Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)

Sto leggendo "La pelle" di Malaparte.
Kaputt l'hai letto?

Deja vu
Letture dell'estate:

- Kiss me Like a Stranger: l'autobiografia di Gene Wilder
- Il treno dei bambini: la storia di un bambino di Napoli che, subito dopo la WW2, viene messo su un treno organizzato dai comunisti per fare affidare i bambini del sud alle famiglie del nord
- Fiore di roccia: la storia delle "portatrici carniche", donne che durante la prima guerra mondiale portarono armamenti e viveri all'esercito italiano trincerato contro gli austriaci sulle alpi carniche
Invece sto facendo moltissima fatica con l'amore ai tempi del colera, due palle così
Wut
Andava tutto bene finché non è arrivato il flashback che racconta i corteggiamenti, mi spiace ma puoi scrivere divinamente finché vuoi ma pagine e pagine di gente che si scambia messaggi fa serenate e piange tutta la notte mi sfangiano i maroni comunque
ato leggendo l problema dei 3 corpi, son curioso
Sto leggendo "Cavalcare la tigre"

Madonna quante cazzate diceva Evola, però è comunque molto affascinante in un certo senso
Mi sono riletto il breve saggio di Zappfe, "L'ultimo messia".

Sempre bellissimo ed attualissimo, consigliatissimo.

L'ho mandato ad una ragazza e penso di aver fatto colpo , viva l'antinatalismo bois
Ho letto 6 libri di winslow in 10gg
Lo consiglio vivamente a chiunque piaccia il giallo-noir-droga-pallottole.


Inviato dal mio moto g(7) plus utilizzando Tapatalk


sul genere consiglio izzo


bon, sara' che sono in un periodo strano ma mi e' piaciuto un sacco, mi prendo anche gli altri mi sa


Recentemente ho fatto un giro nelle Langhe e ho passato un paio d'ore alla Fondazione Pavese a S. Stefano Belbo. La visita guidata dell'area museale merita, così come tutta la zona con relativi sentieri, paeselli e ristoranti


anche meglio per me
Ho letto "The World of Perception" di Maurice Merleau-Ponty, è una trascrizione di una serie di conferenze che ha tenuto per una radio Francese, sicuramente più accessibile di "Fenomenologia della Percezione", anzi, lo considerei un buon punto di partenza per leggersi quella mattonata.
Mi sa che in questi giorni lo comincio, perché mi sa che di Winslow ho finito tutto.

Inviato dal mio moto g(7) plus utilizzando Tapatalk
Ho letto gli Esclusi della Jelinek ed è bellissimo, è come leggere Ellis ma europeo e non scemo, poi ho preso una raccolta di poesie di Garcia Lorca, Paota a Nuova York e mi è risultato totalmente incomprensibile, non c'ho capito nulla, tipo un topic di Hans Win, sono un capra.
Finito il petalo cremisi e il bianco e cominciato calibano e la strega.
Per il primo, il mio commento è: due palle.
Bella la costruzione e l'evoluzione dei personaggi e poi mi sembra molto peculiare per le descrizioni.
Indubbiamente una lettura incredibilmente più semplice, perché letto dopo il maestro e Margherita.
Si fa leggere tranquillamente, solo che veramente per me è stato una noia mortale.
Indubbiamente c'è la parte femminile del libro che è palese cerchi di scostarsi dalla società e quelli sono stati spunti interessanti, però nel complesso mi ha annoiato.

Calibano e la strega a me sta piacendo tantissimo e poi trovo che Federici sia una teorica non indifferente. Condivido molto della sua linea di pensiero comunque.
Avevo bisogno di un libro che andasse ad analizzare un po' le radici della condizione femminile.
Poi io del medioevo ricordavo poco e male, quindi mi sta anche rinfrescando la memoria.
Mi è stato detto che ha delle pecche metodologiche storiche. Finora sono a circa 1/4 di libro e non ho notato problemi, ma io sono anche di un altro settore.
Vediamo un po', letture di st'estate:

Stella meravigliosa: e' il primo di Mishima che leggo. L'avessi letto da ragazzino sarebbe stato il libro del cuore, con tutto quell'immaginario fantascientifico un po' da predestinati della famiglia protagonista della storia, che a dirla tutta e' un po' annacquata e anonima, pero' ho apprezzato la dose generosa di poesia e pacifismo.

Suburbio e fuga di Raymond Queneau: uno zig-zag tra realta' ed immaginazione di un personaggio che sogna diversi se', diversi contesti e situazioni, "facendosi sfilare davanti tutti i germi di figure sociali che aveva irrealizzato". Spesso e' difficile distinguere un continuum nella narrazione, si salta di palo in frasca da fantasia a realta', o da una fantasia ad un'altra. In realta' me lo aspettavo piu' onirico, ho comunque apprezzato molto lo stile secco ed eccentrico di Queneau, leggero' altro.

Bestiario di Cortazar: adoro quel senso di straniamento che mettono i suoi raccontini, come Borges ma piu' fruibile. Piaciuto nonostante la poca concentrazione e la calura estiva, da leggere sicuramente altro.

Petrolio di Pasolini: ho un certo pudore nel commentarlo, e non lo faro', non per una banale "mitizzazione" del personaggio che e' Pasolini, quanto per una sostanziale ignoranza. Oggettivamente di difficile lettura perche' trattasi di un terzo di un romanzo di duemila(?) pagine, che mai fu, frammentato (per forza di cose) e frammentario nello stile, assolutamente a ruota libera, e (manco a dirlo) di una crudezza pornografica anche per interi capitoli. Ci sono un centinaio di pagine dedicate alle Visioni, tra le piu' scorrevoli e lineari, in cui mi e' piaciuto toccare quasi con mano il malessere, la (sua) sincera tristezza nel vedere mutare quella societa' rurale, autentica e ingenuamente innocente del dopoguerra, in quella consumistica e perbenista degli anni 70, "vecchi italiani imbellettati dal benessere", malinconica impotenza di chi vede, comprende ma non puo' nulla. L'ho rapportato al mondo di oggi, ma anche alla stessa nostra piccola Italietta cosi' imbastardita e selvaggiamente istintiva, svuotata di qualsiasi ideale, allergica ad ogni sforzo d'intelletto.
E niente, in quel momento l'avrei voluto abbracciare, il Pierpa.

Ora sto leggendo qualcosa di Simone Weil.