Non sarebbe male, eh... Non vorrei intromettermi nel vostro idillio, ma era locke quello che perdeva dentoni da tutte le parti? Sì, ma finché ognuno avrà la propria definizione di quel termine, sarà solo un motivo in più per NON fare chiarezza.
[QUOTE=Diogene;12990682][ot]
un opinione non la esprimi con il capo rasato, il braccio teso, una bandiera in quel modo e i vestiti da fanatico nazista austriaco[/ot][/QUOTE]
Ti sei perso la manifestazione studentesca dell'anno scorso? Dove la polizia ha fatto passare un congruo numero di omini armati di tutto punto che han dato l'assalto nella zona dei licei? Stessa polizia che li ha poi salvati caricando gli autonomi che son intervenuti...
Ma questa dovrebbe essere la risposta giusta sempre e comunque, non perchè devi cambiare veste a ciò che sei per poter mantenere immutata la sostanza, ma perchè il tentativo di sintesi di idee politiche in parole è ormai desueto e superato. Non basta una parola per dare una spiegazione di se stessi e delle proprie idee, non più quantomeno. E non basta una parola per dare risposte sensate ai problemi, soprattutto se la parola non ha un significato universale ma è soggettivamente interpretata.
Dire che la parola antifascista oggi non ha valore, o ha un che di mafioso, bè, mi pare un gesto violento ed irrispettoso nei confronti di chi su quella parola ha costruito la sua vita e vede oggi che dopo tante battaglie, nulla è cambiato.
La maggioranza delle persone che oggi si definisce genuinamente tale mai nasconderebbe dietro l'idea del gruppo le proprie azioni o giustificherebbe atti illegali, perchè in quella definizione rivede ideali ed idee che sono l'esatto contrario di ciò, e che non moriranno mai, sebbene vogliano far credere il contrario.
L'idea che oggi certe definizioni siano passate e morte è solo un modo per far dimenticare cosa quelle parole significavano e perchè sono nate. E ci stanno riuscendo benissimo
il bello che per i fatti del san paolo sono stati condannati SOLO i giovani, non gli sbirri, con queste motivazioni
"La prova fondamentale per la condanna del compagno di Dax manganellato è stata la testimonianza del poliziotto responsabile del pestaggio stesso. In un primo momento il compagno di Dax non era stato riconosciuto come autore materiale di alcun reato o aggressione, ma invece come vittima del pestaggio ripreso dal video amatoriale. Successivamente alla sua denuncia dei poliziotti ripresi mentre lo manganellavano è stato denunciato e riconosciuto dagli stessi poliziotti da lui accusati. Anche se assurdo, questa testimonianza è stata valutata come attendibile."
praticamente tutti dell' area brianzola, ma ti parlo di tipo dieci anni fa, gli ex punk di erba poi diventati o redskin o raver o morti l' area isa giussano e la gente che girava ai poggi e al centrale di lurago
L' orso e san (se sono ancora vivi) se proprio vuoi due nomi, boccaletto se non e' morto ma non credo girasse all' orsa
mah...due parole volevo dirle anche io, seppur non sia un esperto di politica
io vedo in questa vicenda "solo" un omicidio, portato a termine da squilibrati con un pretesto politico e un chiamatelo "lavaggio del cervello", che viene fatto sia a destra che a sinistra ( ovviamente negli ambienti più estremisti, dato che di questo si parla, non certo di democrazia e confronto ). Non un omicidio politico per alcune ragioni:
- la vittima non penso fosse uno snodo nevralgico o una figura di tale importanza da mettere assolutamente a tacere. Potrei anche sbagliarmi, ma non penso che se lo fosse stato avrebbero mandato padre e figli a farlo.
- quelle persone ( o meglio persona, nel principale attore del padre penso ) avrebbero ucciso comunque ( sia che siano di destra sia che di sinistra ). Pensate a questo : il padre convince due figli a uccidere a coltellate una persona chiunque, certo della "fazione" opposta, ma sconosciuto ai più. Ma una persona, in questo caso un padre, che convince i figli, ancora immaturi e "vergini" al mondo dei veri problemi, ad uccidere, lo fà perchè c'è in lui qualcosa di malato. C'è devianza che non deriva dal appartenere o no al mondo politico, bensi a un problema che risale a educazione/condizione sociale/modo di relazionarsi etc etc
- mi pareva qualcuno dicesse che i soggetti si erano gia "conosciuti" o venuti alle parole/mani altrove. Beh in tal caso è nè più nè meno una regolazione di conti. Tutti conserviamo, chi più chi meno, una filosofia politica o chiamatela "sociale", ma certo se io uccido uno perchè ha idee diverse dalle mie e magari mi ha pestato i piedi, beh allora la mia aspirazione politica passa in secondo piano e subentra il mio modo di affrontare un problema
Ripeto potrei anche sbagliarmi ma non vivendo lì, non conoscendoli, non posso dire molto a riguardo. Per quanto riguarda l'operato delle forze dell'ordine...beh conosciamo tutti la loro efficienza e la loro dedizione alla mansione (con "loro", inteso le teste calde delle forze armate )
Io penso che il problema vero non sia questo (che tra l'altro viene fatto da tutti e due i poli) ma che gli esseri umani dopo un periodo di benessere inevitabilmente finiscono per dimenticarsi le lezioni della storia, sia per tornaconto personale che per idiozia e basta.
Abbiamo avuto i SUV e i McDonalds, e ora della politica non ce ne frega nulla perchè ce la siamo dimenticata.
Vabbe ma sono anche un po discorsi vuoti... se da un lato è vero che un cert otipo di gente deviata farebbe casini anche senza "fascismo/destra estrema" è anche vero che al momento sti assassini erano e sono parte della destra estrema italiana...
Un po come dire che qualsiasi torturatore tetesco non stava comunque tanto bene con la testa ma comunque divenne un nazista e da nazista diede sfogo ai suoi istinti piu bassi...
Sti qui da facenti parte della destra estrema han ammazzato e altri loro commilitoni han provato a proteggerli cercando di rubare la salma dell'assassinato, rimane un delitto compiuto da fascisti e da fascisti cercato di insabbiare