[Vedi batman poi muori] Sparatoria alla prima di Batman



si ma tu mi stai vendendo al supermercato un cazzo di fucile che con una piccola modifica diventa un fottuto M-16!!!!!
Ho i libri a casa ed ora sono al lavoro quindi non posso scrivere le cose con precisione quindi ho trovato questo che è abbastanza fatto bene:

MINISTERO DELL'INTERNO - CIRCOLARE 20 settembre 2002, n.557 Nuove disposizioni in materia di "demilitarizzazione" e "disattivazione" delle armi da sparo. Principi generali. Legge 18 aprile 1975, n. 110. (Gazzetta Ufficiale N. 234 del 05 Ottobre 2002)


Spoiler

La Commissione consultiva centrale per il controllo delle armi si è nuovamente interessata delle problematiche inerenti la "demilitarizzazione" e la "disattivazione" delle armi da sparo ed ha ritenuto, al fine di semplificare le relative procedure, di armonizzare le disposizioni tecniche gia' impartite con le circolari n. 559/C.50106.D.94 dell'11 luglio 1994 e n. 559/C.50106.D.95 del 21 luglio 1995 e di individuare procedure adattabili alla generalità delle armi, pur con le debite specificazioni per casi particolari. A tale scopo, la Commissione ha individuato accorgimenti tecnici di facile realizzazione e comunque irreversibili, eliminando procedure tecniche rivelatesi nella pratica di difficile realizzazione. Le disposizioni contenute nella presente circolare, pertanto, sostituiscono tutte le precedenti disposizioni emanate in materia.

1. Demilitarizzazione delle armi portatili.

Definizione e generalità.
Per "demilitarizzazione" si intende la trasformazione di un'arma da guerra o tipo guerra in un'arma comune da sparo.
1.a. L'intervento tecnico di "demilitarizzazione" deve essere effettuato da soggetti muniti di licenza di fabbricazione di armi da guerra o da stabilimenti militari, ovvero da altri soggetti pubblici contemplati dall'art. 10, comma 5, della legge n. 110/1975, in quanto muniti delle necessarie attrezzature tecniche. Il possessore dell'arma deve comunicare per iscritto alla questura competente per territorio che intende attivare le procedure tecniche di "demilitarizzazione".
La comunicazione deve indicare i dati identificativi e tecnici dell'arma (marca, modello, matricola, lunghezza della canna, calibro), nonchè i dati identificativi del soggetto che effettua l'intervento. La comunicazione in argomento e' assoggettata alle previsioni di cui al successivo punto 3 della presente circolare.
1.b. Il soggetto pubblico o privato che effettua la procedura di "demilitarizzazione", ad operazione ultimata deve rilasciare all'interessato apposita certificazione attestante le operazioni eseguite sull'arma e la loro conformita' alle prescrizioni tecniche contenute nella presente circolare.
Tale certificazione dovrà sempre accompagnare l'arma, anche in caso di cessione. Copia conforme all'originale del certificato deve essere consegnata a cura dell'interessato alla questura competente; in alternativa puo' essere consegnata apposita dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 contenente l'indicazione del soggetto che ha effettuato l'intervento, le operazioni eseguite sull'arma e la loro conformità alle prescrizioni tecniche contenute nella presente circolare.
1.c. Le armi "demilitarizzate" devono essere sottoposte alla verifica del Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia o di una sua sezione a cura del soggetto pubblico o privato che effettua l'intervento di "demilitarizzazione". Tale verifica deve risultare dall'apposita relazione rilasciata dal Banco o dalla sezione. L'arma deve essere presentata al Banco nazionale di prova corredata della documentazione di cui al precedente punto 1.b. Intervenuta la verifica del Banco nazionale di prova, l'interessato deve presentare apposita istanza, secondo le modalita' previste dal decreto ministeriale 16 agosto 1977, nell'ambito della procedura diretta alla iscrizione dell'arma nel Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo o di quella diretta all'attribuzione della classifica di arma comune. L'istanza deve essere corredata anche della documentazione di cui al precedente punto 1.b. nonche' dell'apposita relazione rilasciata dal Banco nazionale di prova. All'assunzione della qualifica di arma comune il prototipo esaminato e le armi ad esso conformi seguono gli ulteriori adempimenti normativamente previsti per le armi comuni da sparo, ivi compresa l'apposizione dei punzoni del Banco nazionale di prova che certificano, fra l'altro, anche l'avvenuta verifica della correttezza delle operazioni tecniche di demilitarizzazione effettuate sull'arma.
1.d. Le armi "demilitarizzate" all'estero ed importate in Italia devono essere conformi alle prescrizioni nazionali e sono in ogni caso soggette alle suddette verifiche e prove presso il Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia. L'importatore, all'atto della presentazione al Banco nazionale di prova, esibisce la certificazione, tradotta in lingua italiana, contenente le operazioni eseguite sull'arma, rilasciata dall'organismo estero che ha eseguito la demilitarizzazione. Il Banco nazionale di prova verifica la corrispondenza alle prescrizioni italiane delle operazioni effettuate. In caso di accertata corrispondenza, cura gli adempimenti di cui al precedente punto 1.c. In caso di mancata corrispondenza, previa notifica all'interessato, provvede ai sensi dell'art. 14 della legge n. 110/1975.
1.e. Le operazioni di "demilitarizzazione" devono impedire l'utilizzo dei componenti distintivi dell'arma da guerra.

Prescrizioni tecniche.
Le operazioni di "demilitarizzazione" devono riguardare le seguenti parti, meccanismi o congegni secondo le prescrizioni tecniche per ciascuno indicate.
L'arma portatile da guerra o tipo guerra può essere considerata "demilitarizzata" in modo permanente e irreversibile quando su di essa vengano eseguite a regola d'arte e contestualmente nello stesso esemplare le seguenti operazioni inerenti le diverse parti, sistemi o congegni:
a) congegno di scatto; la trasformazione da tiro automatico a tiro semiautomatico deve essere effettuata in maniera permanente ed irreversibile. Inoltre deve essere effettuata l'asportazione e/o modifica dei componenti che consentono il funzionamento automatico e la modifica delle relative sedi;
b) tromboncino lanciagranate; se presente, deve essere tornito e portato al diametro di 20 mm e comunque modificato in modo da non poter assolvere alla propria funzione;
c) alzo per lancio granate; deve essere asportato;
d) caricatore; il caricatore deve contenere per costruzione il numero di cartucce previsto ai fini della classificazione o dell'iscrizione nel Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo; Per limitare la capacità del caricatore non sono ammessi perni passanti, piastrine saldate o altri accorgimenti.
e) calcio pieghevole e/o telescopico; non è consentito. Se presente deve essere bloccato in apertura in maniera permanente ed irreversibile.

2. Disattivazione.

Definizione e generalità.
Per "disattivazione" si intende l'operazione tecnica mediante la quale un'arma portatile da guerra o comune viene in modo permanente ed irreversibile resa inerte e portata allo stato di mero simulacro anche nelle sue parti essenziali.
2.a. L'intervento tecnico di disattivazione deve essere effettuato: - per le armi da guerra, da soggetti muniti di licenza di fabbricazione di armi da guerra o da stabilimenti militari ovvero da altri soggetti pubblici contemplati dall'art. 10, comma 5, della legge n. 110/1975, in quanto muniti delle necessarie attrezzature tecniche; - per le armi comuni dai soggetti gia' indicati per la disattivazione delle armi da guerra, nonche' da soggetti muniti di licenza di fabbricazione e riparazione di armi comuni.
Il possessore dell'arma deve comunicare per iscritto alla questura competente che intende attivare la procedura tecnica di "disattivazione". La comunicazione deve indicare i dati identificativi e tecnici dell'arma (marca, modello, matricola, lunghezza della canna, calibro), nonché i dati identificativi del soggetto che effettua le operazioni tecniche necessarie. La comunicazione in argomento è assoggettata alle previsioni di cui al successivo punto 3 della presente circolare.
2.b. Il soggetto pubblico o privato che effettua la procedura di "disattivazione", ad operazione ultimata deve rilasciare all'interessato apposita certificazione attestante le operazioni eseguite sull'arma e la loro conformità alle prescrizioni tecniche contenute nella presente circolare.
Tale certificazione dovra' sempre accompagnare l'arma, anche in caso di cessione. Copia conforme all'originale del certificato deve essere consegnata a cura dell'interessato alla questura competente; in alternativa può essere consegnata apposita dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 contenente l'indicazione del soggetto che ha effettuato l'intervento, le operazioni eseguite sull'arma e la loro conformità alle prescrizioni tecniche contenute nella presente circolare.
Prescrizioni tecniche.
L'arma portatile da guerra, tipo guerra e comune da sparo può essere considerata "disattivata" in modo permanente e irreversibile quando su di essa vengano eseguite a regola d'arte e contestualmente nello stesso esemplare le seguenti operazioni inerenti le diverse parti, sistemi o congegni:
a) sistemi di chiusura: devono essere fresati e/o forati longitudinalmente per tutta la lunghezza e per un diametro non inferiore a quello del fondello della cartuccia; devono altresi' essere privati di una delle guide di scorrimento ove presenti, delle componenti interne e saldati interamente al castello mediante saldature a cordoncino;
b) canna/canne: deve provvedersi alla asportazione di parte della canna mediante fresatura della stessa passante fino all'anima, a partire dalla camera di cartuccia inclusa per una larghezza pari al suo calibro e per una lunghezza non inferiore al 30% della lunghezza della canna. Nella parte di canna non fresata deve essere inserito un tondino pari al diametro interno della canna, dal vivo di volata fino alla fresatura, che deve essere saldato alle estremita' o bloccato mediante spina trasversale inserita in foro cieco e saldata. Deve inoltre provvedersi a rendere la canna inamovibile rispetto al castello o alla culatta mediante saldatura a cordoncino, oppure a mezzo di traversino passante d'acciaio temperato, di adeguato diametro, saldato alle estremità;
c) percussore, estrattore ed espulsore: devono essere eliminati o resi inservibili;
d) bipiede, affusti e congegni di puntamento: devono essere immobilizzati mediante saldatura a cordoncino;
e) baionetta: la baionetta facente parte dell'arma di tipo ripiegabile deve essere resa inoffensiva ai sensi dell'art. 4 della legge n. 36/1990 e immobilizzata in posizione di chiusura mediante saldatura a cordoncino;
f) pistone per recupero di gas: nelle armi che adottano tale sistema di ripetizione, deve essere eliminato;
g) otturatore: per moschetti automatici, fucili automatici e semiautomatici, pistole mitragliatrici, deve essere bloccato in posizione semi aperta;
h) caricatore: ove presente, deve essere saldato o incollato (solo nelle armi in tecnopolimero) nella sua sede, privato delle parti interne. Deve essere altresi' effettuata la fresatura dei labbri;
i) tamburo delle armi a rotazione: devono essere fresate le pareti divisorie delle camere con frese di diametro di almeno 3/4 di quello delle camere stesse per una lunghezza non inferiore a 3/4 di quella del tamburo stesso che deve essere bloccato al fusto in modo irreversibile.


ditemi come pensate che sia possibile invertire la rotta
il casino è che ha ragione fabry, ormai è andata così. dopo il reset dell'umanità forse si ripartirà meglio


ma anche no.

abbiamo raggiunto tanti obbiettivi importanti a livello di civiltà, perché ci dobbiamo arrendere adesso?
dimmi come pensi di cambiare quella mentalità. dimmelo!


ma tanto anche ocn un reset in cui spazzi via il 99% dell'umanità, quel 1% che si salva sarà l'1% di potenti e politici chiusi nei bunker, per cui non cambierà un cazzo, anzi ripartiranno a tavolino e faranno robe ancora più schifose.

in sostanza non ci resta che affidare le nostre speranze a qualche altra specie


centinaia di anni fa la gente si scopava i propri figli per hobbie.

come si è fatto a cambiare questa mentalità? col tempo, ma di certo non arrendendosi al "eeeh, vabbuò, ormai è così, che ci vuoi fà?"

intanto molte persone negli USA si mobilitano e cercano di far capire al resto del mondo che non sono tutti rednek invasati, e questo è già un qualcosa.


Va' che l'umanità non è come Windows, che quando si inchioda di frequente, formatti C: e reinstalli e tutto riparte liscio (o quasi) come prima.
Se fai la procedura completa (che non è solamente la fresatura) è ovvio che l'arma la prendi e te la batti nei denti. Io ti ho criticato il discorso della fresatura che è solamente un passaggio.

Consideriamo che un arma è divisa in parti ed ogni parte è sostituibile e tra l'altro alcune armi tra loro sono compatibili.

Il problema è che dubito fortemente che in Italia vengano disattivate le armi totalmente a norma, sia per ignoranza, sia per "non curanza".

Cmq stiamo divagando, parlare di armi in USA e tirare in ballo l'Italia è come andare in un rave e ballare la salsa.
L'unico modo per mostrare agli americani il pericolo che implica una vendita di armi di ogni tipologia su larga scala verrebbe dal verificarsi di una situazione di emergenza su scala nazionale dove le normali e "superflue" forze dell'ordine non fossero in grado di intervenire prontamente, situazione nella quale ciascun cittadino (armato) possa effettivamente confrontarsi con una prospettiva di autodifesa in un contesto reale e presente.

Un conto è atteggiarsi a miliziani e protettori della propria libertà ad ogni costo, un altro è esserlo effettivamente.
Vabbe io, voglio collezionare uranio e c4, me lo lasciate fare perche tanto sono collezionista? roba da matti delle volte capisco i commenti di fabry e phobos su agora


Le cose non cambiano fino a quando le armi da fuoco non vengono percepite come una reale minaccia anziché una sicurezza.
Ho già fatto una riflessione due o tre pagine indietro sul fatto che gli americani sono paranoici. Fino a quando la sensibilizzazione non raggiunge la maggioranza delle persone, le armi da fuoco saranno percepite come un bene e casi come il pazzo che spara in un cinema sono dei "collaterali" accettabili.
ma se non lo capiscono coi disegnini



mi spiegate come fate a farglielo capire?
quelli si incazzano appena gli nomini un limite alle armi che puoi possedere, come fate a dirgli da domani smilitarizziamo tutto
vi ripeto che io sono daccordo con chi pensa che il possesso di armi sia fuori dal mondo, ma vorrei capire come fareste voi se domani vi svegliaste presidente degli stati uniti
posso anche capire 2 pistole a casa, anche se non condivido, ma un M-16??

da chi cazzo ti devi difendere, dai sons of anarchy?

mi ripeto, se non lo capiscono coi disegnini, mi spieghi come glielo ficchi nel cervello?
gli fai le pubblicità progresso? e le lobby te le fanno fare?
non sanno rinunciare al latte zuccherato alle elementari e gli vuoi far passare la fissa del difenditi da solo o muori?


Le cose non cambiano mai all'improvviso. I cambiamenti richiedono sempre tempo. Dipende da quanto è radicata l'idea della violenza e del doversi difendere da essa.


Forse mi sbaglio, ma io ho già esposto la mia opinione, metterli (idealmente) alla prova; mettere alla prova le loro convinzioni, mostrargli come il possesso di armi da fuoco non implichi sicurezza ne tantomeno stablilità
come?
Ci penserà l'universo .
ah ecco