litteris ecc…

Potrebbe essere dal punto di vista scientifico? D’altronde è pur sempre un testo di 70 anni fa

Comunque finalmente ho iniziato V13 di Carrere, lo sto leggendo prima di addormentarmi e c’ho solo che degli incubi, gg

spoiler, ban
comunque me lo segno visto che lo straniero è uno dei miei preferiti, grazie

Tranquillo, in pagina 1 viene detto che ammazza.

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Continuing the discussion from Cosa stai leggendo adesso? (Part 1):

Alla fine l’ho letto, I dannati della terra. Non è facile a leggersi perché più che un testo storico è un manifesto politico, e quindi dà per scontato che tu ti trovi nel tempo in cui è scritto (in particolare la guerra di liberazione algerina) o che tu conosca bene gli eventi storici che sta trattando. Io ovviamente non sono in nessuna delle due condizioni :asd:

È comunque molto interessante perché come fonte ti permette di leggere il punto di vista di un intellettuale di quei paesi che l’Europa ha sfruttato per anni e anni (con l’Algeria parliamo degli anni '60, cioè dell’altro ieri). Per dire, ad una certa Fanon dice che nell’università di Algeri in quegli anni si insegnava agli algerini che l’algerino è per sua connotazione ladro, mentitore e violento, con tanto di studi scientifici a supporto. Un capitolo invece è dedicato alle malattie mentali che insorgono nei torturati dal regime francese, o nelle vittime di stupri.

Consigliato se conoscete qualcosa delle guerre di liberazione del continente africano, o se vi incuriosisce il tema. E già che ne sapete, attendo consigli su testi storici inerenti al tema :sisi:

In questa settimana finalmente ho avuto tempo e ho letto “Vi avverto che vivo per l’ultima volta” sulla vita di Anna Achmatova, e che dire… è Paolo Nori, in assoluto uno dei migliori scrittori italiani su cui sia mai incappato.

Ve lo consiglio e se non lo avete letto procuratevi subito “Sanguina ancora” sulla vita di Dostojevski.

ho appena comprato The Three Body Problem perché Malanic mi ha ricordato che lo volevo comprare.

qualcuno l’ha letto?

Nope, però il nome mi suona. Ci hanno fatto o ci stanno facendo una serie?

Ovviamente sì :asd:

Qualcuno ha letto “I centomila canti di Milarepa” o qualcosa di Gurdjieff? Un mio conoscente in fissa con queste cose mi ha consigliato i suoi libri.

I centomila canti dovrebbero essere una specie di libro “cult” del Buddhismo Tantrico.

di Milarepa ho letto, Vita di Milarepa. I suoi delitti, le sue prove, la sua liberazione, che consiglio a chi vuole capire quanto può essere duro un percorso spirituale.
A tema tantrico L’incendio del cuore. Spanadakarika. Il canto tantrico del fremito di Odier, che in modo molto semplice spiega un particolare tantra del kashmir, applicati alla vita di tutti i giorni e con la sua preziosa testimonianza\esperienza diretta ed interpretazione da occidentale che rende comprensibile certi concetti altrimenti ostici.

Odessa di Isaac Babel
thug life + ebrei + Odessa = una ricetta dal successo garantito che terrà il lettore incollato fino all’ultima pagina
consigliato a chi piace delinquere e a chi prova nostalgia per Alfie Solomons

Mi son letto sul treno Equus di Peter Shaffer e Suddenly Last Summer di Williams.

Sono due opere teatrali piuttosto corte, la prima parla in linea generale di come la vita contemporanea sia priva di una sorta di fiamma primitiva creatrice e creativa, parla di uno psichiatra che vive senza una vera vocazione e passa le giornate in un matrimonio sterile sfogliando pagine di libri sull’antica Grecia, ha in cura un ragazzo che ha divinizzato i cavalli e ha creato una forma infantile di religione che calca molto il Cristianesimo più penitente.

Lo psichiatra è combattuto tra “curare” il ragazzo e farlo tornare alla normalità o lasciargli questo disturbo che però lo rende unico a sé stante, il dramma è anche un po’ un’invettiva contro la fede cieca nella scienza e nella psichiatria.

Suddenly Last Summer invece è un po’ strano, in sintesi è una meditazione sul ciclo cannibalistico della vita e delle relazioni umane, e sulla sopressione del desiderio, si vede che è stato scritto in un periodo in cui Freud andava forte.

Mi sono piaciuti davvero tanto tutti e due, Suddenly Last Summer è l’opera preferita di Camille Paglia tra l’altro :asd:

il migliori di Carrere per me sono “vite che non sono la mia” e l’avversario.

Mi quoto, ho iniziato ieri il secondo della triologia, The Dark Forest.
The Three Body Problem ha una prosa veramente arida ma i temi che porta sono assai interessanti.

Arida tipo?

Mi sono letto “mi limitavo ad amare lei” di tizzina vattelappesca non ricordo, arrivato secondo al premio strega quest’anno, presentato e raccomandato da Lagioia. Non è un brutto libro, la materia è “storia di bambini profughi in Italia durante la guerra degli anni '90 nella ex Jugoslavia”. La cosa migliore sono le posizioni esistenziali oscure che prende l’autrice, anche se a volte flirta con l’edgelordismo, non mi è piaciuto il fatto che si riduca un evento storico a dei fatti personali, intimi, anche se è l’intento stesso del romanzo, dichiarato fin dal titolo (Riferimento alla poesia “Cosa facevo mentre la storia accadeva? Mi limitavo ad amare te”). C’è anche un minimo da arricciare il naso cu quell’odore di “artefatto” che aleggia per il libro, ma tutto sommato una prova decente di scrittura. Se non avete altro, in caso contrario not worth.

Mi sono preso “Tre uomini in barca” di Jerome K. Jerome che dovrebbe essere sort of classico della commedia, o così me lo hanno venduto :look:

A parte amare particolarmente la prosa di Carrere (li ho letti quasi tutti), e identificarmi parecchio in alcuni lati della sua personalità se devo sceglierne uno scelgo quel romanzo folle e surreale che è “i baffi”.
In questi giorni sto finendo un romanzo russo e inutile dire che mi sta prendendo come gli altri.

tanti anni fa l’ho trovato parecchio divertente

segnato.