Ukraine: The clankening. (Part 4)

Guarda che io sono felice che gli Ucraini si stiano difendendo - e come ho scritto in passato, mi sono anche mobilitato per dare un mano a dei rifugiati nel paese dove vivo.

Pero’, “influencer occidentali di servizi segreti” ecc ecc… xEnd3r te lo dico in amicizia: la guerra con l’Ucraina non c’entra un cazzo con il fatto che in Italia da 20 anni c’e’ SEMPRE un partito al governo scendiletto di Putin. Se tu pensi che l’Ucraina ti risolva quel problema, non hai capito un cazzo. Quel problema te lo devi risolvere da solo smettendo di votare i neonazi. Idealmente, lo dovevamo risolvere prima che Putin ripartisse con le guerre.

Che porta poi ad una domanda difficile: se l’unica retorica che portiamo avanti e’ quella de “spesa militare”, “dobbiamo avere piu’ armi degli altri”, la “pace armata” come ha scritto l’altro luminare elindur qui sopra, riusciremo ad estirpare questi “sceriffi di facciata, corrotti ignoranti nella realta’ dei fatti”, oppure non faremo che mandare la gente nelle loro grinfie perche’ se uno deve scegliere tra lo sceriffo buonista e lo sceriffo vero che sta sempre in giro con l’uniforme della polizia alla fine prima o poi sceglie lo “sceriffo vero”?

a me sembrano regole fin troppo blande per proteggersi da un dittatore sanguinario e criminale di guerra.
Ma tanto tu eri una volta a protestare contro putin, quindi puoi tranquillamente parlare che bisogna arrendersi alle volontà russe così che potrà tornare la pace con gli arcobaleni e gli abbracci dell’amore vero, quello stesso amore che putin reprime internamente col sangue, ma anche li silenzio assordante a riguardo

Continui a non capire un cazzo elindur, quella e’ in larga parte gente che ha vissuto SOLO E SOLAMENTE in Lettonia e per scelta, o gente che ha mantenuto la casa in Lettonia proprio perche’ preferisce stare li’ che in Russia, sono proprio i nemici nr 1 di Putin… Ma tu in Russia o anche solo un paese ex sovietico ci sei mai stato? Il fatto mio non e’ che ho protestato 13 anni fa, il fatto e’ che non ho come unica fonte di conoscenza wikipedia…

nn lo risolvi così, risolvi prendendo gente come la lepen o trump e invece di renderli candidabili gli rinchiudi e butti via la chiave visto che non hai i fascicoli ma interi armadi di prove
se nn lo fai sei complice punto

gente al potere e i loro amici come le merde di briatore pensano solo ai soldi
i russi portano i soldi visto che hanno rubato tutto i ricchi post muro da bravi mafiosi

per questo parlo che bisognava essere brutali decisi e diretti tanto solo la forza viene percepita
non esiste dialogo con un interlocutore che ti vede come un pollo corruttibile senza spina dorsale da plasmare ed usare
è la regola del bullo, con il bullo nn ragioni a parole se ti mette le mani addosso e ti minaccia, se però gli fai saltare un dente vedi che poi con te
il bullo nn lo fa più

Guarda non so se ti riferivi all’episodio della Lettonia, ma prendo spunto e faccio questo ultimo post che poi sono impegnato.

Mio nonno paterno ha 90 anni, ha vissuto solo in Italia e ha fatto solo un mestiere, agricoltore. Parla solo dialetto, ha fatto le scuole ma l’Italiano lo ha imparato poco e poi perso, per le cose ufficiali facevano tutto i rappresentanti delle cooperative agricole, o la nonna che l’Italiano lo sapeva meglio. Dove abita, le 30 persone con cui interagisce parlano tutte dialetto, quando deve andare all’ospedale si sforza ma spesso va con mio padre che traduce. Mio nonno e’ un cittadino modello. Parla lo stesso dialetto di alcuni criminali? Sicuro. Ma lui non lo e’.
Se domani il partito X al governo dicesse “tutti devono fare un test di italiano, chi non lo passa e’ deportato”, lui non lo passerebbe e dovrebbe quindi LASCIARE IL PAESE a 90 anni. Ora, questa cosa starebbe sul cazzo a lui, starebbe sul cazzo ai miei genitori, e onestamente starebbe sul cazzo pure a me e credo pure ai miei fratelli, e forse pure di piu’. Una persona coinvolta direttamente, 6+ persone prese male. Se arrivasse un altro partito a dire “prima i dialettanti!”, sicuramente saremmo esposti a quella propaganda, e’ inutile dire di no. E in ogni caso, aldila’ di poi votare X o Y, io riterrei la cosa molto ingiusta.

Ora, la stessa cosa sta succedendo in Lettonia, con una differenza: il “dialetto” in questione era lingua ufficiale fino a 30? anni fa :asd: Capisci? Proprio nel momento in cui dobbiamo fronteggiare la propaganda di un regime, come continente (e alcuni dicono, come Occidente intero).

[per inciso: non credo che la Lettonia poi procedera’ davvero con le deportazioni alla fine, ma comunque avere tirato su tutto il polverone in fretta e furia rimane un autogol]

E i violinisti esclusi dai concorsi? NESSUNO PENSA AI VIOLINISTI!

Rokko hai rotto, è un segno di civilità ospitare gli artisti del popolo che ha stuprato i bambini del vicino :teach: , manco avessero appena deportato 700.000 bambini.

Ok la Lettonia ha fatto una cosa antipatica che sicuramente ai russi non piacerà. Ma, magari, è anche la reazione a continue minacce e a 50 anni di occupazione sovietica? Che la russia non ha sconfessato e anzi ha rilanciato come “i buoni vecchi tempi”, come se ci fosse una continuità storica, ereditaria tra URSS e Federazione Russa.

Sul serio stiamo qui a parlare di questo?
Genocidio dall’altra parte e ci preoccupiamo che qualche russo potrebbe risentirsi? Va bene, preoccupiamoci, ma sono cose così fuori scala che bho…
Tipo fare la multa ai tizi che hanno lasciato l’automobile nel deserto a seguito dell’attacco di Hamas. Eh, non si fa.

Aridaje, non sono “russi” :asd: Cioe’, non lo sono nell’accezione “sono supporter di Putin e/o contrari all’indipendenza della Lettonia”. Anzi sono proprio quelli che protestavano contro l’USSR negli anni 70 o 80, e che se non fosse cosi’ non avrebbero scelto di vivere tutta la vita in Lettonia… Fare l’equazione “conosci il russo = sei dei nostri” e’ proprio il punto di partenza della propaganda di Putin e del suo regime eh.

Il fatto e’ che la vostra prospettiva storica sull’Europa dell’est e’ molto, diciamo, “basilare” :asd: che e’ il motivo per cui certe discussioni partono, da parte mia. Sui crimini di guerra dell’esercito russo siamo tutti piu’ aggiornati quindi non c’e’ bisogno che nemmeno ne parliamo… Cioe’ poi ne possiamo parlare, ma vengono sicuramente gia’ trattati anche in questo topic. Se foste veramente interessati all’argomento dovrebbe farvi pure piacere poter avere qualche spunto in piu’ sulla situazione in quei paesi.

mi sento di spezzare una lancia nel costato di neenster, nel senso che quando vai a fare le “ripicche” sulla quotidianità dei singoli esseri umani che abitano in un posto, parlano un lingia, e che non hanno un coinvolgimento diretto con il regime li stai punendo sulla “presunzione di colpevolezza”

è un po’ come se la grecia non volesse gli italiani perchè abbiamo di nuovo un governo fascista e non si sa mai cosa può succedere :asd:

Un po’ come dire che la colpa è degli uomini insomma. Sono sempre più confuso :sad:

Dai non facciamo finta di non sapere che ci vanno di mezzo perché - volenti o nolenti - weaponizzati dal regime di Putin.
È quello il punto.
Giusto? No.
Necessario? Forse.
Giustificato? Mmmh, dipende. Ma se nelle repubbliche baltiche hanno un’asticella bassa un motivo c’è.

ma non weaponizzano nessuno dai, Putin usa “scuse” per fare fare quello che vuole/può

anche se domani in Lettonia parlano tutti russo, essendo uno stato NATO Putin può giusto attaccarsi al cazzo e girare in curva.

Usiamo questo esempio.
Se l’Italia, con il nuovo governo fascista, dovesse invadere l’Albania in ricordo dei vecchi tempi e (provare a) conquistarla.
Non so, secondo me, ma a naso eh, la Grecia potrebbe forse mettere sotto controllo gli italiani presenti sul suo territorio, limitarne gli ingressi o, con quelli magari neanche troppo chiari, accompagnarli al confine.
Magari pure dopo qualche mese di comunicati insistenti e non molto allegri, minacciosi, da parte dello Stato italiano e diretti alla Grecia.
Non mi stupirei eh?
Perché di mezzo c’è una guerra, d’invasione, scatenata da una nazione con spirito imperialista e bellicista.

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il problema non si porrebbe neanche lontanamente se non esistesse uno stato che usa come metodo di conquista ed espansione territoriale la difesa delle popolazioni di lingua russofona, il che costringe i paesi confinanti ad inventarsi anche regole aberranti pur di poter difendere la propria integrità territoriale e la propria indipendenza.

Ma come sempre invece che guardare quale è l’origine del problema proviamo a spostare l’attenzione verso altro e facciamo finta che non esista una russia neozarista che punta unicamente a riprendersi i territori posseduti durante l’URSS di stalin

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Ecco appunto. Questo intendo per weaponizzati

ma tutto quello che è nel blocco NATO/EU può avere tutti i russofoni del pianeta che PUTIN(o chi per lui) non può fare nulla, zero, capirei il Kazakistan o la Georgia se facessero questo discorso

inoltre non è che possiamo cancellare la storia e partire a guardare solo da ieri, li ci sono russofoni mica perchè ce li ha messi Putin, ma perchè c’era l’USSR, tra qualche decennio il problema si auto-risolve :asd:

Infatti la cosa piu’ deficiente e’ proprio questa, basta andare due giorni a Riga e vedere che sotto una certa eta’ (piuttosto bassa devo dire, forse 25?) la gente il russo non lo sa… Quindi appunto il non-problema si sarebbe “risolto” con il corso naturale dalle storia, ammettendo che davvero cio’ che la popolazione vuole e’ parlare solo lettone. Le norme nuove sono causate secondo me da un allineamento eccezionale di interessi economico-liberale con quelli xeonofobi in certi partiti nell’est europa, e stanno facendo piu’ male che bene all’Europa.

Weaponizzazione di chi parla russo? Israele ha tipo il 15% della popolazione che parla russo come prima o seconda lingua :asd:

l’ucraina provava ad invaderla pure se parlavano Azteco, si sarebbe inventato un altra scusa.

Si ma la continua iniezione di “coloni” avveniva da decine di anni con il benestare di governi al limite del fantoccio. Se l’America non ci metteva un po’ del suo avevamo la Bielorussia 2 in 3 giorni.
Si semplifica sempre un po’ troppo la roba complicata e si complica la roba semplice.