Climategate

"Hanno" chi? Di chi stai parlando?


Parlo dei conservatori che credono che non è possibile che stiamo facendo così tanti danni all'ambiente e che, soprattutto, queste conseguenze non ricadranno su di noi
Beh, allora paradossalmente ti stai servendo proprio di uno degli alibi che i conservatori usano più spesso, visto che i vari "Pff, siamo solo una variabile tra le tante, figuriamoci se è colpa nostra, la natura fa quello che vuole", ecc. sono proprio i loro cavalli di battaglia.

Il problema è che è una minchiata, perché esistono montagne di rilevazioni che stabiliscono proprio in che misura la colpa è attribuibile all'uomo (come per altro viene rimarcato proprio nell'ultimo video che ho postato).
In misura sufficiente a fare gran danni, a quanto pare.


No, il mio concetto è un altro.
Siamo una variabile insignificante nel senso che non siamo necessari.
La nostra distruzione può avvenire senza nessun problema per l'equilibrio del sistema.

La loro logica parte dal fatto che l'uomo è fondante nella visione del mondo e, senza di esso, il mondo non esisterebbe.

Il fatto che siamo una variabile insignificante non vuol dire che non facciamo danni. Solo che il mondo non ruota attorno a noi. E il mondo può fare a meno di noi.

Secondo me interessa ed e' un peccato la discussione venga sempre ripresa e abbandonata in questa o quella sezione, ci vorrebbe un contenitore aggiornabile di volta in volta e ripercorribile.
Comunque non capisco perché chiunque non sia convinto dall'AGW sia subito additato come "teocon" o cazzate del genere.
Da parte di chi?

Principalmente perché quella parte politica è il principale attore sul fronte negazionista, quello che ha prodotto gran parte degli argomenti "contro" (non di rado mischiando genuina ignoranza a vera e propria malafede).


Innanzitutto spero sia chiaro che l'argomentazione non sia "Sei un teabagger, quindi hai torto" ma "Modelli e dati concordano ormai da decenni nell'affermare AGW".

Il lavoro di Mcintyre e Mckitrick e' del '98, ma, che mi risulti, e' stato raccolto dai vari think tank repubblicani solo dopo che Gore divenne testimonial politico di AGW. Mi sembra facile vedere un uso strumentale e politico.

Al momento, inoltre, certi commentatori televisivi di area repubblicana stanno popolarizzando le dottrine di questi think tank, politicizzando ulteriormente un dibattito scientifico ormai concluso.

In Italia tutto cio' percola tramite quei blogger/giornalisti che sotto Bush si identificavano con l'ala "teocon" del partito repubblicano. Ecco quindi, secondo me, come nasce questa identificazione.
Post lucido e condivisibile. Secondo me Evil Mastea rispondeva con una generalizzazione (sbagliata) a una generalizzazione (altrettanto sbagliata). Non e' vero che: cosi' come non e' vero che chiunque non sia convinto dell'AGW sia effettivamente un teocon. Quantomeno niente impedisce il contrario cioe' che non lo sia. Rimangono valide pero' tutte le analogie elencate bene sopra, che forse son quelle che piu' facilmente balzano agli occhi perche' gli appartenenti a certe aree di pensiero sono i soggetti con maggiore potere politico e mediatico e fanno piu' baccano, da cui il facile errore della generalizzazione a mio avviso.
Altro materiale a proposito di un'ennesima argomentazione ricorrente:

Voglio solo ricordare cosa ne pensa l'america:

Fail video is fail.
Greenpeace accusa un certo gruppo industriale di finanziare attivamente i sobillatori del cosiddetto "climategate":

http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=who-funds-contrariness-on


Nel frattempo si conclude una delle prime indagini su eventuali manomissioni di dati, naturalmente con esito negativo:

http://www.msnbc.msn.com/id/36104206/ns/us_news-environment/
Un'altra commissione ha espresso parere a favore degli scienziati:

http://www.economist.com/science-technology/displaystory.cfm?story_id=15905175&source=features_box2
Cito nuovamente Peter Sinclair per mostrare per l'ennesima volta quali sarebbero i personaggi "autorevoli" che sostengono la tesi "negazionista" in merito al Global Warming:



Oh, la butto lì, ma una delle accuse rivolte in questi giorni a Goldman Sachs è appunto quella di cercare di arrivare prima a speculare attraverso contratti a pronti, termine e futures, sui "carbon rights", in pratica mettendo le politiche ambientaliste in mano agli squali di Wall Street.

Fanculo.


Quello dei paesi produttori di petrolio che possono ricattare altri paesi interrompendo l'afflusso di petrolio è un argomento che non si è mai retto in piedi troppo bene. Posti come l'Arabia hanno uno stato costruito attorno alla corruzione che ha bisogno di enormi ricchezze per potersi mantenere, perchè se smettono di circolare favori e denaro l'ingranaggio si blocca completamente. Noi dipendiamo dal loro petrolio, ma è ancora più vero che loro dipendono dai nostri soldi e non possono permettersi di interrompere l'esportazione.

L'unica cosa che ha migliorato l'ambiente in cui l'uomo vive è il benessere. Più benessere c'è, meno l'uomo è disposto a vivere in un ambiente malsano. Un tempo si viveva con fogne a cielo aperto, oggi depuriamo le acque; l'Europa è stata disboscata nei secoli precedenti la rivoluzione industriale, oggi le foreste europee sono in aumento; l'aria delle nostre città è infinitamente più pulita oggi di quanto non fosse nei decenni trascorsi; insomma, meglio stiamo economicamente, meno siamo disposti a vivere in un sistema malsano. E' vero che il progresso può deturpare l'ambiente, ma il tutto va visto in prospettiva e nel suo insieme.
Ebbene, c'è una sola cosa che ha contribuito allo sviluppo delle società occidentali nella misura che vediamo oggi, e questa è la libertà economica. Il dibattito sul global warming antropico non è stato condotto pensando al principio di precauzione, ma pensando alle infinite possibilità offerte dall'argomento per imporre politiche economiche (e sociali) e aumentare il potere di governo della vita della gente. Questa strada porta e ha portato solo a squilibri e povertà, che si accompagnano sempre ad un ambiente degradato.


E anche:

http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703709804575202554026555656.html



Sensatissimo. L'adozione di politiche ambientali (ma quali? neanche Kyoto è stato implementato) è la vera causa della degradazione dell'ambiente! Ma per piacere. È più seria la teoria del complotto scientifico che da 30 anni tiene in scacco il mondo.

Poi non dovrei neanche mettermi a dibattere un articolo del wsj, ma:



è una STRONZATA, visto che neanche una commissione ha dato questo parere.


In inghilterra dicono che è una stronzata perchè lo fanno tutti...
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/environment/article7081921.ece

Ma che non sia una stronzata è provato da come è finito Copenhagen, e dal generale cambio di toni (per esempio, il Guardian ha dichiarato che non userà più l'espressione "negazionista" per parlare di chi non crede nel global warming antropico) e dallo spazio che in questi mesi è stato concesso al dibattito e non più solo alla propaganda.


Il dirigismo economico è la principale causa del degrado dell'ambiente. Non è un caso che i più colossali disastri ambientali e le più grandi deturpazioni siano avvenute nei paesi socialisti. E più in generale sono le politiche dirigistiche che distruggono l'ambiente. In passato la Nazionalizzare le industrie idroelettriche ha aumentato l'inquinamento dei corsi d'acqua per risparmiare sui depuratori e ha prodotto solo enormi dighe che hanno deturpato l'equilibrio idrico del territorio. Oggi i finanziamenti ai biocarburanti producono disboscamento e co2 (quella prodotta nel sud est asiatico dal disboscamento delle foreste per piantare colture atte a rendere biocarburante ha un tempo di riassorbimento di nove secoli). Pechino oggi è 10 volte più inquinata di quanto non lo era Milano negli anni 70 (quando ti colava il nero dal naso e il colletto della camicia si sporcava di fuliggine), non perchè la Cina sia diventata un paese capitalista, ma perchè è ancora un paese comunista in cui l'economia è controllata dal partito.
Dire alla gente come e quando si deve muovere e perfino cosa deve mangiare (perchè le vacche scoreggiano) non porterà a niente di buono.