Agorà marziale

Una volta sono riuscito a tirare la tecnica a 0:25
Sul linoleum ma tanto Simone è fatto di granito

<-- Qua: 6 anni di Judo, in età "verde". Passato in età matura allo Shaolin del Nord, nome che sfortunatamente viene dato ad un sacco di roba. Il mio è quello di Gu Ru Zhang, che preferisco sempre chiamare con l'altra traslitterazione, ovvero Ku Yu Cheung.
Ku insegnò fra gli altri a Lung Chi Cheung, padre di Lung Kai Ming, maestro del mio maestro, che domani andrò a trovare ad Hong Kong per festeggiare il suo 80° compleanno
Nel curriculum, vista la storica amicizia tra Ku e Taam Sam, anche un peletto di Choy Li Fut (branca del Buk Hsing).
L'estate scorsa il master mi lascia l'onere del corso, adesso insegno cercando di mettere dentro tutto quello che ho a portata di mano: sacco, trx, step, palla medica, sparring controllato, sparring libero, con protezioni, senza e chi più ne ha più ne metta (ultimamente anche qualcosina col bastone, giacché è l'argomento dell'anno). Collaborazioni col gruppo di Ju Jitsu e MMA.
Sempre aperto a nuove contaminazioni, ma sempre fedele alla tradizione.




Io ho un po' il rammarico di non aver mai fatto gare, ma ho iniziato boxe che già lavoravo e non ho mai avuto tempo (e soprattutto voglia) di prepararmi per una gara come si deve.

E adesso sono vecchio.
5 anni di thai boxe e ho dovuto mollare per colpa del ginocchio...
recentemente ho fatto delle analisi e sta benissimo

mi manca tantissimo, ma purtroppo mi sono trasferito e nn ho idea se ci siano palestre serie in zone... tralasciando che mi sento già anzianotto e nn ho più un cazzo di fiato


Lo faccio anche io bjj, ho iniziato giusto due settimane fa coi tornei
Però vedere queste cose mi fa davvero piangere sangue.



Sono tutte proiezioni tipiche della lotta olimpica.
Se, come hai scritto, hai qualche intenzione di iniziare, fallo subito e diventa un fanatico anche te, non te ne pentirai


perché mi sembra che una disciplina seria debba subito insegnarti la postura, il movimento e magari le parate. e ci vuole tempo. anche perché nei fondamentali se prendi qualche vizio non te lo toglie più nessuno. metterti subito a dar colpi a un sacco mi sembra un modo per accalappiare gonzi che vogliono avere immediatamente la percezione di poter muovere le mani.


mio punto di vista: con il sacco puoi imparare le stesse identiche cose, con il vantaggio in più che affini subito occhio e feeling per la distanza.
La premessa é di essere seguiti da un valido coach o sensei, stessa premessa che vale per un arte marziale con esercizi a secco (se non ti segue nessuno rischi allo stesso modo di imparare tenciche nel modo sbagliato).
forse sbaglio ma vedo dei pregiudizi o esperienze negative in merito al sacco.
anche noi abbiamo cominciato praticamente subito con colpitori, sacco e esercizi in coppia, ma quello che facciamo noi non ha granchè su forme e formalismi, abbiamo una visione più boxistica, poche cose allenate molto.
Uhm... tru, tru.This.Oh beh, anche this.

Io credo che ci sia una cosa importante e una cosa fondamentale.
Importante è cambiare, allenarsi a vuoto, al sacco, ai colpitori che tiene un altro. Variare le situzioni stimola la capacità di adattamento che per un combattente è il pane. Allenarsi sempre nello stesso modo "calcifica" questa capacità e ti fossilizza solo su QUEL tipo di movimento.
Fondamentale, invece, fare BENE la qualunque cosa: come giustamente osserva Mauer, è possibile commettere errori (gravi) anche allenandosi a vuoto. Molto spesso si vedono parecchie persone tirare pugni col polso piegato. Sia a vuoto che al sacco. Ed è sbagliato in entrambi i casi. Fondamentale quindi saper fare BENE la tecnica, sia essa portata a vuoto o contro un bersaglio.

Potrei addentrarmi nel reame delle nefandezze che vedo tra le pischelle della fitboxe ma mi limiterò a citare le fasciature a mo' di mummia che immobilizzano completamente le dita in posizioni da bondage e arrivano fino a tre quarti avambraccio.
Il lato positivo sono giovani culi duri come il marmo
Ma resta il fatto che quando si allenano nun se possono guardà


*
braFo sapevo di poter contare su di te
variare é la parola chiave, sapere eseguire una tecnica in modo dinamico pone difficoltà differenti che fare la stessa a secco da fermo. Colpire in movimento é tutt'un altra storia in sostanza.
Sempre seguendo il filone "variare" cambiare sparring o partner coperativo continuamente é un must.
2 anni di pugilato, seguiti da altri 2 anni di muay thai, incontro con protezioni vinto, viaggio in Thailandia di quasi 2 mesi quasi solo per allenarmi. Adesso torno in Italia e comincio a combattere seriamente e spacco il culo. È passato più di 1 anno dal ritorno dalla thai e non sono più riuscito a rimettere i guantoni una sola volta. È una cosa che quando ci penso non so proprio spiegarmi. Anche qua a Bergamo avevo trovato una palestra stupenda, con un ambiente meraviglioso e con un istruttore con una passione che raramente si vede.

Boh quella merda di crossfit mi ha succhiato ogni energia probabilmente, mi vuole tutto per sé


certo che fare 2 mesi in thailandia per allenarsi e poi tornare qui per cadere a piedi pari nel crossfit è come andare in francia per imparare la cucina, poi tornare e buttarsi nel burger king
I paragoni culinari di Michi
Mauer Altra cosa che mi sta particolarmente a cuore.
Ottimo sparrare, ma farlo sempre con lo stesso compagno nasconde lo stesso rischio di fossilizzazione descritto sopra: si impara a conoscere tempi, tecniche preferite, distanze e quirk del compagno.
Cambiare! Anche per avere un avversario più grosso, o più alto, o più veloce, o anche solo con una tecnica diversa.
Vado oltre: ho colto al volo la possibilità di allenamenti incrociati col gruppo di ju jitsu. Il loro sparring è per forza di cose completamente diverso. Migliore? Peggiore? Non è importante, è stato prima di tutto interessante dal punto di vista tecnico, ma soprattutto utile a fronteggiare situazioni che non avevo mai vissuto prima. Diverse tecniche, diverse tempistiche, una diversa concezione del combattimento. E' stato utilissimo a mio avviso, non solo ai ragazzi con 3-4 anni di esperienza, ma anche a me che insegno. Perché anche un avversario tecnicamente inferiore, quando viene da un ambiente diverso, avrà sempre qualcosa da insegnare.


Ma vai a cagare

Vai a giocare a rugby con Grim, su, che a 34 anni hai ancora 8 anni buoni davanti per farti frullare le ossa



Anche alle giostre


hai dimenticato di quotare la parte fondamentale



io ho provato a fare Kendo per due mesi: vale?

Dopo, ahimè, ho dovuto smettere per problemi di... si faceva troppa fatica


Sono 2 attività che non hanno nulla in comune, avessi detto Krav maga potevo darti ragione

Credo comunque che molto sia dovuto al fatto che le lezioni di tecnica e combinazioni mi avevano rotto le palle. Nonostante mi divertissi ancora molto nello sparring, tutto il contorno mi annoiava parecchio e alla fine ha inciso molto.
Inoltre non avevo risposte fisiche adeguate dall'allenamento. Lunghissime sessioni, basate maggiormente sul cardio sono veramente stressanti sia a livello fisico ma soprattutto mentale. Boh pazienza, speriamo che tra un po' la voglia possa tornare.
Ah aggiungo questa perché è importante e avvalora la tesi: anche a shiatsu (sto seguendo un corso professionalO, sono al secondo anno di 3) praticare sempre con la stessa persona ti limita e alla lunga ti danneggia: impari a calibrare la pressione solo su quel ricevente, impari che le contratture sono sempre allo stesso posto, non impari a "sentire" la muscolatura che c'è sotto ma vai a memoria. Per non parlare dei punti: smetti di "cercarli" con le dita perché sai già dove sono anche solo guardando.
Stesso dicasi per chi sta sotto: abituandoti sempre alla stessa pressione non riesci ad essere critico e quello che sta sopra non beneficia di un parere utile, ovvero prendendo trattamenti sempre dalla stessa persona non saprai mai se c'è di meglio o meno.

Morale della favola: cambiate partner

E, sì, ha mille significati
Ormai sono due annetti che faccio thai in un'ottima palaestra che sforna parecchi lottatori. Anche se non penso che salirò mai sul ring, mi faccio male troppo facilmente.
io non ho molta esperienza nelle arti marziali in generale..ho sempre praticato sport da gggiovine (pallavolo,basket,scherma,nuoto,ecc)
Quando poi ho superato i 24, non ho piu' fatto una fava e ho sentito il bisogno di prendere botte
Ho provato Boxe,Muay Thai,Kick..ma avevo 2 problemi giganti:
1- Non mi veniva il gesto di prendere a pugni uno con cui ci uscivo a bere
2- La musica di merda che si usa durante l'allenamento

Il secondo problema era anche sorvolabile..ma il primo era un macello..non ho l'istinto omicida..e se mi offri una birra non ho motivo per prenderti a pugni, e mi ritrovavo sul tatami a ridere mentre incassavo Cosi' ho sempre mollato dopo massimo 6 mesi.

Un giorno ,arrivato a 28 anni, il mio cervello è esploso e mi è venuta la malsana idea di vedere se ci fosse un corso di Capoeira nella mia zona.
Trovato ( ) e tempo 2 lezioni mi sono ritrovato a 33 anni a fare 2/3 allenamenti a settimana, stage in giro per l'europa/italia, e altre amenità varie.

Mo so che per la maggior parte capoeira significa capriole e balletti...quindi se non siete interessati non mi dilungo nello spiegarvi perchè andrebbe almeno provata, ma da "vecchio" posso garantire che è un ottimo sport , vi porta un buon risultato fisicamente, ed è molto meno "non vi picchiate mai" di quello che sembra
Grappling da 10 mesi con possibilità di presenziare come ospite al corso di Wushu Sanda 2 volte al mese.
È la versione senza kimono del Ju-Jitsu, inizialmente sembra stupido, ironicamente gay, ma con passare del tempo la si può riscoprire come un'arte marziale "ragionata" che permette di sfogare lo stress giornaliero.
Infine va detto che le arti marziali brasiliane hanno una disciplina più fraterna e meno cameratesca rispetto a quelle orientali.

I problemi rimangono 2: la pigrizia nel fare gli allenamenti extra (che sto eliminano con la rimozione dei miei "vizietti") ed la mancanza di uno sviluppo muscolare vero e proprio

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