Angry Joe, le controversie del 2013, il sessismo

Questa l'ho sentita l'ultima volta 7-8 anni fa, con l'apparizione del primo corso di Game Director in Italia, mai più sentito nè visto. Successone.
In generale il design sta diventando sempre di più una materia di studio, e l'idea che si tratti di un atto consapevole (che poi era già ampiamente accettata in campi più "anziani" del ludus) si sta diffondendo.
Ma ci sta come establishing dell'industria, temo tuttavia che rimarrà una carriera per pochi, un pò come il regista cinematografico.


Anche io ovviamente, il punto è rimuovere ostacoli e condizionamenti culturali per far emergere l'indole e le propensioni di ogni individuo indipendentemente dal sesso.
Se un certo tipo di ambiente è dominato da elementi che piacciono o che devono piacere solo a una certa categoria per nessun motivo se non la consuetudine a soffrirne non è solo la parte trascurata, perché alla lunga si creano stereotipi e meccaniche che castrano e limitano anche la parte "favorita".

Senza troppi eccessi, Per i videogiochi se fossi uno sviluppatore scriverei storia, ambientazione e dialoghi e solo alla fine deciderei il sesso del protagonista e di tutti personaggi tirando una monetina per ognuno, aggiustando poi leggermente i dettagli.
Questo per qualsiasi titolo.


Eppure chi voleva giocare di ruolo e ai videogiochi ha continuato a farlo battendosene la ciolla, e guarda ora cosa sono i videogiochi. Un business strafantamilioario.

Intendiamoci, se una cosa ti interessa la fai, fine.
Se una donna vuole videogiocare, lo fa.

Tu parli di videogiochi e giochi di ruolo vent'anni fa, io tutt'ora devo "difendermi" perché tra i vari hobby ho quello del modellismo e del wargaming storico, ho raggiunto ottimi livelli a livello modellistico, ma, salvo la mia compagnia abituale, quando dico che tra i vari hobby ho quelli del modellismo partono le occhiatacce tipiche da "sai di palle sudate".
Ma nonostante tutto me ne batto il cazzo esattamente come abbiamo fatto per i videogiochi/giochi di ruolo.



Evidentemente non sono attività stimolanti per molte ragazze, e gli stereotipi mi sembra che se li creino loro, tanto appunto da allontanarsi da certe attività.
Esempio: miniature -> sanno di palle sudate -> non mi ci avvicino, ammesso e concesso che ci sia una vaga possibilità che possa interessare tale attività, perché molto probabilmente la questione potrebbe essere anche questa: miniature -> non mi interessano, quindi sanno di palle sudate. Per la serie "non mi interessa quindi fa cacare".

Da quando faccio slalom freestyle sui pattini mi accorgo ad esempio che anche li, nonostante uno possa pensare che i pattini attraggano più il sesso femminile che quello maschile, è l'opposto (non parlo di pattinaggio artistico). Vedo molti più ragazzi e uomini curiosi che ragazze e donne.
Ammetto che sotto una certa fascia d'età, vedo molte più bambine pattinare che bambini, ma più salgo con l'età e meno ne vedo. Certo in questo caso non si parla di differenze abissali come accade in altri ambiti, ma comunque mi sembra di notarla e mi chiedo: anche in questo caso ci sono pregiudizi? Nell'ambito pattini? Anche no dai. E nel mio caso non è un'attività da scavezzacollo come magari può essere l'aggressive e le rampe, anzi è un'attività anche piuttosto musicale, eppure...


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E' una buona impostazione imho, anche se ovviamente i dettagli da aggiustare poi non sarebbero pochi


Sì.



Col cazzo. Si sono scritti articoli, si è parlato del problema, si è affrontata la demonizzazione.
Se adesso il gioco di ruolo è meno problematico di prima è perché c'è stata anche una battaglia in questa direzione.


"L'armatura mi tira i peli sul petto" - Joanna la guerriera.
Ah si, vero, è stata affrontata da tutte le tv e i giornali la demonizzazione dei giddierristi, e come dimenticarsi le "battaglie" e le campagne pro gdr.

Ma per piacere dai, che è ancora vista come una roba da poveri mentecatti inferiori dai più.


non posso mettere quei gambali corti e non mi sono fatta una ceretta prima

e cose cosi




su questo concordo con rorschach

non mi pare che si sia riucito ad affrontare granche con articoli e discussioni del problema (che ci sono state, come dici tu. semplicemente mi sono sembrate abbastanza ininfluenti)
mi pare che abbiano toccato una platea piccolissima

in america ancora quest'anno ci sono state decine di campagne della lobby delle armi a dire che la colpa è dei videogame violenti e non delle armi
solo l'altro giorno ho trovato due puntate di criminal mind delle ultime due stagioni dove i serial killer si ispiravano (ancora ) a videogame violenti.
parlo del 2013, non del 99.
non mi pare si sia raggiunto chissa quale obiettivo

semplicemente continuano a essere visti in un certo modo, e noi continuialo a sbattercene la ciolla

anzi, forsce ce ne sbattiamo ancora di più di prima




Ti sfugge che le due cose siano collegate? Non credo, dai
I GdR sono ancora considerati male da tantissime persone, ma nel campo di riferimento (il gaming, in generale) hanno letteralmente cambiato faccia, ed anche l'opinione comune, anche se ancora non lusinghiera, è comunque deviata da quella che c'era vent'anni fa.

E' un po' di tempo ormai che nessuno mi da piu' del satanista, ad esempio, cosa invece piuttosto comune ai tempi.



L'obiettivo è che ora c'è un dibattito e la voce di chi gioca è presente, prima non c'era.
A me sembra un risultato non di poco conto, sinceramente.


Appunto, perche sta cambiando il mercato ed il pubbico a cui il prodotto e' destinato, ma non certo grazie a sta femminista della domenica


quoto
già chiedere di giocare a risiko a volte mi guardano come un rincoglionito che parla alla cdc
Ma quello è perché risiko è un giocaccio


ma non mi sembra che sta voce sia gran presente. anzi.
la voce c'è. essere presente ed ascoltata mi sembra tutto un altro paio di maniche

negli ultimi 10 anni il 90% di progresso in termini di "immagine" del mondo dei videogiochi/giocatori e anche di "interesse da parte del pubblico femminile" a 360°, il ruolo da leone l'hanno giocato ci piaccia o meno due signori che si chiamano sony e microsoft

hanno fatto di più nell'avvicinare le donne all'industria dei game e nel renderla "cosa accetta alla gente" la diffusione delle due consolle che 20 anni di battaglie di gamer


Vabbé dai se proponi risiko fanno bene.


A parte gli scherzi, si, anche nei giochi da tavolo stessa cosa.
Eh ma è sicuramente perché allontani le persone con gli stereotipi.





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Su questo non sono d'accordo comunque.
Non ho mai avuto difficoltà nel proporre e coinvolgere con giochi da tavolo anche persone completamente estranee al gaming, e spesso e volentieri poi hanno coltivato la cosa anche per conto loro.

Per dire, penso che una buona quantità delle copie dei Coloni di Catan diffuse a Livorno sia lì per merito mio



Anche qui, ti tiro un bel "meh" - considerando che proprio quello delle console risulta un ambiente particolarmente ostico nonostante la sua diffusione e promuove idee piuttosto discutibili, vedi anche l'articolo che ti ho linkato.


Comunque mi prendo un attimo per discutere questo punto.
Questo non è un argomento.

Se un determinato comportamento non si verifica o ha un impatto ridotto in un campo particolare o in una situazione particolare, questo non implica che lo abbia anche altrove.
In sostanza, se anche nel pattinaggio che fa Rorschach, pur senza distinzioni di carattere discriminatorio, c'è una prevalenza maschile, questo in nessun modo nega che possa essere presente altrove.

Quindi, per cortesia, non fatelo