Climategate


Ne e' prova, tra l'altro, il piu' grande disastro marino che sta avvenendo in questo istante.
È ridicolo usare l'opinione e le linee editoriali di giornalisti per sostenere che sia avvenuto uno shift del consenso scientifico.

È ridicolo poi usare l'opinione di politici come contrappeso all'opinione di scienziati. Non è trascurabile il peso delle motivazioni strategiche (in particolare, cinesi) nel far fallire quel vertice.

Ed infine è ridicolo usare quell'articolo per sostenere che gli scienziati abbiano commesso alcuna frode: quello che dice è che Jones ha rifiutato di cedere dati e programmi a crank appoggiati politicamente. In realtà non concordo con questa sua decisione, ma è facile comprenderla: fornire dati a persone evidentemente incompetenti ma appoggiati da giornalisti e politici è un modo quasi certo per vedere distorti e male utilizzati dati che sono costati soldi e tempo. Il rischio è veder screditato il proprio lavoro. Sta di fatto che non è emerso alcun complotto per "conniving to fudge or suppress data, discredit critics and distort the peer review process".


Fai esempi interessanti ma non pertinenti: non vedo traccia di accordi internazionali fra i provvedimenti che citi.



E' bello avere la libertà di informazione che ti fa conoscere cosa succede e non ti nasconde esplosioni di impianti nucleari o incendi di pozzi petroliferi.


Non ho mai detto che il mondo scientifico ha cambiato posizione. Sono sempre stato convinto che il dibattito sull'origine antropica e sull'esistenza del global warming nel mondo scientifico sia sempre esistito a dispetto del consenso che è stato propagandato e che in vece non c'è mai stato. E' quindi impossibile, anche, scrivere che secondo me esista un "complotto degli scienziati".
Mi compiaccio che finalmente l'informazione abbia iniziato a rendersene conto.

Pienamente d'accordo.
Il resto sono riflessioni anche interessanti ma non degne delle conclusioni, peraltro ideologiche, che ne trai.


Ma per quel che mi riguarda puoi anche compiacerti dell'esistenza degli elefanti rosa, solo che questo non si traduce nella loro effettiva esistenza.

Si' pero' la scelta non e' solamente tra anarco-capitalismo e stalin.
La tua affermazione "Il dirigismo economico è la principale causa del degrado dell'ambiente" e' di un radicalismo estremo. E' bastato il primo incidente a screditarla.

È chiaramente in malafede. In alternativa non saprei come spiegare il fatto che sia piombato rapace sul thread ignorando tutte le argomentazioni contro la sua tesi e proponendo nuovamente la delirante ipotesi del "complotto scientifico"... O peggio parlando a sproposito di "consenso inesistente".
Tutto per cosa, deificare il liberismo economico? A che pro poi..
Sarei seriamente curioso di sapere come si formano in taluni individui che, immagino sia il caso, nulla per lavoro hanno a che fare direttamente coi problemi in discussione, convinzioni spigolose -rimaniamo nel dolce eufemismo- e anche piuttosto porose, cioe' a dire che fanno acqua da un bel po' di parti, come quelle a cadenza regolare presentate dal nostro.


Nello scrivere delle motivazioni politiche avevo in mente un articolo, credo, del NYT. Ecco invece cosa scrive lo Spiegel: http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,692861,00.html
Tanto per ribadire che i negazionisti del global warming sono tipicamente dei cialtroni, ecco l'umiliante risultato di un confronto pubblico tra uno dei climatologi più stimati e rispettati e uno dei principali avvocati del "negazionismo":

Comunque può darsi che delle imprese che hanno delle conseguenze negative rispetto alla normative in favore delle ambiente facciano pressioni ad ogni livello perchè quelle leggi no nsiano fatte.
Non solo può darsi, è LOGICO e doveroso da un certo punto di vista che l'azienda pur di difendere il proprio profitto arrivi a fare pressioni fintanto che il costo marginale della nuova pressione è inferiore al beneficio atteso dalla pressione.
Le imprese nei loro organi devono fare gli interessi dei loro azionisti, le amminsitrazioni sono elette per fare questo.
Il problema semmai è nelle autorità pubbliche o scientifiche che devono seguire interessi diversi da quello economico, nel primo caso l'interesse pubblico perchè devono rispondere ai cittadini, nel secondo caso alla funzione etica da loro svolta.

Questa è una spiegazione dle loro comportamento, ma non può in alcun modo essere accettata come una giustificazione dello stesso.
Quali che siano le loro ragioni, se hanno degli interessi in ballo e mentono in malafede sono semplicemente dalla parte del torto.


E infatti la comunità scientifica che si occupa di climatologia è sostanzialmente unanime nell'accettare il global warming come un dato di fatto e nell'identificarne le cause in determinati agenti.
Non è un caso che le pochissime voci fuori dal coro siano lobbisti e/o persone senza la competenza per pronunciarsi sull'argomento.
Affermare questo: equivale a porsi nel campo della speculazione; l'analisi costi-benefici non e` la rotta che seguono le aziende per tanti motivi*. Per di piu`, l'analisi costi-benefici e` per sua natura al piu` frammentaria, non equa, incompleta. Insomma, specie quando ci sono di mezzo salute e ambiente, diventa "solo" uno dei tanti tasselli da considerare. Dal punto di vista degli azionisti il primo, dal punto di vista della maggioranza no. E in quella maggioranza, composta da chi vive nell'ambiente da preservare, a voler ben vedere, rientrano pure gli azionisti in ultima istanza.

* Una sassata di esempio d'attualita` per fugare eventuali dubbi in merito: la vicenda ENI e gli investimenti in Russia. Il precedente presidente (scusate se non ricordo i nomi) impugnava le sue belle analisi che dicevano come investire nel gas russo fosse sconveniente, a fronte di investimenti in altre parti del pianeta. Ottimo, pochi mesi dopo era diventato ex-presidente sostituito da un vessillo della "politica" la quale pretendeva, per i suoi interessi particolari, quegli investimenti venissero fatti.
http://www.newscientist.com/article/dn20739-ok-climate-sceptics-heres-the-raw-data-you-wanted.html

Posto anche qui, nel thread specifico sull'argomento.
Si vabbè ma avranno sempre da ridire, se non è X è X' . Io ritengo che contro certa gente non ci sia discussione, meno male che son pochi e se son tanti, meh.
Piccolo update:



Interessante.
Ho anche io un piccolo update, su un secondo "climategate", questa volta a parti invertite:

http://freethoughtblogs.com/pharyngula/2012/02/21/no-sympathy-for-the-devil/

I documenti fuoriusciti dall'Heartland Institute sono interessanti, specialmente nelle parti che riguardano i finanziamenti e le strategie.
Qualcuno dice che sono falsi ma io non sono ancora riuscito a trovare una dichiarazione ufficiale a riguardo, solo voci riprese da blog negazionisti.

Spulciando nei documenti più contestati spicca questa frase: "His effort will focus on providing curriculum that shows that the topic of climate change is controversial and uncertain - two key points that are effective at dissuading teachers from teaching science."


http://www.meteoservice.it/forum/showthread.php?24587-Piccola-Era-Glaciale-a-partire-dal-2014
http://daltonsminima.wordpress.com/tag/abdussamatov/
http://www.gao.spb.ru/english/astrometr/index1_eng.html

Interessante... ma vorrei vedere ulteriori conferme, nessuno che sta seguendo l'argomento ne sa nulla?
... lasciamo perdere