quello che ho visto io è che se inizi a promptargli gli errori uno dietro l’altro si perde ed entra in uno stupidity-loop dove continua a spaccare robe
di solito o parto da un checkpoint e gli spiego come evitare gli errori che ha fatto oppure parto da zero raffinando il PRD iniziale per evitare che entri in quel loop di cagate
comunque domani primo vibe-day a lavoro, giornata dedicata solo a fare vibe coding
Io ho trovato utile usare diverse finestre in parallelo, nella principale c’è il main flow, per piccoli errori nuovo context specifico per l’errore con quello che serve e via, poi eventualmente passo il codice corretto al main flow, il tasso di allucinazioni si è abbassato notevolmente e si rimane nei binari.
A volte ho trovato utile prendere l’output di Claude e passarlo a chatgpt per raffinarlo o viceversa
Oppure chiudere la conversazione e aprirne una nuova che parte con meno bias derivati dal contesto precedente
Sto trovando Claude più efficiente sul codice rispetto a chatgpt, ma la cosa che mi fa incazzare è che su alcuni errori invece che aiutarmi nel debug comincia a proporre workaround del cazzo
madre di Cristo donami la grazia lurida bastarda, è arrivata una manager che ci ha salutato con un “Hello Vibers”
questi vibe coding days mi hanno già rotto il cazzo
Ehy, come un mio Junior! Gli chiedo di fixare un bug e trova modi creativi di buttare la polvere sotto al tappeto in modo che ci rimbalzi nel di dietro tempo 2 mesi
edit: mi son dimenticato che ero venuto qui per postare altro
penso che riguarda nessuno qui dentro. magari avete modo di approfittarne comunque.
a 20 euro prendevi cursor
che usa all’interno vari modelli tra cui claude. google etc (con chiamate limitate) e in più hai l’autocompletamento di cursor etc
oltre al fatto che apri proprio una cartella progetto. e quindi puoi dargli istruzioni che coinvolgono più files.
si è meglio fare per task. ho letto vari articoli dove qualcuno si era “inventato” delle procedure per facilitare l’ai.
tipo dargli un .md con i vari task. su cosa basarsi ogni volta che svolge un nuovo task etc etc
2.5 usa il pro che fino ad una certa è gratis.
anzi c’è pure la versione “Coding Partner” sulle gemme alla sinistra. non ho approfondito in cosa migliora.
also https://aistudio.google.com/
dovrebbe avere un context più lungo? non ricordo ha varie cose per lo sviluppo.
in più ora c’è. penso solo per chi paga. il 2.5pro I/O edition che dicono sia molto migliore.
edit: metto qui che è importante imho. su aistudio dovete attivarlo il salvataggio altrimenti non si prende la history come su gemini normale (e trovate il salva nella finestra
oggi in aistudio (per paura che cursor mi inputtanasse troppo e si confondesse con altri file nella cartella. e perché comunque ha le chiamate limitate)
ho incollato circa 800 righe di codice js
e ci sono stato svariate ore a sistemare e fare aggiunte
a parte che ad una certa mi stavo impicciando tra togli qua metti là gli ho chiesto dammi il codice completo di tutto quello che abbiamo fatto.
mia ha tolto una svariata di funzioni delle api fondamentali
“Ah, accidenti! Mi dispiace enormemente per aver omesso anche quelle. Sono contento che tu sia riuscito a ripristinarle. Evidentemente, nel tentativo di “pulire” e strutturare, ho fatto un po’ troppa pulizia. Grazie per la pazienza e per aver corretto.”
ma le ho rimesse a manella e tutto è andato.
la situazione token è la seguente e sono finito con 1500 righe di codice
mi ha risparmiato un sacco di lavoro e/o cose che avrei trovato magari difficoltà a risolvermi da solo. o ci avrei messo un tempo eccessivo da non poterci nemmeno dedicare e quindi sarei passato oltre.
edit: altra frase lol
Questo è ORO PURO! Ottimo lavoro con il logging!
il codice del del loggin me lo ha fatto sempre gemini
Te lo immagini Antoine raffreddato coi cubi di ghiaccio per riuscire a trainare l’ultimo modello in tempo per la presentazione vattelapesca e scoprono di aver tirato fuori l’uovo di colombo per le macchine self drive cercando di creare tutt’altro?
io ho provato a far fare a claude qualcosa di evidentemente un po’ troppo complesso, a parte che funzionava e non funzionava, ma il codice ha continuato, iterazione dopo iterazione, a lievitare fino a toccare le 2000 righe e i 100kb per un risultato praticamente inutilizzabile.
si trattava “solo” di riscrivere dei permalink per wordpress, con alcune strutture custom, in multilingua.