[chronicles] IL GIGADANNO

hai detto corrente a 240V, adesso arriva pjem e ti picchia

Il peggior volo della mia vita, Londra Johannesburg stretto tra una cicciona ed un gigante, io con il mio 1.87 e le ginocchia in bocca per Nmila ore, già ero giustamente nervosetto.
Ad un certo punto sento uno stimolo obbligatorio, vado quindi al bagno dell’aereo, metto il coprisedile e cago serenamente.

Dopo aver usato la carta igienica noto con piacere delle salviettine umidificate, mi sono detto “ah però, finalmente anche questi barbari Inglesi hanno compreso l’importanza di tenere l’ano pulito”, e mi ci faccio una seconda passata di pulizia post carta igienica, solo per scoprire con sorpresa e dolore che l’uso corretto delle salviettine era la sterilizzazione della tavoletta, insomma contenevano una sorta di acido muriatico che non è stato affatto gentile con le mie mucose, causandomi un intenso bruciore sul momento, perdurato in forma minore per svariati giorni.

Il volo peggiore della mia vita.

la deriva verso il thread della merda è lenta e inesorabile

se e’ un volo British Airways mi chiedo come tu sia sopravvissuto al pasto di bordo…

A proposito di voli da incubo, quando il nostro piccolo tesoro angelo della mamma aveva quasi 2 anni, eravamo in volo verso l’italia )quindi il piccolo con al cintura di sicurezza in braccio a me) e a un certo punto sento del caldo sulle gambe

Mi giro verso mia moglie: Ha cagato, male :unsisi:

Un odore di merda sciolta ci avvolge immediatamente
Sento liquame muoversi sulle mie gambe

Prontamente lo sgancio e lo sollevo tenendolo per aria, mi alzo e corro in bagno (era chiaramente il momento in cui non ci si può muovere, ma per fortuna, così non c’era nessuno in giro e ho potuto fare i cento metri)

L’equipaggio è stato carinissimo, non hanno detto una singola parola, mentre correvo in bagno l’hostess era già li pronta con un sacco nero dell’immondizia per me e un bel sorriso stampato in faccia

è stato veramente terrificante

taaaaaac :asd:

next step: THE SHOWER

Me ne è venuta in mente un’altra, una roba successa nell’amata città di @Crius
Era inverno peso, quindi credo gennaio/febbraio, stavo in quarta superiore quindi si parla di 20 anni fa ormai, e 20 anni fa gli inverni non erano quelli mosci di oggi. Fra l’altro a Lucca c’è un tasso di umidità del 120% quindi il freddo si sente ancora di più.
Io stavo in un paesello in provincia a 30km quindi andavo col pulman. In quei giorni stavamo ripitturando tutta casa, e avevo pitturato il giorno prima proprio camera mia.
Insomma la sera mi metto a dormire in camera con la pittura fresca. Specifico questo perché non ho mai capito se quello che è successo è dipeso dalla pittura ed eventuali inalazioni o da altro, e come dice @khansen è partita la deriva.
Insomma nel viaggio d’andata in pulman comincio a sentirmi un po’ malino, nausea, salivazione eccetera, comunque faccio la strada per arrivare a scuola, salgo al terzo piano del liceo in via Fillungo, metto il primo piede in classe, dico “ARRIVEDERCI” e mi giro e me ne vado, conscio che stava succedendo qualcosa di grave.
Valuto per un attimo se andare nei bagni delle scuole ma non avevano chiavi per chiuderli quindi mi convinco che posso tornare fino a casa.
Comincio a fare la strada sulle mura, per tenermi distante da qualunque individuo umano, a ritroso per arrivare in piazzale Verdi ma ero preda di dolori lancinanti ed una pressione interna che sembrava volesse perforarmi l’intestino quindi corro sulla destra dove ci sono i bastioni o come cazzo si chiamano, praticamente dei pratoni ai vari angoli della cerchia di mura, mi metto dietro un muretto e mi abbasso i pantaloni a razzo appena in tempo che parte sto getto di idromerda a pressione fortissima.
Sono lì seduto con sti getti fotonici di merda incandescente che, nel freddo micidiale, innalzano una nube che mi sembrava di stare in islanda.
Comunque dopo alcune scariche faccio per rialzarmi e vedo che mi ero pesantemente smerdato la parte alta dei pantaloni e le mutande.
Insomma, mi sono dovuto fare il viaggio di ritorno in pulman pregando di non cagarmi addosso di nuovo e comunque con i pantaloni pieni di merda fresca. Mi sono messo sul fondo del pulman ma penso che abbiano sentito tutti la puzza.
Ho passato i giorni successivi seduto sulla tazza del cesso, e dal bagno si sentivano continuamente questi rumori tipo scoppio/scorreggia improvvisa e netta seguita da scrosci tipo acqua, le mattonelle del muro continuamente affrescate. Un disastro, non ho mai avuto né prima né dopo una roba del genere, e non so se sia dipeso dal dormire nella stanza con la vernice fresca.
Su quel pulman comunque ho fatto anche di peggio, perché ogni tanto mi raspavo e mi pulivo alle tendine, che è un miracolo che non mi sia finito in necrosi il pene per qualche malattia.

SI MA IO SCHERZAVO EH

eccolo l’accenno alla storia peggiore :rotfl:

maestro di hype :lode:

infatti ho avuto necessità quasi immediata di liberare l’intestino :argh:
tra l’altro era tipo uno o due giorni dopo il voto per la Brexit, c’era tensione coi vicini che andava oltre le solite schermaglie per il bracciolo, uno occupato da un rotolo di lardo e l’altro dalle dimensioni del gigante di >2 metri.
Ho fatto notare l’impossibilità fisica di incastrarmi tra i due ad una hostess, ma niente cambio di posto, il volo era pieno.
Ad un certo punto mi sono andato a sdraiare per terra dietro l’ultima fila di sedili per cercare un po’ di sollievo, ci fu un po’ di turbolenza e accesero la spia della cintura, l’hostess vedendomi comparire da chissà dove per andare a riprendere il mio posto non la prese benissimo.

MAI MAI MAI bere acqua di rubinetto in Sicilia.
Ask me why I know…

va bene, è il momento di raccontarlo

all’età di 20 anni i miei genitori mi regalano un biglietto aereo per un viaggio in una città europea.
Tutto contento mi lancio verso Berlino, città che mi ha sempre affascinato e che da allora cerco di visitare regolarmente.

Immaginate un 20enne solo, a Novembre, in una città come Berlino. Freddo e cemento, Berlino est e i caffè presi per strada nei chioschi. Club e cultura underground, squat pazzeschi…un sogno che si avverava.

Bene, dormivo dalle parti di Krezuberg (che ai tempi era sulla via della gentrificazione ma rimaneva pur sempre un quartiere ancora interessante) in una pensioncina modesta, stanzetta con bagno privato.

L’ultima sera decido di andarmi a bere una cosetta nel pub di fiducia, tale FRANKEN, un posto fetido con una cappa di fumo importante e un oste burbero. Colonna sonora punk/oi e clientela rude. Al bancone mi bevo le mie 6/7 birrette e faccio conoscenza con un tizio che mi fa “non sei mai stato a krezuberg se non hai mai provato il KREUZBERGSHOT” e ne chiede due al barista. Questo mugugna qualcosa in tedesco e tira fuori dal frigo sotto il banco un bottiglione di coca cola da 2 litri pieno di un liquido rosso fosforescente.

Caliamo uno shot e poi via un altro. Quello shot era una miscela di succo di pomodoro, tequila e tabasco, rigorosamente homemade e dagli effetti devastanti.
Dopo due di questi shot ormai ero completamente fuso e finisco per ordinare un’altra birra. Mai l’avessi fatto.

La testa girava a cannone e da li i ricordi si fanno confusi. Ricordo solo di essere tornato verso la pensione dove dormivo in piena notte e con giacca e felpa aperte sul davanti perchè sentivo caldo. Ricordo a tutti che era Novembre a Berlino, la temperatura probabilmente stava sotto lo zero e io tornavo barcollando a prendere aria ghiacciata sulla panza.

Rientro alla pensione pensando di averla scampata, con una bella dormita avrei risolto tutto. Mi stendo a letto e sento il tipico giramento di testa misto a senso di nausea.

Mi scappa da cagare, penso, magari basta liberarmi e tutto tornerà nella norma.

Mi metto sul wc e cerco di liberarmi…e all’improvviso sento impellente un senso di nausea notevole, forse stimolato anche dai miasmi dell’evacuazione in corso.
Non c’è più tempo, sento di dover rimettere al più presto, ma ero seduto sul cesso e non avevo tirato l’acqua, rischiavo seriamente di avvicinare la faccia all’immondo prodotto del mio intestino.

E qui si liberò la bestia, il Cagodrago, l’incubo definitivo.

Vomito dappertutto, mi vomito addosso sulla maglietta che usavo per dormire, in preda al terrore cerco di scendere dalla tazza per vomitare li dentro, il cambio di posizione smuove qualcosa e mi trovo a spruzzare da tutti i buchi. Nel girarmi mi ero sollevato le mutande che si riempiono all’istante di idromerda dopo una dieta di 10 giorni a base di hot dog e kebab. Il vomito era rosso sangue a causa di quelli shot malefici, una scena da far gelare il sangue nelle vene, accompagnata da rumori gorgoglianti e odori immondi.

Mi rialzo barcollando e ricordo distintamente di essermi guardato allo specchio e aver pensato “adesso muoio”. Avevo le labbra blu, la faccia bianca, gli occhi iniettati di sangue.

Ancora sbronzo ripulisco tutto usando la maglietta e due asciugamani. A seguire mutande e maglietta finiscono in un sacchetto dell’immondizia che andrò a buttare fuori nel primo cestino nel cuore della notte vergognandomi come un ladro.

Mi metto a pulire pedissequamente il bagno con asciugamani e acqua calda, gli asciugamani li ho lavati. Credo di essere andato a dormire verso le 6 del mattino, due ore dopo suona la sveglia e mi dirigo verso l’aereporto più morto che vivo per il volo di ritorno.

In teoria nessuno a Berlino ha mai sospettato cosa è accaduto in quella stanza, o almeno spero. Ma ho rischiato grosso.

Sei un eroe, altri avrebbero fatto il checkout con il loro miglior sorriso stampato in faccia e in stanza l’inferno.

2 Likes

Cristone :rotfl:

1 Like

il cagodrago :rotfl:

Io una volta sono dovuto andare a farla in un campo mentre l’auto con gli amici era ferma ad un passaggio a livello :asd:

Per fortuna era già buio :asd:

Squat nel fosso e via :asd:

A Berlino ho avuto un problema di merda anche io.
Ero andato venti giorni da solo in vacanza, sono stato varie volte e decisi di andare lì per il festival delle luci.
Onestamente non ricordo dove alloggiai ma tanto i gabinetti sono tutti più o meno uguali, hanno praticamente invece che il buco grosso e le pareti belle ripide un fondo alto orizzontale e poi vicino alla parte anteriore un buchetto, non so per quale motivo di preciso. Praticamente l’acqua dovrebbe scendere e con la spinta spingere poi le feci nel buco.
Comunque son stato lì parecchi giorni girando per gallerie d’arte e musei cibandomi di biscottoni di frolla enormi e cioccolato che servivano ad un baretto sotto l’appartamento e cioccolata calda di starbucks (da quella volta mai più preso niente da starbucks)
Passa una settimana e ancora non ero andato in bagno una volta (ho un intesino che viaggia lento di suo, per cui non mi allarmai).
Dopo un altro paio di giorni finalmente vado al bagno e faccio una roba bestiale, un tronco che girava a U, praticamente un doppio john holmes.
Tiro l’acqua e ovviamente rimane lì nel piano orizzontale.
Prendo un pezzo di carta e lo spingo io nella buchetta sentendo che pesava un gozziliardo. Secondo me erano tipo 2kg serio.
Aspetto che si ricarichi lo sciacquone, tiro l’acqua, e niente rimane lì impassibile.
Mi faccio l’idea che l’acqua l’avrebbe ammorbidito nel tempo ed esco.
Rientro la sera, tiro di nuovo l’acqua e sto coso rimane lì.
OK, vado a dormire la mattina dopo riprovo e niente, rimane lì. Esco, torno la sera, tiro l’acqua, sempre lì.
Avevo ancora alcuni giorni di permanenza e cominciai a farmi l’idea di avere un ospite in casa che mi avrebbe aspettato la sera per darmi il buonasera e la mattina dopo per darmi il buongiorno.
Dopo 4 giorni mi scappa di nuovo e mi rendo conto di avere un problema, perché dovevo cagare di nuovo dove già ci stavano 2 kg di merda.
Mi metto a tirare l’acqua per mezz’ora, niente. Ci butto dentro prodotti a caso presi dalla cucina (spry per i vetri, spry per il frigo, sgrassante, incrocio roba chimica sperando che qualche reazione avvenga) ma niente, ottengo solo di mescolare inalazioni di alcol, roba profumata, e feci.
Vado nell’armadio e prendo una gruccia, comincio a bucherellare sto coso ma niente.
Alla fine, con un altro stronzo che puntava al buco, prendo un sacchetto, ci metto la mano dentro per fare tipo un guanto, sfaccio il john homles spiaccicandomelo tra le mani, lo infilo nel buco a mano a pezzi tirando l’acqua fino a quando sto robo, dopo una settimana che stava lì, finalmente se ne va.
Sono sicuro che sia venuto fuori così per la cioccolata del cazzo du starbucks presa tutti i giorni.

Vabbè, siccome ormai è diventato il thread dellammerda:

Avevamo un cane, pace all’anima sua.
Uno di quei cagnetti piccoli e giocherelloni ma anche un po’ abbasiosi, uno yorkshire terrier.

Cagava e pisciava sempre in casa, anche se aveva quasi sempre accesso al giardino e sapeva colpire la porta con la zampetta per farti capire che voleva uscire.

Ad ogni modo, una sera mia madre aveva ovviamente pulito e lucidato, a maggior ragione perché veniva gente.
Siamo lì in salotto e mio padre nota che il cane, giustamente, aveva scelto quel momento per fare uno stronzo da cavallo, fumante a pochi mt dal divano.

E’ convinto di essere il primo a notarlo e, per non far figuracce con gli ospiti, decide di tentare la mission impossible:
passare con non chalance, magari fingendo di chinarsi per altri motivi, e grabbare la merda con le mani e portarla in bagno, dove far sparire le prove del fattaccio.

Tuttavia rolla un fallimento e la mossa impacciata causa la rottura dello stronzo in due pezzi, così gli tocca pure chinarsi due volte.
Ciò attira non solo l’attenzione mia, ma anche quella dei figli degli ospiti.
Gli adulti fecero faccia da poker.

Ci fu un attimo di stupore seguito da 3 secondi di silenzio poi partì una ridarola tra me e i loro figli che mi vien da ridere ancora adesso a pensarci.

2 Likes