Baldur's Gate Enhanceddd123 Edition



O continua a piacerti o smette di piacerti.

Di certo non smette di piacerti perché arriva Rehn a dirti che è stupido che ti piaccia.

Che poi ci siano le comitive convinte del "dover cambiare" in ogni e qualsiasi campo ( musica, film, fumetti, cucina, politica, varie ed eventuali ) è un dato di fatto, ma non necessariamente uno deve lasciarsi trasportare... anche se...
Ma io non ho mai parlato di "maturo".
I FR fanno cagare perchè sono la morte di qualsiasi concetto di scrittura narrativa: c'è dentro tutto, senza alcuna logica o coerenza, tu prendi quello che ti pare e facci quello che vuoi. E' una cosa che va bene per giocare con i Lego, non per scrivere storie. E' ovvio che un bravo autore (che sia un autore di videogiochi, quindi un professionista, o un Master in un gruppetto di amici, quindi un amatore) ci sa fare qualcosa di buono lo stesso, ma è un merito del bravo autore: la struttura dell'ambientazione resta una cosa indegna, scabrosa.
Siccome poi, francamente, in un ipotetico BR3 a scrivere le storie dubito che ci sarebbe il team di Planescape Torment, preferisco mettere le mani avanti e dire "un altro rpg vecchio stile sì; un terzo capitolo di baldur's gate anche no"


dover cambiare un par di balle, a me i forgotten realms fanno venire il vomito da quando ho scoperto l'esistenza di AD&D, ben oltre un decennio fa...
cagare no però imho è un ambientazione che ormai ha fatto il suo tempo eh solo il sentirla nominare si sente la puzza di palle sudate


Ma infatti è rispettabilissima come opinione
Oh, non mi sovvertite le inossidabili verità della vita, i Forgotten Realms fanno cagare.
ma


che i FR siano un supermercato fantasy non ci piove. Allo stesso tempo, però, non riesco a essere del tutto severo con loro sarà per i BG, sarà che l'ambientazione è comunque dettagliata (su certe regioni c'è veramente tanto materiale) sarà che è gograficamente vasta ma come setting high fantasy non mi dispiace. Poi chiaro, se si deve fare un baldur-like preferirei anche io altri tipi di setting, specie low fantasy (una cosa alla Berserk prima maniera mi garberebbe alquanto...).




Per inciso, nemmeno io li uso più da anni - anche per alcuni motivi che ha detto Rehn ma principalmente perché i giocatori, quando sentono parlare di FR, si aspettano un certo tipo di campagna che non è quello che io voglio far giocare.

Ed in questo senso sono d'accordo con lui anche sul "No a BG3", proprio perché in questo momento preferisco altri tipi di storie.

Per quanto riguarda il discorso della narrativa invece, trovo sia piuttosto difficile che un'ambientazione RPG sia coerente a livello narrativo, semplicemente perché non deve fare da sceneggiatura ad una storia ma fornire l'infrastruttura per un numero N di storie - e nel farlo va a mettere nel piatto una grande quantità di elementi, come è necessario che sia, col rischio prossimo all'intero di causare appunto gli effetti di cui sopra. Non mi risulta strano quindi che una cosa "ad hoc" per una storia come l'ambientazione di DA:O sembri avere una struttura più solida rispetto ad un'ambientazione che invece ha ospitato decine di libri e migliaia di storie nel corso di più di un ventennio.


Ok, prendo fiato...

Il forgotten realms è tendenzialmente l'epic fantasy ( ovvero IL FANTASY ), qualsiasi cosa ha sempre un gradino più alto, si può salire all'infinito, non esiste il limite superiore.

Planescape è la stranezza, la sua versatilità non riguarda il puro potere ma la forma del potere.

Dark sun, che talvolta inganna perchè consentendo ai pg di partire con statistiche di media più alte si pensa che i pg siano più potenti, è un mondo castrato dalla sua ambientazione, quindi per forte che tu possa essere l'essere in un mondo tre metri sotto la sopravvivibilità ti riporta coi piedi per terra.

Dragonlance ha senso nella misura in cui lo leggi sui libri altrimenti è pressocchè fuffa.

Ravenloft è horror fantasy, hai direttamente il mondo che ti rema contro e si basa sui grandi classici del terrore, è come rovesciare un bel bicchiere di latte nell'acqua, la insaporisce di sicuro ma te ne fa scordare la purezza al gusto.

Non menzionerà le ambientazioni di ninja e di arabi perchè è uno stravolgimento del fantasy per attirare gli appassionati di ambientazioni che tendenzialmente non hanno a che fare col fantasy.

Cosa rimane? I cavalieri? Brrr....il cavaliere non è un avventuriero e il fantasy è incentrato sull'avventuriero. Punto.


Pertanto se vuoi fare una bella storia fantasy da giocare come deve essere giocata, la devi fare nei forgotten che sono permeati di fantasy, sono caciaroni, c'è tutto ciò che si può immaginare e ci può entrare tutto quello che non è stato ancora immaginato ( non a caso è collegato a TUTTE le ambientazioni di cui sopra ), ha una storia ENORME, città, leader, organizzazioni, leggende, grandi eroi e grandi criminali, oggetti fatati e maledizioni arcane, creature di ogni forma e dimensione, ambientazioni consone a qualsiasi tipo di svolgimento narrativo.
Gli dei sono quasi un centinaio e per la struttura stessa dell'ambientazione gli dei non sono perenni, vengono sconfitti, banditi, uccisi e sostituiti da esseri umani che ascendono al posto degli dei.

Il forgotten non è drizzt o elminster o volo, così come la grecia non è achille, ulisse e perseo.

Può non essere la più affascinante ma è in assoluto la più completa.


E, aggiungo, sì cazzo a BG 3, sì cazzo. Se non fanno una merda ovviamente.
Oddio Irenè, c'è anche tanto altro volendo eh, non esistono solo quelle


eh sì, proprio gli ingredienti per una bella storia


Ho chiuso prima perchè sennò veniva la lista della lavandaia.

Vuoi che te le commenti tutte?

Ti ho chiamato in causa le principali usate per videogiochi ( tutto quello che è uscito per piattaforme differenti da console l'ho acquistato e giocato fino in fondo, alcuni anche più volte, tutto quello che è uscito fino alla terza edizione di cartaceo l'ho giocato ti ci tengo una settimana a leggere se mi provochi )


No, ci mancherebbe, è che da come avevi impostato il post sembrava che la lista fosse sostanzialmente chiusa.
Io comunque non sono un fan di D&D, quindi ad esempio mi viene in mente Near (o Niar) o altre ambientazioni che col cartaceo della wizard c'entrano poco e nulla
(Dieci euro che Kult viene menzionato entro 3 pagine)


Ascolta, una bella storia parte da una buona idea.
Poi la devi intrecciare con la storia normale dell'albientazione dove la fai svolgere perchè sennò via via che si svolge perde di senso.
I forgotten offrono miliardi di agganci e migliaia di personaggi (calzanti) da inserire negli eventi, e poichè per tanti motivi gli appassionati di d&d già li conoscono non sono solo masse confuse di nomi associati ad una faccia ma personalità già esistenti e fatte con storie già esistenti e fatte. Tutte queste cose forniscono quella "coerenza" che consente la sospensione di incredulità di fronte ad una situazione che con occhi non avvezzi al fantasy può sembrare fuori dal mondo.

Te immaginati la storia di BG 1 ambientata in un universo tipo ciclo bretone ( araldo del low fantasy ) o anche in un universo tolkieniano.
L'insensatezza della cosa manderebbe in merda tutta la storia, non applicabile ad ambientazioni meno che epiche.

E se l'epico ti disgusta sei nel thread sbagliato.


Di giochi di ruolo ottimi o comunque migliori del d&d ce ne sono a carretta, alcuni anche applicabili splendidamente a giochi per computer ma il d&d è il più famoso e col bacino di utenza più ricco quindi fanno quasi tutto per quello.
Però non si stava discutendo di questo altrimenti invece di una ventina di righe ti scrivevo il tema di maturità


E finisce con un buon autore.
Tutto quel che c'è nel mezzo è di importanza molto relativa, imho
Infatti il senso delle ambientazioni di D&D è che ognuna risponde a certe esigenze narrative. Vuoi fare una storia incentrata sui viaggi spazio dimensionali, hai Planescape o Spelljammer. Vuoi un fantasy classico coi draghi, gli ordini cavallereschi e la magia diffusa ma misteriosa, hai Dragonlance. Vuoi l'esplorazione e un fantasy un po' più gretto, hai Mystara. E così via.
Coi forgotten realms no. Vuoi un pastone? Buttalo lì, ce n'è per tutti.
Una storia parte da una buona idea ma identifichi di cosa vuoi parlare e in che contesto, questo vale anche nella narrativa vera e propria.

Se io voglio scrivere una storia di fantascienza, non la butto a caso nell'universo di star wars solo perchè tanto è grande e grosso e posso farci il cazzo che mi pare aggiungendo e togliendo all'occorrenza. Magari è più funzionale un'ambientaizone alla blade runner, o alla neuromante, o steampunk o salcazzo. Ma l'ambientazione me la ritaglio per l'esigenza che ho, non uso il preconfezionato globale perchè "è comodo, lo conoscono tutti".


...anche perché Star Wars è più Fantasy che Fantascienza