Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)

Qualcosa di introduttivo, ma non tipo i Testi Sacri Veda per intenderci mi piacerebbe qualcosa di più discorsivo

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A quanto ho letto bisognerebbe già averne un'idea per leggere le sue cose, in quanto da "la sua visione", sbaglio?

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il Mahabharata

Questi sono tre buoni testi introduttivi:

Flood, Gavin. An Introduction to Hinduism. Cambridge University Press. 1996 (trad. it. L'induismo. Temi, tradizioni, prospettive. Einaudi. 2006).
Flood, Gavin (a cura di). The Blackwell Companion to Hinduism. Blackwell. 2003.
Filoramo, Giovanni (a cura di). Hinduismo. Laterza. 2002.

Comunque le mie conoscenze sull'induismo sono limitate, quindi magari qualcun altro può consigliarti meglio.
Ho finito di leggere "leggenda privata", di Michele Mari.

Mari scrive, almeno per me, in maniera difficile e ricercata, una dimostrazione che si può scrivere esclusivamente per se stessi.
Ma il libro, soprattutto se si ha avuto un'infanzia o una adolescenza disfunzionale, ma verso il lato della "tristezza" non della "goduria" (nei sensi più ampi dei termini), risulta veramente splendido.


Ho in casa di suo Dei e miti dell'India ma non l'ho ancora letto.
Anche Pio Filippani Ronconi ha scritto molto sull'argomento.
Voi minima moralia di Adorno me lo consigliereste?
Seguendo i consigli di vari amici, sono in procinto di acquistare raccolte di rispettivamente Larkin, Michelstaedter, Toma, e Mandel'stam.

Me li consigliate?

Dipende da qual è l'obiettivo.



Toma è una lettura interessante. Niente di chissà cosa: ci sono autori non meno estremi di Toma e dotati di non minor forza espressiva, ma che in più possiedono ben maggiori complessità di pensiero, abilità letteraria e verve poetica. Comunque non è tempo perso: i suoi versi sono naïf, ma nella loro naïveté riescono a trovare un buon equilibrio espressivo e riescono a evitare la banalità più spesso che non.
Gli altri non li ho letti.
Oh ce ne fosse uno per Kindle di quelli che mi avete consigliato, giusto quelli di Flood in inglese
Del mahabharata ho trovato una versione riassuntiva, visto che quella omnia rende i fratelli karamazov un libretto della Pimpa a quanto pare. Magari comincio da lì.

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Asssolutamente, anche solo perche` e` un gran pezzo di letteratura

Spoiler




ma sono...romanzi romanzi,oppure c'è una forte componente di saggistica?
realtà in formato fiction. I protagonisti del libro sono persone realmente esistite sotto nomi fittizi, l'autore stesso è stato parte delle trame e delle ambientazioni raccontate nei suoi libri (ne I Centurioni siamo in Indocina, in questo lo stesso gruppo di parà si sposta in Algeria. Se hai familiarità con la storia militare francese, i protagonisti sono il 10° RPC, quello di Bigeard al seguito di Massu e degli altri). Se vuoi approfondire puoi trovare articoli sul mio blog che parlano sia della guerra in indocina che algeria e che trattano anche dei protagonisti di questa parte di storia dei libri di Larteguy
Ho ripreso in mano, credo per la terza o quarta volta, Il nome della rosa. Che libro stupendo che è, Eco non ha mai scritto altro di così bello.


ancora meglio in un certo senso! Quando ci sono di mezzo le storie vere per me è spesso buona cosa, l'unico rischio è se però l'autore, non essendo uno scrittore di professione, non sappia scrivere sufficientemente bene da far appassionare il lettore.
In realtà non ho molta familirità con la storia militare in generale, ma non avevo fatto caso al tuo blog, do un'occhiata.
a me piace molto il suo stile, è molto maschile, essenziale e diretto, va a fondo di pensieri complessi e predilige molto i dialoghi, che spesso sono brillanti. Se non conosci bene l'ambito storico di questi due libri nello specifico, potresti aver bisogno di qualche delucidazione. In ogni caso questi hanno le note a piè pagina. Ti consiglio di partire dal primo e arrivare poi a questo, anche per affezionarsi ai personaggi e seguirne le vicende. Tra gli scrittori militari francesi (e intendo ex militari votati poi alla penna) è certamente il mio preferito, insieme a Erwan Bergot che in Italiano è stato tradotto pochissimo e Vladimir Volkoff che ha scritto dei libri molto interessanti a tema guerra fredda, sia per adulti che una serie di politica-spionaggio per ragazzi. Poi in effetti è pieno di autori che facevano meglio a pulire il fucile che tenere la penna in mano, ma nell'ambiente è una deriva quasi naturale, si parte in genere dai libri di memorie e poi ci si prende gusto. L'unico modo per selezionare buoni scrittori militari è leggere la loro fiction e non le memorie, secondo me.
Io sto finendo malazan. Ma Armenia deve morire gonfia, non ho MAI letto una tradizione così indecente: da nomi che cambiano di libro in libro, a errori così pacchiano da riuscire a capire come erano in originale ( per esempio, una donna che si fumava il pesce [emoji23][emoji23][emoji23], quando probabilmente lo stava affumicando. A questo. Davvero scandaloso.

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minchia che orrore, ma come hai fatto a finirlo? io sarei impazzita di nervosismo


potrei provare. Dici che avrei difficoltà per mie le carenze storiche?

Il mio dubbio era su come era scritto: in generale diverse volte mi è capitato di leggere resoconti e/o romanzi bibliografici potenzialmente interessanti, "rovinati" da una scrittura non accattivamente. Ma giustamente, dato che non sono scrittori.

@rokkoII: sono fortunatamente riuscito a saltare a più pari il tuo screen, ma è spoiler?
Io devo iniziare l'ottovo, ma non so quando riuscirò...