Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)

Credo di aver letto un po' tutti i "grandi classici" se così vogliamo metterla ma negli ultimi anni, vuoi la pigrizia, vuoi il cellulare, leggo solo per sviarmi, voglio roba semplice che scorre senza troppe pretese.
Accetto consigli ovviamente.
Son passato da leggere 50/70 libri all'anno a 3 l'anno scorso, mi sono proprio impigrito
Premettendo doverosamente che ognuno si svaga come gli pare, e che ci sono periodi e periodi, e che a me nulla svaga e rinfresca la testa dopo una giornata di lavoro come una bella lettura coinvolgente e impegnativa, premettendo questo penso che ci sia sempre roba interessante da leggere

Quindi boh, dimmi tre dei tuoi romanzi preferiti di tutti i tempi e tre degli ultimi romanzi che hai letto e che ti ricordi con piacere


Preferiti di tutti i tempi te li dico in base alle epoche della mia vita:
infanzia Pinocchio di Collodi o l'isola del tesoro di Stevenson
adolescenza ti direi "il talismano" di Straub o in alternativa IT di King
In età più matura ho cominciato a leggere decine e decine di libri anche solo per dire di averli letti, da il giocatore di Dostoevskij a Piccole donne, passando per Chomsky fino a libri di Pansa (fa te...). Questi quelli che mi vengono in mente così se devo dirtene alcuni (il signore degli anelli, rubato a Furia del forum, mi ha fatto cagare la prima volta e la seconda volta l'ho parcheggiato li definitivamente, non insultatemi). Uno che mi ricordo meglio degli altri e che mi ha appassionato ad un genere é "la talpa" di Le Carrè anche se adesso non riesco più a leggere quell'autore. Ho cominciato "la tamburina" e l'esaltazione del Mossad mi dà la nausea.
Devo anche dirti che in età post adolescenziale moltissimi libri sono certo di averli letti ma non ricordo davvero un cazzo, vuoi l'erba, vuoi l'alcol, vuoi che leggevo in piena notte perché non dormivo.

Ultimi tre che ho letto con piacere sono:
La ragazza nella nebbia di Carrisi
I pionieri di Luca Scivoletto
Uno di Lars Kepler, non perché fosse un bel libro ma perché mi aveva coinvolto anche se poi era una mezza cagata, mi pare l'uomo della sabbia, ma non sono sicuro perché sono in ufficio e potrei fare confusione
Vabbe', a quel punto per curiosità mi viene anche da chiederti: perché leggi? Non mi pare tu ne tragga tutto sto piacere
Io sto andando avanti con Infinite Jest e, oh mio dio, l'inciso sulle videochiamate è quanto di più attuale abbia mai letto sull'argomento
Come no, mi piace leggere, leggo quello che trovo, leggo porcherie così come mi guardo Demolition Man e leggo anche cose più impegnative ma mi rendo anche conto che se provo a leggere Foucault capisco metà di quello che leggo
Mi piacciono soprattutto i thriller, i gialli di un certo tipo, magari che siano ambientati in situazioni geopolitiche che conosco.
Ho letto decine di libri su quelli che sono i misteri italiani (anche se non mi piace chiamarli così) più o meno romanzati o su tutta la politica extraparlamentare degli anni 60/70.
Ho amato Harry Potter, non tanto per la storia in se ma più per l'ambientazione e i dettagli di sto mondo magico, tanto per dire eh.

Mi capita spesso di intraprendere letture che poi sono deludenti o dalle quali mi aspettavo altro quindi molte volte mi dico: vabbè va in figa prendo Wilbur Smith che tanto so che mi diverto anche se é na porcheria

Non soffermarti sul fatto che leggessi e ci fumassi sopra e che quindi ricordo poco
Finito la Bestia umana di Zolà. Totalmente un libro bomba. Un discorso perfetto su desiderio, possesso, amore, sesso, politica (micro e macro) con una serie di immagini e personaggi che non dimenticherò mai, finale incluso. 5\5


Letto anche io, a me è piaciuto.
Una vicenda personale che però parla di un paese intero, vicenda in cui c'è molta sofferenza, ma è espressa in maniera quasi delicata e soffusa, perché considerata quasi "non sbagliata"...

Poi io sono uno di quelli che è affascinato dalla cultura giapponese, ma la conosce poca.
Purtroppo il fatto che Murakami sia considerato uno dei massimi esponente vivente della loro letteratura mi ha sempre frenato dall'approfondire..
L'immoralista di André Gide. Letterariamente interessante per quel singolare modo che hanno i francesi di stare a cavallo tra poema e prosa, ma alla fine sta roba degli intellettuali coltissimi che si creano un'estetica elaborata perché lo vogliono buttare ai ragazzini m'ha veramente stracciato il cazzo. Prima cosa perché non me ne frega un cazzo, secondariamente perché ricadono sempre nell'interiorismo da specialini, che tanto vale che mi sento una canzone con Vasco brondi che fa lo scarabeo con le parole per nascondere una timida voglietta di scopare. Last but not least sono sempre falsità, tipo i nazi che cacan il cazzo con la bellezza del volo degli aereoplani, la poesia dei canti militareschi ecc...

Prova Dazai in caso.


inizio con "il sole si spegne"?

Perché no, è bello.
Non ascoltare Suck, leggiti Kobo Abe.

È il Kafka Giapponese, parti dall'uomo scatola poi passa alla donna di sabbia.

L'uomo scatola è un romanzo con talmente tante chiavi di lettura che è impossibile da decifrare, inoltre ci sono un sacco di riferimenti nel testo che non scovi ad una prima lettura e ti fanno dubitare alcune parti in seguito.

L'uomo scatola è molto semplice nell'incipit, un tizio vive e va in giro con una scatola in testa, e succedono cose, dire altro equivale a spoilerare.

È un libro abbastanza assurdo, avviso.

Dazai è bravo, intendiamoci, ma io consiglio una lettura spiazzante per dare un po' di wow che ti porti a voler scoprire altra giapponesità, in caso son disponibile per consigli.
E' che Kobo Abe non lo conosco, per quello non l'ho consigliato, magari è un filmine ma che ne so


Ci mancherebbe, io l'ho detto scherzosamente, gli hai consigliato un signor autore, ma per me Abe ha un elemento quasi scioccante/alienante che potrebbe piacere particolarmente a chi è "avventuroso" in ciò che legge.

Ps. Leggiti anche tu l'uomo scatola, perdio!
In tutto questo, ho letto "L'ottavo giorno della settimana ed altri racconti", una raccolta di Marek Hlasko, uno dei principali autori Polacchi del XX° secolo.

In sintesi estrema i racconti sono ambientati nella Polonia durante lo Stalinismo e parlano di fanatismo, alcolismo, depressione, povertà, suicidio e mancanza di prospettive.

Alcuni racconti sono più deboli di altri, ma ce ne sono due che spiccano, "L'ottavo giorno della settimana" e "Cimiteri", il primo parla della vita di Agnewszka (o qualcosa di simile), una ragazza che vive nella costante attesa di qualcosa di nuovo nella propria vita che si divide tra il recuperare il fratello sbronzo nelle bettole, badare alla madre cardiopatica e riuscire a scopare il fidanzato che non trova un buco dove portarla per compiere l'atto, sembra una cazzata detta così, ma è scritto davvero bene e fa molto riflettere.

"Cimiteri" non saprei descriverlo, è un racconto assurdamente bello sul totalitarismo, il ruolo dell'individuo in esso, la libertà, l'idealismo, e tanto altro, è molto "kafkiano" come racconto, perché parte da un malinteso banale che si trasforma presto in una valanga, con un finale amaramente ironico.


PS. Non so chi abbia copiato chi, ma "Lo Scherzo" di Kundera ricorda parecchio "Cimiteri" per molti versi.


Ti ringrazio Ch4kra, ma leggendo quanto scrivi non credo rientri nei miei gusti.
Non sono un grande fan dei libri "assurdi"

Per farti capire, un altro scrittore giapponese che mi piace è Kazuo Ishiguro
Estratto del nuovo libro di McCarthy, qualcuno sa come passare il paywall del NY Times?

https://www.nytimes.com/2022/10/14/books/cormac-mccarthy-the-passenger.html
Ho finito Io sono vivo, voi siete morti, di Carrere, la biografia di Dick, uno dei miei scrittori preferiti di quando ero venti-ventitreenne. Interessante, per quanto romanzata, e ti fa capire che cazzo di pazzo imparanoiato maledetto che era

Mi sa che ne approfitto per leggere Le tre stimmate, che a suo tempo ho bypassato, sperando di non essere fuori tempo massimo