Infatti è esattamente per questo che ho scritto che è un terno al lotto capire l'entità del danno sopratutto su alcune argomentazioni squisitamente "tecniche".
Spero di spiegarmi bene probabilmente sbagliando qualche termine tecnico.
Sai sicuramente meglio di me che una nave civile ha una gestazione tra progettazione e varo non di certo corta e nel momento di inizio dell'operatività, le sue caratteristiche (velocità, peso, carico, resistenza etc) sono riferite al periodo di progettazione più eventuali modifiche fatte in corso d'opera.
Per le navi militari funziona nella stessa identita maniera con la differenza che determinate caratteristiche sono determinate da fattori che con il mondo civile non ci incastrano nulla. Tra queste caratteristiche c'è ovviamente la capacità di resistere ad attacchi diretti sopratutto nella parte dello scafo che è banale dirlo, è la parte più importante di una nave quindi parliamo di corazza, paratie anti siluro, camere stagne e via dicendo.
Il problema sorge perchè se come abbiamo detto una nave viene varata con determinate caratteristiche temporali, nella realtà dei fatti non si può calcolare l'evoluzione della capacità di offesa delle armi progettate per affondarle in quanto è nettamente più veloce rispetto al ciclo di produzione di una nave da guerra. Ironicamente basterebbe aumentare la carica esplosiva di un'arma già operativa da un bel pò di anni per aumentare le possibilità di colpire con efficacia una nave da guerra. Quindi, in sede di progettazione delle navi, cercano di darsi dei margini verso l'alto sulle capacità difensive passive.
Infatti le navi da guerra moderne sono più incentrate sulle difese attive e sui sistemi elettronici di difesa che si traduce in "meglio se il colpo non lo prendiamo". Questo spiega come mai i gruppi di battaglia statunitensi, sono strutturati in una maniera ben precisa e già dalla seconda guerra mondiale, effettuavano strategie di prevenzione come il pattugliamento aereo anti sommergibile e la protezione della nave ammiraglia.
Nel caso delle navi russe attaccate per capire se hanno subito danni significativi bisognerebbe realmente essere li o aspettare di vedere qualche immagine satellitare che le vede alla fonda. Non sappiamo nè dove sono state colpite e come (importantissima è l'angolazione), nè quanto pesantemente quindi magari il colpo ha sfondato un paio di paratie ma la nave ha retto il colpo oppure ha colpito una zona sensibile e tanti saluti.
C'è da tenere presente che anche un danno ad una paratia, pone la nave come non operativa perchè di certo non se ne può andare in giro con uno squarcio senza controllare che l'esplosione e l'onda d'urto abbiano causato un danno strutturale che andrà magari a manifestarsi in la con il tempo.
Al contrario attaccare una nave dall'alto e sopratutto quelle moderne, causa praticamente sempre il blocco della nave, facciamo un esempio.
Nave classe bergamini, viene colpita da un missile o un colpo di obice sulla torre di comando, quella dove si trova l'empar, mfra, gem e via dicendo e saluti praticamente l'operatività della nave.
