Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)



Io sto rileggendo proprio in questi giorni, per la seconda volta, la trilogia messicana.

Pare ne debbano anche fare una serie TV
Finito Europe Central. Un libro vasto, vastissimo, in cui mi sono perso volentieri. Visto che Vollmann lo cita nelle sue fonti, qualcuno ha pareri su Vita e Destino di Grossman?


E' un libro bellissimo, oltre che un classico moderno. Però poi per espiare devi leggere 10 volte il libretto rosso di Mao, mi spiace.


Sono pronto
Oh Vita e destino a me aveva fatto così cacarissimo che l'ho mollato a metà
Non mi ricordo manco perché, manco me lo ricordo così bene, sulla carta doveva piacermi abbestia e invece niente

Boh
Ne avevamo parlato un po' qualche tempo fa e eike era sostanzialmente d'accordo con me
Lo so io, perché da fedeli stalinisti che siete non avete retto le critiche al leader che ci saremmo meritati e non abbiamo mai avuto. Rispetto la vostra posizione.
Onesto
Ho appena finito di leggere "Il pianista", autobiografia di Władysław Szpilman, da cui poi è stato tratto il famoso film.
A differenza dei libri di Levi, questo è stato scritto nel 1946, nel vortice di tutte le tragiche esperienze appena vissute dall'autore.

La sua vita ha dell'incredibile se si pensa a come il destino e il suo istinto di autoconservazione lo abbiano guidato verso la salvezza lungo i numerosi bivi tra vita e morte che gli si presentavano davanti ogni giorno.

Se avete visto il film, sappiate che tutte le scene agghiaccianti che sono rappresentate non sono frutto di fantasia del regista ma di vita vera vista con gli occhi di Władysław Szpilman.
Ho finito Capitale e Ideologia di Piketty, un pro prolisso come al solito ma sempre stracarico di informazioni

I Miti del nostro tempo di Galimberti, nel quale analizza alcune narrative che sono preponderanti nella nostra epoca tra cui mercato, tecnica, moda, crescita economica, giovinezza, etc smontandole una ad una. Mi ha ricordato Sapiens di Harari per certi versi, ma e' il lavoro di un umanista italiano, e si nota la differenza.

3 libri e un breve scritto di Jack Donovan: The way of men, No man's land, Becoming a barbarian e a More complete Beast. Mi trova d'accordo sul fatto che il la nostra societa si sta muovendo per creare il "consumatore perfetto": piallare tutte le differenze per creare una societa docile nella quale il mantra e' l'inclusione, per far si che non esistano conflitti e favorire il movimento di merci e capitali. Per reazionari, stando a quanto dice.

Piccola nota a pie pagina, ho cominciato Il tramonto dell'occidente di Spengler ma per motivi di tempo l'ho dovuto restituire alla biblioteca dopo averne letto solo una piccola parte. Peccato. Preferisco dedicarmi a opere meno impegnative per ora
Sto leggendo l'opera al nero ma e' un parto
Ho letto "Domani nella battaglia pensa a me" di Marìas, è un libro molto bello che consiglio a tutti. E' una delizia per chi ha interessi letterari ed un viaggio preciso (anche se tra le righe e sottovoce) nella filosofia del linguaggio, oltre che a un romanzo godibilissimo anche a un livello puramente narrativo (con qualche risvolto esistenziale).

Poi ho letto Germinale e non so perché Iroel lo consideri gioviale, a me sembra piuttosto amaro e totalmente on point. Non sono le vette proustiane stilisticamente ma è un romanzo capitale da molti punti di vista (politico, sociologico, storico ecc...).

Sto leggendo Il codice occidentale di Harold Bloom, considerato il più grande critico letterario statunitense. E' una delle cose più reazionarie che abbia mai letto. Una specie di epigono di Waldo Emerson .feat La genealogia della morale. Uno che 40 anni prima di Ben Saphiro già rosicava sulle femministe e sul freudo-marxismo che entrando nei dipartimenti di letteratura impediscono agli uomini di spirito di godersi il loro Dante in pace. Il fastidio vero.


Allora fa per me
lulz
Senti questa nomeacaso, secondo me ti gasa "L’originalità diviene l’equivalente letterario di termini come competizione, iniziativa personale e fiducia in se stessi, termini che non rallegrano i cuori delle femministe, degli afrocentristi, dei marxisti, dei decostruttivisti e dei neostoricisti di ispirazione foucaultiana, di tutti coloro, insomma, che ho indicato come membri della Scuola del risentimento."
Io sto leggendo "Un uomo" della Fallaci.

Diciamo che sulla sua figura sono un po' combattuto..
Sto leggendo Negli occhi dello sciamano, libro autobiografico di Hernan Huarache Mamani sul suo cammino spirituale.

Curiosando nella libreria di casa ho trovato un vecchio tomo di Rudolf Steiner L'essenza della musica e l'esperienza del suono nell'uomo, vediamo in quali lidi sconosciuti mi portera
mi e' appena arrivato il secondo M che iniziero' a breve, sono gia' in hype


Ce l'ho in lista da tantissimo tempo, a sto punto vedrò di darci un occhio prima possibile.

Io sto leggendo Salinger di Slawenski, non è male ma più lo leggo più mi sembra che praticamente non sappiamo un cazzo.

La cosa bella però è vedere come non sapesse che cazzo fare della sua vita di preciso per un bel po' finchè non si mise in testa di diventare un grande scrittore, e lo ha fatto.

Fa riflettere, o almeno... a me fa riflettere.

Non so ancora se consigliarvelo.


non sappiamo un cazzo... di cosa?