Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)



Sono curioso di sapere poi il tuo giudizio su entrambi, soprattutto sul primo che ho trovato molto avvincente!
letto Deep work per la serie New York times mah

sto leggendo Il Gioco di D'Amicis, carinino, una bella introspezione sulla vita di coppia, la trasgressione e il conciliare il matrimonio e la trasgtressione, vorrei sapre il parere di Irorel a riguardo sinceramente
qualcuno per caso ha letto A Whole Life di Robert Seethaler ? Ne ho letto meraviglie, libro più importante del 2014, romanzo sconvolgente ecc... Lo comprerei ma cerco pareri prima, che ho in lista altri libri
L'ultimo libro che ho letto è stato Cecità di Saramago, bello bello bello.

Adesso mi sa che attacco con Limonov, magari Zona Industriale.
Galaahd te l'hai mai letto Thiriart? Se ti piace Limonov dovresti approcciarlo
No mai, consigli qualcosa di specifico?

Immagino che al contrario di Limonov abbia scritto saggistica principalmente.
è complicato, è una figura "politica" più che letteraria, comunque sì, il suo libro (l'unico per moltissimo tempo) più conosciuto in italia è L'Europa: un impero di 400 milioni di uomini. Idealizza una europa unita dalla russia a dublino, nazbol convinto e attivista militante, antirazzista ma colonialista (per necessità dell'europa), per gradi poi vicino anche al comunismo cinese, oggi è abusato dalle destre che ne fanno passare solo una piccola parte del messaggio, per il resto è quasi dimenticato. E' un personaggio abbastanza interessante e le sue idee hanno avuto molto seguito anche in Italia. Fu il fondatore di Jeune Europe. Capisci l'ambiguità sfruttata delle sue posizioni per il fatto che nella Jeune Europe italiana militarono sia futuri leader delle Brigate Rosse sia uno come Borghezio. Se vuoi approfondire ti posso passare qualche documento in italiano.
Mi sembra una roba molto nazi

Comunque dai il consiglio me lo dai quando ti sbannano


Ma che è una citazione di Bolano - letteratura nazista in America?



mh, da cosa ti sembra nazi?
Premessa: ovviamente parlo di impressioni a naso, basandomi solo su quello che hai scritto in quel post.

L'impressione è che idealizzi un concetto di Europa basandosi su una presunta civiltà / cultura europea, un nuovo impero che non si basa ne' su basi geopolitiche ne' su basi materialistiche come invece faceva Kojeve quando teorizzava l'Impero Latino, ma completamente su basi etno-culturali anche alquanto artificiose.

Il concetto, così come il nome stesso dell'organizzazione, mi ricorda i movimenti di estrema destra che vedevano e vedono l'Europa come una sorta di entità metafisica da rigenerare.

Per altro secondo me non ha senso: perché l'Europa e non l'area mediterranea? Spagna, Italia, Grecia sarebbero incluse, allora perché non la Tunisia o la Turchia? Se includi la Russia, perché non la Mongolia? Perché non l'Eurasia?

Secondo me, sempre a naso, se scavi e vai a fondo rimane sempre la solita questione della tradizione, delle radici ancestrali e delle fondamenta greco-romane e cristiane.
No il suo concetto di Europa è l'Eurasia. Si parte dal continuare dove stalin aveva fallito, cioè nel tenere unita una "porzione occidentale" per sostenere due concetti di base: quello economico e quello difensivo. Parte da posizioni estremamente ostili agli USA e al loro imperialismo, stiamo parlando della fine dell'Unione Sovietica. La sua ispirazione è quella della Giovine Europa, da cui riprende il nome, quindi non so quanto il Mazzini sia accostabile ai movimenti di estrema destra ieri e oggi. I discorsi su europa ancestrale divina e bla bla non li ricordo, non credo di averli letti, la sua è una teoria molto pragmatica fatta di flussi economici e progetti di potenziamento unitario.

Te l'ho consigliato perché se ti interessava approfondire il discorso di Limonov, non puoi tralasciare Thiriart che è stato il padre dell'ideologia portata avanti oggi da Limonov. Solo che Limonov è un po' più blando nella sua operatività, diciamo che gli piace essere controverso e basta, Thiriart credeva moltissimo in uno stato nazione unito centralizzato e in grado di autosostentarsi. Credo, ma non ricordo perché l'ho letto parecchio tempo fa, che la sua posizione sui paesi dell'africa, per dire, sia prettamente economica e colonialista. Cioè lavoriamo in africa per rafforzare l'europa. Sull'est del mondo, era molto affascinato e poi vicino al comunismo cinese, penso ci vedesse un alleato. La mongolia immagino fosse inclusa nella sua idea di eurasia. Il motto da Dublino a Vladivostok era uno slogan che prese piede dai suoi discorsi. A me non affascina granché come figura storica e politica, ma mi interessa di più per l'aspetto militare delle sue teorie (contribuì all'idealizzazione della lotta armata di sinistra in europa).
Poi sì, oggi è diventato davvero uno strumento di propaganda per i nazionalisti russi, ma c'è anche tutta una parte di sinistra in russia e nord europa che ne difende le idee. E' uno di quelli controversi che sta tra le due metà. Anche Limonov è visto un po' così, e ci gioca moltissimo. Sono quegli ideologi che leggi ma poi devi farci un lavoro di analisi individuale per contestualizzarli. Che poi dovrebbe funzionare così con tutti quelli che scrivono due righe di politica o filosofia.
Per ora di Limonov mi sta intrippando soprattutto l'estetica: sperma e mitra

Poi lui è un banfone che esagera tutto secondo me, per due o tre gite sul fronte senza aver fatto chissà cosa ne parla come se fosse un reduce del Vietnam e avesse combattuto 5 anni di fila. Però molto molto figo (il Libro dell'Acqua).

Poi rispondo sul resto e la parte politica / ideologica che ora son a lavoro e tra poco vado ad un meeting.
sì lui ci marcia, forse all'inizio della sua carriera di dissidente aveva una certa credibilità e voglia di mettersi in gioco, ma poi è diventato tutto un teatrino. E' dichiaratamente sovvenzionato per varie cose dal governo russo, come artista provocativo comunque ha il suo perché. Ci ho scambiato due parole anni fa, è affascinante ma si piace troppo. Per me scrive davvero bene. Buona lettura


Non avevo colto il riferimento a Mazzini, forse perché non sono abituato a pensare al Risorgimento italiano come ad un soggetto a cui ispirarsi politicamente fuori dai nostri confini, specie oggi giorno.

Ma quindi che lavori hai letto e cosa consigli?
scusa ho letto ora. Ne riparliamo quando ti sbannano
Ho iniziato Un arcobaleno nella notte di Dominique LaPierre, racconta 4 secoli di storia del Sud Africa. Volevo iniziare ad approfondire il SA con The Covenant di Michener ma è introvabile in stampa italiana.


Sono uscito prima di prigione, c'è stato il condono

Dimmi pure
Ho letto Simon Goldhill - Victorian Culture and Classical Antiquity che e` pesante ma molto bello se si e` interessati alla ricezione dei classici in pittura e letteratura nel vittorianesimo. Specialmente bello il capitolo su Waterhouse
@galaahd ti ho mandato pm


Questo invece l'ho preso cartaceo che ho deciso di collezionare i piccolini di adelphi. Se avete titoli irrinunciabili della serie li segno volentieri in cima alla lista




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