[USA] Analisi post-elettorali 2020

C'è sempre quello più puro che ti epura, qui in Italia poi è proprio tradizione

[QUOTE=Barlume;20261383]
A me pare che siate voi che non avete voglia di sapere la verità, ma volete vivere tranquilli nel vostro mondo soft dove non vedete i problemi in giro come lavori sempre più precari, la morte della classe media e la morte del pianeta con il gw, il tutto per rendere più ricche poche migliaia di persone.

Con Biden avremo garanzia dell’aumento di proiezione americana all’estero, con ciò che ne consegue, e aumento di investimenti nel fracking e nell’oil.

Trump almeno era divertente, ma i centristi puntano dritti dritti al modello Brasile.
Ma il 50 per cento dei soldati saranno donne, big whoop!
[/QUOTE]

Questo mi ricorda un po’ la famosa frase “Qual’e’ il peggio che puo’ succedere se vincono la guerra i tedeschi?” di Jean Giorno nel ‘37.
Un po’ di cinismo fa sempre bene ed e’ un segno di maturita’, ma quando si esagera al punto da pensare che siano sempre tutti uguali ci perdiamo in un’igenuita’ infantile.
No, io la differenza tra destra e sinistra in America la vedo eccome e anzi sembra abissale. Bolsonaro (!) non e’ un simbolo della sinistra liberale.
Su tutti i temi che hai citato, dall’ingiustizia sociale al riscaldamento globale io preferirei un Biden (ma pure una Clinton o un Obama) a Trump o Bush. E anche tu, spero.

Il partito democratico e’ una serie di gruppi di potere e interesse (insegnanti, sindacati, dottori, professionisti, grandi citta’, minoranze etniche, etc.) e tante battaglie socialiste vanno vinte tramite attivismo ma anche venendo incontro a problemi e richieste di questi gruppi. Starsene li’ a commentare, ad ogni problema, “eh, con la rivoluzione proletaria questo non sarebbe successo” non serve a niente.

Pero’ devo anche commentare che, forse a differenza di Farrentina, io su tante posizioni sono d’accordo piu’ con l’ala “liberal” che coi socialisti su twitter. Particolarmente riguardo tanti temi economici e sul global warming, non e’ tanto che i socialisti devono accontentarsi e portare pazienza, invece hanno proprio torto. Magari se abbiamo un po’ piu’ tempo ne discutiamo di piu’.

[quote]C’è sempre quello più puro che ti epura, qui in Italia poi è proprio tradizione
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Per rimanere in tema the wire “it’s all in the game, yo”.

[QUOTE=Carr Knight;20262138]

Pero’ devo anche commentare che, forse a differenza di Farrentina, io su tante posizioni sono d’accordo piu’ con l’ala “liberal” che coi socialisti su twitter. Particolarmente riguardo tanti temi economici e sul global warming, non e’ tanto che i socialisti devono accontentarsi e portare pazienza, invece hanno proprio torto. Magari se abbiamo un po’ piu’ tempo ne discutiamo di piu’.[/QUOTE]

Biden è leggermente meglio di Trump perché fa sterilizzare meno donne nei campi di concentramento dell’ICE, ma sono sicuro userà di più e meglio pure i droni fuori dagli USA e spingerà l’imperialismo sempre più.

Si è già rimangiato tutto in politica green o sociale, non ci saranno ridistribuzione di fondi ad attività alternative alla polizia che migliorerebbero la sicurezza della città riducendo i morti, etc.
Forse, dico forse, avremo più donne in posizione di potere, ma non ci scommetterei, dato il suo pregresso.

Lo scopo dei presidenti americani è, poi, imporre i loro prodotti all’estero (vedi Obama che spiega che era il best sales manager di Boeing).
Biden sarà meglio di Trump di sicuro pure per questo.

Trump è un mostro, ma da un punto di vista pratico, per noi europei, era meglio perché ci ha spinto a iniziare a pensare ad una difesa europea comune e indipendente, un sistema di cloud indipendente, etc.
Ho paura che questi progetti fondamentali per la sicurezza del nostro continente salteranno ora.

A livello di equilibrio mondiale, era meglio Trump.
Ovviamente, se fossi stato americano, avrei votato Biden.

Ma ora andiamo all’unico punto su cui vorrei capire le tue idee.
Non mi interessano le politiche sociali perché sono importanti solo se avremo un pianeta abitabile tra 40 anni.
Cosa ci sarebbe di sbagliato nel bloccare il gw, o almeno rallentarlo?
Dove trovi i dati che dimostrano che tra 40 anni la maggior parte del pianeta sarà coltivabile come ora?

[QUOTE=Barlume;20262150]
Ma ora andiamo all’unico punto su cui vorrei capire le tue idee.
Non mi interessano le politiche sociali perché sono importanti solo se avremo un pianeta abitabile tra 40 anni.
Cosa ci sarebbe di sbagliato nel bloccare il gw, o almeno rallentarlo?
Dove trovi i dati che dimostrano che tra 40 anni la maggior parte del pianeta sarà coltivabile come ora?[/QUOTE]

Aspetta un secondo, io non sono mica un negazionista, anzi! Il cambiamento climatico va combattuto; abbattere il rischio e’ l’unica vera priorita’ dell’umanita’.
E’ piu’ una differenza in focus che obbiettivi, secondo me.

Prendi il fracking ban. Tutti a stracciarsi le vesti perche’ Biden non vuole bandire il metodo. Per carita’, sicuramente un sistema produttivo inquinante. Ma e’ una collina inutile sulla quale morire (e perdere la Pennsilvania) quando in pratica tutta quell’industria e’ collassata:

sauce
Ed invece il sunrise movement (una front organization Sanderiana che sciupa tanto entusiasmo e soldi fingendo di pensare all’ambiente) vota F- a Biden perche’ non vuole sottoscrivere ad una policy che non puo’ avere alcun effetto.

Se poi piu’ in generale vuoi sapere cosa penso andrebbe fatto, la risposta e’ il solito centrismo smidollato. L’america in se’ non e’ significativa rispetto al cambiamento climatico (produce solo il 13% della CO2 globale), la priorita’ rimane quindi quella di mantenere accordi globali e renderli efficaci (e gia’ qui, la differenza tra Trump sara’ abissale).
Nel medio periodo l’obbiettivo deve essere un grande piano Marshall di trasferimento tecnologico dove nazioni avanzate esportano (anche in perdita) tecnologia verde agli alleati e altri produttori di CO2 (da qui poi il sospetto verso il “green new deal” e altri tentativi di fare politica industriale e mercantile su un settore dove sarebbe meglio accettare di rimanere in perdita).
Nel breve periodo, dato che la tecnologia gia’ e’ in fase avanzata (solare e eolico oramai fanno concorenza ai fossil fuels anche senza sussidi) l’obbiettivo primario e’ quello di velocizzare la transizione e investimenti piuttosto che un grande cambio ai consumi o al sistema produttivo.

[QUOTE=Barlume;20262150]
Lo scopo dei presidenti americani è, poi, imporre i loro prodotti all’estero (vedi Obama che spiega che era il best sales manager di Boeing).
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Gli USA hanno un trade deficit di 600 miliardi annui.

[QUOTE=Barlume;20262150]
Trump è un mostro, ma da un punto di vista pratico, per noi europei, era meglio perché ci ha spinto a iniziare a pensare ad una difesa europea comune e indipendente, un sistema di cloud indipendente, etc.
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No, questo e’ un processo che aveva gia’ iniziato Obama:

https://www.theguardian.com/us-news/blog/2016/mar/11/barack-obama-right-criticise-natos-free-riders-course-he-is

[QUOTE=Barlume;20262150]
A livello di equilibrio mondiale, era meglio Trump.
[/QUOTE]

Eh?

Trump ha legittimato dittatori (ed aspiranti tali) di mezzo mondo. Boris Johnson, Bolsonaro, Salvini. Non ha fatto nulla per fermare l’espansionismo Russo, ha svenduto i Palestinesi agli Israeliani per un tozzo di pane, ha soffiato sul fuoco sull’Iran rimettendo le sanzioni, ha alzato i toni con la Cina.

E’ uscito unilateralmente dagli accordi di Parigi e dal WHO, ha minacciato i togliere i fondi all’UN.

Come si puo’ dire che Trump sia stato meglio per l’equilibrio mondiale quando Obama aveva aperto una stagione di multilateralismo?

[QUOTE=Carr Knight;20262314]
Nel breve periodo, dato che la tecnologia gia’ e’ in fase avanzata (solare e eolico oramai fanno concorenza ai fossil fuels anche senza sussidi) l’obbiettivo primario e’ quello di velocizzare la transizione e investimenti piuttosto che un grande cambio ai consumi o al sistema produttivo.[/QUOTE]

Occhio - per tutta una serie di ragioni, non e’ solo un tema di investimenti e rimpiazzare vecchie fonti con le nuove. Va ripensato tutto il sistema, includendo trasporto e distribuzione, ed e’ un gran bel casino.

Comunque ENEL e’ la multinazionale che installa piu’ renewables all’anno nel mondo, noi europei sulle rinnovabili siamo leaders.

[QUOTE=Barlume;20262150]
Trump è un mostro, ma da un punto di vista pratico, per noi europei, era meglio perché ci ha spinto a iniziare a pensare ad una difesa europea comune e indipendente, un sistema di cloud indipendente, etc.
Ho paura che questi progetti fondamentali per la sicurezza del nostro continente salteranno ora.
[/QUOTE]

Per noi era comunque una tragedia Trump, perché abbiamo perso il più importante alleato strategico da un giorno all’altro, trovandocelo di colpo a braccetto col nostro principale avversario (la Russia), manco fosse una partita di Risiko la domenica sera con gli amici.
L’unica cosa su cui forse ci poteva confortare la presenza di Trump era il suo continuare a intesire i rapporti con la Cina (cosa che io trovo sia necessaria e sia ora di smetterla di voler fare sempre quelli più realisti del re in politica internazionale, la Cina va fermata e siamo già in ritardo); e anche lì comunque non so fino a che punto ci si potesse fidare perché quello fa la voce grossa ma poi abbozza, senza il minimo dubbio.

Per il resto, secondo me quello che dici è condivisibile ma si torna al discorso che facevamo durante lo spoglio dei voti, non si può ridurre sempre tutto al sistema cattivo che nasconde i candidati buoni e favorisce quelli cattivi. Quello c’è, sicuramente, c’è sicuramente anche un’incapacità del partito di mediare davvero con l’ala socialista perché preferisce tendere a destra verso i repubblicano (third way e tutte quelle robe che odio anche io, perché poi la verità è che i repubblicani sono quelli che hanno votato Trump due volte, e voterebbero felicemente anche di peggio), però non si può nascondere il banale fatto che c’è anche un disinteresse elettorale ai temi della sinistra socialista in America.

Alla fine il contesto culturale non lo puoi cancellare. Io tra l’altro inizio anche a non essere nemmeno più convinto che il segreto sia aumentare la base elettorale, perché più mi rapporto con gli americani (parlo di casi personali, su internet, social media ecc, non sto parlando di dati “veri”) più mi si rafforza questa idea che l’America sia veramente una nazione composta al 90% della gente più ignorante e becera dell’universo, fiera e del tutto a suo agio nella sua ignoranza. Poi vedo tra l’altro le mappe del voto, tipo alle ultime elezioni, con queste distese sterminate di ‘red’ fuori dalle grandi città e mi chiedo davvero se si alza il turnout elettorale che cazzo succede, perché forse il peggio lo scampiamo proprio grazie a tanta gente infima nelle zone rurali che se ne sta nel suo trailer a bere birra e sparare alle lattine invece che andare al seggio… capisco che il tutto è un rant mio e ci vuole pure un secondo a smentirmi guardando i dati dell’affluenza, ma veramente al di là di tutto ho la sensazione che qui in Europa diamo veramente troppe cose per scontate quando parliamo degli Stati Uniti.

[QUOTE=Farrentina Alò;20262516]
Come si puo’ dire che Trump sia stato meglio per l’equilibrio mondiale quando Obama aveva aperto una stagione di multilateralismo?[/QUOTE]

Senza voler necessariamente mettere parole in bocca a Barlume, credo che Munchau sia un giornalista che piu’ o meno dice la stessa cosa ( o un punto intermedio tra te e Barlume, in ogni caso).
Io pero’ questo futuro dove dobbiamo sobbarcarci di spese militari per far fronte al pericolo russo non lo invidio. Alla fine se riusciamo a convincere gli Americani a continuare a pagarci la difesa dei confini, ben venga.

In Australia c’e’ la votazione obbligatoria e non sembra cambi molto. In America uno puo’ pensare che i giovani e il ceto basso votino di meno e che questi in teoria siano un gruppo di sinistra, ma come ben noti si fa presto a smentirsi :p.
Secondo me il problema e’ questo continuo abbaglio della sinistra, anche Italiana, di aspettarsi che tutti quelli che non votano stanno solo aspettando baffone.

L’idea di popolo americano becero e ignorante non sono d’accordo dai. Specialmente dal pulpito Italiano con lega + fdi da soli al 40%.
L’idea che mi sono fatto io e’ che gli USA sono un paese dove la destra ha ottimizzato la capacita’ di far leva su questioni culturali (omossessualita’, immigrazione, guerra sul natale, etc.) meglio che in altri paesi. Ma secondo me, con un po’ di lavoro riusciremmo a fare lo stesso anche qui (crocifissi nelle scuole? rifugiati? divario nord e sud?)

Insomma, noi vogliamo incanalare questo tipo di mentalita':

[QUOTE=Carr Knight;20262858]Senza voler necessariamente mettere parole in bocca a Barlume, credo che Munchau sia un giornalista che piu’ o meno dice la stessa cosa ( o un punto intermedio tra te e Barlume, in ogni caso).
Io pero’ questo futuro dove dobbiamo sobbarcarci di spese militari per far fronte al pericolo russo non lo invidio. Alla fine se riusciamo a convincere gli Americani a continuare a pagarci la difesa dei confini, ben venga.
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Pero’ non possiamo neanche fare outsourcing della nostra difesa. Perche’ poi viene eletto un Trump a caso, e noi rimaniamo con la pancia all’aria.

Tra l’altro con un po’ di efficientamento ed economie di scala potremmo probabilmente spendere meno ed avere una migliore difesa dei confini.

[QUOTE=Carr Knight;20262858]
Secondo me il problema e’ questo continuo abbaglio della sinistra, anche Italiana, di aspettarsi che tutti quelli che non votano stanno solo aspettando baffone.
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Eh

[QUOTE=Carr Knight;20262858]
L’idea di popolo americano becero e ignorante non sono d’accordo dai. Specialmente dal pulpito Italiano con lega + fdi da soli al 40%.
L’idea che mi sono fatto io e’ che gli USA sono un paese dove la destra ha ottimizzato la capacita’ di far leva su questioni culturali (omossessualita’, immigrazione, guerra sul natale, etc.) meglio che in altri paesi. Ma secondo me, con un po’ di lavoro riusciremmo a fare lo stesso anche qui (crocifissi nelle scuole? rifugiati? divario nord e sud?)[/QUOTE]

Eh (x2)

Continua nel frattempo la crisi dei rapporti civili-militari in America.
Trump dichiaro' l'abbandono dei curdi dopo una telefonata da Erdogan. I turchi conquistarono parte della siria curda, con 130mila in fuga e ISIS che festeggia. Ora si scopre che il pentagono mentiva spudoratamente al presidente e manteneva una presenza nell'area attraverso "shell games":
“What Syria withdrawal? There was never a Syria withdrawal,” Jeffrey said. “When the situation in northeast Syria had been fairly stable after we defeated ISIS, [Trump] was inclined to pull out. In each case, we then decided to come up with five better arguments for why we needed to stay. And we succeeded both times. That’s the story.”


Per l'amministrazione Biden tutti si aspettavano alla difesa un token repubblicano come negli anni Obama. Invece sembra proprio che alla difesa andra' l'ennesimo generale, in barba al national security act.
Il Nytimes spiega perche' e' contrario.
Potevamo pure capire Mattis babysitter al tempo di Trump ma speravamo fosse finita li'.
Continuano a fallire i negoziati per un nuovo stimolo fiscale.
I repubblicani vogliono (i) il nome di Trump sempre sugli assegni (ii) scudo legale per ogni azione aziendale che abbia fatto aumentare i contagiati tra i dipendenti (iii) uno stimolo piu' piccolo del precedente (3,000 miliardi).
I democratici vogliono (i) un bailout degli stati per costi legati ai covid (ii) uno stimolo fiscale piu' generoso.

Nel frattempo la ripresa economica si e' conclusa, 1.4M di nuovi disoccupati.
Sembra che un accordo sia stato raggiunto.
Totale spesa attorno ai 900miliardi (gli altri 1,000 miliardi di spesa che i Democratici volevano destinare agli stati non sono passati).

La maggior parte della spesa riguarda sussidi alla disoccupazione. Attorno all'85-95% del salario mediano, ma solo fino a Marzo. A cui aggiungere 600$ di stimolo fiscale iniziale. Nessun aiuto per "adult dependants" pero'.
300$ miliardi di prestiti alle aziende (PPP) condizionati a non licenziare nessuno.
Il resto dei fondi sparpagliato (aiuto ai college, legge contro "surprise medical billing", soldi per la distribuzione del vaccino, etc.)

A quanto pare l'inclusione di alcuni aiuti ai piu' poveri e' stato possibile solo perche' i Repubblicani in cambio hanno ricevuto un sussidio fiscale alle cene di lavoro ad alto prezzo ("three martini lunches").
Un buon riassunto del futuro che ci aspetta per i prossimi quattro anni.

Lo stimolo fiscale allora si fara', ma piu' piccolo di quello che avremmo voluto. Si prospetta un nuovo decennio a la Obama con l'economia che cresce si' ma solo lentamente. La Pelosi e' riuscita a portare a casa questo risultato con lo spettro delle elezioni in Georgia altrimenti neanche questo saremmo riusciti ad avere.


Trump manda tutto all'aria rifiutando di firmare lo stimolo fiscale; chiede che gli assegni (che ancora porteranno il suo nome) non siano di 600$ a testa ma di 2,000$. La cifra di 600 naturalmente era stata scelta dai repubblicani stessi. Tanta confusione anche perche' la legislatura e' ormai agli sgoccioli e c'e' il serio rischio di un pocket veto (cioe' Trump rifiuta sia di firmare, sia di rimandare alle camere fino a quando il senato finisce il mandato).

La cosa divertente naturalmente e' il ciclo vitale della disinformazione in America oggi.
A sinistra si e' instaurata una vergognosa campagna di disinformazione della serie: "solo 600 dollari, io come pago l'affitto!?". Una posizione ridicola dato che lo stimolo principale non e' l'assegno in se' ma il potenziamento del sussidio alla disoccupazione. E' il problema della sinistra americana dominata da gente che la disocupazione non l'ha manco mai rischiata.

Di per se' questa e' la solita manfrina della sinistra vera e pura che vive nella sua bolla (fasulla come Fox News, ma almeno con intenzioni migliori). L'unica vera conseguenza di solito e' qualche bravata dei Bertinotti americani (per esempio la super-progressista Tlaib che vota contro lo stimolo fiscale).
Solo che in America il vero grande consumatore della disinformazione e' il presidente Trump che si deve essere bevuto le stesse scemenze e ha deciso di bloccare tutto (confondendo peraltro la omnibus bill con lo stimolo fiscale).
E quindi abbiamo adesso fake news a uso e consumo dei socialisti usata per ritardare (forse addirittura di mesi) lo stimolo fiscale che i repubblicani stessi avevano azzoppato. Che casino.
Tra le tante proposte legislative della nuova amministrazione, spicca in particolare l'iniziativa di rendere Washington, DC il 51esimo stato.
Il concetto e' semplice: mezzo milione di persone (molte di colore) vivono nella capitale ma non hanno voti ne' al congresso ne' al senato.

La verita' naturalmente e' che i democratici sono in una corsa contro il tempo. Nel giro di due anni il vantaggio dei repubblicani attraverso gerry-mandering e electoral college sara' totale. Nel 2022 il congresso passera' sicuramente ai repubblicani (forti anche del poter ri-calibrare le circoscrizioni elettorali a breve).
Alla prossime presidenziali vincere di nuovo del 4% le elezioni non basterebbe a Biden per essere rieletto.
Senza nuovi stati (Puerto Rico? Guam?), l'ingresso di nuovi elettori ("immigration reform") o altre riforme elettorali (diritti elettorali per gli ex-detenuti, per esempio) il prossimo biennio sara' il canto del cigno liberale prima del grande trionfo dei fascisti.

[QUOTE=Carr Knight;20304922]
La verita’ naturalmente e’ che i democratici sono in una corsa contro il tempo. Nel giro di due anni il vantaggio dei repubblicani attraverso gerry-mandering e electoral college sara’ totale. Nel 2022 il congresso passera’ sicuramente ai repubblicani (forti anche del poter ri-calibrare le circoscrizioni elettorali a breve).
[/QUOTE]

In quali Stati avranno un vantaggio aggiuntivo grazie al gerrymandering? Nel senso, marginalmente quanto potranno potranno migliorare rispetto alla situazione de facto?

La mappa del Senato non e’ male, comunque:

[yt]xC0txwNOE-g[/yt]

[QUOTE=Carr Knight;20304922]
Senza nuovi stati (Puerto Rico? Guam?), l’ingresso di nuovi elettori (“immigration reform”) o altre riforme elettorali (diritti elettorali per gli ex-detenuti, per esempio) il prossimo biennio sara’ il canto del cigno liberale prima del grande trionfo dei fascisti.[/QUOTE]

Occhio che non e’ per niente detto che Puerto Rico andrebbe ai Dem. I caraibici sono molto conservatori:

https://www.politico.com/news/magazine/2020/09/09/puerto-rico-statehood-politics-democrats-republicans-senate-409191

[QUOTE=Farrentina Alò;20305446]In quali Stati avranno un vantaggio aggiuntivo grazie al gerrymandering? Nel senso, marginalmente quanto potranno potranno migliorare rispetto alla situazione de facto?

La mappa del Senato non e’ male
[/QUOTE]

Si’, la “house” la perdono subito ma il senato no (in gran parte perche’ l’annus horribilis democratico per la mappa al senato coincideva con l’onda blu democratica).
Per quanto riguarda il gerry-mandering, il 2020 era anno del censo e adesso i vari governi statali possono disegnare nuovi distretti elettorali. I trumpisti hanno vinto tante elezioni locali e adesso possono spadroneggiare (qui una spiegazione da 538)

[QUOTE=Carr Knight;20305875]Si’, la “house” la perdono subito ma il senato no (in gran parte perche’ l’annus horribilis democratico per la mappa al senato coincideva con l’onda blu democratica).
Per quanto riguarda il gerry-mandering, il 2020 era anno del censo e adesso i vari governi statali possono disegnare nuovi distretti elettorali. I trumpisti hanno vinto tante elezioni locali e adesso possono spadroneggiare (qui una spiegazione da 538)[/QUOTE]

Si’, la mia domanda era: i governi che hanno vinto nel 2020 sono circa gli stessi che avevano vinto nel 2010, no? Quindi immagino che abbiano gia’ massimizzato il vantaggio (ovviamente al netto del fatto che piu’ passa il tempo e piu’ il vantaggio scema, per colpa dei cambiamenti demografici, e quindi ora potranno resettarlo)