club single



Se la metti cosi allora siamo giunti ad una teoria unificata dell'approccio amoroso tramite libro che si riduce ad una rivisitazione del gatto di schroedinger.

Finché non ti fai avanti il soggetto potrebbe essere nel pieno della lettura di Volo quanto Wu Ming.


E io di ban.


Vista la finezza verso il gentil sesso direi di rinominare il thread in

Club Dogo.

Dai DDR fai la magia #_#



Spoiler






Egregio, nella furia distruttrice perdetti tutto, ogni messaggio, ogni appunto. Sappi che se mi lasci i consigli libreschi nella mia virtuale casella io scriverò una canzone in tuo onore. Ma non ci metterò la mia voce per non farlo essere uno sgarbo.


Vabè, facciamo un discorso serio, orientato alla lettura e non ad altri contenuti culturali a più elevato grado di socializzazione (i.e. musica); inoltre, escludiamo per il momento gli E-reader dall'ipotesi di lavoro, perché non permettono di capire in anticipo la natura del libro su cui imbastire l'approccio.
È evidente che predisporsi a rimorchiare o ad essere rimorchiati in un luogo pubblico, mediante il pretesto libresco, presupponga un elevato grado di premeditazione: serve un luogo adatto e financo l'angolo più indicato del luogo adatto (non troppo in mezzo al viavai, non troppo nascosto).
Serve poi una lettura che si presti alla possibilità che qualcuno attacchi discorso prendendola a pretesto.

Ossia, autore o titolo di moda, oppure qualche evergreen di chiara fama: insomma, non parlo necessariamente di robaccia, ma è evidente che, statisticamente, le possibilità di essere abbordati aumentino all'aumentare della notorietà dell'autore o del testo: ed immagino che nutrire la segreta speranza che qualcuno ti attacchi bottone implichi il lavorare sui grandi numeri, ossia porre una soglia di sbarramento alta (una persona che sappia leggere), ma non troppo alta da rimanere da solo in mezzo al prato come una vacca al pascolo.
In altri termini, in ambito trattatistico Foucault potrà andar bene mentre Scoto Eriugena no; fra i romanzieri, sarebbe preferibile Tolstoj all'unico romanzo di Alfred Kubin. Šalamov, che sino a quattro anni fa sarebbe stata una scelta suicida en société, oggi potrebbe anche funzionare a causa della sua riscoperta da parte di Saviano.

Infine v'è da considerare un altro fattore; io riconosco tranquillamente di non avere a disposizione le risorse, in termini di concentrazione, sufficienti ad affrontare un libro particolarmente complesso in un ambiente rumoroso; se dovessi attendere qualcuno in un luogo pubblico di certo non porterei con me Scoto Eriugena, giusto per rimanere sul medesimo esempio, ma nemmeno certe opere poetiche di Milton o Donne.
E, pur senza porre limiti alla divina provvidenza e alle facoltà altrui, immagino che lo stesso valga anche per molti altri. Ragion per cui, tentare di far colpo mediante l'esibizione di un titolo particolarmente altisonante, o sufficientemente intricato da presumere con una certa naïveté che possa risultare accattivante per il common reader, potrebbe risultare controproducente: se io vedessi una donna, comodamente seduta in un parco, mentre legge il Corpus hermeticum in mezzo al delirio dei marmocci in uscita dalla scuola elementare, penserei più ad un accesso di esibizionismo e vanità, più che farmi trascinare dall'interesse.

Ciò per dire che varrebbe la pena di tenere una sorta di via media, in vista dei risultati migliori; ma la via media può risultare talmente anonima da non colpire affatto l'attenzione - per non parlare dell'immaginazione - delle persone che potenzialmente si vorrebbero attirare. Per contro, vie più pedestri, come esibire libri di Volo, rischiano magari di ottenere maggiori risultati ma a scapito della qualità dei soggetti (i.e., soglia di sbarramento troppo bassa); mentre soluzioni più estreme - Scoto Eriugena - possono mancare del tutto il bersaglio - come già detto - per puro eccesso.


Ci sta. Tuttavia la tizia che non esclude un possibile approccio al parco ha ampie probabilitá di essere una 30/35 enne, laureata,é arrivata in bici, ha la stuoietta da yoga, che ogni tanto usa per sgranchirsi, è vegetariana ma non vegana, non sta al sole perchè è conscia delle malattie della pelle e il libro che legge è tassativamente in inglese
Id est, una hipster.
The Horror, the Horror...
Mah, nei parchi di roma l'unico approccio che puoi ricevere e da parte dei tossici o degli spacciatori che cercano tossici nuovi...


Io invece ho giá i brividi al pensiero di quale titolo raccoglierá l'ereditá di 50 sfumature di grigio tra le milf da lettino d'ombrellone.
The true horror

Oh, non me ne preoccupo, sono un animale da sottoscala; prospero nel fresco e nella penombra dei locali angusti, un po' come gli opilioni.
Ma riesci a rosicare nel sottoscala?
No, gli spazi son troppo risicati.



Ciao Rouge! cosa stai leggendo?

E non si sa quale degli scenari sia il peggiore
io non ho teorie, però ho una storia:

Al lavoro sono circondato da nerd, che leggono trono di Spade, anche io sono nerd ma da sempre preferisco la cosidetta letteratura classica (gustibus et coloribus).
Un paio di anni fa, stavo leggendo Tolstoj, Anna Karenina, mi siedo sul treno per sbarcare il lunario e di fronte a me c'è una ragazza carina che legge.
Mi dico: "bene così non mi disturba con telefoni intelligenti."
Allungo l'occhio perchè ero incuriosito da cosa leggesse, e stavamo leggendo lo stesso libro,
ora in vita mia non ho mai abbordato nessuna al bar o al parco o in treno, ma
vi assciuro che ho trovato il coraggio, le dico: "bello il tuo libro" e mostro il mio
che è uguale. Probabilmente sono diventato viola al contenpo, ma tant'è: il bello della diretta.
Si chiacchera tutto il viaggio,
il giorno dopo la ritrovo sul treno seduta nello stesso posto,
e il giorno dopo ancora,
il quarto giorno mi ha portato un fetta di torta fatta da lei.
Ora chiedo a voi signori, quale tipo di messaggio voleva darmi se non di iteresse ?
Invece no, il quinto giorno mi ha detto che aveva il fidanzato e che andava a convivere...
Non si è fatta più trovare. Più vista. Fine della storia.
Ovviamente non c'è il lieto fine. Però il libro era bello.
Oh non tutto è volto allo scopare, si può fare una gentilezza anche senza pensare al sesso.
Certo, passati i 65 anni!


Avresti dovuto conoscere mio nonno


Ultimamente diverse amiche (si, anche già impegnate) mi hanno raccontato di episodi simili, a parti invertite ovviamente, in cui hanno fatto conoscenza con questo o quel tipo sul treno, in un certo locale o in autobus persino. Si scambiano contatti fb, numeri di telefono, con la promessa di rivedersi.
Al che io chiedo loro: quindi vi piace questo tipo che hai conosciuto?
Loro: ma no, è uno simpatico e basta.
E io chiedo loro: ma non vi rendete conto che il poveretto crede che voi siate interessate e poi lo illudete?
E loro: ma che c'entra, è bello conoscere gente nuova!

Succede anche questo.