Apple vs World (Part 4)

Ma poi state chiedendo ad aziende piccole di innovare NELLO SPECIFICO ESEMPIO SENNÒ NON VALE su prodotti che costano decine di miliardi di R&D? :asd:

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Dai su che magari ci si arriva… azienda piccola e decine di miliardi di R&D non c’è qualcosa di strano? Ma anche fosse 1 miliardo eh

io non capisco perche’ dovete passare da un estremo all’altro :asd:

e’ ovvio che una azienda grossa abbia piu’ capacita’ di fare ricerca rispetto a 100 piccole, e’ economia di scala per dio, che non significa che una piccola non possa fare innovazione ma solo che sia piu’ efficiente farlo quando sei una grande azienda con dei margini altissimi e seduta su un mucchio di soldi da bruciare in r&d

che poi boh e’ il motivo per cui esiste il cern con lhc e non 50 laboratori separati ognuno con un acceleratore da 10m di raggio

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il punto è uno solo: non servono aziende da 3 trilioni di capitalizzazione per innovare :dunnasd:

cioé, boh https://www.visualcapitalist.com/a-visual-history-of-the-largest-companies-by-market-cap-1999-today/

serve veramente avere 3 trilioni di market cap per tirare fuori quella tech demo del vision pro? :dunnasd:

l’ibm valeva qualcosa come 130 miliardi quando era l’ibm, mi sembra che ad innovare siano state compagnie più piccole comunque negli anni 80.

spaccare tutto

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non era il punto del discorso
il punto era: le megacorp vanno scorporate

la risposta degli applefan è stata: eh ma così non si innova più

che è falso

poi che uno che ha più soldi spende di più in r&d grazie a stocazzo, non era il punto

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penso sia il terzo messaggio che ripeto le stesse cose quindi sara’ l’ultimo.

la questione e’ semplice, non e’ questione di innovare vs non innovare, nessuno sta dicendo questo.

si sta parlando di certi tipi di innovazione vs altri tipi di innovazione.
innovare producendo uno speaker piu potente che consuma la meta’ in un terzo dello spazio e’ un tipo di innovazione diversa rispetto a creare un iPhone.
c’e’ uno spettro che passa da singolo materiale innovativo, a un componente fino ad arrivare al prodotto completo finale con tutta l’esperienza d’uso annessa, coprendo lato hardware, software, UX/UI, design, materiali etc.

ti sto dicendo che se partiamo dalla frase iniziale che bisogna spezzettare queste grosse aziende in tante aziende piu piccole, roba tipo il Vision Pro, che in quello spettro e’ un prodotto completo, nasce dalla collaborazione di svariate migliaia di persone, anni di R&D e miliardi spesi, non e’ fattibile semplicemente “mettendo insieme 100 aziende piccole” dove una fa l’ottica, l’altra fa l’SDK per il posizionamento, l’altra fa lo speaker, l’altra fa il software per il riconoscimento dei gesti etc

l’esempio dell’Oculus per me non e’ paragonabile, e non e’ una questione di specs, ovviamente e’ uscito 10 anni fa dove le tecnologie disponibili erano differenti, e’ questione di come uno vede quel tipo di prodotto.
Aveva un sistema operativo suo? Quante integrazioni aveva? Quanti SDK disponibili per gli sviluppatori al day1?

In quello spettro che ho descritto sopra l’Oculus all’uscita era per lo piu’ un componente avanzato / prodotto semplice.

Per me il problema piu’ grande rimane a livello di organizzazione, quando si lavora su progetti enormi dove il tuo contributo e’ una goccia nell’oceano se non c’e’ una chiara direzione di prodotto dall’alto ci vogliono 2 nanosecondi prima che parte il fight per chi ha ragione “io voglio 10% risorse in piu al reparto grafico” “io voglio gli speaker piu potenti” “io voglio la batteria piu capiente dentro il visore” & so on

Questa direzione dall’alto per un progetto cosi complesso puo’ solo avvenire laddove c’e’ una grossa azienda che ha prima di tutto le possibilita’ economiche di “buttare” (si spesso sono buttati) soldi in R&D e poi la capacita’ organizzativa di mettere insieme cosi tante persone per un progetto comune.

ma quel che sto dicendo e’ un comportamento che si vede anche in altri ambiti eh, prendete ad esempio l’open source.

quante distro di Linux abbiamo?
quanto overlap c’e’ tra molte di loro?
dove saremmo oggi se anche solo la meta’ di queste distro non esisterebbero e gli sforzi si fossero concentrati in una sola? magari chissa’ Linux sarebbe uno dei primi OS desktop :dunno:

ovviamente come in tutte le cose ci sono dei tradeoff, laddove c’e’ una grossa azienda hai maggior possibilita’ di innovare per creare questo tipo di prodotti che ho descritto sopra, ma e’ anche vero che te ne fanno uscire uno e quindi la scelta e’ limitata, mentre se c’e’ totale liberta’ avrai piu’ variabilita’ di prodotti, ma distribuendo gli sforzi su cosi tanti fronti la probabilita’’ di arrivare a un prodotto completo innovativo in tutti i suoi aspetti e’ molto bassa

L’OCULUS RIFT HA CREATO LETTERALMENTE LO SPAZIO IN CUI LA APPLE HA PROVATO AD INSERIRSI CON IL SUO FAIL PRO

Il pc domestico non l’ha inventato la IBM o la Xerox

il cellulare non è frutto di una azienda da 3b di capitalizzazione (NON ESISTEVANO)

la apple stessa quando ha sviluppato l’iphone valeva tra i 50 e i 70 miliardi, non più di TRENTA VOLTE TANTO.

quando ha lanciato l’ipod ne valeva 7.

stai dicendo cazzate.

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ah scusa mi era totalmente sfuggito che all’epoca fossero una piccola azienda :approved:

e ignori volutamente l’ipod o il cazzo di apple I :asd:

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ma certo che li aveva, anzi era anche integrato con i vari engine di sviluppo per poter portare i vari prodotti più velocemente. Carmack sapeva il fatto suo mica era uno sprovveduto… il problema secondo me sta proprio li. Da Apple ci si aspettava una vera innovazione (sia per il profilo dell’azienda sia per il budget che ha a disposizione) e invece non ha fatto granché. Ma meno male direi perché meglio che faili su 'sto progetto del cazzo ma che si rimetta in carreggiata e si dia una svegliata nei prossimi tornando a dare qualcosa in più nei prodotti.

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Steve Jobs aveva un garage lastricato d’oro, valore stimato 500 miliardi

Ai tempi ci sarebbe stato l’mtt di turno fanboy della ibm a dire che è impossibile innovare con una piccola azienda formata da 4 ragazzetti a caso, molto meglio la big Company come IBM, Steve Jobs merda accontentati di essere fagocitato dalla balena di turno

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Il problema più che altro è bisognerebbe dare una definizione alle parole, perché parlando di “innovazione” la prima cosa che mi viene da dire è che è da quando sfregavamo le pietre per farne coltelli che l’innovazione è funzione di decisioni politiche, poi se dobbiamo imbastardire la definizione di innovazione per farci entrare e-waste, grift tipo AI e Crypto o il nuovo telefonino ok, ammettiamo che le parole non significano più niente e ciao :asd:

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Non hai idea di come funzioni Linux. :rotfl:

Ma tu non fai l’informatico per lavoro?

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Non sono un professionista, sono preso dalla strada cit.

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:yawn:

mentre i professionisti veri con miliardi nell’r&d:

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:yawn:

Solo una nota: questa cosa non e’ vera, come si puo’ vedere dalle sottomissioni all’ufficio brevetti c’era gente che ad Apple si interessava ad AR/VR fin dal 2007: How Long Has Apple Been Working On Its Vision Pro Headset?
Di contro, Oculus VR nasce officialmente nel 2012 per preparare la campagna Kickstarter con cui hanno alzato i soldi per produrre piu’ esempi del prototipo che Carmack uso’ all’E3 del 2012 per mostrare Doom3 BFG edition in VR. Che poi, i primi prototipi di oculus erano pezzi off-the shelf tenuti assieme con lo scotch (come si puo’ notare da questo video: https://www.youtube.com/watch?v=GVDXXfbz3QE ), la unica idea davvero di Luckey fu di mettere in una scatola un SoC da telefono collegato ad un low-persistence display, che ha un sacco di vantaggi in VR (meno blur, framerate maggiore), e poi delle lenti davanti. Sono stati bravi/fortunati ad attirare l’hype con robe tipo Doom3 che venivano mostrate su questi prototipi, ma di “innovazione” c’era molto molto poco…

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