Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)

Mi consigliate romanzi belli ambientati durante la depressione anni 30 negli USA e dust bowl, con senzatetto, manovali migranti e disperati vari alla Grapes of Wrath please?
Dato che hai citato furore mi viene in mente uomini e topi sempre di Steinbeck se non lo hai letto (è anche bello corto)
Altrimenti c'è Suttree di McCarthy, che però è ambientato negli anni 50, ma credo ci siano tutti gli elementi che ti interessano (e tralaltro è uno dei miei romanzi preferiti)
Ho letto "Breviario del caos", di Albert Caraco.

Mah, l'ho trovato molto ripetitivo.

EDIT: In compenso, sto rileggendo per la seconda volta "Picnic sul ciglio della strada", e mi sta appassionando ancora di più.


Mi viene in mente sono La battaglia, sempre di Steinbeck
Breviario del caos è wannabe Cioran ma brutto è un po' più stupido.
Recupero gli altri di Steinbeck allora


Qualcosa di Faulkner, tipo luce d'Agosto. Omicidi e taglialegna
cosa ne pensate del pamphlet di céline Mea Culpa?
Mona Lisa Overdrive, in lingua, non capisco un cazzo e devo rileggere alcuni capitoli due o tre volte.

Tra un po' lo brucio
Furore
Che ha alcune delle pagine sulla migrazione meglio scritte nella storia


Come ti è stato suggerito, su tutti sicuramente Steinbeck.

A me personalmente manca furore. Uomini e topi è bellissimo.
Poi ho letto e trovato altrettanto belli sia Vicolo Cannery che I pascoli del cielo.


Poi qualora non la conoscessi, ti suggerisco di approfondire la storia di Woody Guthrie.
Qui un link di una bella puntata del Tempo e la Storia:

http://www.raiplay.it/video/2016/03/LaposAmerica-di-Woody-Guthrie---Il-tempo-e-la-storia-04ac408f-3348-499f-b2f3-d58c69e62420.html
Penso abbia già letto Furore, Grapes of Wrath è il titolo inglese
qualcuno mi degna di una risposta, individui portatori di pene?
Una critica a Mea Culpa di Céline?
Non ho un pene


Lo hai perso in un incidente?
Céline è uno dei miei scrittori preferiti ma non ho mai letto i suoi pamphlet, perché mi farebbe incazzare

Di Mea culpa so solo che è l'unico che viene ancora letto/pubblicato, dato che gli altri (Bagatelle per un massacro, La scuola dei cadaveri e un terzo) sono pura spazzatura antisemita. So che in Francia ha avuto un effetto simile a quello del resoconto di viaggio di Gide in URSS, che è più o meno dello stesso periodo e ha fatto incazzare i comunisti come delle bisce

Tieni presente che Céline allora aveva solo pubblicato Il viaggio al termine della notte e Morte a credito, che erano piaciuti moltissimo anche a sinistra (anche Trockij ne parlava bene), ma con Mea culpa si è capito che non era affatto un compagno di strada

Se te lo leggi dimmi com'è


Sì è rimasto amputato da un tir di passaggio.


penso di sì, alla fine sono 70 pagine, lo leggerò che sto indagando l'anticomunismo europeo. grazie, qual è quello di gide di cui parli?
La saggistica politica dei grandi autori è sempre un argomento interessante per vedere come agisce la critica, le contraddizioni del pensiero e anche l'andazzo politico storico. Ad esempio a proposito di Céline leggevo proprio ieri un articolo sulle pressioni fatte in Francia per impedire la ripubblicazione degli scritti antisemiti da parte di una casa editrice che alla fine ha dovuto annullare l'operazione per le bastonate che stava prendendo da tutti le parti. Roba del genere era successa pure con i quaderni neri di Heidegger, da una parte un tot di bastone sui denti e stop, dall'altra una serie di capriole degli "addetti ai lavori", filosofi che cercano di dividere l'Heidegger uomo, dall'Heidegger filosofo ( ), bislacche mistificazioni, interpretazioni al limite del ridicolo "ma ebrei merda non significa proprio ebrei merda è che dal greco merda significa sagezzzza" ecc... E' sempre uno show mica da ridere
Ritorno dall'URSS (Retour de l'URSS) di Andre Gide, in italiano non so ma in francese lo trovi di sicuro

Riguardo a quello che mi avevi chiesto su La Cagoule, nel libro che ho letto veniva menzionata una volta sola di sfuggita, ma sicuramente trovi qualcosa al riguardo nei libri di Zeev Sternhell sulla destra radicale francese, che l'autore citava spesso