Apple vs World | App Store Edition

c’è palestrati scopano le fighe vs tutti

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Dipende come la vedi da un certo punto di vista è:

“Fighi con il corpo scolpito che scopano fighe spaziali vs rosiconi con la panza catto conservatori”

Per me c’è un enorme differenza tra Apple p Google che hanno i miei dati e se succede qualcosa e qualcuno fa richiesta motivando allora vengono divulgati vs essere lì in bella mostra per tutti così da poter essere abusati

ma se hai un’app su uno store commerciale, io che la compro (anche se gratis) devo poter sapere dove sta l’azienda (anche se unipersonale) che la produce

mi pare piuttosto semplice

lo studente che pubblica l’app è un’azienda unipersonale, non lo esclude dalle regole

Ho capito quindi per te il fatto che costringerà questi poveri studenti che già non c hanno una lira a dover pagare numeri virtuali e caselle di posta virtuali è irrilevante?

Come hai vissuto fino ad oggi dove negli ultimi 15 anni non avevi queste info?

Da oggi in poi andrai a controllare per ogni app il numero di telefono e l indirizzo postale di chi le crea?

Ma non sta a giudizio di Apple decidere se tu puoi contattare o no uno sviluppatore, se vai al supermercato compri una scatoletta di tonno ed è vuota ci sono tutti gli estremi per rivolgerti a chi ha prodotto quella scatoletta di tonno. l’Appstore è un supermercato. Per pubblicare sull’Appstore Apple (e Google pure e in generale tutti gli store) ti obbliga ad accettare delle regole e delle clausole commerciali che poi ribalta sul consumatore.

Stiamo parlando di software che può essere distribuito in maniera gratuita, L esempio del supermercato che vende cose fisiche e non regala nulla è nonsense dai :smiley:

Poi giusto per non focalizzarsi sullo studente ci sono una serie di altre situazioni tipo founder di colore o di minoranze, dove anche se vogliono fare una attività commerciale se vivono coi genitori non vogliono di certo mettere il loro indirizzo di casa visible al mondo intero.

A me sembra una regola dove one size fits all è un disastro, ci vorrebbero dei tier e dei meccanismi così da offrire questo importante diritto al consumatore ma allo stesso tempo non disincentivare la creazione di app e non creare barriere che colpiscono i più deboli.

Boh ma anche il tuo esempio e’ nonesense in come lo stai descrivendo mtt.

Anche gmail e’ un’app gratuita. Quindi google non e’ un business?

Gmail è un app fatta da uno studente o un founder di colore o appartenente a una minoranza?

Questo è il quarto post che specifico questo importante contesto, lì hai letti i miei post prima o hai fatto finta?

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Rabbrividisco al sol pensiero di come agorà possa reagire nel leggere che c’è ancora gente che va dietro a
la mona.

:lode:

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davvero?? quindi posso vendere un app vuota per migliaia di euro da studente e dire “ehi dude sono uno studente mica ti aspettavi che ti vendessi del contenuto vero”.

la carta delle minoranze?? dai fratello su :asd:

Mi sembra un uso assolutamente strumentale e cinico della diversity, che personalmente mi fa giusto alzare un sopracciglio.
Si tratta di un repository che permette di installare sul proprio device software, un device pieno di dati sensibili, di informazioni finanziarie, integrato in un sistema che puo’ addebitarti dei costi, etc.
Mi sembra assolutamente normalissimo che si chieda di indicare un contatto fisico per lo sviluppatore.

Non capisco se mi trollate o cosa.

Se un app è gratis non stai “vendendo un app vuota per migliaia di euro” , ci stai guadagnando zero euro, è gratis, la stai regalando.

Per altro in USA affittare una PO box costa tipo 10 dollari al mese. In Francia sono tipo 15 euro, ma di che stiamo parlando?

Sul resto non commento, in barba a tutti i programmi per aiutare persone con background non tradizionali/minoranze etc definire questi dettagli cinici non lo trovo corretto.

Fammi capire che differenza ti fa avere un email, o un numero di telefono e un indirizzo fisico?

Che fai gli mandi una lettera per posta?

La mail e un sito web sono da sempre visibili, qui si sta rendendo obbligatorio in aggiunta numero di telefono e indirizzo fisico.

Comunque divertente come @mtt quando si parla di applicazioni gratuite, senza business e tutto il resto è d’accordo nel non divulgare le informazioni personali dello sviluppatore ma non nel fatto che possono essere installate senza passare dall’AppStore :asd: (che richiede pizzo e controlli per poter esser pubblicata)

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Sono cinici perche’ e’ un’argomentazione stupida, usata solo per frignare quando c’e’ una regolamentazione anti-apple.
Se hai i soldi per un device per sviluppare un’app, hai i 15 euro al mese per un PObox.

Che costa tipo 7 euro al mese in Italia da avere se vuoi un numero separato dal tuo personale.

Sì perché negli ultimi 15 anni il filtro è stato proprio l App Store che ti permette di scaricare roba sicura senza dover passare la mattinata a controllare su Google da dove arriva un app e fare una visura camerale dell azienda in questione.

(Salvo rari casi dove i controlli sono falliti e qualche merda è passata, giusto per correttezza di cronaca)

Mtt registrati come sviluppatore e leggiti il contratto << commerciale >> che sei obbligato a firmare nei confronti di Apple.

Alle volte la fai proprio difficile eh :asd: