[7 Ottobre 23] Crisi Palestina-Israele (Part 1)

Così uniti nella linea politica che c’è stata la rivolta del personale politico contro quella posizione :asd:

Ma pure tra i vari stati la posizione è molto diversa, la posizione spagnola non è per niente allineata con lasciare spazio alla risposta israeliana, qualunque essa sia, proprio perché abbiamo una cosa chiamata diritto internazionale che regola i crimini di guerra

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Hanno ufficialmente battuto i nazi al gioco di fare i nazi
Un massacro con pochissimi precedenti, fatto oscurando i media per non lasciare testimoni.

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Perfino l’esercito americano ci ha tenuto a sottolineare che quello che succede a Gaza in queste ore è tutto frutto degli israeliani e che loro non c’entrano nulla :dunnasd:

https://twitter.com/JM_Szuba/status/1718059754172330057?t=qFTnFBsz9yumTrjD8lpa1A&s=19

orribile.

Direi che dovrebbe dare l’entità delle azioni di questa notte

Ah, comunque

Se volete criticare Phobos sulle posizioni che ha preso tutto ok, uscite così gratuite anche no

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Non c’è una morale che governi la politica estera (a meno di situazioni di cui non freghi niente a nessuno che sono sempre più rare), l’ONU non funziona e non ha quasi mai funzionato in questo tipo di decisioni. A volte si è fortunati, come nel caso dell’Ucraina, che i giochi di potere tra i vari imperialismi ed i loro vassalli prendano una decisione che si allinei con quanto sarebbe giusto moralmente. Nella maggior parte dei casi no.
Anzi come dicevo qualche giorno fa, la perdita di potere politico e militare della Russia è una concausa della mano libera lasciata ad Israele, venendo a mancare l’unica potenza tradizionalmente allineata a Siria, Giordania, Egitto, hamas, ecc…
Tra le opzioni mi viene quasi da pensare che lo status della guerra fredda, con due poli ben identificati e contrapposti (e tutte le proxy wars che si sono viste in quei decenni) non fosse così tanto peggiore di quello attuale.
L’unica speranza sarebbe davvero la terza via dell’UE con una politica estera comune, ma dovrebbe anche agire da deterrenza militare e manca sia leadership che volontà nei singoli stati di farlo.
Siamo fortunati che per adesso il modello imperialista cinese sia stato solo economico e non militare, altrimenti avremmo ancora più conflitti.
Purtroppo non c’è niente che possa fermare Israele ad oggi e non c’è nessuno in grado di aiutare i palestinesi. Sarà un outcome terrificante, ho paura a leggere le news in questi giorni…

ma in realtà ci sono decine di attori che possono fermare israele: i suoi alleati.

Gli USA con Biden hanno provato a spiegare al criminale Netanyahu che non deve spingersi troppo oltre con la risposta militare, allo stesso modo dovrebbero fare tutti gli stati UE, invece che chiudersi in un cieco signorsignore ad israele qualunque nefandezza voglia compiere.

Se USA + UE usassero gli stessi toni e spiegassero per bene ad israele che oltre una certa linea rossa (invasione di terra) finisce il supporto occidentale a Netanyahu e ai suoi sgherri cambierebbe eccome la situazione politica mondiale.

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fxd

Per quanto riguarda USA e UE non c’è bisogno di fare deterrenza militare o altro, per iniziare basterebbe fare delle sanzioni contro Israele come fatto con la Russia :dunno:
Non avendo risorse primarie dovrebbero avere ancora più effetto, no?

Questa è una possibilità molto poco probabile. Pure Israele dovesse fare centinaia di migliaia di morti palestinesi non ci sarà un intervento deciso USA secondo me.

Non sono d’accordo sul fix, il sistema dei veti incrociati del consiglio di sicurezza non ha permesso neanche agli USA di agire sotto l’egida dell’Onu nelle sue azioni militari (e se ne sono sempre sbattuti, così come se ne sono sbattuti i russi).
Quello delle sanzioni mi sembra uno scenario ancora meno probabile.

non ci sorprendiamo quindi se il resto del mondo attacca il blocco occidentale facendo giustamente notare che il rispetto del diritto internazionale vale solo contro gli avversari dell’occidente

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E chi si sorprende, non c’è alcuna superiorità morale a livello di nazioni del blocco occidentale, gli USA fanno i loro interessi e basta. L’UE non è neanche in grado di capire quali siano i suoi interessi. Che poi ci sia più cultura dei diritti umani in occidente è una cosa che impatta relativamente nelle decisioni di politica estera. Il massimo che si può dire è che gli USA, se li paragoni a Russia o Cina siano il male minore, ma stiamo sempre parlando di male.
Ripeto a volte va di culo, come nel caso del Kosovo o dell’Ucraina, la maggior parte delle volte no.

Non che andare avanti a bombardare come se non ci fosse un domani cambia chissà che…
Che alternative ci sono? radere tutto al suolo da distante o sparare a distanza ravvicinata?

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Lascia stare il consiglio di sicurezza

Possiamo dire però che gli USA (e Israele :spy:) possono tranquillamente sbattersene di risoluzioni e co, al contrario di altri stati?

Sulle sanzioni sono d’accordo, era per asdare :asd:

Tutti gli stati se ne sbattono se hanno la forza militare e gli alleati giusti, non è una prerogativa americana. Non capisco dove vuoi arrivare. Che gli Usa potenzialmente se ne possono sbattere di più perchè non hanno rivali militarmente? Si probabile.

Poi se fossi uno stato e dovessi decidere se farmi denazificare dai russi o che mi esportassero la democrazia gli americani preferirei i secondi sperando in un body count minore. Ma non spererei di appellarmi alla moralità di nessuno per non essere invaso.

Oltre alla potenza militare è proprio la percezione: gli USA (e Israele :spy:) se ne possono sbattere e farlo alla luce del sole, una Russia (all’inizio della guerra in Ucraina, quando ancora si pensava che… :asd:) si prende le sanzioni, che poi ci siano triangolazioni ecc ok

Zerocalcare sempre sul pezzo:

Senza troppi giri di parole:

Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema.

In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco -il minimo davvero- che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire.

Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e delle lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso, perché Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo ma anche un momento di calore e di incontro.

Lo so che quello sul manifesto è solo un simbolo, ma quel simbolo per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina, le macerie sotto cui sono sepolti i propri cari, la minaccia di morire intrappolati in quel carcere a cielo aperto dove tanti ragazzi e ragazze sono nati e cresciuti senza essere mai potuti uscire.

Sono stato a Gaza diversi anni fa, conosco persone che ancora ci vivono e persone che ci sono andate per costruire progetti di solidarietà, di sport, di hip hop e di writing. Quando queste persone mi chiedono com’è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull’opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io onestamente non riesco a fornire una spiegazione. Non riesco nemmeno a dire loro del mio dispiacere di non esserci e di quanto questa cosa mi laceri, se lo paragono all’angoscia che sento nelle loro voci.

Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese.

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Sto comunista del cazzo di Zerocalcare.

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