Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)


L'Iliade in una buona traduzione.
Altrimenti, se vuoi qualcosa di più concentrato e di sicuro impatto, inizia con l'Edipo re di Sofocle, e poi prosegui con altre tragedie dello stesso Sofocle.
Ma, idealmente, consiglierei Iliade di Omero > un paio di cose di Eschilo > tutto Sofocle > qualcosa di Euripide > un paio di cose di Platone. Dopo di ciò, ne riparliamo


"Qualcosa" e "Un paio di cose" è molto vago per me, sono davvero tabula rasa.

Be', c'era la possibilità che il mio piano non ti piacesse e mi mandassi a cagare, quindi non mi sono sbilanciato

Omero
Iliade
Traduzioni: integralmente io l'ho letta nella traduzione italiana di Vincenzo Monti e in quella inglese di Richmond Lattimore. Quello di Monti è un bellissimo poema, ma devi anche avere un interesse per l'endecasillabo ottocentesco Non ho un vezzo per le traduzioni in metrica classica, per esempio non sono un particolare ammiratore della traduzione dell'Odissea del Pindemonte o di quella dell'Eneide di Annibal Caro.
Comunque, in realtà, ti converrebbe trovare l'equivalente italiano del Lattimore, cioè una traduzione novecentesca che sia al contempo rispettosa del verso omerico (a differenza di quella del Monti) e realizzata con autentico spirito poetico.
Non sottovalutare la scelta della traduzione in cui leggere un'opera così importante (e così lunga). Spendici qualche giorno, fai una ricerca esaustiva.

Eschilo
Scegli tu un paio di cose. Leggi qualche sinossi e scegli un paio di tragedie fra le seguenti: PersianiSette a TebeSuppliciPrometeo incatenatoAgamennoneCoeforeEumenidi
Considera che le ultime tre sono una trilogia. Ha senso leggere solo l'Agamennone, ma ha un po' meno senso leggere una a caso delle altre due senza leggerle tutte e tre. Io consiglierei i Persiani e l'anzidetta trilogia, ma mi sembra un po' tanto, Eschilo non è leggero come autore. Scegline un paio.
Le meno interessanti per il lettore occasionale sono probabilmente Sette a Tebe e Supplici, che quindi ti consiglio di scartare.

Sofocle
Tutte le tragedie
Cioè: AntigoneAiaceEdipo reElettraFilotteteEdipo a ColonoTrachinie

Euripide
Di Euripide è rimasto un discreto numero di tragedie. Senza esagerare, ti consiglio di leggere le seguenti: MedeaEcubaTroianeBaccanti

Platone
Su Platone c'è poco da fare, bisogna leggere la Repubblica, perché è la cosa nel complesso più bella che abbia scritto. Quando arriverà il momento, fai lo sforzo è leggitela In realtà non è chissà quale sforzo, però non è un romanzo (ma quasi). E poi il Fedone, perché contiene due delle paginette più belle che siano mai state scritte, quelle che raccontano la morte di Socrate.

Questo è tutto. Non ho idea di quante volte abbia consigliato questa roba qui sul forum
Considera che i classici classici li ho letti quasi tutti , e su molte delle cose che ti ho consigliato qui sopra ho anche scritto qualcosa, quindi sono aperto alle domande
Perché Iliade e non Odissea? Io l'ho sempre trovata più digeribile e interessante, forse perché più vicina a gusto e tematiche moderne
Detta in due parole, l'Iliade è più esistenzialista, l'Odissea è più fantastica. Più vicina al gusto moderno? Sarà, ma principalmente per gli elementi avventurosi e per il minor numero di voci, cioè si legge più come un romanzo. Ma l'Iliade rimane molto più ricca di voci e di prospettive, tant'è che il significato politico dell'Iliade è ancora dibattuto, mentre quello dell'Odissea non è così difficile da discernere. L'Iliade non è riducibile né al solo Tersite né al solo Odisseo, né ai valori marziali né alla simpatia per le vittime, né ai Greci né ai Troiani. Alla fine, per dirla tutta, l'Iliade si chiude con un gesto di umanità, l'Odissea con una strage L'Iliade, non l'Odissea, prelude alle tragedie del ciclo troiano nelle quali Euripide dà voce ai barbari.
Per me farebbe bene a leggere tanto l'Iliade quanto l'Odissea, ma trovo che la prima sia superiore alla seconda sia nell'etica che nell'estetica, e che la prima, non la seconda, costituisca il miglior punto di partenza per approcciare le lettere classiche nel loro complesso.
Quindi il mio consiglio rimane quello di leggere l'Iliade. Se poi vorrà, per l'Odissea c'è sempre tempo


Per quanto possa valere la mia opinione per te, continua a scrivere.


Seguendo il tuo consiglio ho trovato due traduttori che rispondono alla domanda, Franco Ferrari e Giovanni Cerri, ma non ho trovato molti commenti sul valore delle traduzioni in sé.
La traduzione di Cerri l'ho avuta qualche volta per le mani, è il volume della Rizzoli... Ma avrò più che altro letto qualche nota, non ricordo niente della traduzione. Comunque Ferrari e Cerri sono due ottimi grecisti, sicuramente avranno fatto un buon lavoro Vedi un po' tu.





Oggi dopo esser stato ad una conferenza sul "Plagiarism, Appropriation and Borrowing in Early Modern England", ho fatto un salto dal Libraccio lì vicino e vi erano sia la versione di Cerri che quella di Ferrari.

Quella di Cerri era decisamente meno voluminosa e più compatta, quella di Ferrari era un mattone gigantesco. Penso che propenderò per quella di Cerri.
Introduzione al buddhismo e alla pratica zen di Gudo Nishijima

Un libro sugli insegnamenti di Kodo Sawaki



Che edizioni consigli di queste?
una domanda per Iroel ( penso) : ha senso per un extra US leggere Infinite Jester? o il rischio di non immedesimarcisi è così alto da impedirne l'apprezzamento?

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Eh, non seguo poi tanto il panorama delle traduzioni Potrei aiutarti meglio se ti servissero consigli su edizioni critiche, commenti e studi.
In italiano, Sofocle l'ho letto nella traduzione di Filippo M. Pontani. Sono traduzioni in prosa, eleganti ma asciutte, che rendono abbastanza bene il trimetro giambico, il metro del parlato.
La traduzione del Pontani è pubblicata da vari editori. Per es. questo volume dovrebbe avere il Sofocle di Pontani: https://www.einaudi.it/catalogo-libri/classici/tragici-greci-euripide-9788806186470/
Poi, non so, alcuni testi specifici io li consiglierei in traduzione inglese, tipo l'Aiace di A. F. Garvie (https://www.liverpooluniversitypress.co.uk/books/isbn/9780856686603/), ch'è uno dei miei studiosi preferiti della tragedia greca.
Ma il problema di Infinite jest mica è l'americanità, è che è lungo e brutto
Ho finito il Dottor Faustus, bello ma gli altri di Mann mi sono piaciuti di piu'. Manca qualcosa, i personaggi tranne Faustus sono poco interessanti, c'e' si questo senso di oppressione dato dal periodo storico ma fino ad un certo punto, nella Montagna incantata per dire si percepisce molto di piu' il peso del periodo storico.

Poi ho letto l'epistolario di Zweig e Roth, che e' interessante perche' mostra come gente tipo Mann o Zweig non si rendesse minimamente conto di quanto stava succedendo. erano ancora possibilisti post rogo dei libri

Poi ho letto l'uomo medievale di Le Goff, molto piacevole
l'ho letto un po' alla Sgarbi
per caso l'altro giorno ho visto una specie di docufilm su di lui su Amazon prime, che lascia parecchia curiosità sul personaggio (e tristezza-angoscia ).

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leggi l'Aragosta suo che e' molto simpatico
Io non ce l'ho fatta manco a finirlo, a una certa ho dovuto realizzare che era una cacata e l'ho buttato
allora per ora continuo con Saramago e poi Wu Ming, valà, 1000e rotte pagine risparmiate

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Oh magari a te piace, leggine 150 se vuoi poi vedi, è un bestseller, qualcosa avrà pure, solo not my cup of tea
In b4 anche twilight è un bestseller.