[CAA] Riforma Gelmini e Legge 133




ma che vuol dire ? cosa centra quest'esempio ?

qui si parla di 2 metodi di insegnamento che non hanno niente da invidiarsi uno con l'altro, semplicemente uno è molto piu' dispendioso per lo stato , l'altro no. ( = spreco di soldi pubblici).

Nessuno ha mai dimostrato che il team di maestri sia meglio del maestro prevalente o unico, i pedagoghi sono ancora li a discuterne.

Le cose sono migliorate con il team di maestri ? no, facendo pure finta che non siano lievemente peggiorate, per quale motivo continuare a tenere questo metodo ? per continuare a dare lavoro a tutti i laureati in sdfp ?

non è cosi' che si amministra uno stato, questo è quello che han fatto tutti fino adesso per non beccarsi questo tipo di manifestazioni, ma questo non è fare il bene del paese, non è governare, questo è pararsi il culo.
Da che mondo è mondo le riforme sono impopolari e provocano le manifestazioni di piazza, se il governo sbaglia lo si vedrà alle prossime elezioni se non prima.





questa è la figura che ogni governo fa quando fa delle riforme, lo pensavano i tassisti, lo pensavano i farmacisti, ora le maestre, lo pensano tutti quando gli tocchi lo status quo.

Se la gente si incazza vuol dire che le cose stanno per cambiare, e questo è un paese che sa solo dio quanto ha bisogno di cambiamenti.

Se poi sono cambiamenti che porteranno benefici non lo puoi sicuramente dire adesso ma quando la riforma sarà a regime, se non porterà benefici il prossimo governo stai tranquillo che riporta tutto come prima, va avanti cosi' da sempre, un governo riforma il successivo controriforma.


il cazzo, se è inutile non la ricerchi con soldi pubblici.


ma siamo ancora a parlare di benefici o svantaggi del maestro unico quando il problema serio di questa non riforma è che effettua un taglio orizzontale (e pertanto non selezionato) avendo come effetto contemporaneo sia la riduzione delle inneficienze (laddove sono presenti) che la riduzione dei centri di eccellenza?

è una cosa che farebbe rabbrividire qualsiasi controller junior di gestione nella più piccola delle aziende
è come se arrivasse il tuo capo e ti dicesse "l'anno prox dobbiamo abbattare i costi del 5%" e un controller rispondesse "ok, seghiamo il 5% in TUTTE le aree"
30 secondi dopo sarebbe sulla porta con le valigie in mano, perchè il suo mestiere è proprio quello di individuare le aree dove si deve tagliare e i driver per guidare questi tagli



questo a dimostrazione di quanto conosca poco di come funziona il mondo 3/4 della gente che si esprime a favore di questa riforma.

edit: ti ringrazio per il quote che sto per fare. avevo scritto quanto già si trova in questo post, ma mi mancava qualcosa da quotare (Che tu opportunamente hai inserito mentre scrivevo)



il problema NON sono i tagli, il problema è dove si fanno questi tagli e l'idiota convinzione che chi è contro questa riforma sia sempre e comunque a favore dell'establishment delle istituzioni, pronto a scendere in piazza appena viene toccato qualcosa.

è troppo difficile per i cervelli limitati di una serie di individui capire che FORSE la discesa in piazza è perchè si taglia COL CULO, non perchè si taglia


io per altro ti sarei grato se tu fossi in grado di illustrarmi per filo e per segno come funziona il "maestro unico" di questa riforma, dato che in 20 giorni di interviste a rappresentati governativi dei sostenitori della riforma ancora non è stato detto in maniera chiara visto che nessuno ne ha la certezza (tanto che ancora fanno loro stessi confusione tra "maestro unico" e "maestro prevalente")

non sono provocatorio, è che seriamente io personalmente ancora non ho capito con certezza in che cosa cambia questo aspetto e soprattutto dove sono i risparmi e i benefici di cui tanto raccontate (visto che quando vengono incalzati ogni volta pare che "no, le ore per i ragazzi rimarranno le stesse" "no, non si taglia il tempo pieno" "no, il maestro è prevalente e non unico")




Olderrimo jusazza.



Prima di tutto qualsiasi manuale di pedagogia sottolinea l'importanza di una pluralita` di insegnanti. Ma naturalmente a loro non si puo` credere mentre al giornale si`.

Secondo nella scuola intervengono una pluralita` di fattori che portano al risultato finale e a meno che tu non faccia uno studio sulle dinamiche dello sviluppo scolastico si potrebbe sempre argomentare che la pluralita` dei professori sia stato invece l'argine che e` riuscito a tenere quel poco di buono che abbiamo avuto. Ed e` questa la mancanza di correlazione che illustravo nell'esempio che sono contento tu abbia trovato umoristico visto che era il suo scopo.

Riguardo alla necessita` di tagliare e` un altro discorso che ho anche esposto pagine addietro cioe` che la scuola e` un bene strategico e quindi non basta dire "e` tempo di vacche magre bisogna tagliare".





Purtroppo anche per una persona ragionevole come me e sicuramente non un conservatore il senso di questi interventi sulla scuola mi sfugge.







Discutere delle dinamiche tra piazza e parlamento non copre il vuoto propositivo che questo intervento ha.

Infatti basta guardare le tue parole dove che rimandano ad un prossimo futuro il giudizio ed il senso di questa politica proprio come il giocatore di scacchi che fa una mossa per passare la palla all'altro e dice che si vedra` dopo se e` stata una buona mossa.


Dal mio punto di vista il risultato di tutto questo e` che dopo essermi educato con i soldi degli italiani me ne andro` a fare il dottorato all'estero per poi cercar lavoro li`.


Ma tu ne sai qualcosa di ricerca e di sviluppo delle concezioni scientifiche?

Per te la conoscenza e la cultura sono dei valori?


infatti parlo della riforma gelmini, non della legge 133 che ho già detto non essere d'accordo per come è stata fatta, ma che cmq non ritengo che farà tutti i disastri di cui parlano.


oppure dimostra il fatto che ancora stai accomunando 2 cose che non centrano nulla l'una con l'altra ?




io posso spiegarti come funzionava quando ho fatto io le elementari, ossia come funzionava il modello che dicono verrà ripreso con la riforma gelmini.

nella mia classe avevo 2 maestre + maestra sostegno, religione sinceramente non me lo ricordo, ma sicuramente alle medie era un prete.

tutte e due seguivano la classe una alla volta, potevano insegnare le materie che volevano, in realtà se le erano distribuite credo secondo preparazione e gusti personali.

Di solito per mezza giornata c'era una maestra a fare una cosa per l'altra mezza l'altra maestra.

Ora in piu' insegnando anche informatica e inglese ci vogliono dei maestri "specializzati", molto piu' probabilmente almeno per informatica credo basti un semplice corso di base alle stesse maestre, per inglese sicuramente ci vuole una laurata in lingue o madrelingua.


*

Premessa : parlo della RIFORMA GELMINI, non del DL 133.




no semplicemente non basta che uno mi dica che tutti i testi di pedagogia dicono che è meglio il modello attuale, mentre credo ad una ricerca internazionale pubblicata che dice che la scuola elementare italiana è peggiorata, o cmq non migliorata.

Anche perchè se fosse vero per 50 anni la scuola elementare italiana doveva essere agli ultimi posti, invece era eccellente come se non piu' di adesso.




tu puoi avere tutte le tue opinioni in merito, fattostà che le cose non sono migliorate con l'introduzione dei moduli.

E visto che un governo DEVE ridurre gli sprechi, a prescindere dalla crisi, in tutti i campi, non solo nella scuola primaria, questo governo reputa opportuno agire cosi', giusto o sbagliato che sia per te, per me e per tutti gli altri, è un governo eletto a maggioranza e agisce come avrebbero dovuto fare i governi precedenti a modo loro, in maniera totalmente diversa se volevano, ma non l'hanno fatto, hanno preferito mantenere lo status delle cose, perchè con le riforme si perdono i consensi.






certo. ora non puoi giudicare quello che sarà una riforma che per entrare a regime ci mettera 6 anni, a meno che tu non sia un preveggente puoi solo fare ipotesi.

Io ipotizzo che sia cosa buona e giusta, tu no, la mia ipotesi e la tua hanno lo stesso identico valore.




questo è quello che fanno tutti quelli che vogliono lavorare e non tirare a campare facendo i ricercatori, ma è cosi' da decenni, non farmela passare come una novità del momento.




molto, quasi sicuramente piu' di te, visto che ci lavoro da 5 anni in un ente di ricerca.

Qui la maggior parte della gente il massimo della ricerca che ha visto si ferma al dottorato.


Non e` vero e visto che fai ricerca sai bene che non puoi giudicare l'influsso di una variabile senza considerare come vengono modificate le altre variabili correlate.

Inoltre considerando che una statistica e` una misura comparativa con altre situazioni bisognerebbe prendere in considrazione tutte le differenze e non solo quelle che fanno comodo. Tipo il fatto che gli insegnanti all'estero sono meglio pagati, hanno piu` garanzie, sono piu` giovani, piu` facilita` di inserimento e inoltre che la scuola in generale e` piu` finanziata.







Non si sa puo` essere che siano migliorate, ma siano molto peggiorate per altre ragioni correlate.



Mai detto che sia illegale la sua azione. Solamente che dimostra incompetenza.




Ma davvero fai ricerca e te ne esci con queste panzane

No una ipotesi non vale quanto un'altra o ogni volta dovremmo coprire tutto lo spettro delle possibilita`.

Esiste una differenza tra il fare un intervento mirato ed il tirare un botta al televisore sperando che si aggiusti.

Una cosa e` eliminare personale per evitare sprechi e tanto le cose si aggiusteranno da se`. Un'altra e` inserire il maestro unico per poi reinvestire i soldi in infrastrutture scolastiche per esempio.

Sono due operazioni completamente diverse. La prima la fa un incompetente. La seconda un amministratore con una prospettiva politica (giusta o sbagliata che sia).




No c'e` una differenza. Domani diventera` una strada impercorribile la ricerca in italia.






E fai degli errori di ragionamento cosi` grossolani ed hai una consapevolezza cosi` bassa di cosa sia il fare scienza?

O magari ci lavori ma non come ricercartore. Perche` se no sarebbe veramente grave. Anzi ti consiglieri...non so, qualche libro di epistemologia che fan bene allo spirito e al cuore.


Tuttavia i soldi dati alle università e come essi vadano gestiti non c'entra nulla con tutto quello percui stanno protestando.
L'istruzione ha semplicemente meno soldi a disposizione , ora sta a loro saper tagliare cio' che non serve e continuare ad investire in campi di ricerca più utili ed efficenti.

La ricerca è penosa perche è un covo di raccomandati incompetenti.
Io sono daccordo con la protesta , ma qui hanno sbagliato completamente il target
Lo ripeto per la 50esima volta che si son fatti manipolare da questa congreda di meschini e irrascibili rettori ed insegnanti al fine di aiutare la loro causa , ovvero , rubare soldi con cui lo stato ed i privati li sovvenzionano.

Tuttavia essendo una manfiestazione politica di sinistra e non studentesca apolitica, per l'ennesima volta non otterranno nulla.

Gia ora l'interesse sta scemando e tra 1 - 2 settimane tornerà tutto come prima ,anzi quei rettori e compagnia bella continueranno a spaziare nel denaro senza fare un cazzo ed il livello delle università continuera a calare.

La salvezza sarà a quel punto solo una.

Le università private .


1) cosa ne sai te delle variabili che entreranno in gioco in futuro ?
cosa sai come si evolveranno le cose da qui a 6 anni ?

ma sopratutto cosa vuoi applicare statistica e studio di funzioni a piu' variabili ad una riforma scolastica ?
complimenti, se hai trovato un modello matematico che funziona da domani puoi diventare multimiliardario.

2) cosa centra come funzionano le cose all'estero ? all'estero hanno modelli diversi a partire dall'organizzazione del governo fino ad arrivare alla mentalità ed educazione dei singoli cittadini, hanno una scuola che si è evoluta e migliorata negli anni, la nostra è ferma da 20 anni ad un modello che non ha portato miglioramenti ne negli stipendi degli insegnanti ne nei risultati scolastici.
Proprio per inseguire la media europea ci vogliono le riforme, questa è una, i giudizi sui risultati comincerai a vederli fra qualche anno, solo allora potrai fare paragoni quello che è oggi la scuola, di certo non prima, prima son solo ipotesi.




può essere che le ragioni siano altre, che sia una sovrapposizione di motivi, può essere, puo' essere di no, può essere che la riforma dei moduli non ha portato ai risultati sperati.



torniamo nel mondo delle opinioni.





E dove sta scritto che una volta effettuati tagli e entrato in regime la riforma i soldi risparmiati non possano venire reinvestiti nella scuola ?
Le riforme si fanno proprio con la prospettiva di potere un giorno reinvestire i soldi di un bilancio finalmente migliorato nella stessa scuola.




già adesso ti conviene non pensarci neanche a fare il ricercatore se un giorno vuoi pagarti un mutuo, o almeno a non fare SOLO il ricercatore statale.

Domani sarà forse peggio, in realtà nel lungo termine i soldi tagliati dovrebbero essere redistribuiti fra un numero minore di tecnici, e loro saranno forse finalmente contenti di fare ricerca.





aah l'idea romantica dello scienziato...

io ho la consapevolezza di cosa sia fare ricerca, un mondo che non è fare tanto per fare, è un mondo dove i soldi e i risultati contano tanto quando nel resto della realtà, non è un mondo a parte dove son tutti li a cercare il bosone di higgs e a studiare le teorie delle superstringhe.


Ascolta, cerca di leggere quello che scrivo, sono due post che ti dico che non sto parlando di tempi, e mo te lo riscrivo: NON-STO-PARLANDO-DI-TEMPI.


Personalmente a me da molto più fastidio il fatto che la spaccino come una rivoluzione e un ottimizzazione piuttosto che per i tagli.

Ha ragione thevoid, poi magari fra una settimana esce un piano mirabolante e siamo tutti contenti, ma un governo serio prima fa il piano e poi quantifica i tagli. Non il contrario.


Eh cosa pianifichiamo a fare. L'induzione non ci garantisce mai per il domane.

Smettiamo anche di fare ricerca tanto cio` che si scopre oggi domani puo` benissimo essere smentito.

Il punto e` che non lo sai ma utilizzi pur sempre strategie di interpretazione sui dati per ridurre il piu` possibile gli scenari probabili futuri.

E no una interpretazione non vale quanto un'altra.



E` una fallaccia logica parodizzare l'argomento avversario per riuscire a smontarlo meglio.

Non vedo perche` tu debba intendere che io voglia applicare un modello matematico da quella che era una metafora esplicativa sul fatto che per giudicare il valore di un agente in un processo non puoi limitarti solo al risultato del processo ma devi considerare anche l'influsso degli altri agenti.

Dai su non fare il troll.





C'entra perche`tu dici:

Abbiamo introdotto il fattore x. Questo ha portato la nostra scuola a perder posti. Il fattore x e` nocivo o inutile.

Questo sarebbe vero se:

1) Non fossero stati introdotti i fattori y, z
2) Le altre scuole con le quali ti relazioni nella classifica non avessero introdotto i fattori a b c.

Siccome queste due condizioni non sono soddisfatte: il tuo ragionamento non e` valido.



Infatti niente non e` scritto. Nessuno sa niente. E` una richiesta di fiducia incondizianota chiesta a tutti gli italiani (perche` anche coloro che non lavorano nella scuola dovranno mandare i loro figli) che e` impensabile dare con queste garanzie.

Se avessere avuto un piano ben delineato e sensato oggi forse non sarei a protestare.





Nessuna idea romantica.

E` solo che cio` che spacci per realismo e` miopia ed ignoranza.


Ma magari sapere prima quali sono le ricerche utili e quali no, ci risparmieremmo un sacco di tempo e soldi.

Forse dovremmo investire in ricerca nella creazione della palla di vetro


non hai capito un cazzo.

non rimarranno quelli utili, rimarranno quelli di moda.

chi l'ha detto che la ricerca è penosa?

è già stupefacente averne, di ricerca, con finanziamenti quasi nulli.


ma perché devi dire cazzate?

1) i privati NON sovvenzionano gli atenei. non è mai successo, salvo rari casi. i finanziamenti privati in Italia sono chimera.

2) i principali rettori invocano da sempre finanziamenti legati al merito, tutti i rettori milanesi l'han ripetuto in questi giorni

cazzata micidiale. non riempi le città di tutta Italia (e l'intera piazza duomo a Milano) con i "comunistelli". io per primo non sono di sinistra, e questo scempio della scuola privata lo trovo insopportabile.

bella lì, tutti a pagare migliaia di euro allo IULM! mo va cagher



ma per piacere

senti, ma tu fai il ricercatore in cosa? ce lo racconti?



hai detto



"il ritorno a breve termine della ricerca" non vuol dire un cazzo detto papale papale, nell'ambito della ricerca non è fatto tutto a caso con tempi biblici.

Le aziende INVESTONO nella ricerca quando sanno a priori quello che otterranno e quando, si fanno studi di fattibilità e piani finanziari e si schedulano gli obiettivi, e sono investimenti programmati, a tappe, su piu' ricerche in più settori, e raccolgono i "frutti" da vendere lungo la strada.

E ti ho già detto che in realtà l'azienda ha già venduto la tua ricerca, spesso ancora molto prima che sia terminata, quindi il "ritorno a breve termine" come lo intendi tu ce l'ha eccome, se no nessuno investirebbe.

Quello di cui parli tu è quello che l'azienda COMPRA quando ne ha bisogno, che siano brevetti o tecnologie, non quello che investe.

io sinceramente non ho capito che idea vi siete fatti della figura del ricercatore pubblico, ma sopratutto non ho capito dove arriva la vostra conoscenza del rapporto ricercatore-finanziamenti pubblici-finanziamenti privati.


certo, la mia per me vale di piu', la tua per te vale di piu'.

Il giorno che avrai la verità assoluta sarà la soluzione dell' equazione a piu' variabili che vorresti impostare, e che in realtà può evolversi esattamente in modo stocastico, perchè non ne conosci a priori l'evoluzione temporale.

Per questo le mie ipotesi valgono esattamente quanto le tue, e tutte e due non valgono un cazzo perchè sono appunto interpretazioni e ipotesi di quello che succederà.



io non trollo, sei tu che mi parli di statistica e variabili.



E quello che tu spacci per verità non è la realtà delle cose.