[AMA] Sono trans, ask me anything.



E' controintuitivo, ma è assurdo l'opposto (logicamente parlando) ed è anche socialmente più appropriata la definizione fornita da whitetiger per le varie ragioni elencate.

Se vuoi figli devi comunque specificare "etero, ma solo donne fertili".

Poi le persone trans sono poche rispetto alla popolazione, è più probabile incontri una donna sterile che una donna trans, quindi perché puntare su questo specifico tema?


Oh, scusa ma veramente ci vorrebbe un disegno per me (o meglio, una spiegazione medica ).

Tu dici "l'orgasmo è un fatto puramente mentale" ma se io, maschio, non ho l'eiaculazione, non posso avere un orgasmo in nessun modo (pure quello prostatico leggo che comunque è la stimolazione della prostata ma poi eiaculi).

Non riesco a capire il meccanismo fisico che ti innesta l'orgasmo, dato che sostanzialmente da quel punto di vista, se non ho capito male, hai lo stesso apparato genitale con la differenza che non hai testosterone.

Come si fa ad avere un orgasmo "mentalmente" e perchè tu puoi e io no? Sono gli estrogeni?

Se vuoi linkami una spiegazione medica o glissa o come preferisci


Secondo me il pezzo che ti manca è che l'eiaculazione è conseguenza fisiologica dell'orgasmo. Tu li associ perché quando hai un orgasmo, eiaculi sempre.

Infatti c'è una condizione medica negli uomini in cui hai orgasmo ma non eiaculi: https://en.wikipedia.org/wiki/Anejaculation

Poi che l'orgasmo si possa dire mentale non saprei, è comunque un evento del sistema nervoso diciamo.


Ci tengo a puntualizzare che 'st'idea malata ce l'hai solo tu.

Per me non c'è nessuna questione "d'onore".


Questione d'onore... Come se ci fosse qualcosa di dis/onorevole nell'essere eterosessuale od omosessuale. Per cortesia...



Per quanto mi riguarda è una mera questione di semantica.



*
Se è solo semantica perché non accetti la definizione di whitetiger?


Perché tendo a fidarmi ancora del vocabolario e, per me, la definizione che trovo sul vocabolario ha più senso.

Però, davvero, non ho voglia di riprendere questa discussione.
Se qualcosa per te ha più senso, non è più solo questione di semantica.


Sei un gatto attaccato ai maroni!


Per esempio, da un punto di vista etimologico, ha più senso la definizione di etero/omosessuale che trovi sul vocabolario (che fa riferimento al sesso).

Come ti dicevo, non avrei nessun problema ad usare termini quali eterogenere e omogenere: sono chiari, autoesplicativi e non creano equivoci.



Poi, visto che sembra tu voglia in qualche modo provare la mia omofobia e continui a rompere il cazzo su questo punto ("sigillo d'onore "), te lo dico chiaramente: non sono omofobo, né soffro di una qualche omofobia latente.

Non provo alcun astio nei confronti degli omosessuali, non li considero affetti da alcuna malattia, non do alcun valore di merito alla loro sessualità (né in negativo, né in positivo) e sono contento della loro esistenza, foss'anche solo perché rendono il mondo più vario ed interessante.

Sono favorevole ai matrimoni omosessuali, sono favorevole alle adozioni da parte di coppie omosessuali.

Considero qualsiasi atteggiamento omofobo deplorevole e mi rallegro se come società diventiamo più inclusivi nei confronti della comunità LGBT.


Ora, se hai finito scassare i maroni, vorrei restituire il thread a whitetiger.
No etimologicamente è corretta la versione di whitetiger, come ho spiegato nel thread lockato:



Comunque sei tu che rispondi IT e poi dici di non voler discutere. Io semplicemente ignoro le tue contraddizioni performative e continuo a discutere.

no infatti ho un attimo divagato.

comunque non so, tu come definiresti l'eterosessualità?


potremmo usare il metodo dei bagni "in piedi" "seduti" e applicarci tutti una targa con scritto "cazzo" o "figa"


Va bene, ma io (come la maggior parte degli uomini) NON posso avere un orgasmo se non eiaculo. Cos'è che da a Whitetiger la possibilità di avere un orgasmo non eiaculatorio, dato che non è che soffra della condizione medica che hai linkatlo tu. Cosa gli permette di farlo?


Dal punto di vista puramente fisiologico ne "soffre" mi sa, credo abbia proprio quella condizione lì di wikipedia, anche se essendo un risultato in un certo senso "voluto" non si può dire patologico. Però ora non vorrei dire scemenze.



Il tema è stato super-sviscerato in questo thread, se vuoi dibattere leggilo prima. Se è solo per info, ti ho messo in ordine le spiegazioni che ritengo esporre il nocciolo della questione (in ordine logico, non cronologico):











A questo punto pino giustamente ha obiettato che "sessuale" si riferisca all'aspetto procreativo:





Clikka sulle frecce rosse sopra il quote per vedere il post intero e il contesto.
Considera che quelle spiegazioni erano generiche, quindi includevano anche il caso di donne trans operate, la puntualizzazione sul fatto che non si possano vedere i cromosomi a occhio nudo si riferisce a quest'ultimo.
il tuo ragionamento è che il rapporto di uomo con una donna trans non operata è etero perchè sia mentalmente che fisicamente il secondo soggetto è molto diverso dal primo, per cui il rapporto è definibile etero, e ci sta.

quello che non capisco è come possa essere l'aspetto genitale un aspetto secondario, come sembri suggerire. perchè per quanto io, generico uomo etero, ed una x donna trans non operata (che da qui in poi chiameremo chiara, per non ripetere ogni volta il concetto) siamo sì molto diversi, condividiamo comunque lo stesso apparato genitale. e in una relazione l'ambito sessuale ha un grosso peso; come questo possa essere un aspetto di poca importanza (il fatto che chiara abbia il mio stesso apparato sessuale) mi sfugge. e non per un discorso meramente procreativo perchè come dici giustamente tu anche una x donna sterile non può riprodursi; se in una donna cerco ANCHE la vagina (non solo, perchè intorno ovviamente c'è una persona) come posso considerare il rapporto con chiara uguale a quello che avrei con una donna cis?

ripeto, il tuo ragionamento ha senso (io e chiara siamo molto diversi, per cui il rapporto è etero) ma ridurre l'aspetto genitale in secondo piano mi sembra un pò riduttivo perchè comunque è un aspetto che ha un suo grosso peso.


Ti ha cambiato sotto il culo la definizione di "eterosessuale" e "omosessuale" senza che te ne sei accorto.

Tu li intendi come sono definiti sul vocabolario: stesso sesso, sesso diverso.

Lui come: stesso genere, genere diverso. ("Nell'essere umano, attrazione per il genere opposto / stesso genere.")


Ed ovviamente sesso =\= genere.




Non esattamente l'aspetto procreativo, ma il collegamento con il termine e il concetto di "sesso".

eterosessuale -> diverso-sesso

omosessuale -> stesso-sesso



In qualche modo, l'equivoco che stai avendo con CrazyWildhog è emblematico di quello che ti dicevo: imho non andrebbero ridefiniti i termini, ma usati termini diversi (se proprio si vuole etichettare le cose).


Edit:



EteroSESSUALE, omoSESSUALE.


L'ho appena detto che sia cambiata, non ho capito perché assumi che wildog non sappia leggere.

Tra l'altro era stato detto nel thread. Si era persino fatto l'esempio sulla definizione di atomo che è diventata l'opposto della precedente a cavallo del 1900.



Eh ti avevo avvisato di leggere il thread prima non è che posso quotare l'intero thread.

A questo ho risposto qui:



Sul dato portato da Pjem:





Forse c'è una confusione tra il mero dato e cercare una spiegazione psicologica o biologica, il "perché" accada ciò che descrive Pjem e non l'opposto, cos'è realmente un eterosessuale?



La risposta non è immediata, quando intuitivamente tendiamo a pensare che lo sia.

Infine:



Pardon. Avevo letto male, pensavo gli fosse sfuggito.
"Atomo" vuol dire "non divisibile".

Ma gli atomi sono divisibili.

Perché non sono impazziti tutti ergendo vessilli a Cthulhu e invece va tutto avanti come prima?

Perché il termine "atomo" si riferiva a quest'entità, che non soltanto si riteneva indivisibile, ma soprattutto era ispirata alla concezione di Democrito: cosa ben più rilevante della mera non divisibilità di queste particelle secondo Democrito era l'opposizione al concetto di materia estesa e continua.

Qui è lo stesso, è ben più rilevante l'aspetto etologico del termine eterosessuale come è stato usato fin d'ora, del mero aspetto genitale, per questo c'è buona continuità semantica. Oltre ai motivi sociali già esposti per non adottare neologismi.


a livello di definizione ok, ma veniamo all'atto pratico e te la metto più sul personale per portare il discorso un più terra terra.

conosci una ragazza, ti piace, ci esci per un pò, arriva il momento di copulare e scopri (o te lo comunica poco prima, onde evitare malintesi) che ha il pene.
per te sarebbe un aspetto secondario? non gli daresti troppo peso?

chiedo eh, non so se tu sia eterosessuale o meno, in caso contrario perdona la domanda