7 anni fa... per nn dimenticare

[QUOTE=Diogene;12990631]
io di questa storia non so praticamente nulla ma porci tipo questo sono ancora in circolazione?[/QUOTE]

per quanto sia in accordo con te sulla sostanza, vorrei dire che finchè li tratteremo come animali, cresceranno come tali.
se commettono reato, li si mette in gabbia, con regolare processo (su questo possiamo aprire discussioni nel merito fin che se ne vuole, ma è così che si comporta un paese civile) ma se esprimono opinioni, non gli si può dare del porco, perchè altrimenti gli si da appigli per comportarsi come tali.
l’insulto ha come feedback il rifiuto e la rabbia, e in ultima analisi la violenza.
non mi pare un gran risultato



ecco l'etichettatore.
Ora che hai appiccicato un postit su quella gente con scritto 'antifascisti' puoi giustificare le forze dell'ordine.


Cosa c'è di poco chiaro nel concetto di "moderare i toni"?

Sei quello che sta facendo casino, qui dentro. Slogga dal forum e conta fino a dieci(mila), poi prova a rientrare.


Sì ho capito cosa intendeva dire, ma secondo me non è del tutto vero: se alla base di un omicidio non c'è un piede pestato al bar, un apprezzamento alla ragazza, uno sgarbo al lavoro, ma una semplice antipatia politica, come si fa a non fare l'associazione politica-delitto? Se io uccido qualcuno che conosco solo perché "rosso", per quale motivo lo faccio?

non sono capace di trovare la sentenza, ti ho chiesto di linkare o quotare e rispondi peggio di prima.
deduco che l’intento è solo quello di far caciara, del dialogo davvero non ti frega nulla

[ot]
un opinione non la esprimi con il capo rasato, il braccio teso, una bandiera in quel modo e i vestiti da fanatico nazista austriaco[/ot]


Sono pienamente cosciente che ormai questo termine è stato svuotato di tutto il suo originario significato, ed oggi è solo un'etichetta, e pure da vinaccio da tavola.
Ormai mi trovo a farne un uso minore, proprio perchè la media della gente a sentir parlare di compagni prende paura...come se il democristiano "amico" non sia una cosa da temere ben di più.

Tuttavia è una parola, e le parole hanno il significato che noi vogliamo dargli. Se il termine ha cambiato valore, è anche perchè noi abbiamo permesso che accadesse. Perchè per primi ce ne siamo liberati, quasi fosse il segno di un passato da nascondere, di cui non volevamo saperne più nulla (grazie occhetto ).

Il fatto è che anche noi, oggi, non sappiamo bene cosa sta dietro a questa parola. Assume troppe variegature a seconda che lo dica un ragazzo di un cso, dove l'idea di separazione è molto forte, o un vecchio dell' ANPI, più vicino ad una definizione simile alla mia.Troppa ambiguità, e l'ambiguità crea dubbi e sospetto in chi non conosce.
Ed i risultati sono quelli che dici tu, ahimè

Io comunque continuo ad usarlo con orgoglio dove mi è possibile, e dove so che ha il valore che io gli voglio dare. Non mi interessa se vengo visto come estremista, vetero o altre simpaticissime cose (tutte etichette, e queste si lo sono davvero, che mi sono state affibbiate), "preferisco le sorprese di quest'anima tiranna"


nella sentenza di primo grado per i fatti del san paolo le cariche della polizia vengono definite testualmente “intimidatorie e ritorsive”, ci sono filmati di carabinieri che girano CON LE MAZZE DA BASEBALL.

guarda io lo frequentavo da quando l'hanno occupato l'orso, adesso dimmi esattamente chi conosceresti dell'ambiente redskin e perchè ti piace girare con i trafugatori di salme. magari ci siamo incontrati


sisisi come vuoi


Beh da pisquano quale sono in questo caso non conoscendo le dinamiche di questo preciso incidente, posso dire la mia dal punto di vista puramente logico. Una persona non rischia un'indagine per omicidio come niente. E' vero che può essere un'aggravante verso la violenza.. Ma spesso dietro a questi omicidi in molti casi c'è sempre una ragione a monte per la quale queste persone vengono motivate a far fuori gente dello schieramento opposto. L'odio politico c'è, ed è vero che aiuta, ma spesso è anche vero che quando la cosa sfocia in violenza mortale (specialmente in una rissa così piccola) ci deve essere una ragione personale e non collettiva.

Il problema è che poi viene tutto dissimulato da questa ragione politica collettiva che tende a "giustificare" quello che si è stato fatto. E questa non è politica, è solo gente violenta con problemi personali mascherati da pretesto politico. Per quanto uno si possa dire antifascista poi sotto sotto al giorno d'oggi tutti i maggiori omicidi del genere sono fatti per vendette personali, poi "collettivizzate" per proteggere il culo sia a destra che a sinistra.

E questa non è politica, è quasi mafia.


Dal mio punto di vista è sbagliato il presupposto. Questo tizio non uccide per odio politico. Uccide e basta. Per odio politico non si arriva a uccidere. Si uccide per la guerra, per ideali estremisti come quelli islamici, per brama di potere, per religione, ma non per politica. O quanto meno non si uccide per politica nell'ambito del nostro contesto politico, qui, in Italia.
E la politica che stumentalizza le morti. Quale effetto pensi che abbia sulla gente leggere nelle testate dei giornali "Banda di fascisti uccide antifascista"?
Quelli che prima erano di quegli ideali continueranno a esserlo, e vedranno quei tre come eroi.
Quelli "antifascisti sfegatati" come te, considereranno questo un omicidio politico, e avranno una motivazione in più per continuare a essere antifascisti.
Quelli che prima erano indifferenti pensi che "diventino" antifascisti perchè leggono sul giornale che "i fascisti cattifi uccitono le persone per bene "? No, quelli che hanno un minimo di cervello prenderanno questo per quello che, cioè un atto di violenza finalizzato a se stesso.

Oh ma io sono il primo a dire che spesso la politica è solo un pretesto eh, solo che in questo caso, per quello che ci è dato sapere, non sappiamo se vittima e carnefici si conoscessero.


*
State usando le etichette anche tra di voi e guarda che sta succedendo al thread.

Non è che dovete smettere di essere quello che siete. Ma evitare di strumentalizzare la morte di qualcuno e farne il martire dell'antifascismo, quando piuttosto è il martire dell'idiozia, dell'egoismo e dell'arroganza dell'essere umano.

Il vostro problema è pensare che sia stata colpa del "fascismo" ad aver spinto 3 coglioni ad un atto del genere. I 3 coglioni in realtà hanno usato la scusa del fascismo per compiere atti di violenza, che probabilmente avrebbero comunque fatto pure che non avessero sentito mai parlare nella loro vita di fascismo... avrebbero semplicemente usato un'altra scusa e un'altra vittima.

EDIT: ecco rk ha spiegato decisamente meglio di me.

[QUOTE=Imrahil;12990583]E quindi uno dovrebbe smettere di definirsi comunista, per colpa di tutta la propaganda mediatica creata attorno al termine?
:facepalm:[/QUOTE]

scusa, non avevo letto la risposta, prima.

certo dipende da che obiettivo hai… se vuoi continuare a immolarti e portargli voti, certamente continua a definirti comunista.

ma se l’obiettivo è invece quello di prendere il potere perchè sei convinto di poter fare meglio, non mi pare una mossa molto furba.
sono assolutamente consapevole di quello che ho scritto, non sto dicendo di rinnegare la sostanza, solo che vestire quella forma è futile, e ad una analisi successiva, dannoso, visto che porta voti a quello che si vorrebbe contrastare…

se quello che credo è fondamentalmente molto simile o assimilabile al comunismo, non sono mica costretto a vestirlo di questo termine… la risposta che ne avrò sarà: " ma allora sei un comunista"… no, guarda, davvero, non mi interessa, sono io e basta…



E allora, visto che non lo sappiamo, meglio dire al popolo "fascista uccide antifascista", così non si sbaglia mai vero?

Che fossero fascisti non vi è dubbio: http://www.repubblica.it/online/cronaca/scontrimi/casa/casa.html
E' più facile fare 2+2 che pensare vi fossero altre motivazioni... ma poi ci sarà una sentenza che parla del movente, o no?

[QUOTE=snakebyte85;12990739]State usando le etichette anche tra di voi e guarda che sta succedendo al thread.

Non è che dovete smettere di essere quello che siete. Ma evitare di strumentalizzare la morte di qualcuno e farne il martire dell’antifascismo, quando piuttosto è il martire dell’idiozia, dell’egoismo e dell’arroganza dell’essere umano.

Il vostro problema è pensare che sia stata colpa del “fascismo” ad aver spinto 3 coglioni ad un atto del genere. I 3 coglioni in realtà hanno usato la scusa del fascismo per compiere atti di violenza, che probabilmente avrebbero comunque fatto pure che non avessero sentito mai parlare nella loro vita di fascismo… avrebbero semplicemente usato un’altra scusa e un’altra vittima.[/QUOTE]

è proprio per questo che sto cercando di far capire come in realtà sia dannoso l’utilizzo delle etichette in politica, poi vengono usate travisandone gli scopi.

Ma pure che non si conoscevano non cambia niente.

Anche l'odio verso qualcun'altro o qualcos'altro può spingere ad uccidere anche persone che non si conoscono, ma che in quel momento hanno quell'etichetta che gli permette di avere una scusa per commettere atti del genere.

per favore linkami o quotami la sentenza (e tre) altrimenti finiscila di prendermi per il culo, sono davvero intenzionato a leggermela e a darti ragione se ce ne troverò.