[Università] Più tasse per tutti, non solo per i fuoricorso



Io non sottovaluto l'importanza culturale della sfera umanistica figurarsi. Io in primis ho fatto sommando le ore di italiano filosofia storia e latino mooolte più ore di quelle fatte sommando matematica fisica biologia chimica e geografia astronomica al liceo. Lo studiare molto te lo insegna QUALSIASI scuola che sia minimamente seria, si può fare tranquillamente un liceo classico o scientifico con professori indegni senza studiare un cazzo.
Il problema è proprio che danno troppo poco spazio al settore scientifico, io molte persone che ho sentito se ne sono pentite, dà un tipo di sapere che ogni individuo può benissimo farsi da solo in una qualsiasi biblioteca.


ecco bravo evita


Le basi di chimica e biologia te le fai in due settimane, tanto cmq a lezione 1 di chimica e biologia ti spiegano cos'è un atomo (e non devi fare neppure stechiometria a medicina) e cos'è una cellula.

Io il greco lo so e l'ho usato tantissimo, perchè in medicina anche la parola più stupida l'hanno creata 100 anni fa partendo dal greco.

Personalmente, per come ho imparato a studiare io (poco e male ) imparare cosa significa una parola nella sua etimologia mi aiuta a ricordare a cosa collegarla, anche perchè in medicina le parole non sono a caso e rappresentano, macro o microscopicamente, una immagine figurata di ciò che stai vedendo, o dovresti vedere.

Dopo 6 anni di medicina ed ad un mese dalla laurea continuo a non sapere nulla di matematica, ho una conoscenza della fisica elementare, ma ringrazio di aver fatto greco e latino perchè mi hanno aiutato e mi aiutano in molti percorsi logici, senza i quali avrei avuto ulteriori concetti da imparare a memoria. E non sono per nulla partito svantaggiato

Allargando il discorso, medico non è un semplice meccanico del corpo umano, è un professionista che parla e si relazione con i suoi colleghi e con i suoi pazienti.

Onestamente io tra i miei compagni la differenza tra chi ha una base umanistica e chi no la vedo (ovviamente ci sono i casi particolari in un senso e nell'altro) e personalmente ritengo che sia essenziale, anche per evitare la sempre più progressiva meccanicizzazione della medicina, dove il paziente passa da uno specialista all'altro che ti appiccica sulla schiena una consulenza e alla fine del giro torna al medico che l'ha visto per primo.

Siete voi i pazienti, se vi piace il medico che oltre l'anamnesi e il contatto della visita non vi rivolge la parola, contenti voi.
Lykos sai bene che medicina per 4/5 è imparare libroni immensi a memoria.
Chi viene dal classico in medicina riesce molto bene proprio perchè è abituato ad assimiliare a memoria una grande quantità di nozioni.

Lo stesso identico discorso vale per giurisprudenza dove si devono imparare libroni di leggi e simili e fine sostanzialmente.


più che altro c'è una enorme disparità tra licei e non-licei perchè i primi producono persone con un'ottima cultura di base ma senza capacità di inserirsi nel mondo del lavoro senza specializzarsi in una università e i secondi producono specialisti con zero cultura umanistica (che diventeranno appendici di una macchina)


i licei NON sono fatti per inserirsi nel mondo del lavoro, sono fatti per andare poi all'università. Non devono riuscire a fare qualcosa che non gli è richiesta.
ma infatti il problema di fondo è che il sistema era stato pensato per portarti a diventare manovale (tecnico/professionale), o seguire la carriera accademica (liceo, università).
Invece adesso abbiamo esigenze diverse.
Un buon cittadino deve avere una formazione umanistica e scientifica, non dovrebbe prescindere da nessuna delle due, e dovrebbe riuscire ad esprimere le sue potenzialità per poter dare qualcosa di valore alla società...
Quello che abbiamo adesso invece è il modello esamificio... gli studenti fanno quel che possono per passare la verifica o passare l'esame, non imparano un cazzo e diventano dei frustrati perché non stanno facendo quello che interessa loro, ne stanno sperimentando liberamente (perché c'è sempre il compito incombente, il messaggio implicito è che se non passi il test hai completamente sprecato tempo e sei un rifiuto della società)

seriamente, se ve la cavate con l'inglese, perdete un po' di tempo e guardatevi questo, vi apre un mondo:


Esatto, e a te sembra un modo "etico" se vogliamo usare questa parola abusatissima, di procedere nei confronti dei propri cittadini?
Secondo me no, e lo ripeto, ancora una volta, lo dico perché ci sono passato, ho sperimentato e sperimento quasi ogni giorno alla facoltà di lettere la estrema difficoltà di inserimento perfino quando con l'impegno hai superato talune lacune causate dalla cattiva scuola (cattiva nel senso di sbagliata, perché per come sono le cose in Italia, e altrove, non si può immaginare di uscire da un tecnico e men che meno da un professionale e sapere il greco) frequentata durante l'adolescenza; la scuola italiana è assolutamente settaria ed elitaria e non da una preparazione egualitaria, né si propone di farlo verosimilmente, ai propri cittadini. Ma, ahimé, ne trasforma, con buona soddisfazione degli strati imprenditoriali e artigiani della società, una fetta consistentissima in mere appendìci, come le hai brillantemente chiamate, delle macchine da lavoro.
Comprendo che in questo forum, data la sua stessa natura, la stragrande maggioranza degli utenti, abbiano svolto, si accingano a svolgere, o stiano svolgendo, studi prettamente tecnici, ingegneristici, informatici o che so io, e riconoco l'enorme importanza di queste categorie naturalmente, in una società moderna.
Ma se dobbiamo fare un discorso generale, valido per tutta la nazione, non si può essere così superficiali e banali da tirar fuori i soliti discorsi da bar che il liceo classico non serve, il latino e tanto meno il greco non ti aiutano a trovar lavoro e minchiate varie.
Dobbiamo invece renderci conto, e lo vediamo, che proprio gli studi umanistici consentono una perenne superiorità intellettuale e morale che riflette esattamente quella sociale. Altrimenti come spieghereste che il 90% dei figli di professionisti, tipo medici, architetti, avvocati, notai, ecc. e di imprenditori, grandi e piccoli, sono inviati, al classico?
Eppure, non dovrebbero, secondo certe anime candide, essere forse inviate a scuole più specialistiche?
Affatto, perché non esiste migliore specializzazione di quella che individui da te stesso padroneggiando tutte le possibili materie. E quale scuola ti consente la forma mentis adeguata, adatta a spaziare dall'ingegneria aerospaziale, fino alla chirurgia, passando per filosofia, giurisprudenza e filologia?
Solo il liceo classico.

E infine un inciso, credete davvero che perseverando, o addirittura aggravando secondo alcuni (che non ho ben capito se di estrazione padronale, e quindi direttamente interessati, o semplicemente incauti e superficiali), l'attuale settarismo della scuola, che divide i ricchi intellettuali, dai poveri che oltre alla propria manodopera non hanno neppure le conoscenze, sia utile ad una società migliore cui penso tutti puntiamo? E' solo una domanda la mia, poi so bene che ci sono persone, un numero non lieve, che non punta ad una società migliore, ma semplicemente a migliorare il proprio potere su altri uomini e aumentare le proprie rendite, e badate bene che io peso le parole che scrivo, se scrivo rendite, e non redditi, c'è un motivo, non sono la stessa cosa.


il vero abisso è quello, finché esci da un classico, scientifico, linguistico, tecnico biologico e roba simile sei più o meno a cavallo a meno che tu non sia stato un'ameba passiva per 5 anni ma c'è da rabbrividire quando si esce da tecnici professionali. Io sono uscito da un alberghiero e alla triennale, pur non essendo stata tra le più difficili, ho fatto una fatica immane. Negli ultimi anni la situazione è un po migliorata visto che sono state aggiunte qualche materia seria tipo chimica però siamo ancora anni luce dalla sufficienza.
si vabbè ma esaltare il classico come "la scuola" per poter fare bene qualsiasi materia mentre con gli altri indirizzi dovresti trovarti male mi sembra un discorso allucinante. Ogni scuola, se è ben fatta, ha i suoi vantaggi.

Per quanto mi riguarda una persona di cultura dovrebbe avere le basi sia in termini umanistici sia in termini scientifici, altrimenti con la sola cultura umanistica si ci ritrova a speculare tramite ipotesi senza quasi verifiche. Con le sole ipotesi, in molti ambiti, si resta molto distanti dalla realta'. Le conoscenze scientifiche servono a validare o meno le ipotesi fatte, il che è molto utile, solo che spesso (anche qui da parte di alcuni) vengono demonizzate.

Parlo di uomo di cultura non esperto. Gli esperti, salvo in certi campi, è ovvio che sappiamo tanto di poco ma sempre piu' spesso le conoscenze interdisciplinari aiutano ad andare avanti



Se la scuola italiana fosse veramente così settaria ed elitaria tu avresti dovuto lavorare invece che studiare lettere, non credi?


E quelli che vengono dal classico in Ingegneria come se la cavano?

No perchè, ho fatto il classico e sto per laurearmi in Ingegneria in tre anni con 110 e lode
io in uni venendo da un'ITIS ho fatto una fatica boia a rimanere dentro, ancora ora ne sto pagando le conseguenze


se la cavano imparando un metodo di studio totalmente diverso da quello a cui erano abituati, anche io ho amici che vengono dal classico ed ho visto l'enorme difficoltà che hanno incontrato agli inizi. Non è che la gente sia impedita però spesso puntano tutto sull' "imparare il libro di testo a memoria".

Poi grazie a dio gli passa
In generale se uno viene dal classico e opta per Ingegneria come percorso Universitario è una persona che ha ponderato moltissimo la scelta e quindi quasi certamente avrà successo in quel percorso di studi.
Quando iniziai io, eravamo 120 persone al primo anno e tra queste c'erano circa 4-5 dal classico.
Agli esami spaccavano di brutto. Ovvio che al principio l'impatto per loro è stato ben più forte di chi veniva dallo scientifico o dagli Istituti Tecnici ma dopo ingranano e non si fermano più, come gli altri.
Torno un attimo IT: mi è arrivata la prima rata da pagare dell'Università (Pavia). Si è alzata rispetto all'anno scorso, e anche di un botto, da 450 più o meno a 812 Questo è dovuto al fatto che io sono avanzata di anno oppure è merito di queste supercazzole di monti?
la donna di un caro amico (nopics ma è topa, tanto) ha fatto l'alberghiero e poi si è laureata in matematica con voto superiore al 100.

secondo me la differenza grossa la fa l'individuo in se, se sei uscito dal classico ma sei un cazzone, all'uni esplodi, se sei uscito dall'ipr (l'itis dei valdostani) e sei un cazzone esplodi uguale.
Se invece sei una persona che riesce adattarsi e a colmare le proprie lacune (di studio, di metodica, di carattere) allora magari troverai un po' piu difficile la partenza ma poi vai come un treno.
e ve lo dice uno che non ha saputo, quando ne aveva la possibilità ed era il momento giusto, colmare le proprie e quindi si è tenuto la 3 media.


*

Per esperienza personale posso dire che l'ITIS non ti abitua a studiare come fanno altri istituti, tipo i licei. Negli ITIS si interroga molto meno che nei licei e questo disabitua gli studenti all'esposizione orale. Il problema non è solo grammaticale (peraltro la grammatica della lingua parlata è meno rigida), ma anche emotivo. Gestire il cosiddetto "filtro affettivo" in determinate situazioni (esami orali e poi esposizioni orali davanti a un qualsiasi pubblico in ambito lavorativo e non) è difficile. Se non si è abituati si perde lucidità quando si parla; se si perde lucidità il discorso risulta meno efficace. Catone diceva "Rem tene, verba sequentur", ma non è sempre così. L'efficacia delle'esposizione orale va incrementata con l'esercizio e l'abitudine e penso che gli istituti tecnici (almeno quelli che conosco io) dovrebbero prestare più attenzione a questi aspetti.

Poi vabbè, io sono passato da un istituto tecnico ad una facoltà umanistica, il primo anno è stato un parto


* end of it all.



Si puo´ anche cercare di frequentare un corso di retorica al di fuori dell´orario scolastico se si presume che sia una carenza rilevante per il futuro che si prevede.


idem, università di parma

dai 430 di un tempo della prima rata mo sono 580 circa

e non ho un cazzo di laboratori, lezioni normali senza l'obbligo di frequenza