Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)

Sto leggendo Germinal di Zola su consiglio dei creatori di Disco Elysium
Io adesso mi metto con Balzac, sto finendo La citta' delle bestie in spagnolo senza saperlo, peggior idea recente
Ho letto "6/5", e ci sono rimasto di sasso

Mi ha fatto venire voglia di leggere "Cigno Nero" di Taleb, fa cacare o è decente?


Taleb scrive bene ma e' un po pieno di se, complessivamente pero merita. Se puoi leggiti la trilogia dell'Incerto

Ho finito La trappola della globalizzazione. Interessante sapere come piu di vent'anni fa gli autori fossero giunti alla conclusione che fosse necessario sbarazzarsi dell'UK per procedere con l'integrazione europea e mettevano in guardia sui problemi che l'uscita avrebbe causato alla loro economia. Cazzi loro

Per il resto sono convinti che una forte UE potrebbe porre freni alla tecnocratizzazione/finanziarizzazione selvaggia del globo. Abbiamo ancora tempo (forse)
Inizio OT:

Spero abbiate presente Jordan Peterson, questo video fa morire dal ridere



Fine OT\
Questi giorni ho ripreso in mano la Torah.
Oggi mi è arrivato "Da Adamo ad Abramo o l'errare dell'uomo" di André Wénin
Ho finito recentemente Jezabel di Irene Nemirovsky, bello bello.

Nelle ultime due settimane ho anche letto, e vi consiglio:

Open - Agassi (non parliamo di alta letteratura, ma molto interessante che vi piaccia o meno il tennis)
Palermo è una cipolla - Alaimo
L'arte di annacarsi - sempre Alaimo

Entrambi ottimi se amate la Sicilia, sia che siate Siciliani o meno.
Mi son letto Incontro col comunista di Morselli che è un libro molto raffinato e anche problematico per certe questioni, trattasi di una storia d'amore estemporanea tra una borghese di una certa età (scrittrice, raffinata ecc...) e un soldato comunista compagno del figlio al fronte che è stato rispedito a Roma perché ferito in guerra.
Poi nel mio rimestare tra la letteratura italiana secondaria ho letto Sostiene Pereira di Tabucchi che pensavo fosse una storia raccontata semplicemente e invece Tabucchi è un grande scrittore con una capacità di passare tra i vari registri notevole e una spigliatezza invidiabile nella prosa.
Poi Come un ladro in pieno giorno che è un riassunto bignami politico dell'ultimo Zizek, non il suo lavoro più significativo ma può essere un'introduzione per chi non conosce l'autore, poi me l'aveva regalato il mio direttore dei lavori per trollarmi col titolo

Ora sto leggendo La guardarobiera di McGrath, che è una lunga e articolata riflessione sulla doppiezza delle persone, sul metateatro (son quasi tutti attori, anche i narratori-coro) ecc... Pure se si capisce che l'autore è un uomo intelligente non mi convince molto, sia stilisticamente (manca di continuità stilistica alle volte e si inceppa troppo, quasi a insistere perché il lettore colga certi aspetti, certi particolari), sia concettualmente anche se su quest'ultimo punto voglio aspettare la fine perché non è detto, casomai ci tornerò appena lo finisco.


Sono in fase nostalgia di casa, prima volta nei 12 in cui ho lasciato Palermo, credo che li divorero'
Se sei un appassionato di Sicilia, consiglio i Leoni di Sicilia, la storia dei Florio. Libro davvero bellissimo


Me lo segno. Si, i miei sono Siciliani e per me è come casa, Palermo è una delle mie città preferite al mondo.
Mi è tornata la scimmia per Bataille e mi sono riletto "Erotismo" e "Le lacrime di Eros", esiste qualche filosofo simile a lui? A me hanno parlato di Caillois e Baudrillard come "seguiti" spirituali, ma conosco solo il secondo.
Io ti consiglio klossowski
Forse dovrei smettere di leggere per un po', oggi mi è accaduto qualcosa di strano.

Voi vi prendete mai delle pause dalla lettura?

Ps. Ho finito di recente di leggere "Le ragioni dell'Irrazionalismo" di Giuseppe Rensi, mi piacciono moltissimo le sue argomentazioni, anche se supercazzola un po' per superare l'Hegelismo, ma va bene così.
Non saprei, dipende da cosa t'è venuto.
In b4 un infarto.
Leggere è un piacere. Se non ho voglia, non leggo. Se non ho voglia per molto tempo, in genere è colpa del libro e tendo o a finirlo in fretta o in rari casi abbandonandolo.
Ho iniziato Le benevole e non riesco più a staccarmi. È un libro molto esigente, però mi sta appassionando moltissimo.


Stavo leggendo un libro di Virilio e mi è salita un'angoscia incredibile, ho avuto un umore orribile tutto il giorno, ho avuto una sorta di epiphany, ma non positiva.
In che contesto?


Probabilmente è l'argomento, non vedo come potrebbe essere legato all'atto di leggere in sé, dubito che leggendo la gazzetta dello sport avresti reagito ugualmente.
Intanto ho finito il romanzo di McGrath, solo che probabilmente non l'ho capito e quindi boh, non è che ne sia rimasto entusiasta.