Tra boostarsi l'autostima e fregiarsi dell'essere un role model, visto per cosa
per poi passare al sentirsi onnipotente, ne passa.
Tra boostarsi l'autostima e fregiarsi dell'essere un role model, visto per cosa
per poi passare al sentirsi onnipotente, ne passa.
E hai ragione anche tu.
Io sono dell'idea che non faccia danni sentirsi un dio, se questo è un aspetto del tuo carattere che ti porta ad avere una certa sicurezza nelle situazioni più comuni (lavoro, ragazze, relazioni sociali).
Quello che poi dipende da Madian è non trasformare il sentirsi un dio, nel sentirsi un dio tendente al facile disprezzo.
Ho imparato che l'insicurezza è molto, molto peggio della convinzione di sè stessi, perchè la convinzione si può dosare e stai certo che quando ti senti sul piedistallo e caschi di faccia, hai avuto una lezione.
L'insicurezza ti porta a non avere nessuna lezione, anzi, ti preclude un sacco di cose che potrebbero renderti una persona diversa, magari migliore, magari più completa.
Vai Madia, sentiti stocazzo ma con un po' di tatto per gli altri
Quello che poi dipende da Madian è non trasformare il sentirsi un dio, nel sentirsi un dio tendente al facile disprezzo.
Ho imparato che l'insicurezza è molto, molto peggio della convinzione di sè stessi, perchè la convinzione si può dosare e stai certo che quando ti senti sul piedistallo e caschi di faccia, hai avuto una lezione.
L'insicurezza ti porta a non avere nessuna lezione, anzi, ti preclude un sacco di cose che potrebbero renderti una persona diversa, magari migliore, magari più completa.
Vai Madia, sentiti stocazzo ma con un po' di tatto per gli altri
Madian, ti do 5€ per un po' della tua autostima 
Eh, appunto, chi dovrebbe invidiare cosa e su quali basi. Perché se essere lui significa farsi carico anche del disagio esistenziale che lui ha e ch'è inscindibile da quel che fa; se diventare come lui significa ereditare anche i suoi loop depressivi in cui affonda appena torna sobrio e non ha un po' di carne fresca fra le mani con cui distrarsi; se desiderare quel che è significa anche desiderare anche la terrificante visione del mondo e degli altri che ha ripetutamente espresso a chiare lettere, priva di qualsiasi fiducia e speranza; allora no, grazie, mi tengo la mia, di depressione, che almeno la conosco meglio.
Sentirsi qualcosa di differente da quello che si è, credo che sia deleterio, sia in più che in meno, perché innesca una serie di manovre basate sull'immagine esterna che portano dritto dritto al crearsi una vita e relazioni diverse da quello che dovrebbe essere in realtà. un dungeon con i propri demoni.
A conti fatti quoto Q, che dice tanto vale essere sé stessi, a ogni costo.
A conti fatti quoto Q, che dice tanto vale essere sé stessi, a ogni costo.
Certo abbiamo visto quanto sia efficace con Madian. Lol sentirsi un Dio a piccole dosi, sembra la spolverata di totalitarismo di cui parlavano nel thread politico di Agorà
Ma non è tanto il discorso d'essere se stessi ad ogni costo; se madian mi offrisse un modello migliore, uno stile di vita od un set di principi che mi permettano d'essere più felice, sarei lieto di prendere in considerazione i suoi suggerimenti. Ma il problema è che a me non pare nemmeno una persona che si diverte granché o si gode realmente la vita: chi lo fa non ha, come aspettativa di vita, quella di morire prima dei quaranta completamente distrutto (parole sue). E con questo non voglio dire che faccia o bene o faccia male, sono affari suoi; dico solo che come morire prematuramente lo so già da me.
beh forse il set e il modello migliore non te lo può suggerire nessuno, ma puoi trovarlo solo tu. Sicuramente il modo di comportarsi di un altro a te non va bene, come non va bene a me, siamo tutti diversi.
Forse è vero che Madian non si diverte in fondo in fondo, e magari ce lo può confermare solo lui.
Certamente se un modus diverte lui non è detto che diverta te o me o chiunque.
Credo che il confrontarsi magari aiuti un po'.
Sto solo cercando di non giudicare troppo aspramente Madian, che comunque posta su addio e quindi convinto non deve essere. Anche se non condivido il suo modello.
Forse Q ho male interpretato le tue parole, dimmi tu.
Non ho detto che mi invidiano! Però come ieri, posso vedere che un paio di colleghi si "stoppano" in quello che vorrebbero dire o fare soltanto perché c'è il manager con noi.
sold
No no, ma non l'ho fatto!
Per "quello che voglio" intendo comportarmi come voglio, per come sono in qualunque situazione. Ultimamente sto un po' cambiando, se prima tendevo a stare più per i cazzi miei ora appena ho l'occasione sto sempre fuori con qualcuno.
E pare che chiunque apprezzi la mia compagnia, gentilsesso come il mio.. tanto da "c'è fil? ok si va, non c'è? namo accasa". Ed è questo che sta facendomi sentire un pelo meglio in linea generale.. poi ovvio che sono sempre segretamente depresso asd.
Però anche il fatto di aver cambiato casa, vivere col mio amico e la sua donna in un appartamento.. dopo due anni e mezzo di stanze condivise, ostelli coi topi e singole di merda mi fa stare un po' più rilassato.
Beh, mi va bene dai.
Mi sa mi terrei la mia.
Beh sentirsi "sto cazzo da velletri" e' facile, ci riesce pure questo qui:
Si crede un dio
Si crede un dio
veramente da quanto mi ricordo e da quando conosco Madian, ho visto una certa evoluzione di pensieri ed espressioni positive. Non penso che finga di essere più soddisfatto di prima, perchè dovrebbe? Se sentirsi un alto livello lo fa stare bene, non vedo il motivo di tornare a sentirsi un livello medio
Ma cos-
lol
*
Non fingo, anche perché quando scrivo qui la maggior parte delle volte è perché sono in depressione haha.
Non è che perché tu ti senti ad un livello basso devi elogiare il delirio di onnipotenza
Comunque non mi riferivo al "fingere", in realtà non ho neanche capito da dove venga quel discorso. Mi riferisco al fatto che nonostante Madian abbia preso delle belle cartellate, continua imperterrito a ficcarsi in storie assurde riguardanti gente e attività di dubbia sicurezza per la sua salute fisica e mentale
ma cos'è
Ma sai, prescindendo dal fatto che tutte le esperienze personali, in quanto tali, non sono condivisibili e comunicabili sino in fondo (argomento che stavo affrontando con Nuovo proprio qualche giorno fa), l'altro lo considero comunque una buona occasione per mettere in discussione me stesso e le mie convinzioni; forse anche perché sono incline all'autocritica più di quanto sia salutare esserlo, non so.
Ovvio, poi, che a prescindere dall'assoluta specificità e (entro certi limiti) "non-esportabilità" della propria esperienza, un esempio che mi induca ad una riflessione personale, volendo ad un ripensamento, possa essere solo un esempio virtuoso: e non intendo virtuoso essenzialmente secondo parametri etici, io posso avere una vita perfettamente retta e perfettamente infelice. Intendo, piuttosto, quel tipo di rettitudine che mi permette di vivere autenticamente meglio con me stesso o con gli altri.
Quindi non è ch'io censuri il comportamento di madian perché trombarsi delle semisconosciute nei cessi degli alberghi per me è sbagliato; è evidente che io non lo farei, ma il fatto che lui sia portato a farlo - ed io no - rientra nella parte specificamente non condivisibile, squisitamente personale, delle nostre rispettive esperienze. La parte veramente rilevante dei suoi discorsi (ti invito a rileggere qualcuna delle decine e decine di pagine addietro) è che tutto ciò non influisce minimamente sulla sua concezione del mondo, sulla sua percezione dell'altro: concezione e percezione che rimangono drammatiche nell'escludere qualsiasi forma di fiducia, di speranza, in una parola di empatia. O forse, chi lo sa, influisce e proprio in chiave negativa: insomma, è una parte del problema, anche se su questo punto posso solo tirare ad indovinare (sia pure con qualche buona ragione dalla mia).
E il problema non è nemmeno camuffare la dolorosa esperienza della propria esistenza - e della sua insensatezza - con un training autogeno basato su atti e su forme di compensazione che ti permettano di dire "io sono un grande, sono intraprendente, sono spigliato, mi scopo le fighe, sono un dio" e così barare con te stesso; quantomeno non è un mio problema, ciascuno cerca di riempire il proprio vuoto come può, lui lo fa con le donne, io magari trascorro le ore su solenni sciocchezze, e non ho certo la pretesa di dire che il mio modo di fare sia migliore o più raffinato del suo.
Il problema fondamentale, semmai, è che lui, così, non è riuscito comunque a colmare il suo vuoto interiore: e questa è una constatazione di fatto, che si realizza nel momento in cui madian, al netto del letto sfatto, della pippata di coca e dei fumi della sbornia del giorno prima, inizia a scrivere (come più e più volte è accaduto) che la vita è una merda, che il mondo è qualcosa di terribile in cui l'unica prospettiva sensata sia quella della morte e che gli altri non meritano alcun credito od alcuna fiducia. Ragion per cui, se i miei problemi, se le mie ansie, si appuntano ad una visione personale e del mondo, e del genere umano, da cui è bandito qualsiasi barlume di speranza; se i miei difetti si riassumono in buona parte in una mancanza di compassione e di empatia, è evidente che l'esperienza di madian non mi dica nulla, non mi suggerisca nulla che io già non sappia. E soprattutto non mi offra alcuna dritta per andare oltre quel che so.
ma delirio di onnipotenza de che, lui scopa e se la fa pigliare bene dalle situazioni, è un ventenne perdio, se non le fa ora le sue cazzate quando le fa?
Ci sono cazzate tra cui la dipendenza da alcool, che una volta acquisite ti rimangono a vita...
Ma imho non hai letto tutto quello che ha fatto/sta facendo e non ti rendo conto cosa stai provando a difendere
Ah, non ha 20 ma quasi 25 tipo...
Confessa, figliuola, quante puntate ti sei persa della Madian History X per concludere che si tratti semplicemente di leggerezze giovanili?
Infatti il problema non è tanto essere se stessi, perché te stesso lo sei per forza e comunque; adottare un modello esteriore è qualcosa che puoi fare soltanto tramite i mezzi personalissimi, per cui, o è qualcosa di elaborato interiormente e posto su un certo piano di analogia con le caratteristiche dell'altro, e non di coincidenza, per forza di cose; oppure cadi nella mera imitazione, che per definizione non potrà mai corrispondere all'"originale". Tutto ciò mettendo da parte il fatto che nell'operato di Madian non vi sia nulla di più elaborato di un semplice modo ridotto (senza offesa) di condurre le proprie relazioni: fare come Madian è facilissimo, una volta superato il banalissimo blocco del nerd impacciato forever alone che, io sospetto, è più una comprensibile forma di difesa dalle concretissime minacce del mondo esterno che un vero handicap. In fondo è materialmente facile anche andare ai 200 all'ora a fari spenti nella notte per vedere se è poi tanto difficile morire (cit).