Tra moglie e marito non mettere il dito, il figlio o il disordine

Come suona melodiosa l’espressione di locuzioni latine. :asd: Però una formazione, e non necessariamente una classica, tale a prediligere la curiosità farà si di voler approfondire la conoscenza di una formula linguistica che non sia ancora nota ad esempio.

Vedo che nel thread si sta già partendo per la tangente dell’utilitarismo e confindustria.

Ribadisco che, spero, nessuno sta dicendo che la scuola è SOLO un mezzo per creare lavoratori a costo 0.

Però non è che uno fa liceo classico > filosofia e poi, dopo aver scoperto che non riuscirà mai a fare l’insegnante al liceo, si prende il corso base di Javascript e viene assunto in Google.

La scuola (fino alle superiori) deve darti le basi del ragionamento critico e una forma mentis in grado di adattarsi alle sfide della vita. Deve formare persone e non lavoratori.

Però non è che se studi scienze della corteccia ammuffita (perché ti piace abbracciare gli alberi) e finisci a contare le noccioline per arrivare a mettere qualcosa sotto i denti poi ti avanza tutto sto tempo/denaro da dedicare alle tue passioni (abbracciare gli alberi) o farti una vita/famiglia/whatever.

Però se viene ripetuto costantemente che se fai filosofia o scienze della corteccia ammuffita poi fai l’inserviente di MacDonald’s, è un po’ difficile prendere sul serio questa affermazione :asd:

Io ribadisco che chi conosco che ha studiato quello che amava, a prescindere dalla presunta “spendibilità” della laurea, fa una vita felice e ama il proprio lavoro. E nessuno è disoccupato o conta le noccioline. Questo include lauree in filosofia, paleontologia, storia: tutta roba che a quanto scrivi dovrebbe produrre solo disoccupazione.

Cioè, non è che se lo ripetete ad libitum diventa vero :asd:

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Per dirvi, il rovescio della medaglia sono io che ho scelto i soldi ignorando le mie passioni, da codardo, ora ho i soldi ma mi fa schifo tutto, sto in terapia e mi realizzo solo nelle cose che faccio clandestinamente oltre il lavoro tipo goblin :asd:

Tipo un ricordo che ho è mio padre che da un lato mi diceva “fai quello che vuoi, ti supporteremo sempre :(((” e dall’altro mi rise in faccia quando gli dissi che volevo fare musica, tipo fai quello che vuoi ma solo se è quello che voglio io.

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Sì il discorso era più sulle superiori perché quando si parla del ruolo che la scuola deve avere rispetto al mondo del lavoro si finisce tendenzialmente lì, chiaro che l’uni ha discorsi ulteriori.

Su filosofia nello specifico (che è il casus belli da ieri) non so molto ma a leggere qua pare non sia necessariamente il marchio del disoccupato che è la paura di thief, poi boh salteranno fuori i paperz :sisi:

Modera NGI che domande :sisi:

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Comunque comprensibile un genitore entro le proprie esperienze offra sempre, auspicabilmente, una valutazione e sprone verso il percorso ritenuto forse non il più adatto ma quanto considerato il più proficuo per la prosperità e sicurezza dei figli, magari erroneamente ma in buona fede; il post di @thief alla base di quest’ultima iterazione del thread andrebbe circostanziato e contestualizzato perchè ho idea appaia più aggressivo e manipolatorio di quanto probabilmente non fosse.

Avevo messo il “SOLO” in maiuscolo apposta. Io ritengo che la scuola serve ANCHE a prepararti al mondo del lavoro perché non tutto è imparabile in fase di stage o come autodidatta.

Poi uno può iniziare a studiare per “lavorare” anche a 30 anni (mentre fa un altro lavoro) e poi re-inventarsi ma non so quanto il mercato del lavoro sia contento di assumere un neo-laureato di 35+ anni.

Provocazione: qual è un lavoro dove la laurea in filosofia viene valutata come molto utile ? Del tipo che il laureato magistrale in filosofia è preferibile al semplice diplomato (liceo) o al laureato in altro.

Boh a me sembra siano tutti discorsi sul nulla, alcune tra le persone più pagate del forum hanno fatto lauree dalla spendibilità discutibile o non ne hanno una affatto, non so mi viene in mente ice feanor che non sbaglio è laureato in scienze politiche. È molto più probabile che non riesca a spostarsi dalla propria posizione qualcuno che ha fatto un percorso di studi realmente tecnico.

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Ti avevo già risposto, oltre che hr AD fiat

In Canada Sergio Marchionne si laureò in filosofia presso l’Università di Toronto; in un’intervista dichiarò: «Quando ho iniziato l’università, in Canada, ho scelto filosofia. L’ho fatto semplicemente perché sentivo che, in quel momento, era una cosa importante per me».[6]

Però poi qua c’è la combo con giurisprudenza ed economia

This.
Fonte: ho abbandonato il percorso di studi. :asd:

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Questo sì, sei ovviamente molto più instradato ed più difficile muoversi da lì, se per obbligo o scelta ti trovi a farlo

You heard me, beeatch.

Parmigiano, il formaggio preferito da chi ama masticar sabbiolina al vago aroma di vomitino. :asd:

Nella stessa categoria ci sono molti altri formaggi che costano meno e valgono molto di più come sapore.

Tiro la granata pesante: un esempio è il Västerbotten Ost, fatto dagli svedesi. Gli stessi svedesi che hanno inventato pizza con curry e banana, rendiamoci conto della vergogna nazionale di sfigurare davanti ai vichinghi, dio santissimo a cavallo della renna rudolf.

Per fortuna ci salviamo il culo con certi stagionati tipo l’asiago stravecchio.

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Pure a me.

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x2

Also, split sul parmigiano che è quasi venerdì

Beh il castelmagno e’ un buon formaggio

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Comunque, se potessi tornare indietro, forse ristudierei filosofia, o forse farei storia, o forse studierei meglio il latino alle superiori e farei italianistica

Che figata studiare :love:

Lascio la mia testimonianza, nella speranza possa essere utile a chi ha figli:

Sono stato manipolato fin da piccolissimo, con tutte le buone intenzioni del mondo, ma sempre nell’ottica del successo. Fin da bambino (5 o 6 anni) mi veniva subliminalmente sussurrato che lavori tipo il medico, il giudice, l’ingegnere erano cose bellissime a cui ambire.
I voti a scuola non erano mai abbastanza (ed ero sempre tra i primi della classe).
Le superiori le ho scelte in base alla convertibilità pratica del diploma, mi è stato praticamente impedito in maniera passivo/aggressiva di scegliere lo scientifico o l’artistico che erano le MIE scelte in fase decisionale, ho finito per fare ragioneria “perchè non si sa mai, almeno hai un diploma con cui puoi lavorare in ufficio”.
Ho finito per scegliere ingegneria gestionale, scelta fatta solo ed esclusivamente per tutta la merda che mi è stata buttata nel cervello in anni e anni di micromanagement genitoriale, trovandomi in un mondo che non mi piaceva, con materie che non mi piacevano, con un lavoro davanti che non mi sarebbe minimamente piaciuto, in estrema difficoltà a passare gli esami perchè avevo vissuto di rendita fino al diploma (la mia scuola era una barzelletta e non ho mai studiato in vita mia, avessi invece scelto lo scientifico o l’artistico sarei stato costretto ad impegnarmi un minimo invece che cazzeggiare 24/7, guarda un po’).

Risultato, dopo 15 esami ho mollato l’università e sono andato a lavorare. La mia già precaria salute mentale sicuramente non ha giovato delle scelte di vita compeltamente fuori fase rispetto alla mia personalità.

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