Cosa stai leggendo adesso? (Part 1)

Sonne hai qualche libro di CRM da consigliarmi?


A me fa quell'effetto il libro consigliato da attela lol.

Forse è proprio Russell comunque ho detto fondamenti della matematica (zfc, Bourbaki, Godel ecc) non filosofia della matematica.
I Principia non sono stati scritti per essere letti per intero per stessa ammissione di Whitehead, d'altronde 300 pagine per dimostrare che 1 + 1 = 2 non sono una lettura divulgativa.
Poi Bourbaki e Godel sono su di un piano fondamentalmente diverso da Russell, i Principia cercano di definire la logica piu' che la matematica.
Assecondo il suggerimento di Attela, The Problems of Philosophy e' un ottimo testo. Ci sono anche i testi introduttivi della Oxford University Press.

Nomecaso, CRM = ? Customer relationship management? Leggi il libro di Tony Hsieh della Zappos, Delivering Happiness
No ma il paradosso di Russell etc ha condotto a certe necessità, per le quali esiste divulgazione o materiale tecnico leggibile. Non intendevo lettura diretta.


Thank you very much

Spoiler




gonzo noel


Ma infatti la difficolta' dei Principia non e' nel contenuto, in verita' sintetizzabile in un centinaio di pagine di un qualsiasi manuale istituzionale di logica, ma nel formalismo (eccessivo, ma suppongo necessario vista la rivoluzione informatica che hanno contribuito ad innescare).
Poi c'e' chi fa matematica come Hilbert, chi fa matematica come Poincaré o Von Neumann e quelli che impazziscono come Grothendieck e finiscono a parlare con gli angeli.
Per ritornare alla filosofia, la conosci la storia di Gauss e di Kant?


E poi c'è Erdos, ma nessuno fa matematica come lui tranne lui quindi suppongo l'omissione sia intenzionale



No sentiamo
Ci sono matematici itineranti ed eccentrici sulla falsariga di Erdos e che non siano impazziti, suppongo che la pazzia sia dovuta all'intensita' con la quale si studi l'argomento, del resto non sarebbero diventati "geni" se non avessero speso ore ed ore a migliorarsi per affrontare problemi iperspecializzati. Persi Diaconis ad esempio.
Poi avrei potuto citare Newton al posto di Grothendieck, anche Newton fini' col parlare degli angeli, a sintetizzare l'oro nella vasca da bagno e a dannarsi per essere stato bruciato dal bitcoin dell'epoca (che penso sia nella top 5 delle piu' grandi rosicate finanziarie della storia).

Comunque, non so se la storia sia vera. Si dice che il giovane Gauss avesse intrapreso il pellegrinaggio verso casa di Kant, un lungo itinerario di giorni e su mezzi di fortuna. Gauss era ansioso di condividere la scoperta di spazi non euclidei con il filosofo (tesi incompatibile con la critica della ragion pura), scoperta della quale era assolutamente certo ma che solo il grande maestro sarebbe stato capace di smentire o confermare. Giunto a destinazione, in una citta' che non conosceva e dalle insegne poco chiare, fu ricevuto dal vecchio attendente di Kant che non volle farlo entrare (a questo punto ci sono varie versioni, in una Gauss viene ricevuto dopo aver insistito, in un'altra viene spedito a comprare gli ingredienti della cena), una volta in presenza del filosofo oramai vecchio e quasi privo di ragione ed in uno studio in penombra, polveroso, circondati da libri, fatti i convenevoli di rito, Gauss un po' intimorito dalla reputazione dell'interlocutore inizia ad esporre la propria tesi finche' non viene interrotto.
Basta, portami del pollo. Gauss in quel momento si rende conto di quanto la propria idea fosse valida ma anche dell'autorita' e della perizia del filosofo. Si alza, si congeda dopo aver ricevuto le scuse dell'attendente - che gli suggerisce di tornare il giorno successivo quando a Kant sarebbe passata l'indisposizione- e se ne torna a casa soddisfatto.

35 anni dopo, avendo ricevuto una missiva da parte di un amico che invitava il matematico a discutere dei lavori sugli spazi non euclidei appena pubblicati da suo figlio (Bolyai), Gauss risponde che questi non erano meritevoli di lode, del resto coincidevano del tutto con le sue meditazioni degli ultimi 35 anni e che sarebbe stato inutile congratularsi con se stesso, Bolyai in verita' gli aveva reso un favore pubblicandole.
No vabbè ho citato questo, dato che avete tirato in ballo Russell.
Io comunque ho sempre odiato la matematica, sono stato traumatizzato da vari professori fin già dalle medie.
E' proprio una roba che non fa per me, proprio per questo un mio collega mi aveva consigliato il suddetto libro, che ho riportato subito indietro


E' presa da qui https://en.wikipedia.org/wiki/Measuring_the_World

Meno male, mi aveva depresso.
Essendo malato sto divorando libri ad un ritmo inarrestabile, ho appena ripreso in mano "Così parlò Zarathustra", e dopo penso che mi sparerò "La gaia scienza", altri consigli in ambito Nietzschiano?
Non leggere Zarathustra se sei niubbo, non puoi capirci nulla.


Ma

Cosa dovrei fare per essere meno niubbo? Ho conoscenze filosofiche a livello liceale
Prova con Che cosa ha detto Nietzsche di Mazzino Montinari. Il titolo sembra un clickbait ma l'autore, insieme a Giorgio Colli, è stato uno dei più grandi conoscitori dell'opera di Nietzsche in Italia (loro due hanno curato le edizioni pubblicate dall'Adelphi)



Si ma non solo, lo stesso Max Brod non era a conoscenza dei rapporti tra Kafka e i circoli anarchici praghesi. Quel buco lo colmano alcune interviste a chi c'era allora

Questo è uno degli articoli da cui nascerà il libro: Michael Löwy, Franz Kafka ed il socialismo libertario, da: "Réfractions", n° 3, 1998.


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E leggilo comunque lo Zarathustra, ci capirai poco ma è il suo bello, e comunque avrai modo di riaffrontarlo più avanti con una consapevolezza maggiore
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Comunque dopo Zaracoso potresti prendere in mano Al di là del bene e del male, che ne riprende alcuni concetti in forma meno oscura
Una mia amica mi ha consigliato di fare l'opposto, leggere prima Al di là del bene e del male, e dopo accingermi a leggere Così parlò Zarathustra.

Sono confuso.

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