Di sessismo ingenuo e/o consapevole




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Io vivo nel centro storico di Pavia: un mediamente ricco borgo fatto di viuzze strette, palazzi storici uno attaccato all’altro e relativamente poco popolato se si escludono le vie principali della movida serale degli universitari.

Questo significa che, al netto di quelle due o tre arterie principali, i vicoli del centro sono mediamente deserti: ben curati, ma silenziosi e poco affollati.

Ebbene io sono anni e anni che giornalmente percorro queste vie centrali, evitando il contatto visivo con le ragazze che incrocio, possibilmente cambiando lato da metri e metri di distanza per creare uno spazio di safeness affinché la controparte non si senta minacciata.

Per non parlare di quando supero da dietro una ragazza/donna che sta camminando nella mia stessa direzione ma il mio passo è quasi sempre più veloce (sono 192 e ben piazzato atleticamente).

Ecco...io la paura di queste persone, nonostante io sia un adulto, curato e ben vestito, generalmente un tipo che ispira fiducia, la sento da km di distanza. Io faccio solo quello che posso per minimizzare la loro preoccupazione/ansia in queste situazioni.

Mi chiedo che diavolo debbano subire regolarmente dal maschio medio per essere così spaventate...


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Ma è questione che se ne sentono cosi tante che uno è anche un po’ in imbarazzo.
Clienti vabbè no, ma lavoro spesso con modelle e modelline, me ne han raccontate tante ed a Milano un lavoro su tre ti devi difendere dal fotografo che ci prova in modo spudorato, o vai ad un lavoro pagato e ti ritrovi da sola con qualcuno che cerca di metterti in situazioni molto spiacevoli, ti sistemano i vestiti addosso e nel frattempo allungano le mani, è abbastanza una merda in generale. Per me in quel caso NON ESISTE che io sia da solo con una modella senza almeno altre due ragazze, e senza uno spogliatoio separato etc etc.
Ed infatti quelle poche con cui ho lavorato cosi tanto da parlare di cose anche fuori dal lavoro mi han tutte detto che rispetto ad altre situazioni sono sempre tranquille a lavorare con noi e che si trovano benissimo etc.


Vedi video sopra.


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per altro a chi nega il problema suggerisco un esercizio che funzionicchia

chiedete alle vostre madri se sono mai state molestate da giovani, se hanno mai loro chiesto favori in cambio di qualcosa o altro, potrebbe aprirvisi un mondo, che alla fine sono tuttetroie ma la mamma no dai.

Sì, nel caso voleste saperlo mia madre da ragazza è stata molestata più volte, ad esempio a un certo punto per l'assegnazione di un appartamento a equo canone l'impiegato provò a chiederle in cambio del sesso (no, non abbiamo avuto la casa )


è educazione basata su assunti culturali che sono stati menzionati nelle ultime pagine (l'uomo overpowering), l'ho vissuto con l'educazione di mia sorella.

I miei sono sempre stati full-hippie e hanno cresciuto me come un selvaggio ultra indipendente già da molto molto piccolo. Mia sorella invece ha subito una educazione che è stata completamente l'opposto, tanto che lasciò basito pure me.
Fortunatamente mia madre ha fatto di tutto per educarla all'anti-gender-role e al "concetto" di indipendenza, ma chi ha instillato per la maggior parte le ansie a mia sorella è stata proprio lei, che ha sempre imposto di sapere come è visto un uomo agli occhi di una donna.

"Ritorna tardi che non si sa mai"
"State sempre in gruppo"
"Sto più tranquilla se so siete accompagnate da un uomo"

Mio padre poi però ha lottato ed entrambi hanno capito che era giusto lasciare che mia sorella facesse cose vedesse gente, ma comunque rispetto a me è molto più ansiosa ed in generale è già cinicizzata verso i maschi.

Grazie a Dio, mia sorella ha la fortuna di essere nata in e di assorbire con successo una cultura della donna indipendente e forte molto più sonora. Di certo crea conflitto con le colonne portanti educative che ha parzialmente ricevuto ma il cambio generazionale serve anche a questo
Si spera che le sue figlie domani crescano già con l'idea a monte che le donne possono insaccarsi gli uomini come vogliono

Ah no, veniamo fottuti prima dal gw


Sarò un insensibile di merda, ma se ti metti in una situazione di pericolo (es. percorrere viuzze e vicoli deserti alle 2 di notte), la paura te la meriti tutta, piccola incosciente.




Esempio p-e-r-f-e-t-t-o.

Premesso che in un mondo ideale una donna dovrebbe sentirsi sicura di andare, anche da sola, dove vuole e quando le pare e che, purtroppo, la triste realtà è un'altra...

Cazzo ci giri sola di notte? Ed il ragazzo stronzo perché non le va incontro? E gli amici merda perché non la accompagnano a casa?

La ciliegina sulla torta sono le cuffiette con la musica per isolarsi dal mondo, alla faccia della situation awareness.

(Sì, lo immagino: le cuffiette con la musica sono per "farsi coraggio". Puoi anche infilare la testa sotto la sabbia, se lo preferisci, ma questo non migliora la situazione.)




Ma in che cazzo di mondo vivete?

Lungi da me far crescere le donne nel terrore, ma anche un po' di sano contatto con la realtà no?

L'anti-gender-role, la donna forte ed indipendente che si insacca gli uomini come vuole...


Appena ti becchi due cartoni in faccia da un ubriaco che vuole violentarti in un vicolo buio che succede? Hai l'improvviso risveglio?

Scusa, i miei esempi li hai evitati di proposito, perché erano di giorno o non sera tardi?


Grazie, questo spiega tante cose


Della serie "come si radica nella cultura lo sbilanciamento di potere a favore dell'uomo", esattamente cosi



È così. Infatti gente così rimpiange i tempi andati in cui la donna non era autonoma economicamente, aveva necessità di trovarsi un marito per sostenersi e quindi nei fatti la pressione sociale e materiale portava chiunque ad accoppiarsi.

È anche vero che l’uomo in alcuni paesi del nord (Svezia in particolare) è diventato solo un distributore di sperma per donne single di 35 anni annoiate e che non sono interessate avere un partner stabile.

Non lo so: l’abolizione totale dei ruoli di genere a me non farebbe particolarmente piacere perché lo trovo un annullamento totale delle differenze (ha ragione chi fa il paragone tra femminismo militante e socialismo), mentre invece secondo me bisogna valorizzare le differenze e impedire che queste possano arrivare a comportare sofferenza.

Ma ignorare forzatamente che uomo e donna hanno corpi distinti e ruoli biologicamente distinti nella riproduzione secondo me non fa bene a nessuno.

Cioè adesso mi spavento perché ritrovo nei miei argomenti robe simili a quel coglione di Fusaro, che sul tema (appiattimento dei ruoli di genere) dice lo stesso ma criticando il capitalismo, dicendo cioè che è il capitalismo ad appiattire rendendo sessualmente apolidi le persone.

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Non ho capito, il tuo punto sarebbe?
Perche' di maschi 35enni annoiati che doveva pucciare il savoiardo ce n'erano e ce ne sono a iosa



Che va bene pretendere la parità di diritti, ma secondo me conservare se non altro di facciata alcuni pattern comportamentali tutto sommato innocui dei ruoli di genere tradizionali fa bene a tutti gli etero normie. Diversamente non saremmo in grado di gestirlo e comporterebbe più nocumento che beneficio.


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Beh quei comportamenti e norme causano disagio a molte donne.
Non è che dobbiamo mantenere sta pantomima altrimenti gli uomini impazziscono



Mica solo gli uomini. Non a caso stanno spuntando un sacco di antifemministe in sto periodo.

Non avere schemi sociali può essere una liberazione per alcuni, per molti altri (normie) è una condanna perché non sanno come “giocarsela”.


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Beh, impareranno. È solo una questione di abitudine. Altrimenti col tuo ragionamento non si cambierebbe mai nulla, perché a qualcuno da fastidio.
Cazzi loro, si cerca di fare la cosa giusta, e la gente si abituerà come si è abituata a tutto il resto.



La definizione di “giusto” è totalmente arbitraria e soggettiva. Poi bisogna anche vedere quante persone danneggia e quante invece farebbe stare meglio.

Per me far finta che le donne che vogliono figli non debbano sostenere una gravidanza (con tutto ciò che comporta), e far finta che non sia meglio essere in due invece che in uno ad allevare un figlio non è “giusto”.


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Si', pero' io sono curiosa di sapere quali sarebbero sti comportamenti normie da mantenere


Beh, ovvio che la definizione di giusto è relativa. Ed è vero anche per quello che dici te.
La differenza è che tu vuoi imporre a terzi delle norme che non vogliono per far star bene altre persone, mentre per me ognuno dovrebbe essere libero di vivere il proprio genere secondo gli schemi che preferisce.




Come dicevo, più comportamenti di facciata che non altro. Che poi tra l’altro sono quelli che si notano di più durante il primo approccio.

Ad esempio, per me l’uomo che si mostra fin da subito debole ed eccessivamente sentimentale è un no-go. Non mi convincerete che a qualcuna possa piacere come primo approccio la valle di lacrime maschile. Poi col tempo e con la conoscenza reciproca ci si apre.


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Vabe ma tu dei conservatore e fai il conservatore anche della famiglia. Anche il discorso di efficienza nell'allevare figli é completamente relativo