ciao maggie insegna agli angeli che non esiste la società



Ma guarda che contrariamente a quello che si può pensare, una teoria economica deve passare ad un vaglio empirico perchè sia accettata, poi possiamo parlare delle enormi difficoltà che passano attraverso il vaglio empirico.
Ma quest'idea che dell'economia non funziona niente è una stupidaggine, qua va per la maggiore, ma ad un lettore inesperto esorto a non credere.
Ci sono dei deliri sulla carta, prendi l'equivalenza ricardiana per dire o Walras applicato al lavoro che poi non hanno rilievo empirico.
Ma normalmente quello che non funziona tende ad essere abbandonato. La sintesi neoclassica che si studia ora è l'unione di diversi contributi che vengono da diverse scuole di economisti.


Nella misura in cui dal nulla scopriamo un' enorme nuova zona da coltivare, abbiamo informazione perfetta sulla qualita' di ogni singola zolla, e nessun costo aggiuntivo, si', il ragionamento e' giusto.

Quante volte questo avviene nella realta' di oggi-giorno? Zero.

L'assurdita' e' prendere come assunto un ragionamento fatto quando appunto la terra era il fattore di produzione primario. A sto punto usiamo il tableau economique per le nostre decisioni di investimento.

Da uno che studia management mi aspetto che basi i suoi assunti su costrutti diversi, tipo su Lieberman e Montgomery 1988, sul concetto di first mover advantage ma soprattutto su first mover disadvantage, path dependence, lock in, secondo mover advantage and so on.

E' per questo che Polanyi e Shumpeter sono fondamentali (tra gli altri). Visto come ragionate, non mi stupisco che ormai i piu' interessanti pezzi di economia empirica vengano da dati di societa' pre-industriali (un mio amico sta pensando di affittare un pezzo di terreno in Kenya e random-assign ai contadini pezzi di dimensione diversa per valutare la relazione efficienza/dimensione del terreno, pensa te).


Nessuno ha detto questo.

Dire "fin troppi economisti tendono a voler applicare i propri modelli ovunque e fare dell'economia una fisica della moneta più che una scienza sociale(che poi è la critica mossa da Farrentina e 9mm)" non implica in nessun modo "nell'economia non funziona nulla"

Non puoi mischiare una questione di equilibrio macroeconomico con delle questioni manageriali farrentina, posto che quello che citi non c'entra niente con il discorso, si parla di tendenze di lungo periodo, se anche l'informazione è imperfetta mi aspetto una distribuzione normale con valore atteso dell'errore nullo.


La critica di farrentina era un'altra e aveva una dignità enorme e grande peso, il problema è che è uscita a sproposito.


si ma (e qui tornaimo all inizio) il gdp pro capite può avere varie distribuzioni ed e per questo che di solito se si mobilita il gdp pro capite si mobilitano anche disoccupazione e gini.

a fronte dello stesso gdp procapite posso avere scenari completamente diversi da "la thatcher guadagna tutto" a tutti guadagnamo uguale.

il gdp procapite è debole come difesa, dovresti risucire ad avere i guadagni reali delle famiglie (o di un campione rappresentativo sia in t0 che in t1) al netto di tutto e anche li dovresti
a)supplire con composizione numerica media delle famiglie perche ad esempio in italia ho come la sensazione che sia cresciuta
b) dovresti considerare anche le passività finanziarie (che se l indicatore e fatto bene ci sono gia di suo c'è da dire, pero non sempre viene fatto)

non è poi cosi banale come lo dipingi
E infatti arriviamo al punto morto di qui sopra.


A parte che sul lungo periodo siamo tutti morti, ti stai avvicinando alla questione: a partire da assunti e punti di vista differenti arrivi a conclusioni assolutamente distanti.

Pero' il mondo li' fuori e' uno solo, o no? (Risposta: no).

Ed ora, sempre per evitare bragging vario, devo andare al MIT per un work group
oh utente 2.0 qui non vanno le gif
Finalmente chi aspettavo ha postato le sue opinioni:
Wren-Lewis sulla tatcher.

Rest in hell.
Se è per questo sul blog di Wren Lewis anche la questione dello scontro tra sostenitori del criterio maxmin e della funzione additiva o dei limiti del pensiero economico sono stati affrontati fino alla nausea.
Postavamo il link a pagina 2 ed era finito il thread.

Also: rust in peace.

Che affare.

Non mi sono spiegato bene. Marx non è un autore scientificamente rigoroso per gli standard moderni (in tutto, non solo nei lavori strettamente economici e l'economia non è una scienza "formale"), in un'opera attribuisce un significato a certi termini e procede all'analisi di determinati eventi e magari nel secondo volume stravolge completamente il proprio punto di vista (sono parecchie le contraddizioni, a volte pone come implicite certe deduzioni per mascherarne l'indimostrabilità) così la parola cane designa un quadrupede nel secondo volume ed un bipede nel terzo.
Non è un difetto del Marx studioso in quanto tale, semplicemente ai suoi tempi l'economia era una disciplina vergine e sarebbero passati circa 3 decenni perchè qualcuno le cucisse il vestito buono.
Alle teorie marxiane bisogna approcciarsi con la stessa forma mentis del filologo, sono allegorie, mancavano ai tempi gli strumenti per la realizzazione e la verifica dei dati. E con questo non intendo negarne l'impatto perchè sarebbe come sputare in faccia a Sweezy o Nuti o Sraffa ed è certamente un buon punto di partenza per poter comprendere le scuole avverse, semplicemente Marx ha avuto una rilevanza minore di quanto si creda in Italia ed è oggi per la gran parte superato nonostante esistano tantissimi pensatori Marxisti (LSE che è borghese ne ospita qualcuno).
Quindi a Marx, puoi far dire tutto, molto più che ad un Pareto che scriveva appena 30 anni dopo.


Nice one.


Non la metterei proprio così. Senza di lui non avremmo avuto una delle migliori riflessioni sul monopolio. E' stato il primo pensatore dell'Europa continentale ad applicare la dialettica hegeliana e le generalizzazioni quando nel Regno Unito si era ancora all'empirismo humeano.
In via diretta o indiretta (come reazione disgustata) chi è venuto dopo, Marx l'ha letto ed ha reagito (vedi, questo è Hegel).




OT
Parlo di ug. Come ho detto, mia moglie non ha studiato nè economia (come major) nè gender studies (ma fisica e matematica), bel jab.
Se vuoi finire prima per poter presentare in tempo utile l'apply ad una med school ti occorrono crediti aggiuntivi oltre che nelle classiche discipline mediche anche in almeno una scienza sociale, siccome dove ha studiato lei econ è molto quantitativo per evitare ridondanze molti studiano storia (dove sono molto forti peraltro, quindi sono "invitati"). Questo è in aggiunta al normale carico necessario in virtù del quale tutti devono studiare storia (non dell'economia), filosofia, due lingue and so on (cioè i general requirements che avrai avuto anche tu all'ug). E non esisteva pre-med track.
Indipendentemente dalle concentrazioni, da certificati (alcuni oggi sono diventati major) o da attività extracurriculari/club e music study/danza (che normalmente invece possono valere come crediti sostitutivi), sia che tu sia di matematica o sceneggiatura o ingegneria c'è l'obbligo di seguire corsi in metodi quantitativi, matematica, etica, epistemology, arte e letteratura ed una scienza sociale (a patto che tu non sia di IR), più produzioni scritte (quindi più humanities che altrove e ci sono solo A.B. o B.S.E [da poco per eng], infatti sono universalmente riconosciuti per avere una vita da campus che assorbe tutto).
Le Humanities si fanno, anche il MIT ha nella Shass un dipartimento di humanities di tutto rispetto.


Tantopiù che tra i requirements per gli econ undergrad figurano due cognates necessariamente impartiti in dipartimenti diversi. Chi fa ottimizzazione o calcolo stocastico giocoforza dovrà scegliere un esame storico (che può essere storia del pensiero economico o ancora delle crisi etc) o di policy, certamente più interessanti delle lectures tenute da cough cough

Chiuso OT


Della Thatcher credo abbiano smesso di parlarne a pagina 2.



A dire il vero io avevo offerto una comoda via di uscita, però suppongo fosse più interessato a rispondere alle tue provocazioni (oppure non ha letto)
In effetti:






Gli economisti nel mondo della finanza non muovono nulla e non prevedono nulla. Chiedilo a Roubini.





Se ti aspetti di trovare rigorose ed eleganti dimostrazioni allora hai sbagliato disciplina. L'economia è una scienza sociale


Credo che gli contestino l'errore di forma, più che di errore direi confusione indotta dal mezzo ma siamo su internet non ci si aspetta un'audience puntigliosa. Definire la redditività come razionalmente prevedibile o imputare alle scelte della "società" la selezione dell'investimento sono astrazioni pericolose.
Cosa definisce la società? Volgarmente per società possiamo intendere anche l'insieme degli average Joe, alla luce di ciò capisco le critiche di Farrentina.

L'econofisica è una disciplina molto giovane.



Già, e mi pare non sia esente da critiche. Altrimenti non ci sarebbero le contrapposizioni, le faide, i non ti parlo perchè sei uno stronzo e le critiche ai modelli DSGE.


In finanza, oggi?



Forse sarebbe stato anche preferibile.


EDIT: l'italiano
EDIT: FT sulla Lady http://www.ft.com/cms/s/0/26c7f5f8-a067-11e2-a6e1-00144feabdc0.html#axzz2Q7oP6SvT


Il tuo ragionamento parte da assunti ontologici ed epistemologici molto precisi, che non condivido (e, perdonami, un po' arcaici). Il significato non sta nel libri di Pareto o Marx, sta nella sua costruzione sociale e nella coscienza intersoggettiva. Non e' una questione di rigore, e' una questione di accesso e costruzione della conoscenza. Cosa e' rigoroso o no lo decide una comunita' che crea un paradigma, il fatto che Marx sia piu' o meno valido o piu' o meno importante a gruppi differenti non lo rende piu' o meno rigoroso, piu' o meno valido, piu' o meno importante in assoluto (cosa impossibile da determinare).

Il processo di costruzione della conoscenza funziona per Marx come per Pareto, ed il fatto che Marx sia piu' "generativo" e', a mio modo di vedere, un punto a favore e non un punto di demerito (e questo perche' la varieta' cognitiva e' fondamentale nel processo di apprendimento).
E comunque, santoiddio, e' thatcher


L'ho lasciato a te il ruolo di orco cattivo, mai inimicarsi l'uomo con la pistola

The tragedy is that the right's myth making machine has turned this episode of bad government into a triumph. In that sense the parallel with today's austerity is very real.



This.

Ma non ti preoccupare, gli occhiali non se li tolgono. E' la realtà, ad essere sbagliata, si sa
Assist per la reductium ad hitlerum